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ANTAGONISMO DI CLASSE

Nel modo di produzione capitalistico, cruciale è il rapporto rispetto alla proprietà dei mezzi di produzione (è ciò che ti colloca in una classe o in un'altra: macchinari, comunicazioni ecc.):

  • Lavoratori (classe lavoratrice): che non posseggono i mezzi di produzione ma possono solo vendere il proprio lavoro in cambio di un salario per garantirsi la sussistenza, costituiscono la classe lavoratrice.
  • Capitalisti (classe borghese): proprietari dei mezzi di produzione, che pagano un salario ai lavoratori e vivono dei profitti che ricavano dalla vendita dei beni prodotti, costituiscono la classe borghese.

Lavoratori e capitalisti cooperano nella produzione, ma sono in conflitto nella distribuzione della ricchezza prodotta (salari vs profitti - perché più sono alti i salari, più bassi saranno i profitti e viceversa).

Classe in sé e classe per sé (classe sociale = ?)

L'insieme di tutte quelle persone che si trovano dalla stessa parte rispetto ai rapporti di produzione, ci sono i lavoratori e capitalisti. Ancora oggi sono molto più presenti i lavoratori.

Chi si ritrova nella stessa classe ha gli stessi interessi, eppure non è questa la percezione che hanno molti appartenenti soprattutto alla classe lavoratrice (infatti si sentono in conflitto tra di loro).

Gli appartenenti ad una classe hanno interessi comuni (lavoratori = fare in modo che i salari aumentino; capitalisti = che aumentino i profitti a discapito dei salari) rispetto agli appartenenti ad un'altra classe, ma al tempo stesso "si ritrovano l'uno contro l'altro come nemici, nella concorrenza" (concorrenza di mercato: i lavoratori sono in concorrenza, uno contro l'altro, per ottenere un lavoro; questo va a vantaggio dell'altra classe, perché i lavoratori che non hanno lavoro, pur di averne uno, si accontentano di un salario.

più basso).(proposta di Marx, che parteggiava per la classe lavoratrice, la "classe sfruttata", perché lavoravano ed erano quelli che ricevevano meno risorse) Per tutelare i propri interessi di classe è quindi necessario divenirne consapevoli e impegnarsi in un'azione collettiva di lotta, superando la lotta di concorrenza) = COSCIENZA DI CLASSE (non si è in concorrenza con l'altro, ma si hanno interessi comuni e solo unendosi si potrà raggiungere l'interesse comune. Per esempio, aderendo ad un sindacato o ad un partito favorevole ai lavoratori). La consapevolezza (o autocoscienza) e l'agire collettivo permettono il passaggio dalla classe in sé alla classe per sé (classe finalmente cosciente dei propri interessi e lavora per sé, cerca di migliorare la propria situazione a vantaggio di ognuno dei suoi membri), in grado di lottare per mutare la situazione. LOTTA DI CLASSE: lotta per raggiungere

L'interesse della propria classe. Gli strumenti del dominio capitalistico: stato e ideologia.

La borghesia usa i mezzi di produzione non solo per la produzione materiale ma anche per quella intellettuale (attraverso il controllo dei mezzi di comunicazione di massa, delle scuole e delle università), creando un sistema culturale che legittima il suo dominio (ideologia della classe dominante -> fa sì che la classe dominante si imponga e fa sì che la classe dei lavoratori sia portata ad accettare il tutto).

Una cosa che si può fare: la borghesia può legittimare il concetto di concorrenza, dicendo che è sana e giusta, che premia i migliori (tutto questo, per esempio, attraverso i media ecc.)

Lo Stato funge da apparato di controllo sociale ed eventualmente di coercizione (messo in campo per dare delle regole e quando lo strumento coercitivo non funziona: in questo caso, infatti, interviene lo stato, che l'organizzazione a cui la legge riconosce.

Il diritto di esercitare la forza e di imporre l'ordine attraverso essa. Ad es. protezione della proprietà privata dei mezzi di produzione; repressione della protesta sociale; applicazione del sistema di norme che garantisce le diseguaglianze e il potere della classe egemone.

Il mutamento sociale Marx riflette molto anche sulle leggi del cambiamento sociale e non ha una visione lineare della storia (le cose procedono in maniera dialettica, attraverso conflitti). Lo sviluppo delle forze produttive viene in una prima fase favorito da determinati rapporti di produzione (nel capitalismo, ad esempio, la proprietà privata dei m. di p.; sono quelli che legano classi sociali diverse nella cooperazione per produrre e per ripartirsi la ricchezza prodotta), ma questi possono divenire successivamente un freno ad ulteriori sviluppi, portando ad una tensione sociale (tra classi) che sfocerà in nuovi rapporti di produzione e nuovi equilibri sociali - La fabbrica moderna come

Sistema collettivo di produzione entra in conflitto con la privatizzazione del profitto -> contraddizione tra un sistema collettivo di produzione e la privatizzazione del profitto.

Per garantire lo sviluppo industriale è necessario socializzare la ricchezza prodotta -> fare in modo che, invece che essere profitto privato, diventasse ricchezza pubblica, o almeno guadagno di chi avesse lavorato a quel prodotto.

Superamento della divisione sociale tra chi lavora e chi possiede il capitale e dell'antagonismo di classe tra proletariato e borghesia = superamento tensioni sociali = creazione di un'unica classe sociale che divide sia i profitti che i salari e sarebbero più incentivati allo sviluppo dei prodotti.

