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Appunti Sociologia del New media e Internet Studies – prof. Giovanni
Boccia Artieri
Un oggetto culturale è tale quando si fa portatore di un significato condiviso e
socialmente incorporato in una forma, e funge da punto di partenza di uno
studio sociologico sulla cultura di un gruppo. Pur essendo un prodotto dell’uomo,
un oggetto diventa culturale quando entra nel discorso umano fino a diventare
un fatto pubblico.
Prendendo come oggetto culturale la spunta blu di whatsapp (la più diffusa
messaggistica istantanea), è stato possibile delineare una tipologizzazione dei
tweet in quanto narrazioni generate attorno ai problemi della tecnologia e delle
strategie comunicative di gestione della relazione. Molti dei tweet contenevano
meme, la cui definizione fu estesa dal biologo Dokins dalla genetica, per indicare
il corrispettivo culturale del gene per il dna, ossia dei frammenti di cultura
portatori di senso, rimodellati in altri discorsi per produrre significati ad alto
contenuto culturale.
Si distinguono diversi tipi di tweet:
nella cultura (ossia i commenti degli utilizzatori), divisi tra appropriazione
- (delle pratiche, attraverso rielaborazione ed intimità connessa ad esempio
attraverso screenshots; e della riflessione sull’incertezza nello scambio
comunicativo, le conseguenze emotive, gli effetti sulle relazioni, la privacy e il
controllo) e resistenza (delle pratiche, proponendo app alternative, tutoria e
forme di mobilitazione e autorganizzazione dal basso come le petizioni, per far
fronte allo stato emergenziale; e della riflessione, di quella parte polarizzata
del gruppo che si distanzia dal problema attraverso l’opposizione, per
affermare la propria identità e il rifiuto di inglobare la nuova tecnologia nella
dimensione culturale),
I tweet sulla cultura (ossia i commenti degli auto-esclusi) si distinguono invece
- nelle categorie: informazione (realizzata da giornali e blog), mercato
(attraverso strategie di real-time marketing attivate da altre aziende che si
infilano nella conversazione per proporre i prodotti) e meta-commenti. Essi
sono conseguenza di un alto grado di riflessività connessa, in quanto l’utente
osserva l’aggregarsi di conversazioni e partecipanti, analizzati in base al
contesto dopo aver compito un salto di consapevolezza. La riflessione è quindi
la capacità degli utenti connessi di osservarsi attraverso i contatti altrui,
costruendo una narrazione del sé che diventa diversa dalla verità in quanto
interpretata da noi stessi. Quando viene interiorizzato il punto di vista dello
spettatore/lettore, si impara ad osservare sé stessi e la propria vita in modo
spettatoriale, secondo un meccanismo di immedesimazione e distaccamento
dalle nostre conversazioni e immagini in rete.
L’Italia è uno dei paesi meno connessi, in cui ci si distrae per riempire il vuoto,
pubblicando la propria noia attraverso, ad esempio, i selfie.
Nel gennaio del 2011, Jennifer Lee condivide una foto su instagram con il tag
#selfie. Esso può essere:
una foto che un soggetto si scatta da solo, anche in compagnia di altri;
- una foto di una parte del corpo (anche se non compare il volto);
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