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Capitolo 6: la sociologia di massa e la teoria del proiettile magico
Nel primo decennio di questo secolo i media erano ancora nella loro fase "infantile". A quella epoca le teorie sociologiche nella natura della sociologia enfatizzavano il concetto di massa, intesa come una forma di relazione impersonale tipica dell'ordine sociologico urbano-industriale allora emergente. Da qui, concetto di sociologia di massa e quello di comunicazione di massa. Nella sociologia di massa si presuppone che gli individui sono psicologicamente isolati, che interagiscono tra loro ma in modo impersonale, che siano liberi da obblighi vincolanti. Quando l'Europa e gli Stati Uniti furono investiti dalla Grande Guerra, ovunque nacque il bisogno urgentissimo di forgiare vincoli più forti tra gli individui e la società, per convogliare le energie in un contributo efficace alle esigenze delle Nazioni. Il mezzo per il raggiungimento di tali scopi furono i media con la propaganda.
Infatti, secondo l'opinione più generale, a posteriori chiamata teoria del proiettile magico, ogni membro dell'audience riceveva in maniera uniforme i messaggi dei media, il che innescava risposte dirette e immediate.
Capitolo 7: Le teorie dell'influenza selettiva.
Teoria differenze individuali: Tutti condividono i modelli di comportamento della propria cultura, ma ognuno presenta una particolare struttura cognitiva di bisogni, di opinioni, atteggiamenti, capacità. Una questione fondamentale per questa teoria consiste nell'origine delle differenze individuali per ereditarietà o per apprendimento. Si riconobbe maggiore importanza per l'apprendimento perché mentre le nostre motivazioni ereditarie e biologiche possono essere relativamente simili, i fattori acquisiti sono prodotti dalle nostre esperienze sociali, che sono particolari e producono differenze profonde.
Teoria defferenziazione sociale: Con l'urbanizzazione e...
L'industrializzazione si assistette ad una notevole divisione del lavoro, ad una stratificazione delle gerarchie sociali, ad una generale mobilitazione verso l'alto. Questo significò strutture estremamente differenziate, complessità sociale.
Teoria delle relazioni sociali: Le relazioni sociali erano importantissimi fattori intervenienti che determinavano il modo in cui le persone selezionavano il contenuto dei media, lo interpretavano e agivano di conseguenza.
Le teorie dell'influenza selettiva non spiegano gli effetti a lungo termine. Esse si concentrano sul "qui" e sul "ora". Inoltre esse agivano tra Stimolo (contenuti diffusi) e Risposta (cambiamenti prodotti). Volendo sintetizzare, diciamo che:
- Le prime nelle strutture cognitive sono date da esperienze di apprendimento;
- Le categorie sociali sviluppano sub-culture distintive per affrontare i loro problemi specifici;
- Le relazioni sociali generano modelli selettivi di attenzione.
percezione, memorizzazione e azione, relativi a specifiche forme di contenuto mediale.
Capitolo 8: La socializzazione e le teorie dell'influenza indiretta.
Il termine socializzazione abbraccia diversi aspetti. Tra questi uno riguarda i sistemi nuovi di risposta personale dell'individuo, che modificano i suoi modi abituali di rispondere all'ambiente fisico o sociale. Nel processo di socializzazione le comunicazioni di massa possono esercitare un ruolo fondamentale, per la cui comprensione un contributo ci viene da varie teorie.
Teoria del modellamento: Si basa su un processo secondo cui vi è un momento di osservazione del modello, poi di indentificazione col modello, poi conoscimento della funzionalità di quel modello, ancora di ricordo e riproduzione, infine rafforzamento e ripetuta produzione. In altre parole, se una figura modello agisce secondo una forma di comportamento che è identificata come qualcosa di desiderabile per le sue conseguenze, aumentano le
Probabilità che venga adottata e che resti come una parte del repertorio personale dell'individuo permanentemente.
Teoria delle aspettative sociali: esistono modelli consolidati di vita di gruppo che assicurano prevedibilità di ciò che ognuno può aspettarsi dagli altri. I media sono una fonte primaria di aspettative sociali in quanto nei loro contenuti essi rappresentano i modi di agire tipici di qualsiasi tipologia di gruppo conosciuto nella vita sociale contemporanea.
Capitolo 9: Le comunicazioni di massa e la costruzione del significato.
Anche se è vero che non si può più assistere direttamente a tutto ciò che capita al mondo è pur vero che ormai tra la realtà e l'individuo si sono ormai inseriti i mass-media i quali danno le loro rappresentazioni mediate della realtà. In base ai principi della conoscenza del linguaggio e del comportamento gli studiosi elaborano il paradigma generale del significato.
a) la memoria rende possibile lo sviluppo della conoscenza;b) che ha forma di concetti, cioè strutture di significato memorizzate dagli individui;
c) si possono elaborare concetti attraverso il contatto sensoriale diretto, o attraverso l'interazione simbolica;
d) un insieme di simboli è il linguaggio;
e) a standardizzare i legami tra il simbolo e il linguaggio ci sono le convenzioni.
Insomma, leggendo i quotidiani, ascoltando la radio, andando al cinema e guardando la TV, la gente prende lezioni quotidiane e pratica costantemente le convenzioni linguistiche della nostra società.
Capitolo 10: le strategie teoriche della persuasione.
