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LE CONCEZIONI SULL'AMBIENTALISMO
4.1 Tipologie e modelli
Gli esseri umani attingono dall'ambiente gli elementi per la propria sopravvivenza e grazie alla tecnologia possono modificare l'interdipendenza con l'ambiente, ma mai annullarla del tutto. I principi ecologici della Scuola di Chicago, consideravano il fatto che essendo ogni soggetto interessato alla propria sopravvivenza modella le sue relazioni verso direttrici simbiotiche o di tipo competitivo nei confronti dei propri simili. Questa teoria vedeva il comportamento umano in termini funzionali e non ne considerava l'esistenza dell'aspetto etico.
Vi è poi chi vede l'ambiente come misura astratta dello spazio, come distanza fisica fra un soggetto e un altro. La distanza significa assenza e condiziona le relazioni umane rendendole più fredde, la vicinanza invece comporta compresenza e quindi, rapporti diretti e diffusi: Rimmel scrive che "con persone assai vicine si è di
solito in termini amichevoli o ostili e l'indifferenza reciproca è esclusa in proporzione alla prossimità spaziale". Viste le recenti tecnologie, Giddens sostiene la disgregazione delle coordinate spazio-temporali in particolar modo riferendosi ai rapporti sociali che perdono ogni riferimento spaziale. Ma l'ambiente non è solo uno strumento che rende possibile l'interazione umana, esso è anche un concreto spazio fisico che misura lo squilibrio delle relazioni umane. In questa visione dello spazio (inteso come territorio), l'azione collettiva si inserisce in maniera conflittuale: è rivendicazione di maggiore equità e reciprocità, cui gli uomini tenderebbero in quanto nessuno ama essere sottomesso e tutti aspirano a relazioni equilibrate. Visto quanto sopra detto si aprono quattro prospettive di analisi dell'interazione socio ambientale: l'approccio ecologico, quello strategico dei movimenti.L'approccio cognitivo e quello interattivo.
L'approccio ecologico
In questo approccio l'azione collettiva riconosce un primato esplicativo all'ambiente. I movimenti sociali si mobilitano a suo favore allorquando vedono minacciata la propria esistenza. Le azioni che si intendono svolgere vengono effettuate mediante proteste comuni, diffusione di critiche con l'utilizzo dei mass media; sono tutte azioni che scattano quando la società percepisce di essere in pericolo. Smelser indica che la società possiede gli anticorpi per reagire alle minacce che riceve, dalla propensione strutturale (una città con pochi verdi) alle tensioni strutturali (perdurante alta pressione atmosferica, traffico cittadino caotico), dalla credenza generalizzata (convinzione comune che lo smog provochi il tumore) ai fattori precipitanti (impennata nei ricoveri ospedalieri).
L'approccio strategico dei movimenti
A partire dagli anni '80 con riguardo ai
movimenti ambientalisti è da sottolineare la tendenza al processo di istituzionalizzazione: in molte si sono costituite in associazioni iscritte negli appositi registri, con lavoratori il cui compito è la direzione delle organizzazioni di movimento ambientalista. Circa la tipologia di azione delle entità collettive a difesa dell'ambiente si può confrontare la tabella di seguito riportata.Tipo di Organizzazione | Ricorso alla Protesta |
---|---|
1. Gruppo professionale di protesta | Centralizzata |
2. Pubblico volontario | Decentrata |
3. Gruppo partecipativo di protesta | Centralizzata |
4. Lobby di interesse | Decentrata |
3. La Lega antivivisezione è un tipo di organizzazione decentrata con un frequente ricorso alla protesta organizzata attraverso gruppi autonomi sparsi sul territorio che spesso ricorrono a forme di proteste spettacolari.
4. Gli Amici della Terra è un gruppo di pressione decentrato caratterizzato da azioni a favore dell'ambiente svolte da volontari.
