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CODICI

> è fatto di regole e simboli + la loro combinazione

> LINGUA= tanti segni e le regole di relazione tra questi

> è oggettiva > deposito già dato, un insieme di regole, simboli, significati e che i nuovi nati

hanno trovato già fatto, già “completo”

> è intersoggettiva

> ci separa dall’hic et nunc => possiamo comunicare su queste cose

> carattere sociale: appresa mediante l‘interazione sociale

> usiamo la lingua per realizzare una comprensione reciproca MA non è detto che le lingue

servano a coordinare il comportamento delle persone (ti dico di andare a chiudere la porta,

tu capisci quello che voglio dire ma non lo fai) => le società si dotano di altri codici:

> CODICI SOCIALI o mezzi simbolici generalizzati di interscambio: servono a coordinare i

comportamenti => sostegno del linguaggio, il quale serve a capirsi

> Parsons, Habermas, Luhmann > sociologi

> Parsons > battezzato i codici sociali che sono:

>> denaro: codice semplice fatto di cifre che serve a coordinare i

comportamenti di scambio di beni tra gli individui. É un’invenzione

del genere umano. La società moderna l’ha usato facendolo

diventare il codice che regola i comportamenti all’interno del mercato

nel quale funziona la legge della domanda-offerta. Nel mercato

occidentale moderno, il denaro ha una particolare configurazione:

contesto generalizzato di scambio. Come funziona? confronta il

valore d’uso che il compratore ha per il bene con il valore di scambio

che io attribuisco all’oggetto. Se equivalgono => acquisto il bene.

Non vi sono particolari relazioni tra compratore e acquirente => il

codice del denaro ha svincolato gli individui dai legami sociali e li ha

autonomizzati. Epoca premoderna gli scambi di mercato avvenivano

in un luogo e giorno preciso.

es: supermercato: compro un bene, leggo il prezzo ma non

intrattengo una relazione con colui che ha creato il prodotto

>> potere

>> diritto: è applicato allo stato moderno e al suo apparato. É un codice che

come il denaro è stato istituzionalizzato nello stato moderno per

favorire l’autonomia degli individui nelle loro relazioni reciproche.

Hobbes lo stato di diritto serve a far si che venga tutelata la sfera

d’azione individuale senza che la libertà d’azione dell’individuo entro

tale sfera invada la libertà d’azione degli altri individui in altre sfere.

Diritto segna i confini entro cui può spingere la libertà d’azione senza

invadere quella altrui => PROMUOVERE L’AUTONOMIA

INDIVIDUALE.

>> dono: nasce prima del denaro e regola gli scambi)

(movimento sociologico del Mauss)

> Mauss afferma che il dono è il risultato di 3 norme: dare, ricevere,

reciprocare

> sottolinea la dimensione di legame della relazione sociale

> insieme delle frasi fatte che usiamo quando ci scambiamo i doni:

“non dovevi” “che bello” “non me lo aspettavo” “è troppo” => “figurati”

“non è niente” si vuole rassicurare il donatario che quel dono sia

frutto di una libera azione da parte del soggetto => autonoma da

parte del soggetto che non era costretto a donare => libera scelta del

donatore di dare il regalo. “É troppo” > si attira l’attenzione sul valore

economico

> il senso che si attribuisce al dono è dato dal valore importanza che

si attribuisce all’altra persona e alla relazione con lei => il dono è

simbolo del valore della relazione > lo strumento attraverso cui

simbolicamente rappresentiamo il valore della relazione con l’altro.

Tiene presente la dimensione dell’autonomia

> funzione di legame perché obbliga a reciprocarlo => se abbiamo la

stessa relazione con l’altro non è un problema. Altrimenti bisogna

sdebitarsi => scambio di equivalenti

> ci sono sfere della vita sociale in cui oggi ancora si usa il dono. Se

da un lato il denaro si è specializzato in certe forme di scambio, il

dono nella promozione di legame della relazione sociale MA vi sono

contaminazioni tra i codici e il dono viene usato nel mercato

es: copia omaggio: far provare il prodotto al consumatore e

farlo sentire obbligato a reciprocare il dono ricevuto => la

prossima volta lo compro

es: tessere fedeltà: costruire nel tempo un legame tra un

certo venditore e il cliente => garantire al cliente fedele un

dono => avere il forno a microonde dopo tot. punti

es: fruisco un prodotto turistico con persone con cui ho dei

legami di cui bisogna tener conto quando confezioni un

prodotto turistico che è venduto secondo le logiche degli

scambi di equivalenti

VALORI

> Kluckhohn: “è una concezione del buono e del desiderabile, può essere implicita/esplicita di un

individuo/gruppo e influenza la selezione fra modi, mezzi e fini disponibili”

