Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 51
Sociologia dei processi culturali Pag. 1 Sociologia dei processi culturali Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sociologia dei processi culturali Pag. 51
1 su 51
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STUDIO EMPIRICO DELLA GRISWOLD

Ha svolto delle indagini empiriche tra 3 soggetti provenienti da luoghi diversi su un libro.

LETTORI DELL INDIA : secondo loro era un testo che si trattava sul’ ambiguità dell identità.

LETTORI AMERICANI : secondo loro si trattava sulle differenze razziali.

LETTORI INGLESI : secondo loro si trattava sul percorso di maturazione psicologica.

LE 2 TEORIE DELLA RICEZIONE

1)RICEVITORE FORTE - OGGETTO DEBOLE (popular culture)

2) OGGETTO CULTURALE FORTE - RICEVITORE DEBOLE (mass culture)

ELEMENTI DELLA CULTURA

Cominciamo un approfondimento dei processi generali degli elementi culturali che non ci

sono sul libro. Dopo aver definito la cultura, adesso ci chiediamo

DI CHE COSA E' FATTA LA CULTURA?

LA CULTURA E'...

"una struttura di significati incarnati in simboli" (Geertz)

"un significato condiviso incorporato in una forma" (Griswold)

LE STRUTTURE DI ASPETTATIVE (DI LUHMANN)

1. Aspettative cognitive = se la realtà smentisce l'aspettativa, quest'ultima viene

modificata;

2. Aspettative normative = se la realtà smentisce l'aspettativa, quest'ultima viene

conservata e il comportamento riproposto (il comportamento del soggetto è

considerato come un mezzo per la realizzazione della norma o del valore).

3. Aspettative affettive = si è attenti alle smentite della realtà, ma ci si attende una

conferma dal comportamento altrui.

1 - conoscenza empirica

2 – conoscenza esistenziale, valori, norme

3 – riti, miti, prodotti artistici

SIGNIFICAZIONE - Relazione tra un significante e un significato

In alcuni casi la relazione è biunivoca ed abbiamo un significato semplice che svolge una

funzione denotativa. Si parla di segno-segnale (il fumo rimanda inequivocabilmente al

fuoco). In altri casi il rapporto è più complesso. Il significato complesso si trova nei segni

detti simboli. SIMBOLI E SOCIETA'

La società è una foresta di simboli.

La società produce simboli e, al tempo stesso, i simboli generano la società.

Questa foresta di simboli ci serve per rapportarci al mondo che ci circonda (l ambiente

sociale, la natura interna ed esterna etc..)

LO STUDIO DEI SIMBOLI....

La semiotica, la filosofia, la linguistica si preoccupano del rapporto tra il sibolo e le cose o

tra un simbolo e gli altri simboli.

Le scienze sociali (sociologia e psicologia sociale) si occupano della relazione tra il simbolo

e coloro che lo utilizzano, o delle relazioni tra gli attori che utilizzano i simboli.

PERCHE' ABBIAMO BISOGNO DEI SIMBOLI?

I significati e le interpretazioni del mondo sono contingenti. Come osserva Berger ciò

genera la più grande paura dell'uomo, IL CAOS. Dal punto di vista sociologico la cultura

costruisce un argine contro il dilagare del caos, essa “fornisce significato e ordine

attraverso l’uso dei simboli” essa è costituita di “oggetti culturali che convogliano un

significato”

LE FUNZIONI DEI SIMBOLI, sono 3:

1) RAPPRESENTAZIONE = i simboli servono descrivere la realtà nella quale viviamo.

2) COMUNICAZIONE = permettono di trasmettere le conoscenze di una cultura o di una

persona.

3) PARTECIPAZIONE = i simboli conducono gli individui a condividere norme e valori.

I simboli si presentano sotto forma di

CONOSCENZE EMPIRICHE ED ESISTENZIALI

CONOSCENZA EMPIRICA = sono forme di conoscenza basate su evidenze empiriche

dotate di regolarità. Ci sono però altre forme di conoscenza che adottano delle modalità

meno specifiche e sono le conoscenze del senso comune = es. se io vedo un tramonto

rosso,"rosso di sera, bel tempo di spera"- molti proverbi sono di conoscenza comune.

IL SENSO COMUNE è un modo di conoscere la realtà non pienamente scientifico.

CONOSCENZA ESISTENZIALE = sono i problemi esistenziali della vita. A quei interrogativi

nè la scienza nè la conoscenza empirica possono rispondere. Ogni cultura costruisce la

propria COSMOGONIA sistemi religiosi che intendono spiegare il mondo.

 CODICI.

I simboli hanno la forma di

CODICE = costituito da un insieme di simboli e da un insieme di regole per mettere in

relazione i simboli. Il linguaggio è uno dei codici fondamentali.

La lingua serve per creare comprensione reciproca, ma non è detto che gli individui in

grado di capirsi tra loro siano in gradi di coordinare di conseguenza i loro comportamenti.

Secondo la sociologia, oltre al quotidiano, noi usiamo anche altri codici che servono per

coordinare i comportamenti chiamati MEZZI SIMBOLICI GENERALIZZATI:

/ /diritto

denaro potere

Sono tutti codici che caratterizzano la società moderna, perchè sono orientati a

promuovere l'autonomia individuale.

• CODICE DEL DENARO

IL = serve per regolare la transazione degli scambi di beni. Il

denaro è il codice che facilita il funzionamento del sistema di mercato, che è fondato sullo

scambio di equivalenti. Il mercato esisteva anche nelle società premoderne ma aveva delle

caratteristiche diverse, era segregato da tempi precisi (es. c'era il giorno del mercato - e

solo quel giorno le transazioni erano regolate dalla logica degli scambi). La modernità

attraverso il codice del denaro ha generalizzato la logica dello scambio di equivalenti,

consentendo in questo modo di rendere gli scambi indipendenti dai controlli sociali/dalle

relazioni sociali (ha autonomizzato gli scambi).

