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Personalizzazione. Gli elementi principali che definiscono il processo di
personalizzazione sono: 1. La crescente adattabilità dei prodotti alle scelte dell’utente
2. La flessibilità dei tempi e degli spazi del consumo mediale 3. Lo sviluppo di azioni di
bricolage sui media. La personalizzazione poi può essere distinta secondo tre
categorie:
- Dei contenuti. E’ la facoltà dell’utente di selezionare materiale preesistenti e
costruire un prodotto su misura, come avviene su Flipboard, che permette di
costruirsi il proprio giornale attraverso la scelta di testate diversi e temi
diversi. Alle scelte dell’utente, si aggiungono anche i suggerimenti del
sistema elaborati sulla base del profilo dell’utente stesso grazie a cookie,
che si basano sulle informazioni che abbiamo dato noi al momento
dell’iscrizione.
- Di tempo e spazio. I consumi mediali non sono più vincolati ai tempi di
produzione e distribuzione, né agli spazi in cui sono collocati i supporti o le
tecnologie tradizionalmente previste per la fruizione mediale, grazie alla
nascita dei cosiddetti media mobili.
- Della produzione. Si intendono delle forme di partecipazione attiva da parte
degli utenti, quindi proveniente dal basso, che producono forme di consumo
e produzione mediale parallele a quelle trasmesse dalle industrie mediali.
Network society
La società non si riflette nella Rete o viceversa: la società è la rete – Manuel Castells
Le reti sono le infrastrutture attraverso cui abbiamo costruito la comunicazione
moderna.
La storia del Network ha inizio nel 1800, quando le vaste lande americane vengono
connesse attraverso la ferrovia, creando la più veloce rete di trasporto di merci e
persone mai vista; nel 1851 le linee telegrafiche statunitensi coprono oltre 20000
miglia; nel 1876 a partire dal grande successo del telegrafo Graham Bell brevetta il
telefono fisso, ponendo le fondamenta delle future reti di telecomunicazioni; nel 1896
Guglielmo Marconi trasmette il primo segnale radiofonico, per poi sviluppare la
trasmissione radio definitivamente intorno agli anni ’20. Nel 1924 vengono trasmesse
le prime immagini televisive da John Baird; nel 1966 Xerox inventa il telecopier, il
primo fax commerciale di successo; nel 1969 Arpanet, il primo modello di internet
globale, viene sviluppato come un sistema di commutazione di pacchetti che divide i
messaggi digitali in piccoli blocchi trasmessi indipendentemente e poi riassemblati; nel
1978 i BBS vengono creati per lo scambio di dati tra utenti attraverso le linee
telefoniche, che sono i precursori dei moderni social network. Tra il 1979 e il 1981, la
tecnologia diventa mobile, viene infatti introdotta in Giappone la rete di
comunicazione cellulare e con un prezzo di 23 sterline il primo computer commerciale
viene venduto al pubblico; tra il 1983 e il 1990 l’industria del computer dichiara il 1983
l’anno della Local area Network e vengono gettate le basi per la nascita del world wide
web; nel 1994, Yahoo Geocities consente agli utenti di sviluppare le proprie home
gratuite dove possono chattare, postare sulle bacheche elettroniche e creare comunità
online. Nel 2002 Friendster viene lanciato e introduce un nuovo modello di networking
mainstream; tra il 2004 e il 2006, Zuckerberg rende disponibile Facebook, in pochi
anni riesce a superare a quantità di utenti tutti gli altri social; nel 2010 nasce
Instagram e l’accesso alla banda larga negli USA arriva al 65%: lo smartphone e i
dispositivi mobili diventano preponderanti.
LTS o Large technological systems. Legate alla nascita di infrastrutture che permettono
il trasporto di informazioni, sono un insieme di macrosistemi tecnologici che fungono
da cornice di riferimento capace di inquadrare l’intera attività umana nel suo
complesso. Essi sono prodotti di sintesi emergenti dall’immaginario moderno, di cui
supporta le forme e incarna la dimensione simbolica: sono gli eredi di una lunga
evoluzione dell’immaginario occidentale. Il loro strutturarsi ha un’elevata forza di
pervasività nella dimensione quotidiana e del sociale in quanto i LTS ridefiniscono le
dimensioni spaziali, temporali e comunicative di riferimento per l’agire e
rappresentano un orizzonte di riferimento per il senso (un esempio è la rete ferroviaria
che rende visibile e percepibile la nascita e la diffusione dello stato-nazione
connettendo un territorio interno alle frontiere). E’ insomma una meta tecnologia che
consente di essere al contempo tecnologia e ambiente.
Gli LTS a parte dall’elettricità, alla ferrovia, sino alla telecomunicazioni e internet, al di
là delle loro diverse strutture hanno in comune un pattern che li rende analoghi pur
nelle loro differenze: la Rete. La forma a rete che li determina è doppia: la rete fisica
esterna, costituita dalle infrastrutture che consentono le connessioni tra i nodi, e la
rete informazionale, sorretta da una tecnologia di comunicazione. Per esemplificare,
basti pensare a come la storia del treno sia intrecciata sin dalle origini a quella del
telegrafo che, consentendo di conoscere la posizione dei convogli, permetteva
l’organizzazione della rete del traffico. Grass sintetizza così nel descrivere la relazione
fra infrastruttura materiale del LTS e tecnologia di comunicazione: “Questi sistemi
presentano la particolarità di unire sempre i loro oggetti tecnici specifici a una
tecnologia dell’informazione ch eli rende presenti a se stessi: ciò significa che lo stato
di ogni punto della superficie che essi ricoprono è conosciuto da un centro di
regolazione.”
