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La percezione del ruolo di giornalista è differente da cultura a cultura.

B 1977 sul tema della professionalità, ha messo in luce tra i principali compiti professionali: un forte attaccamento ai tradizionali obiettivi del servizio pubblico quale strumento di progresso culturale e sociale e la professionalità, ossia la televisione per la televisione. E’ comprovata l’esistenza di gruppi di pressione che cercano di influenzare o di limitare l’azione dei media. E’ indubbio che nei media la proprietà ha l’ultima parola. Ma esistono ampi margini di libertà. La struttura di quasi tutta l’industria dei mass media nei paesi capitalistici rispecchia gli interessi degli inserzionisti. Il pubblico viene

Considerato scarsamente importante da molti professionisti, il rapporto con il pubblico dei media... O Il pubblico viene spesso considerato stupido e incompetente.

Stilità verso il pubblico: l'ostilità per gli indici di ascolto non deve essere confusa con una visione negativa del pubblico.

I professionisti dei media devono prima isolarsi per conoscere il pubblico... I solamento e incertezza. Una comoda soluzione è quella di costruirsi un'immagine astratta del destinatario.

Homaker e Reese (1991) sostengono che le linee di influenza possono seguire percorsi alternativi:

  • Il ruolo nell'organizzazione subordina o dissimula le caratteristiche personali dei professionisti della comunicazione.
  • Un altro dove il potere o il prestigio in un'organizzazione permettono a un singolo comunicatore di manifestare le proprie personali convinzioni e i propri valori.
nell'attività di comunicazione.
12°C – LAP A PRODUZIONE DELLA CULTURA MEDIALED
Anche un'idea creativa è spesso influenzata dalla consuetudine al contesto all'esperienza precedente.
PRODUZIONE
Il termine gatekeeping si riferisce al potere di dare o negare l'accesso a voci differenti della società ed è per questo luogo di conflitto. Questo concetto presenta delle debolezze: l'assunto che vi sia un cancello iniziale, la visione semplicistica dell'offerta delle notizie e la tendenza a individualizzare i processi di decisione. L'autrice S 1991 ha ampliato tale concetto, inserendo la pubblicità, le pubbliche relazioni, i gruppi di pressione, etc.
I primi studi sul gatekeeping negli anni '50 si concentrarono sul gran numero di notizie che trovavano la strada sbarrata. All'epoca si sottolineava ilcarattereF ATTORI IDEOLOGICI VS soggettivo delle decisioni nella scelta delle notizie. In seguito si è dataFATTORI ORGANIZZATIVI3 maggiore importanza alle influenze organizzative ed ideologiche. L fuIPPMANNELLA SELEZIONE DELLA tra i primi a riconoscere l'influenza della routine. Alcuni eventi hanno piùNOTIZIA probabilità di diventare notizia se rispondono ai requisiti di : freschezza,clamore, compensiblità e ricorrenza.Il processo di creazione della notizia, come quello di selezione, non è néI CRITERI DELLA SELEZIONE DELLE4 casuale né soggettivo.NOTIZIE Si tende a personalizzare tematiche astratte per renderle più concrete eC RITERI RELATIVI ALLE4.1 interessanti per il pubblico. Lo status dei personaggi, costituisce uno degliPERSONE elementi della logica dei media.Più un evento notiziabile accade vicino alla città, alla regione del pubblico di4.2 C RITERI RELATIVI AL LUOGO riferimento, più ha

Possibilità di diventare notizia.

4.3 Criteri relativi al tempo

La tempestività è un ingrediente essenziale della novità e della rilevanza. Per TUCHMAN vi sono:

  • notizie forti
  • notizie soft
  • notizie spot: flash dell'ultima ora
  • notizie in via di sviluppo
  • notizie continuative

Le notizie possono poi essere:

  • pre-programmate: scadenzario degli eventi
  • inaspettate: eventi improvvisi
  • non programmate: notizie solitamente soft

Vi sono anche i casi in cui i media influenzino il modo in cui la notizia viene riportata, si pensi agli studi di H (sulla scorta di L L ), in merito ad una marcia del '68 a Londra volta a dimostrare contro ALLORAN ANG E ANG l'intervento USA nel Vietnam. Fu presentato in maniera faziosa, anche se la manifestazione fu tranquilla.

M 1974:OLOTOCH E LESTER

  • eventi di routine
  • incidenti
  • scandali
  • serendipità

I criteri della selezione delle notizie: potere e popolarità dei personaggi coinvolti nell'evento.

contatti personali dei cronisti, luogo dell'evento, prevedibilità e routine, prossimità al pubblico, immediatezza o atemporalità dell'evento. I mezzi di informazione stabiliscono contatti regolari con esperti e persone informate, ma anche le fonti si assicurano regolari contatti per assicurarsi un accesso favorevole ai media.