• IL CODICE DEL DIRITTO = coordina le persone partendo dal fatto che queste persone

sono autonome. Prendiamo come esempio Hobbes e "il Leviatano", egli diceva che gli

uomini sono degli esseri razionali e che sono minacce gli uni per gli altri.

Il diritto definisce e tutela i confini d'azione degli individui, l'autonomia di ogni singolo

individuo. E sulla base di questo principio si coordinano le transazioni tra gli individui.

CODICI DEL DIRITTO, DEL DENARO, DEL POTERE = sono codici che hanno una particolare

funzione di promuovere l'autonomia degli individui all'interno delle istituzioni sociali nella

società moderna.

Nella nostra società ci sono codici simbolici che rendono evidente la dimensione di

legame, alcuni dicono che sia la semantica dell'amore ma lo è anche il

• IL CODICE DEL DONO = richiede sia l' autonomia del soggetto sia la valorizzazione

del legame. Facciamo un dono per testimoniare quanto ci sta a cuore la relazione con

l'altra persona; tuttavia il dono richiede un'autonomia da parte dei soggetti.

Il dono è fatto da 3 regole:

1. REGOLE DEL DARE

2. REGOLE DEL RICEVERE

3. REGOLE DEL RECIPROCARE

Una testimonianza di queste regole del dono nell'usanza comune con frasi del tipo "grazie,

non dovevi, non me lo meritavo, che bello, hai speso troppo, etc.."

Il ricevente ragiona secondo la logica del denaro e il donatore risponde "no, ma va, è un

pensiero, figurati etc...". ll dono implica una reciprocazione, vincola

Il codice del dono rende visibile ciò che altrimenti sarebbe invisibile. Il dono non è una

forma comune di scambio (perchè quello è regolato dal codice del denaro) ma è

segregato in alcune sfere di relazione primaria (cioè la famiglia, gli amici..e tutte le

relazioni che non sono formalizzate). Proprio per questo, il dono è una logica che ha una

sua rilevanza nella sfera del consumo turistico. Il codice del dono è utilizzato anche dagli

scambi commerciali, es. per invogliare il cliente ad acquistare qualcosa si regala lui un

campione omaggio..

LA LINGUA

Il linguaggio è un sistema di comunicazione proprio di una comunità umana che usa suoni

o simboli con significati arbitrari ma strutturati.

Indica il modo concreto e determinato storicamente in cui si manifesta la capacità del

linguaggio umano dal quale si distingue in senso proprio.

I VALORI

ll valore è una CONCEZIONE del buono e del DESIDERABILE, distintiva di un individuo o

caratteristica di un gruppo, ed influenza la SELEZIONE tra modi, mezzi e fini disponibili.

Infatti abbiamo 3 dimensione di valore:

1) DIMENSIONE COGNITIVA

I valori si presentano sotto forma di enunciati del tipo:

X è buono, Y è bello, Z è giusto etc.

I valori implicano una consapevolezza e una capacità argomentativa da parte dell’attore

sociale.

2) DIMENSIONE AFFETTIVA

I valori coinvolgono i sentimenti, gli affetti delle persone. Conformarsi ad essa è ritenuta

una cosa buona in sè, indipendentemente dall'utilità che se ne ricava (es. evitare una

punizione).

3) DIMENSIONE SELETTIVA

I valori orientano l'agire sociale, in quanto forniscono le differenze dei comportamenti.

CARATTERISTICHE DEI VALORI

Sono degli ideali, ma hanno la stessa consistenza della realtà perchè dirigono il

comportamento degli uomini. I giudizi di valore vanno tenuti distinti dai giudizi di realtà.

valore dominante

Il sistema di valori implica un che si proietta su cose e persone,

generando un universo simbolico.

GIUDIZIO DI REALTA' = una proposizione che dice come una cosa è.

GIUDIZIO DI VALORE = una proposizione che attribuisce verità e valore alle cose.

La sociologia si occupa tantissimo dei giudizi di valore, come è evidente nelle indagini

IARD (incolla grafico). Tra i giovani l'80xcento del valore più importante è la famiglia.

LE PATTERN VARIABLES (T. PARSONS)

= sono i valori dei modelli di comportamento che guidano i valori della nostra vita

quotidiana. Parsons dice che i nostri comportamenti sono guidati da 5 variabili modello,

che si declinano in COPPIE OPPOSTE una all'altra: SOCIETA’

COMUNITA’

Parsons vuole capire in cosa si distingue la cultura moderna da tutte quelle precedenti.

comunitario

Le società premoderne hanno un modo di vivere , mentre le società moderne

monetario

hanno un ruolo di relazionarsi .

Parsons a metà del 900 non era troppo d’accordo, perchè nota che coesistono comunità

(guidata da certi modelli di comportamento) e società (guidata da altre pattern variables).

E quali sono i valori di comportamento della comunità e quali quella della società?

Sono queste cinque variabili modello.

AFFETTIVITA' es. in famiglia

NEUTRALITA' AFFETTIVA es. rapporto tra docente e studente

PARTICOLARISMO è il trattare gli altri in modo particolare, avere una specifica

attenzione per l'altro (ed è frutto di un orientamento affettivo nei confronti dell'altra persona)

UNIVERSALISMO è il trattare tutti allo stesso modo.

ASCRITTIVITA' l'essere parte di un gruppo sociale per nascita, appartenenza per nascita

ACQUIS

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
51 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asiagall di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Stanzani Sandro.