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Sociologia Politica - Politica e società
CAP 1
Le ambivalenze del denaro tra economia e società.
La dematerializzazione della moneta in pura informazione è uno dei fattori principali dell'affermarsi della New Economy e della finanza globalizzata.
Il denaro ha reso possibile la planetarizzazione dei mercati e ha generato un sistema simbolico, capace di fornire un potente criterio unificatore di società e di culture diverse. Rappresenta ormai su scala mondiale l'espressione principale dei valori, dei legami, dei progetti collettivi e politici.
Troviamo da una parte "i bisogni di individui sempre più dotati di consapevolezza circa i propri diritti", e dall'altra le "esigenze di apparati che impongono scelte standardizzate".
È tramite la "mediazione" monetaria che le nuove forme di capitalismo cercano di mettere in atto un intreccio tra queste due opposte tendenze e di operare un aggancio tra esse.
denaro è stato tematizzato prevalentemente negli aspetti monetari e finanziari, con il risultato di non porre attenzione ai legami che lo radicano nel tessuto sociale. L’economia ha prodotto effetti perversi e nuovi conflitti come per esempio le richieste di inclusione, le lotte per una più equa distribuzione del reddito. Il denaro come fatto sociale. La riflessione sociologica può tornare ad interessarsi di argomenti come il denaro, adatti a far risaltare il profondo radicamento dell’economia nella società. Molti classici della sociologia consideravano le funzioni regolative, associative, politiche e comunicative del denaro altrettanto rilevanti quanto quelle economiche. Il potere del denaro oggi sembra aver raggiunto il suo apice, ma riappare con forza la necessità di cercare di reinventare un discorso politico e morale “capace di ridefinire il buon uso del denaro”. Pareto sottolinea la necessità di ampliare la teorizzazione.Economica con l'analisi sociologica. L'uomo opera con il denaro, cioè con un'idea che è indifferente alle sua concretizzazioni materiali e che necessita solo di un campo sociale, cioè di un insieme di individui che ne accettino la forma facendola circolare. La moneta risulta implicata in una fitta trama di relazioni complesse. Il denaro, concretizzandosi in una moneta, svolge le importanti funzioni di mezzo di circolazione e di riserva di valore.
Scambio e socialità. È possibile riconsiderare gli scambi anche in un'ottica diversa da quella sviluppata durante il XVII secolo. Nei sistemi sociali a integrazione non mercantile, scambiare beni era soprattutto una maniera di realizzare la socialità. Diversi autori hanno messo in luce come il mutuo scambio di doni costituisca, nelle società semplici, il modo con cui si effettuano i trasferimenti di beni. Attraverso il dono si costituisce un tessuto di relazioni pacificate, cioè
trova il donatore e il ricevente. Il donatore offre qualcosa di valore al ricevente, che a sua volta deve restituire qualcosa di valore equivalente. Questo scambio crea un legame reciproco tra le persone coinvolte. Nel contesto economico, lo scambio avviene attraverso il denaro. Le persone acquistano beni e servizi pagando un determinato prezzo. Questo tipo di scambio è basato sulla reciprocità economica, in cui il valore del denaro determina il valore del bene o del servizio. Tuttavia, è importante sottolineare che il dono non è solo una questione economica. Il dono può assumere diverse forme, come gesti di gentilezza, aiuto reciproco o condivisione di risorse. Questi atti di dono creano un senso di comunità e solidarietà tra le persone. In conclusione, sia il dono che lo scambio economico sono importanti nel nostro sistema sociale. Entrambi implicano una forma di reciprocità e creano legami tra le persone.instaura una relazione. Questa relazione è evidente nel baratto, ma permane negli scambi mediati dalla moneta. I problemi sorgono quando il rapporto società-economia viene a mancare. Il denaro può operare come intermediario degli scambi. Lo scambio è un rapporto socialmente radicato e la circolazione monetaria è assicurata dalla coerenza e della continuità di un network di transazioni. Il denaro rappresenta un dispositivo di regolazione sociale: da una parte riesce a disciplinare la conflittualità tra gli scambisti, e dall'altra costituisce il mezzo attraverso il quale gli antagonismi emergenti dal rapporto possono esprimersi: diviene allora portatore di violenza. In una società e in una economia razionalizzate, la mediazione del numero, realizzata attraverso il sistema monetario, agisce in maniera che "successi" o "sconfitte" si misurino attraverso differenze numeriche. I significati sociali e culturali deldenaro.Il denaro costituisce un ponte tra attività economiche e processi sociali. Esso è espressione finanziaria e forma culturale. Sotto questo ultimo aspetto rappresenta una delle istituzioni più antiche che nel corso del tempo ha subito una metamorfosi nelle manifestazioni e nelle funzioni.Ai giorni nostri la moneta è simbolo del potere economico e materiale.Alcuni dei suoi significati sociali e culturali continuano a vivere sotterraneamente.Dal momento che razionalità e irrazionalità convivono come significati interni al denaro, all'attore è consentita la possibilità di una strategia di alternanza tra i due poli. Lo stesso individuo può esprimere nella gestione quotidiana del denaro modalità diverse a seconda delle situazioni.All'origine della moneta.Le paleo monete anticiparono la natura economica e politica delle monete moderne, stabilendo una gerarchia dei beni materiali e sostituendosi ad essi hanno
prefigurato sia i metodi standardizzati di pagamento, sia rinforzato le relazioni di potere tra individui. Nel corso dello sviluppo della società, sembrerebbe che la comparsa di una forma di denaro con la funzione di mezzo di scambio sia emersa solo in un secondo tempo; lo scopo iniziale del denaro non sarebbe stato economico e commerciale, e la scelta di oggetti per svolgere la funzione monetaria è avvenuta gradualmente. Secondo alcuni studiosi la moneta emerge prima come mezzo di pagamento del debito primordiale, cioè come sostituto simbolico di risorse naturali (animali, beni materiali, persone). Le teorie antropologiche del debito primordiale vedono l'uomo contrarre con la sua nascita un debito nei confronti delle potenze cosmiche. La distribuzione del cibo sacrale sarebbe stata una delle prime forme di circolazione di beni. Paleo monete e regolazione sociale. Un altro importante filone di analisi sulle monete primitive è costituito dagli studi cheseguente formattazione:Individuano l'apparizione all'interno di un sistema di azioni di natura prevalentemente culturale e psicologica. Per alcuni antropologi la moneta avrebbe svolto le funzioni di distinzione-autovalorizzazione, e sarebbe servita a sostenere il prestigio e il potere di una piccola minoranza. La circolazione di oggetti preziosi sembra essere universale, e prefigura la concezione della moneta come mezzo di scambio e come sistema di misura. Le paleomonete erano attivi strumenti simbolici, venivano utilizzati per dichiarare guerra o per fare la pace e come mezzo di risarcimento per i danni fisici o morali. Strumento e segno della vita sociale era ancora lontano dall'autonomia.
