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Il sistema di vulnerabilità e la gestione del rischio ambientale
Il sistema di vulnerabilità implica la gestione di un numero eccessivo di variabili di rischio e tale coesistenza è in grado di determinare crisi ambientali. L'individuazione di aree vulnerabili all'inquinamento è di rilievo nella valutazione del rischio ambientale. Tale valutazione richiede l'utilizzo di modelli di previsione e la realizzazione di un sistema integrato per la gestione delle informazioni relative all'agricoltura, al territorio, al clima ecc...
All'interno di tale sistema si possono evidenziare 4 ordini di fattori:
- Delimitazione delle zone in cui si vuole condurre l'analisi dei rischi;
- L'identificazione di eventi particolarmente responsabili di conseguenze dannose;
- La descrizione degli effetti negativi e la misurazione del loro grado di intensità (magnitudo);
- L'individuazione della reale utilità delle potenziali attività rischiose.
Attraverso tali procedure...
È possibile non solo risalire alle radici del rischio stesso, alle motivazioni che lo hanno determinato, ma soprattutto cercare di arginare i suoi effetti. 6. Tipologie e modelli sulle scienze sociali. L'ambiente è considerato dagli esseri umani come un insieme da cui attingere elementi per la propria sopravvivenza. Esso è visto in una duplice veste: da un lato come misura dello spazio, distanza tra gli oggetti; dall'altro come concreto spazio fisico. Nel primo caso la distanza condiziona a tal punto le relazioni tanto da renderle più fredde (come appunto sosteneva Simmel); invece nel secondo caso l'azione collettiva si sviluppa in termini di conflittualità, nel senso che vengono rivendicate equità e reciprocità all'interno delle relazioni. 7. Si dia una breve descrizione degli approcci delineati nel volume sull'ambientalismo. Per ambientalismo si intende lo sviluppo della coscienza sociale per la difesa delle risorse.Il naturalismo è una filosofia che promuove il rispetto e la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile, e l'insieme dei movimenti e delle organizzazioni ad esso ispirati. Le azioni collettive pro-ambiente possono manifestarsi attraverso 4 approcci socio-ambientali.
Il primo è l'approccio ecologico, in cui le azioni vengono effettuate attraverso proteste comuni, utilizzo dei mass media e mobilitazioni di massa. Ciò avviene nel momento in cui l'individuo si rende conto che c'è qualcosa che può minacciare la sua sicurezza, lasciando che così emerga il suo istinto di sopravvivenza.
Il secondo è l'approccio strategico dei movimenti, attraverso cui si cerca di affermare valori e pratiche solidali con gli ecosistemi. Molte volte ciò viene fatto ricorrendo a strumenti quali ad esempio quello della protesta, in cui emerge la figura del leader quale individuo dotato di carisma personale.
Il terzo approccio è quello cognitivo, il quale rivaluta il concetto di ambientalismo.
Dal momento che questo pone al centro del suo interesse quello che è un bene pubblico. La maggior parte dei movimenti ambientalisti è ormai istituzionalizzata. E questo perché i nuovi movimenti hanno orientato la loro azione sul piano educativo (per es. il WWF). Infine troviamo l'approccio interattivo, il quale ritiene che un movimento sia caratterizzato da una rete di relazioni basata su scambi reciproci. La natura di tali scambi non è però di tipo materialistico, ma mira all'arricchimento e alla reciprocità del gesto in modo da creare legami di solidarietà.
8. Le definizione e le differenze tra policy e politics. Con il termine policy si intende la politica pubblica, "reale", quale insieme di decisioni riferite ai problemi della comunità. Per politics invece si intende la politica nel senso di meri rapporti di forza, di partiti e politici. Esso riguarda l'insieme delle attività attuate dallo Stato basate
Sulle ricerca del consenso o del potere.
9. Le linee guida delle Politiche Comunitarie in campo ambientale.
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