La persuasione ha origini antiche e oggi viene studiata da strategie diverse. Secondo il paradigma psicodinamico, alla base delle strategie persuasorie vi sono le emozioni. Per la strategia socioculturale, invece, il comportamento è determinato da forze esterne all'individuo. Così ainterdipendenza tra i media e la società. Secondo questa teoria, i media non sono semplicemente uno strumento neutro per la trasmissione di informazioni, ma hanno un ruolo attivo nella formazione delle opinioni e delle percezioni delle persone. I media sono considerati come un sistema complesso, in cui le diverse componenti interagiscono tra loro. Questo sistema include non solo i media tradizionali come giornali, televisione e cinema, ma anche i nuovi media come internet e i social media. Secondo la teoria della dipendenza dal sistema dei media, i media hanno il potere di influenzare il modo in cui le persone pensano e agiscono. Questo potere deriva dalla loro capacità di controllare l'accesso alle informazioni e di selezionare e presentare determinati contenuti in modo da influenzare le opinioni e le percezioni delle persone. Inoltre, i media hanno anche il potere di definire i significati e i valori che sono considerati importanti nella società. Attraverso la selezione e la presentazione dei contenuti, i media possono influenzare le risposte delle persone ai problemi e alle questioni sociali. Questa teoria mette in luce l'importanza di essere consapevoli del potere dei media e di sviluppare una capacità critica nel valutare le informazioni che ci vengono presentate. Inoltre, sottolinea l'importanza di una pluralità di voci e di una diversità di opinioni nei media, al fine di garantire una rappresentazione equilibrata e completa della realtà.dipendenza di obiettivi e di risorse. La 1° risorsa è la raccolta di informazioni, la 2° il trattato delle stesse, la 3° e la distribuzione. Questa teoria ipotizza un processo psicologico cognitivo, che parte con una disamina del contenuto dei media, con una certa intensità che determina quanto alto è il grado di stimolazione. Tanto più forte è la stimolazione tanto maggiore è il coinvolgimento nel processo informativo, e quanto più alto è quest’ultimo tanto più alta è la disposizione ad essere influenzati dall’esposizione al contenuto dei media.
Capitolo 12: I nuovi sistemi dei media.Già nell’antichità furono costruite ingegnose macchine per fare calcoli, che non avendo a disposizione un’adeguata scienza e una corrispondente tecnologia, rimasero a livello di giochi. All’inizio del XIX sec. fu costretto un 1° calcolatore da un eccentrico matematico londinese, alla
Cui idea si ispirò poi un americano che portò a termine il 1° vero computer intorno agli anni '40 del nostro secolo. Da quel giorno, le vastissime necessità di mercato hanno portato ad uno sviluppo sorprendentemente rapido tale che i computers sono ormai ovunque nelle case, negli uffici, nelle scuole, nei luoghi di intrattenimento. Chiaramente ciò ha comportato importanti cambiamenti, il più preoccupante dei quali è sicuramente la disoccupazione strutturale. Essa consiste nella perdita di posti di lavoro da parte di individui le cui mansioni vengono svolte dai computers. (Labbeling Theory, Lippmann)
LE SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - Morcellini, Fratelli - Capitolo 1: La comunicazione indisciplinata. Non esistendo una sola idea di comunicazione non è possibile dire precisamente che cosa si intenda con questo concetto. La radice del termine risale ai verbi greci "rendo comune", "unisco" e "partecipo".
“sonoimplicato” o dal latino communico, ossia metto in comune, condivido. Dunque, coinvolgere qualcuno per arrivare all’istaurazione di un vincolo comunicativo. Però il problema non sta nel collegamento bensì nella sua articolazione e nei suoi esiti. Data da difficoltà dell’inquadramento dell’oggetto, ci sono diversi ostacoli che si interpongono sul cammino degli studiosi, quali un forte ecclettismo degli approcci scientifici, la condivisione da parte della comunicazione di tutta l’imprevedibilità dell’azione umana, le radicate idiosincrasie cognitive. La difficoltà di una corretta identificazione dell’oggetto è ancora maggiore in un’epoca come è quella attuale, in cui l’elettronica e la telematica muovono ogni giorno passi da gigante in avanti e hanno provocato, appunto per questa ragione, uno sconvolgimento senza precedenti.
processi comunicativi, quelle decisive consistono nell'incremento straordinario della competenza comunicativa, cioè la liberalizzazione degli spazi comunicativi in seguito alla democratizzazione delle società occidentali; nella moltiplicazione e semplificazione dei canali comunicativi, nella notevoled vastità del raggio d'ampiezza e dell'influenza della comunicazione. Il settore trainante degli studi sulla comunicazione è denominato communication research, che sviluppatosi negli anni '20 negli Stati Uniti, ha il merito di aver dato fisionomia propria al settore. Tuttavia, pur avendo sfiorato i nodi essenziali della problematica (importanza dei fenomeni comunicativi routinizzati), anche la communication research vede la coesistenza di più modelli comunicativi. Capitolo 2. La comunicazione divisa: contributi scientifici e amori impossibili. Lo strumento fondamentale, ma sia chiaro, non unico, attraverso il quale vengono trasmessi i modelli.età sono elementi fondamentali per comprendere e analizzare una società. La vita di una società si manifesta attraverso le sue abitudini, le sue tradizioni, le sue istituzioni e le sue relazioni sociali. La cultura di una società è l'insieme di conoscenze, credenze, valori, norme e pratiche che vengono condivise e trasmesse da una generazione all'altra. I modi di pensare e di agire di una società sono influenzati dalla sua cultura e dalle sue esperienze storiche. Le norme sono regole di comportamento che vengono stabilite all'interno di una società per regolare le relazioni tra le persone. I valori sono principi o ideali che una società considera importanti e che guidano il comportamento dei suoi membri.