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Prodotti
Products, società con la quale, a partire dal 2000, hanno firmato un contratto come testimonial. Nell'ambito della collezione "Winning Stiles" è stata Serena stessa a disegnare i gioielli della linea Open Prize, ispirati ovviamente al tennis: si tratta di una serie di orecchini pendenti, un girocollo e un bracciale. Ma anche Venus ha una sua linea personalizzata, la Court Flash, che include un anello argentato ornato di cristalli colorati e una parure di orecchini e girocollo. Serena, che è stata immortalata con indosso i gioielli in numerose foto per la campagna pubblicitaria, ha affermato di non aver più tolto il girocollo della collezione Open Prize, tanto si sentiva a suo agio con esso. D'altronde, come ha dichiarato il vice presidente Avon, è stata realizzata una linea di gioielli adatta a tutte le donne che si identificano con il loro spirito di campionesse sportive e.... a Serena stessa è capitato di immedesimarsi.
livello agonistico), avere un testimonial sportivo può influenzare positivamente la decisione di acquisto. I consumatori vedono il testimonial come un esperto nel settore e si fidano delle sue opinioni e raccomandazioni. Inoltre, l'associazione del testimonial con il marchio può conferire un senso di autenticità e credibilità ai prodotti. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i consumatori sono influenzati dalla presenza di un testimonial sportivo. Alcuni potrebbero preferire basare la propria decisione di acquisto su altri fattori, come la qualità del prodotto, il prezzo o il design. Inoltre, l'intervista ha rivelato che i consumatori sono più propensi ad acquistare prodotti di abbigliamento sportivo di moda se riescono a identificarsi con il testimonial. Ad esempio, se il testimonial pratica lo stesso sport o ha una personalità simile a quella del consumatore, questo può aumentare l'attrattiva del prodotto. In conclusione, avere un testimonial sportivo può essere un'efficace strategia di marketing per i prodotti di abbigliamento sportivo di moda. Tuttavia, è importante considerare anche altri fattori che influenzano la decisione di acquisto dei consumatori.Livello agonistico), viene scelto esclusivamente un abbigliamento di marca, che sia in grado di offrire una maggiore garanzia; oltre ad essere esteticamente bello è, di solito, molto pratico: si tratta di capi d'abbigliamento ben studiati per soddisfare le esigenze dei grandi campioni e per questo motivo sicuramente adatti al consumatore medio.
Dalle interviste è risultato che se il prodotto di marca ha come testimonial uno sportivo esso offre un'ulteriore garanzia della sua validità.
Inoltre, dal momento che spesso i prodotti vengono resi disponibili sul mercato dopo che sono già stati sperimentati/usati dagli sportivi e dopo la campagna pubblicitari che ne è stata fatta, accade spesso che i consumatori vedano il prodotto per la prima volta proprio indossati dagli atleti durante le loro performances o dai testimonial... non sono pochi i casi in cui essi corrono in tutti i negozi specializzati alla ricerca disperata del prodotto per poterlo
indossare il prima possibile, quando cioè esso non è ancora diventato un prodotto di massa ma è ancora "prodotto d'élite", indossato da quei pochi eletti che sono costantemente attenti alle innovazioni disponibili sul mercato.
Inevitabilmente questo è in grado di favorire relazioni tra coloro che indossano sempre capi d'abbigliamento di nuove collezioni, poiché essi sono in grado di riconoscersi tra loro e soprattutto di distinguersi dagli altri: questo vale sia per capi d'abbigliamento sportivi che per quelli non sportivi.
Questo meccanismo, a detta di un intervistato non sempre vestito secondo la moda del momento, ha fatto sì che, seppure non in modo esplicito, venisse escluso dagli appartenenti del gruppo "alla moda". Si è fissata nella sua mente/ si aspettava così che se avesse cominciato a indossare puntualmente capi d'abbigliamento innovativi sarebbero migliorate le relazioni.
con tale gruppo ma al tempo stesso sarebbero peggiorati i rapporti con i gruppi che, come lui, non prestano particolare attenzione alla moda. L'intervistato aveva quindi bene in mente cosa potesse derivare dall'uso di un prodotto alla moda: a seconda di un suo uso, o non uso, ci sarebbero state relazioni con un gruppo o con un altro. Egli ha, quindi, messo in rilievo la funzione pubblica/relazionale dell'abbigliamento e soprattutto la sua capacità di favorire o limitare le relazioni con gli altri. Di un altro parere è apparso un intervistato che ha sottolineato come i rapporti sociali non si basino in così larga misura sull'abbigliamento indossato, ma piuttosto sul modo di essere delle persone. Egli ammette però che può essere possibile, ad esempio, che una persona che non indossa sempre capi d'abbigliamento firmati possa nutrire, anche solo a livello inconscio, una sorta d'invidia verso coloro che possono permettersi.di rinnovare il proprio guardaroba di continuo e questo può far sì che un semplice gesto/ saluto neutrale possa essere interpretato in modo negativo. Oppure può anche essere possibile che tale persona, senza provare invidia vera e propria verso di essi, si senta inferiore e non abbia il coraggio di relazionarsi con essi. Quest'ultimo intervistato, sebbene abbia mostrato quanto sia più importante l'essere che il modo di apparire della gente (cioè il vestire), ha anch'egli in qualche modo messo in evidenza che l'uso di un prodotto di moda può creare delle conseguenze sul modo di comportarsi delle persone. Questo è inevitabile, nonostante al tempo stesso si stia registrando una nuova tendenza nella Modernità che consiste, proprio come ha sottolineato l'intervistato, nella rivendicazione dell'essere e del fare sull'apparire. Questo fenomeno è molto evidente per quanto riguarda i capi
d'abbigliamentosportivo ma lo è ancora di più per quanto riguarda i capi d'abbigliamento di alta moda. In questo settore, infatti, è ancora più facile che si creino distinzioni tra coloro che indossano capi d'abbigliamento firmati da famosi stilisti e coloro che, al contrario, non sono particolarmente interessati alle marche, oppure che non possono permettersele.