Neoliberismo = sistema molto criticato che spesso si considera dominante. È una forma di capitalismo (infatti ce ne sono di diversi tipi e varietà) che insiste di più sulla concorrenza, sull'abolizione di regole sulla concorrenza.

WEBER E MULTIDIMENSIONALITÀ DEL CONFLITTO

Weber (1864-1920) critico di Marx (tutti coloro che sono venuti dopo si sono dovuti confrontare con lui→teoricamente e politicamente) lo ha criticato per il Marx che conosceva (aveva un pensiero abbastanzacritico verso le classi dominanti, quindi ebbe qualche problema in vita e anche le sue pubblicazioni cheuscirono complete solo molto tempo dopo, e solo in Unione Sovietica; quindi Weber riuscì a vedere solo unaparte della grande opera di Marx e su quella ha formulato le sue riserve, critiche ed obbiezioni). Se Marxauspicava il superamento del capitalismo per il socialismo (cioè una società in cui i lavoratori potesserobeneficiare a pieno della ricchezza che producevano); Weber è sicuramente un progressista, ma anche unsostenitore del capitalismo. W. parte dal pensiero di Marx criticandolo cercando di smantellare il suoimpianto teorica, in particolare

Afferma che il conflitto si realizzi su più ambiti della società (e non solo dove era decisivo come diceva Marx), ognuno dei quali è importante.

  • La multidimensionalità del conflitto (si sviluppa più ambiti sociale e in ognuno di questo può essere decisivo nello sviluppo della società; mentre per Marx c'era l'aspetto della struttura e della sovrastruttura):

Anche dal punto di vista economico Weber ritiene che si debba andare oltre la visione di Marx che si concentrava soprattutto sulla sfera produttiva (relativa al lavoro); per Weber si potevano avere conflitti in tutti e tre i tipi di mercato (del lavoro, del credito e dei beni).

  • L'articolazione del concetto di classe e delle forme di conflitto di classe

Classe sociale e mercato del lavoro: classi sociali sono lavoratori e capitalisti/borghesi/datori di lavoro

Classe sociale e mercato del credito (dove si compra e vende denaro: i prestiti) -> qui le

classi sociali sono i debitori e i creditori•Classe sociale e mercato dei beni (supermercato esempio): due classi contrapposte sono i compratori e venditori.Secondo W i conflitti importanti possono accadere in ognuno di questi tre mercati e per dimostrarlo si impegnerà in una sfida intellettuale importante: quella di fare esempi storici (studio moltissimo la storia e anche Marx) confrontandosi con Marx).Il fatto che il conflitto si sviluppi su tre ambiti del mercato spiega ulteriormente la multidimensionalità del conflitto e poi il conflitto è importante, per quanto riguarda il cambiamento, in diverse sfere sociali.–Il conflitto oltre la lotta di classe. Le altre sfere del conflitto: politica, religione, diritto, prestigio sociale–Il rapporto tra le dimensioni del conflitto•L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (sulla genesi del capitalismo) -> come Marx spiega la nascita del capitalismo = la colloca in Inghilterra della

rivoluzione industriale, individuandola in un passaggio caratterizzato da una grande violenza, ovvero la espropriazione delle terre dei villaggi dell'Inghilterra (terre collettive usate dai contadini per allevare i pochi animali che avevano oppure i boschi per fare la legna). Ad un certo punto la corona inglese per continuare ad espandersi, decise di alienare (vendere) le terre collettive dei contadini e di privatizzarle. Ai contadini viene impedito di accedere alle loro fonti di sostentamento. Queste terre furono acquistate da mercati arricchiti con il commercio, che iniziano a sfruttarla (per rendere al massimo possibile) impedendo l'accesso ai contadini (= enclosures), recintandole e sorvegliandole. Contadini = povertà assoluta e si recano nelle città (molti di loro). Marx osserva che quest'opera di espropriazione creò la prima grande offerta di lavoro a bassissimo costo (pur di lavorare si sarebbero fatti pagare anche pochissimo) NASCITA DELcrescere ulteriormente. Questo nuovo modo di pensare ha portato alla valorizzazione del lavoro e all'accumulazione di capitale. Secondo Weber, il capitalismo non è nato solo per motivi economici, ma anche per motivi religiosi. La Riforma Protestante, in particolare il puritanesimo calvinista, ha influenzato profondamente il modo di pensare e di fare impresa. I puritani credevano che il successo nel lavoro fosse un segno di elezione divina e di salvezza eterna. Pertanto, erano incoraggiati a reinvestire i propri guadagni nella propria attività anziché spenderli in lussi e agi personali. Questa mentalità ha contribuito alla crescita del capitalismo, poiché ha creato un forte incentivo per gli imprenditori a reinvestire i propri profitti per far crescere ulteriormente la propria impresa. Il capitalismo, quindi, non è solo una questione di sfruttamento e accumulazione di capitale, ma anche di una nuova etica del lavoro e di una mentalità imprenditoriale basata sulla ricerca del successo e della salvezza eterna.ione controlla anche l'ideologia), per Weber le cose culturali condizionano quelle materiali (le idee e i valori influenzano le strutture sociali e politiche). Inoltre, Weber introduce il concetto di azione sociale, intesa come comportamento umano che ha un significato per l'individuo e che è orientato verso gli altri. Questo concetto è fondamentale per comprendere come si sviluppano e si trasformano le società.
Dettagli
A.A. 2021-2022
58 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trentalange.elisa30 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Valle d'Aosta o del prof Zanetti Massimo Angelo.