È qui possibile introdurre la definizione di Volontario, "cittadino che liberamente ispira la sua vita a fini di solidarietà". Egli impegna energie, capacità, tempo ed eventuali risorse ad iniziative aperte alla leale collaborazione con le pubbliche istituzioni e le forze sociali; condotte con adeguata formazione specifica. Risponde proprio a questa figura la realtà generale dei gruppi ambientalisti in Italia, anche se in realtà l'istituzionalizzazione.dell'ambientalismo siano caratterizzate da una forte componente cognitiva. Infatti, secondo Eder, l'ambientalismo non si limita ad essere un movimento di protesta o di difesa dell'ambiente, ma si basa su una visione del mondo che coinvolge la conoscenza e la comprensione dell'ecosistema e dei suoi equilibri. In questo senso, l'ambientalismo si configura come un approccio cognitivo che cerca di promuovere una nuova consapevolezza e una nuova sensibilità nei confronti dell'ambiente. Le associazioni ambientaliste si pongono quindi come portatrici di conoscenza e informazione, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica e di influenzare le politiche ambientali. L'approccio cognitivo dell'ambientalismo si basa anche sull'idea che la crisi ambientale sia strettamente legata a una crisi di valori e di visione del mondo. L'ambientalismo, infatti, propone una nuova concezione dell'essere umano e della sua relazione con la natura, basata sulla responsabilità, sulla solidarietà e sull'interdipendenza. In conclusione, l'ambientalismo si presenta come un movimento che va oltre la semplice difesa dell'ambiente, proponendo una nuova visione del mondo e una nuova concezione dell'essere umano. L'approccio cognitivo dell'ambientalismo mette in evidenza l'importanza della conoscenza e della consapevolezza come strumenti per affrontare la crisi ambientale e costruire un futuro sostenibile.ambientalismo ed economia, le associazioni ambientaliste si trovano spesso in una posizione di incompatibilità. Alcune associazioni si concentrano sull'individualizzazione degli individui, mentre altre vedono l'associarsi come un modo per promuovere una relazionalità umana specifica, come la ri-tribalizzazione delle cerchie sociali. Le associazioni ambientaliste devono anche considerare il loro processo storico, ovvero la periodizzazione dell'ambientalismo. Inizialmente c'era una netta incompatibilità tra l'ambientalismo e l'economia. Successivamente è emerso il concetto di sviluppo sostenibile, che cerca di conciliare le due posizioni. Attualmente siamo nell'era del postambientalismo, caratterizzata dalla presenza di una cultura dell'ambiente nelle società occidentali. Secondo Strassoldo, l'ecologismo è diventato un'ideologia dominante e l'ambientalismo continua ad essere un clamoroso successo. Il dialogo tra ambientalismo ed economia è quindi un tema centrale per le associazioni ambientaliste, che devono trovare un equilibrio tra la tutela dell'ambiente e le esigenze economiche.
Un'organizzazione ed il suo ambiente, Cattini e Lanzaraprendono in considerazione il WWF (World Wide Fund for nature) mostrando che "le organizzazioni non si adattano semplicemente all'ambiente tecnico o istituzionale, ma lorappresentano e lo selezionano ed in molti casi lo attivano e lo costruiscono con le proprie azioni (...); le organizzazioni infondono nell'ambiente i propri valori e i propri significati". La dimostrazione la si trova empiricamente nel cambio del tipo di azioni del WWF: all'inizio, l'associazione si era impegnata a proteggere luoghi di una natura non contaminata: costruire oasi o promuovere parchi nazionali. Il WWF ha poi maturato altri valori prefiggendosi altri obiettivi nella convinzione che la crisi ambientale è legata alla mentalità della gente, spostando quindi la sua azione sul piano educativo.
4.5 L'approccio interattivo
Questo tipo di approccio ritiene che un movimento si qualifichi per la presenza
di una rete direlazioni informali tra una pluralità di individui, gruppi e organizzazioni. Queste reti alimentano un'identità collettiva altrimenti detta solidarietà. La solidarietà del movimento si fonda su una comune visione della realtà e su sequenze di scambi reciproci; l'identità e lo scambio formano la rete ossia il "movimento". Diani ritiene tale rete fondamentale per l'esistenza delle organizzazioni: la scomparsa di essa comporta il venir meno del movimento sociale. Particolare elemento della relazione è la reciprocità ossia lo scambio di oggetti che non hanno una chiara calcolabilità e restituibilità, quindi gli scambi non avvengono in base ad un principio di autorità o di mercato, ma secondo il principio della reciprocità che tiene conto che la caratteristica di un comune reticolo ambientalista è data dal fatto che l'ambiente è un dono continuamente.scambiato fra i membri del network. Il bene naturale che si vuole difendere non è un fine, ma un fattore che circola e crea legami di solidarietà.
CAPITOLO 5
LE POLITICHE AMBIENTALI
5.1 Ambiente e politica
Per considerare le interconnessioni esistenti tra ambiente e politica è indispensabile sottolineare la differenza di significato del termine politica:
- si può intendere come insieme dei meccanismi con cui in una comunità si possono intraprendere azioni collettive - il contesto in cui si producono e distribuiscono risorse (potere e dominio) e significati (discorsi) per dare forma alla vita pubblica.
Ma il vocabolo politica comprende due ambiti che in inglese vengono tenuti distinti:
- Politics si riferisce ad un insieme di attività messe in atto direttamente dallo Stato, inteso come massimo ordinamento giuridico-normativo e complesso delle strutture per l'esercizio del potere.
- Policy/Policies si riferisce invece a "un insieme di
- alcune coltivazioni agricole);
- politiche redistributive che forniscono benefici a larghe fasce sociali e che, pertanto, comportano costi sensibili a loro volta ripartiti.