Si possono anche trovare persone che abitualmente non vestono in modo particolarmente ricercato o "firmato" ma che possiedono tali capi d'abbigliamento in quantità minore, che riservano solo per particolari occasioni. Questo fa sì che quando si vestono in modo molto elegante e firmato, a cui non sono per niente abituati, si creino sensazioni di imbarazzo o disagi; al contrario in altre persone possono sorgere sensazioni di eccitamento, di novità.
È importante sottolineare come siano fondamentali gli accessori che vengono abbinati al prodotto.
dimarca: un prodotto di marca non può essere sminuito dalla presenza di accessori che non siano alla sua altezza, una semplice sciarpa o una borsetta di pochi centimetri possono davvero fare la differenza.
Ecco, dunque, l'importanza che assume la pubblicità, non solo di vestiti ma anche di accessori. Abbiamo evidenziato in precedenza come in questo ambito abbondi lo "sfruttamento" di immagini di personaggi sportivi ampiamente amati dal pubblico.
(Fino a questo momento abbiamo analizzato testimonial sportivi per abbigliamento sportivo, ma vediamo ora come abbondi il ricorso a testimonial sportivi anche per quanto riguarda l'abbigliamento "di moda"... si può mettere qui la parte dei testimonial di moda: Becker...)
Una delle questioni che ha animato l'interesse della ricerca era di scoprire se i consumatori (e le aziende) preferiscono come testimonial atleti mediamente bravi ma molto attraenti ad atleti molto bravi ma meno attraenti.
Il risultato è stato sorprendentemente a senso unico: tutti i consumatori hanno, infatti, mostrato une netta preferenza per gli atleti "molto belli". Un dato interessante che conferma questa preferenza è emerso intervistando due consumatori che non sanno nulla di tennis: tuttavia entrambi avevano bene in mente chi fosse e come fosse esteticamente la russa Anna Kournikova, entrambi sono persino stati in grado di fornire qualche informazione sulla sua vita personale. Altri tennisti odierni che sono stati ricordati da questi consumatori "non esperti di tennis" sono stati André Agassi e le sorelle Williams. Questo riconoscimento è senz'altro dovuto in buona parte dall'abbigliamento alternativo che hanno messo in mostra sui campi da tennis. Agassi, quando ormai quindici anni fa, faceva il suo ingresso in campo con jeans stracciati, capelli lunghi e orecchini (abbigliamento ora del tutto modificato e reso conforme alla tradizione di.abbigliarsi in modo uniforme e anonimo, possono esprimere la propria personalità attraverso l'abbigliamento che scelgono di indossare. Le riviste di moda svolgono un ruolo fondamentale nel fornire ispirazione e suggerimenti su come abbinare i capi di abbigliamento in modo creativo e originale. Attraverso le pagine di queste riviste, i consumatori possono scoprire nuove tendenze, imparare a mixare diversi stili e trovare l'ispirazione per creare il proprio look unico. Inoltre, le riviste di moda offrono anche la possibilità di conoscere meglio gli atleti testimonial di moda. Attraverso interviste e servizi fotografici, i lettori possono scoprire il lato più personale e autentico di questi personaggi, oltre ad ammirarne lo stile e l'eleganza. In conclusione, le riviste di moda svolgono un ruolo cruciale nel mondo dell'abbigliamento, offrendo ai consumatori una vasta gamma di opzioni e ispirazioni per creare il proprio stile unico. Grazie a queste riviste, l'abbigliamento diventa un modo per esprimere la propria personalità e costruire la propria identità.rispondere passivamente a ciò che viene loro proposto, si trovano a dover operare delle scelte in modo attivo e consapevole, dal momento che poter scegliere l'abbigliamento da indossare significa avere la possibilità di esprimersi liberamente e quindi, ancora, di esprimere la propria identità. Ma è rischioso per gli atleti dedicare il loro tempo alla pubblicità? Sicuramente essi sono in grado di valutare razionalmente le opportunità che vengono loro date, stando attenti a non trascurare la loro carriera professionistica. Tuttavia rimane comunque un margine di rischio per coloro che vengono ingaggiati da agenzie di moda; di pubblicità... innanzitutto, infatti, questa attività li distoglie dagli allenamenti quotidiani, ma soprattutto essi vengono pagati molto e questo può indurli a preferire facili guadagni piuttosto che il costante e durissimo allenamento quotidiano. Il caso Kournikova è, ancora una volta,esemplificativo ed è per questo che la giovane Maria Sharapova ammette di non voler diventare una "macchina da sponsor e immagine" come la Kournikova, nonostante sia consapevole che buona parte del suo successo devi soprattutto dal suo.