Denaro e magia. Un aspetto di notevole interesse sul quale si può richiamare l'attenzione è la sua componente magico-sacrale. Dalle testimonianze etnografiche recepiamo un'immagine del denaro con forti valenze magiche: il suo uso presso le popolazioni primitive presenta la
Particolarità di essere legato ad un mondo spirituale in cui religione e magia si confondono. Ad alcune espressioni paramonetarie, veniva attribuita una potenza misteriosa, magica, riassumibile nel concetto di mana. Il mana è una forza che presenta il fondamentale carattere di fluido e può essere trasferito su persone o su cose. La credenza in uno spirito contenuto negli oggetti di scambio, agiva come potente dispositivo per organizzare ed estendere legami sociali e per dominare la realtà esterna. Si ricorre alla magia a difesa dell'imprevisto e per ottenere quanto si vuole. Il denaro ha quindi costituito, alle origini, l'emergenza di un valore totale, materiale e spirituale, individuale e sociale.
CAP 2
Le dimensioni comunicative del denaro. Il denaro comunica attraverso la duplicità della sua natura, di moneta garantita e di forma astratta di relazione. Da una parte abbiamo i messaggi espliciti contenuti nei simboli presenti nelle monete-banconote.
nella loro concretezza e fisicità, si tratta in questi casi di una comunicazione voluta, intenzionale. Dall'altra ci sono le comunicazioni-relazioni-trasformazioni messe in atto dal denaro. Il denaro ha rappresentato uno dei punti di passaggio fondamentali nel lasciare il mondo della primitiva contiguità tra oggetto e soggetto in direzione di un uso dei beni più oggettivo cioè circolante. Il linguaggio universale della moneta. La funzione comunicativa delle paleo monete era facilitata dal fatto che nelle società primitive non esisteva un'unica moneta, ma monete distinte per le diverse funzioni. Con la moneta coniata, molte funzioni sociali e culturali del denaro risultarono perdute, esso però ne acquistò delle altre. Da quel momento in poi, il denaro si trasformò in un codice di comunicazione più settorializzato, poiché aveva fatto un grande passo in avanti nel cammino dell'oggettivazione del valore come.del denaro potrebbe farci pensare che si tratti solo di un mezzo di scambio, di un semplice strumento per facilitare le transazioni commerciali. Ma in realtà, il denaro ha una profonda valenza simbolica e comunicativa. Fin dai tempi antichi, la moneta coniata ha assunto un ruolo di grande importanza nella società. Essa ha rappresentato il potere e la ricchezza, diventando un simbolo di status e di prestigio. La sua presenza ha influenzato le dinamiche sociali e ha determinato le relazioni di potere tra gli individui. Le condanne che, sin dai tempi di Aristotele, hanno investito le operazioni finanziarie si basavano sulla presunta innaturalità di una produzione di ricchezza basata sul denaro. Fino al medioevo, infatti, la concezione sociale non ammetteva l'idea che la ricchezza potesse essere il risultato di una logica interna al circuito del denaro. Ancora oggi, esistono barriere sociali che si oppongono al pieno dispiegarsi di questa logica. La desiderabilità del denaro deriva dal fatto che esso offre la possibilità di accedere a un potere in grado di ampliare la potenza e le sfere di azione degli individui. Chi possiede denaro sa di poter ottenere le prestazioni altrui e di poter influenzare le decisioni e le azioni degli altri. Il denaro ha quindi costituito un'importante estensione della persona sociale, ampliandone le capacità di interagire e di comunicare. In conclusione, la moneta è un potente messaggio del potere. Non si tratta solo di un semplice mezzo di scambio, ma di un simbolo che rappresenta il potere, la ricchezza e la capacità di influenzare gli altri.ardi l'economia. Le nuove forme di transizione monetaria stanno sempre più allontanando l'informazione finanziaria dai messaggi riguardanti l'economia. Questo fenomeno è preoccupante perché rende difficile per gli individui comprendere appieno l'impatto delle decisioni finanziarie sulla propria vita e sull'economia nel suo complesso. L'informazione finanziaria è essenziale per prendere decisioni informate e responsabili, ma se viene oscurata o distorta dalle nuove forme di transizione monetaria, diventa difficile per le persone avere una visione chiara della situazione economica. Questo può portare a decisioni finanziarie sbagliate o a una mancanza di consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni. È quindi fondamentale che l'informazione finanziaria sia accessibile, trasparente e facilmente comprensibile per tutti, indipendentemente dalla forma di transizione monetaria utilizzata. Solo così potremo garantire una gestione finanziaria responsabile e una comprensione accurata dell'economia.