Popitz invece sottolinea che “sorge una rete sociale cognitiva e materiale che
abbraccia tutto. Ciascuno è raggiungibile in ogni luogo e in ogni momento o quasi, e lo
si può coinvolgere e servire. La socializzazione in senso moderno presuppone il
collegamento a questa rete.” Questo tipo di immaginario è fisicamente incarnato e
simbolicamente supportato oggi dal LTS di internet che consente un processo di
svincolamento relativo dello spazio e del tempo da legami materiali e supporta le
forme dell’istantaneità della comunicazione. La particolarità di internet è di essere al
contempo un macro sistema mediale (MSM), cioè di proporsi come cornice di
riferimento sia di altre tecnologie sia di sistemi di comunicazione, sia un large
technological system. Tutto ciò porta a un integrarsi, a un sovrapporsi e un sollecitarsi
da parte dei vari media, così che la Rete dà vita a nuove forme possibili di interazione
connessa e consente logiche nuove di produzione, distribuzione, consumo delle forme
simboliche della società.
La nascita della società in rete.
Società delle reti è un’espressione coniata da Manuel Castells, sociologo catalano,
all’interno del testo “La nascita della società in rete” del 1996, con cui si intende una
teoria generale sul passaggio dal regime di produzione industriale a quella cosiddetta
“informazionale” che avviene con il post-fordismo, ovvero la fase di sviluppo
industriale caratterizzata dall’adozione di tecnologie e criteri organizzativi che
pongono nuova enfasi sulla specializzazione, qualificazione e flessibilità dei lavoratori
e con il post-industriale, ovvero una nuova forma di organizzazione della società
caratterizzata da una crescente prevalenza del settore terziario sull’industria e da una
crescente trasformazione tecnologica dell’industria stessa.
Con informazionalismo intendiamo una forma di organizzazione sociale in cui lo
sviluppo, l’elaborazione e la trasmissione delle informazioni diventano fonti basilari di
produttività e potere grazie alle nuove condizioni tecnologiche, quali il computer, la
microelettronica e le telecomunicazioni. Queste nuove scoperte utilizzano tutte lo
stesso linguaggio, quello digitale.
Il quadro informazionale di Castells:
- L’informazione è la materia prima. Tecnologie di elaborazione e
comunicazione delle info
- Diffusione pervasiva degli effetti delle nuove tecnologie. Il nuovo medium
tecnologico incide profondamente su tutti i processi della nostra esistenza
collettiva e individuale, proprio come l’informazione che è parte integrante
della vita umana
- Applicazione della logica a rete. Applicata a tutti i sistemi che fanno uso delle
nuove tecnologie dell’informazione
- Flessibilità del paradigma della tecnologia dell’informazione. In una società
avvezza al cambiamento costante e alla fluidità organizzativa si stabilisce
l’importanza della capacità di riconfigurazione
- Convergenza di tecnologie specifiche in un sistema altamente integrato.
Network society . La network society è una società che si trasforma in
un’organizzazione a rete, flessibile, che sa adattarsi con maggiore facilità alle nuove
circostanze grazie all’infrastruttura tecnologica su cui è basata. Essa non nasce con
Internet, non è necessariamente buona, è frutto delle esigenze di ristrutturazione del
mercato capitalistico, che sono legate alla produttività e al controllo, e dall’emergere
di potenze mondiali quali Cina, USA e Giappone.
Tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 vi furono una rivoluzione tecnologica, la crisi
sia del capitalismo tradizionale sia dello statalismo comunista (dovuta alla crisi
petrolifera), la nascita di nuovi movimenti culturali e sociali popolari, quali
l’ambientalismo e il femminismo. La combinazione di questi tre processi ha generato
una nuova struttura sociale, la società delle informazioni, una nuova economia, quella
informazionale globale, e infine una nuova cultura, quella della virtualità reale.
La network society non è stata inventata e imposta dall’alto, ma è figlia di un preciso
sistema di pensiero, quello della Ideologia californiana della Silicon Valley, teorizzata in
particolare da Barbrook e Cameron nel 1995. Questa ideologia emerge dalla fusione
del movimento flower power di S. Francisco con le industrie di alta tecnologia della
Silicon Valley, la credenza nel libero mercato con la contro-cultura degli anni ’60, la
fede nel potenziale di emancipazione delle nuove tecnologie con l’individualismo
libertario. In particolare la loro filosofia regge su questi tre punti specifici:
- Credo universale nel determinismo tecnologico, per cui i new media
spazzeranno via le vecchie strutture sociali, politiche e legali per rimettere al
centro la libertà individuale
- Visione fatalistica del naturale e inevitabile trionfo del mercato hi-tech
- Ideologia neoliberale: soltanto i flussi del libero mercato e della
comunicazione globale saranno in grado di determinare il nostro futuro.
Quindi apertura dei mercati e e