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Capitolo II: Analisi e descrizione dei risultati
Dalle interviste è emerso:
- un atteggiamento di speranza da parte dei cittadini per la situazione in cui versa Napoli (la città si riprenderà).
- un atteggiamento di sfiducia (è tutto inquinato).
Nei giovani è vivo il desiderio di andare via, il rapporto con la città appare difficile, sembra essersi allentato il legame affettivo con essa.
Poche possibilità di lavoro soprattutto per chi ha un titolo di studio.
Sono orientati a partire da Napoli sia uomini che donne e spesso in coppia. Altri, invece, vogliono rimanere perché hanno forti aspettative e sostengono la città che ce la farà ad uscire dalla crisi ambientale.
Alcuni intervistati appaiono disorientati da quanto sta accadendo e preoccupati per il futuro dei figli.
Differenze significative tra gli intervistati di tipo socio-economico e culturale:
Persone con lauree si trovano a svolgere compiti al di sotto del loro livello di istruzione.
apprezzano anche i servizi pubblici carenti, la mancanza di sicurezza e la corruzione presente nelle istituzioni. Alcuni cittadini ritengono che la città sia in continua crescita e sviluppo, mentre altri la vedono stagnante e priva di opportunità. La percezione della città varia anche in base all'età e all'esperienza di vita dei cittadini. I giovani possono essere più entusiasti e ottimisti riguardo al futuro della città, mentre gli anziani possono essere più scettici e preoccupati per il deterioramento delle condizioni di vita. In generale, la percezione della città è influenzata da una serie di fattori, tra cui la qualità dei servizi pubblici, l'efficienza delle istituzioni, l'ambiente sociale e la qualità della vita.Palesano anche le negatività come l'ambiente e la vita civile. I giudizi positivi appaiono un po' superficiali. Molti provano un sentimento di risentimento verso una situazione cittadina "assurda".
I cittadini con cultura medio-alta mostrano un atteggiamento di fiducia verso la città, si aspettano dei cambiamenti sia sociali che educativi, desidererebbero maggiore attenzione e aiuto dalla politica per favorire il miglioramento della qualità della vita nell'ambiente cittadino.
I cittadini con livello culturale di base sono i più arrabbiati (si lamentano dei cantieri sempre aperti, dei bus, del futuro dei figli).
Gli intervistati più attempati sono molto critici, si aspettano di fornire ai figli gli strumenti per inserirsi professionalmente, lavorare e guadagnare e stare così lontani da situazioni pericolose (devianza).
Altri cittadini ritengono che la città sia troppo "morbida" e poco in grado di preparare i
cittadiniverso comportamenti più responsabili.
Partecipazione alla vita della città:
Emergono vari livelli di partecipazione alla vita della città: da chi non ne sa nulla a chi si informa a chi partecipa a gruppi. L'informazione appare scarsa in genere, ma i giovani sono i meglio istruiti a riconoscere che l'informazione è importante. Si interessano attraverso giornali, televisioni, freepress... Appare una richiesta dei cittadini di maggiore considerazione da parte delle istituzioni, non mancano le persone informate e interessate. Sarebbe opportuno spostare la relazione cittadino-ambiente in luoghi di incontro aperti e accessibili, più vicini alla realtà quotidiana della vita dei napoletani. Individuare così altre forme di avvicinamento in cui il cittadino possa mostrarsi e sentirsi competente e non solo adattarsi a regole imposte dall'alto.
Cosa non amano e cosa vorrebbero di diverso?:
Aspetti negativi:
- scarsità di rapporti con il potere,
- servizi sanitari
- trasporti pubblici
- sicurezza (reati, delinquenti e tossicodipendenti)
- mancanza di denunce (sfiducia verso la mancanza di applicazione di regole)
- fattori naturali, storici e artistici
- quelli creati dall'uomo
- etnico
- culturale
- storico
- ambientale
- ricreativo
- sportivo
- verso l'esterno: creare un interlocutore al quale si possano rivolgere gli operatori che vogliono organizzare e fornire tutti i servizi che vengono richiesti in modo armonio
- verso l'interno: gli enti in questo modo possono intervenire su tutti gli aspetti (orari dei negozi, preparazione delle guide, offerta alberghiera...) in modo da creare
- I fase porta ad uno spostamento
- II fase riguarda le attività che sono
- Turismo sportivo di Loisir: turisti dello sport amatoriale (piccole gare locali o nazionali), il viaggio è solo un pretesto per conoscere nuovi luoghi.
- Turismo di spettacolo: persone che si spostano per seguire un evento sportivo.
- Turismo sportivo di business: non ha necessariamente una motivazione sportiva.
- Esperienza turistica (spostamento e durata).