> essendo una concezione del buono e del desiderabile => dimensione cognitiva

> si presentano come enunciati: x= buono

y= falso

> dimensione affettiva > coinvolgono sentimenti delle persone

> conformarsi a un valore è una cosa buona in sé => non ci aspettiamo nulla in cambio =>

remunerazione intrinseca

> selezionare i fini del comportamento e i mezzi per raggiungere i fini

> pur essendo degli oggetti ideali, i valori hanno la stessa consistenza della realtà =>

dirigono i comportamenti degli individui => comportamenti concreti

> valore: successo economico che l’individuo ha => tipico dell’American dream => felicità e

successo se si impegnano con dedizione. Valori che servono a selezionare

l’obiettivo del successo economico > raggiunto con mezzi concreti: lavorare

MA altri modi: rubare > improprio e perseguito dalla legge nonché modificazione

della libertà individuale/dignità…

=> danno vita a norme sociali

> i giudizi di valore = attribuiscono una qualità alle cose => sono diversi dai giudizi di realtà che ci

dicono come la cosa è

> si raccolgono sotto sitemi ordinati rispetto a un valore dominante che genera un universo

simbolico

> Cina > devozione alla famiglia

> LE PATTERN VARIABLES > PARSONS

> riprende un sociologo tedesco che si interessa a comunità e società: gli individui nel

passaggio dalla cultura premoderna a quella moderna capitalistica, cambiano il loro modo

di intendere le relazioni soc.: da comunitario a societario => la società si sostituisce pian

piano alla comunità perché gli individui mettono al primo posto l’importanza della collettività

e non individualità (cosa che succedeva nella società)

> P. non è che la comunità sia stato sostituita dalla società, anzi accade che una sorta di

specializzazione funzionale delle relazioni comunitarie e societarie => specializzazione in

alcuni settori della vita sociale e in ciascuno di questi ambiti si sono affermati certi modelli

di comportamento/valori ossia i pattern variables ossia:

COMUNITARIO relazioni familiari SOCIETARIO relazioni docente-

studente

affettività neutralità affettiva > il docente non può

avere simpatie per gli

studenti => scandalo

> non può fare l’esame a

sua figlia => influenzato

particolarismo= non è più attenti a noi rispetto universalismo essere attento a tutti gli

per scelta ma un fatto di a altri al di fuori del studenti nello stesso

nascita gruppo modo

ascrittività= attenzione a si è parte della famiglia acquisività entro in una relazione

tutti i membri del gruppo per nascita => non devo sociale per scelta

dimostrare nulla

diffusività ci aspettiamo che gli altri specificità > il docente cerca di

siano attenti a tutti gli trovare le risposte a

aspetti della nostra vita interessi/bisogni/obiettivi

degli altri

orientamento alla essere attenti alle orientamento al self selezionare il

colelttività esigenze del tutto comportamento avendo

quando dobbiamo come punto di

decidere qlc riferimento l’interesse

individuale

norme sociali

> traduzione operativa dei valori

> elementi della cultura

> orientamento del comportamento degli individui

AMBITI DI PRODUZIONE DELLA CULTURA

1) SISTEMA GIURIDICO

> norme si sono modificate nel corso del tempo

> modernità le norme sociali non sono più il risultato di norme religiose, comportamenti

dettati dalla tradizione, frutto delle leggi naturali MA diventano autoreferenziali

=> emerge una dimensione statistica => le norme sociali oggi si riferiscono alla SOCIETÀ

> la distinzione tra normale e patologico può essere ben rappresentata dalla metafora

statistica della curva di Gauss/curva normale

> capire la logica con cui si generano le norme nelle società occidentali moderne,

complesse, capitalistiche, differenziate

> se in una popolazione calcoliamo il valore medio e la devianza dal valore medio

=> nell’intervallo tra -1 deviazione standard e +1 si raccoglie il 95% della

popolazione

> stabilisce ciò che è normale nella soc. => gli individui si raccolgano all’interno di

un preciso intervallo

> es: altezza media della popolazione maschile di una determinata società 1,75 cm,

la deviazione standard è di 10cm => la norma sta tra 1,65 e 1,90 => chi sta sotto o

sopra è deviante al normale

> la normalità si costruisce statisticamente in modo autoreferenziale prendendo

come metro di valutazione la popolazione stessa ossia ciò che è la norma nella soc.

> distinzione tra normale e patologico è relativa => cambia

> es: studi sull’alimentazione mostrano che un determinato stile alimentare =>

favorire una crescita dell’altezza media della pop. maschile italiana => diventi nel

giro di 20 anni 1,85, rimanendo la stessa la deviazione standard => chi è sotto 1,75

è considerato basso al normale, devianza => chi è alto entro 1,95 è considerato

normale

> va applicato ai comportamenti individuali e sono i processi culturali a spostare la

media e la deviazione standard rispetto a un certo fenomeno => quali sono i

comportamenti NORMALE vs DEVIANZA/PATOLOGIA, VALORI vs DISVALORI

> criterio di definizione delle norme è in linea con la modernità/autonomia

dell’individuo perché i valori sociali si autonomizzano a seconda di altri valori =>

svincolano le definizione di normale e patologico a circostanze esterne

> sistema che stabilisc

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
49 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliabonamin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Stanzani Sandro.