È importante considerare 3 aspetti:

  1. la pianificazione: e prevedibilità,
  2. lo squilibrio: tra i fornitori di informazioni e gli acquirenti di queste.
  3. l'assimilazione: quando esiste un interesse reciproco da parte dei media e degli eventuali comunicatori esterni.

1974 parlano degli organizzatori dell'evento come coloro che hanno molte possibilità anche di creare in proprio degli pseudo eventi.

L'assimilazione

è anche favorite dalle agenzie di relazioni pubbliche.
GraziaVIl trattamento del materiale grezzo della notizia comincia con la selezione eT RATTAMENTO E6 può essere considerato un insieme di decisioni e di scelte dirette a realizzarePRESENTAZIONE un prodotto corrispondente agli obiettivi dell’organizzazione mediale.
B individua 2 linee: raccolta e trattamento delle informazioni.
6.1 T ASSRATTAMENTO INTERNO DELLE INFORMAZIONI
Per la musica, il modello è diverso R 1982YAN E PETERSON
1. Composizione della canzone alla casa discografica
6.2 2. Dal provino all’incisioneUN MODELLO ALTERNATIVO
3. e 4 dall’incisione alla riproduzione in serie e alla commercializzazion5 e 6 Dalla distribuzione al consumo attraverso radio, noleggio o vendita.
La standardizzazione insita nella com di massa riguarda laS TANDARDIZZAZIONE E LOGICA
6.3 ’ riproduzione e distribuzione multipla.DELL ORGANIZZAZIONE I media durante il trattamento della materia prima applicano anche

Una forma di standardizzazione culturale. Nel 1979 furono i primi ad usare il termine "logica dei media" per indicare la natura sistematica delle definizioni preesistenti di come deve apparire un certo tipo di contenuto. La logica dei media premia l'immediatezza, il ritmo sostenuto, i presentatori attraenti e i formati rilassati. Ha suggerito anche il concetto di "formato mediale" per indicare la logica interna di ogni attività simbolica condivisa.

Il contenuto dei media: problemi connessi e metodi di analisi

Perché studiare il contenuto dei media?

Occorre distinguere tra messaggio (che è fisso) e significato che non è né evidente né fisso, ma dipende da come lo interpreta il pubblico. I primi studi sul contenuto dei media rispecchiano l'interesse per il contenuto informativo della notizia. All'inizio, la ricerca diede per scontato che

Il contenuto rispecchiava i fini e i valori dei suoi creatori. Gli aspetti più interessanti del contenuto, non sono i messaggi evidenti, ma i numerosi messaggi nascosti presenti nei testi mediali. I punti principali che hanno guidato lo studio del contenuto dei media sono:

  • La descrizione comparativa dell'offerta dei media: occorre disporre di categorie di contenuto affidabili che non siano quelle offerte dai media stessi.
  • Il confronto tra il contenuto dei media e la realtà sociale: rapporto tra messaggio mediale e realtà.
  • Il contenuto dei media come riflesso del sistema di valori e di credenze sociali e culturali: il contenuto dei media è stato considerato un indicatore sociale.
  • Funzioni ed effetti dei media: è ancora diffusa la tendenza ad interpretare il contenuto nei termini delle sue possibili conseguenze.
  • Valutazione della prestazione dei media: ricerca relativa alla qualità dei media.

Ripercussioni dell'organizzazione

sul contenuto: la composizione sociale delle professioni dei media può avere effetti sul contenuto. - Analisi del pubblico: occorre studiare il contenuto dei media tenendo conto dei processi percettivi del pubblico. - Generi, analisi testuale e del discorso, narrazione e altri formati: l'oggetto di studio è il testo stesso.

PROSPETTIVE CRITICHE SUL CONTENUTO

2.1 APPROCCI MARXISTI

La principale posizione critica è fondata sulla teoria marxista. G 1991, ha indicato 3 approcci marxisti classici:

  1. Scuola di Francoforte: la critica marxista originaria riteneva che nei testi dei media fosse insita un'immagine della realtà favorevole alla classe dominante che un pubblico subalterno avrebbe adottato acriticamente.
  2. Ermeneutico
  3. Discorsivo: S 1977 sosteneva che la pratica della significazione attraverso il linguaggio finisce per stabilire delle mappe del significato culturale che favoriscono la classe dominante.

notizia maschererebbe alcuni aspetti della realtà e produrrebbe una frammentazione degli interessi.

Un altro esempio di approccio critico è quello che riguarda la pubblicità. W 1978 afferma che l'opera ideologica della pubblicità si compie trasferendo significati e idee rilevanti dall'esperienza ai prodotti commerciali e per questa via a noi stessi. L'autore parla anche di mercificazione e al commercialismo riferendosi al modo in cui la pubblicità trasforma il valore d'uso dei prodotti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
22 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nadia_87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e tecniche della comunicazione di massa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ciampi Marina.