- Legame di subordinazione.
- Esperienza culturale dello sport.
- Soggiorno (punto importante è l'esperienza sportiva).
• mancanza di attenzione della cittadinanza,
• mancanza di disciplina nelle strade,
• mancanza di severità,
• incoerenza nel rispetto delle regole.
Voglia di maggiore presenza di mediatori civici e difensori civici per spiegare in modo + veritiero la situazione ambientale. Emerge un'esigenza di empowerment, di un rafforzamento delle proprie competenze e dell'importanza del ruolo del cittadino. Voglia che la città sia un ambiente salubre (per le donne). Gli adulti sono quelli più legati al territorio ma mostrano uno scarso orgoglio, spesso un risentimento e uno scarso senso di napoletanità. I giovani: alcuni accettano la sfida della globalizzazione in quanto la città non offre nulla e non fa nulla per tenersi i giovani; altri vogliono restare per sfidare il destino della città. I giovani ascrivono tali problemi alla città. Ciò che sostanzia la loro idea di andare via:
• lavoro,
vivibilità formazione per i figli,• l’inserimento nel lavoro che non avviene per merito.
Si assiste ad uno spopolamento della città delle sue forze migliori che dovrebbero partecipare allo sviluppo e alla crescita.
Qlc ritiene utile anche la componete della fortuna (fatalismo dei napoletani) nella risoluzione della situazione.
Giudizi severi verso:
Secondo alcuni il lavoro potrebbe essere la chiave di svolta per salvare la città e la qualità della vita.
Considerazioni finali:
Sembra che la dimensione affettiva combatta per dare senso alla propria integrazione.
L’ambiente può contribuire alla creazione di una qualità di vita migliore e prevenire i rischi che comporta una scarsa qualità di vita. E’ importante la collaborazione.
l'informazione sui danni, una relazione di dialogo tra cittadini e istituzioni (reciproco riconoscimento). La voglia dei cittadini di non delegare è emersa, ma è emersa anche un'immagine di Napoli che non ha niente da offrire. Bisogna creare spazi di confronto e mediazione sui reali problemi. Parte II: Il turismo sportivo a Napoli Capitolo I: Napoli e il turismo Il quadro di riferimento per quanto concerne il turismo sportivo si rifà a Pigeassou (2002). Il turismo sportivo e l'utilizzo di grandi eventi potrebbero rappresentare uno stimolo all'intera economia cittadina con un marketing territoriale. Sono risorse orientate all'utente. Il complesso base dell'offerta turistica della città possiede tutti i fattori di richiamo: - risorse riproducibili (impianti sportivi), - grande attrattività, - fruibilità delle risorse primarie e secondarie (antica e grande città), - accessibilità (allacittà si può arrivare con mezzi di trasporto via terra, mare, aria). La capacità di attrazione è legata a elementi vari:decreto n. 765 con legge dell'1-7-26 diede l'avvio alla costituzione delle aziendeautonome e turismo. Con l'istituzione dell'Ente Regione i poteri passarono alle Regioni con d.p.r. n 616. Anche la Regione Campania con propria legge n° 31 promuove l'organizzazione turistica. Più recente è il trattato di Lisbona 2008 che ha legiferato i modo chiaro sulla materia. La legge di Riforma del Turismo Nazionale (135) promuove alle regioni la creazione di sistemituristici locali = organismi misti dei quali fanno parte sia componenti privati che pubblici. L'obiettivo è duplice:
Un sistema che dia vita ad un prodotto appetibile. Il turismo sportivo è una forma di turismo che si dimezza tra turismo e sport; è una forma alternativa (Pigeassou,2002).
Le definizioni del turismo sportivo si differenziano in base al principio organizzativo scelto:
Standeven e De Knopp: tutte le forme di coinvolgimento attivo o passivo in attività sportive, casuali o organizzate per motivi commerciali e non, che richiedono di lasciare la propria abitazione o sede di lavoro.
Gibson: viaggi basati sul tempo libero che portano le persone temporaneamente fuori dalle loro comunità di residenza per partecipare a manifestazioni sportive, o come spettatori di attività sportive o di spettacoli basati su attività sportive. Si basa in ogni caso su una partecipazione.
Charles Pigeassou: parla di due fasi che interessano l'oggetto del turismo sportivo:
L'obiettivo dello spostamento. Esistono diverse forme di turismo sportivo:
Pigeassou dice che il turismo sportivo è una disciplina autonoma che si fonda su 4 punti:
L'origine del turismo sportivo risale ai giochi olimpici dove per gli impianti sportivi costruiti si permetteva l'affluenza di persone e i supporter accorrevano per seguire i loro beniamini. Gli albori del turismo sportivo risalgono anche all'impero.