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La Belle Assiette, la piattaforma culinaria francese
In Francia abbiamo questa piattaforma, nata nel 2013, che mette in contatto cuochi professionisti e amatoriali con potenziali clienti per organizzare delle cene a domicilio. Nella piattaforma viene proposto un menù e c'è un team di persone che controlla (quindi c'è una validazione da parte della piattaforma di ciò che viene proposto online).
A differenza del modello che abbiamo visto prima, è vero che viene disintermediato il rapporto tra cuoco e il cliente finale, ma si basa più su un aspetto legato al marketing, quindi su uno scambio di servizi. Questo perché l'aspetto sociale, pur essendo presente, in quanto c'è incontro tra chef e cliente, sottostà a una forte componente imprenditoriale. Anche in uno dei pochi studi che è stato fatto su questa piattaforma, emerge come le persone decidono di entrare nella piattaforma e di proporre il loro lavoro.
con l'idea di emanciparsi dai ristoranti in cui si fanno orari molto lunghi di lavoro etc. (non avendo abbastanza risorse per aprire un proprio ristorante). Un meccanismo diverso che richiama di più le logiche di mkt dove la piattaforma ha dato la possibilità di sviluppare un'imprenditorialità non legata a un luogo come il ristorante, ma legata alle proprie competenze. Quello che è stato osservato con lo sviluppo della piattaforma è che i meccanismi di reputazione, come avviene in altre piattaforme, sono molto importanti e vincolano anche il successo delle varie persone sulla piattaforma. Ci sono sempre più chef meno amatoriali e più professionali e che diventano delle sorta di superstar che poi vengono scelte. Pur essendo un fenomeno prettamente urbano, gli chef poi tendenzialmente vivono nelle aree suburbane e si spostano nelle città quando devono lavorare. Gnammo Un'ultima piattaforma, che rappresenta il veromodello di social eating, è grazie alla quale si incontrano sconosciuti. In questo caso al contrario del modello precedente c'è una forte componente di socialità e l'idea è che chiunque può invitare della gente a casa propria mettendo a disposizione una parte del proprio tavolo una persona cucina, stabilisce il costo di quel pasto e mette a disposizione un tavolo dove si mangerà tutti insieme. È un'idea molto innovativa legata al creare nuovi legami sociali, c'è un meccanismo di reciprocità e di scambio che è comunque mediato dal denaro.
Gnammo è una startup italiana nata a Torino sempre nell'incubatore del Politecnico. Inizialmente fino al 2017 ha un gran successo, poi comincia a subire degli stop nonostante poi il fondatore stesso della piattaforma ha cercato di rilanciarla attraverso collaborazioni con dei brand chef amatoriali che collaboravano con dei brand, organizzavano degli
eventi in casa legati all'uso di un determinato marchio di farina etc. La collaborazione importante che hanno poi instaurato consisteva nell'organizzarecene per l'evento "Matera, la città della cultura".
Dove si collocano queste 3 piattaforme rispetto alle forme di regolazione viste in precedenza?
Testimonianza 10.05
Testimonianza 11.05
Lezione 12.05
Una cosa importante riguardo alla testimonianza di Eugenio Sapora (founder di TooGood To Go), è che questi fenomeni spesso si legano a qualcosa che sta succedendo al livello più alto. Ieri è stato portato avanti il caso della Francia, sul caso che li qualche anno fa è stata approvata una legge contro lo spreco alimentare che obbliga tutti i commercianti e le attività a non creare sprechi, trovare delle soluzioni per rimettere in commercio e redistribuire i prodotti. Questo è molto importante quando un fenomeno/problematica sentita a livello sociale poi trova risposta in
una forma di regolamentazione. Lo stesso avverrà a livello Europeo quando da tempo è stato avviato un dibattito non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche sugli sprechi alimentari.
Altro elemento importante che riguarda la piattaforma: dal racconto di Too Good To Go emerge che per questo tipo di piattaforma l'alleanza avviene tra la piattaforma e il commerciante avere un buon numero di commercianti porterà poi dei clienti. Perciò la piattaforma per adesso si concentra molto sulla cura del commerciante.
Altro aspetto interessante sono le differenze territoriali: fra i Paesi, ma anche quelle fra le regioni italiane. I centri urbani ancora una volta si confermano come più ricettivi rispetto a nuove forme di consumo soprattutto quando queste sono digitalizzate.
Questo succede anche perché c'è maggiore domanda, persone che hanno esigenze diverse e tipi di consumo diversi. Inoltre, c'è una grande differenza tra
Nord e Sud. Questa differenza ha degli elementi che sono sociali e culturali, ma anche elementi che riguardano non solo le abitudini al consumo, ma anche il prezzo di mercato di un bene. Perciò da un lato una dimensione più sociale e dall'altro una più di mercato. Un ulteriore punto interessante è che non c'è un negozio tipo. Scambio di mercato L'identità c'è nello scambio di mercato perché siamo persone che fanno determinate scelte di acquisto, ma può essere anonima cioè la persona può non entrare in contatto con l'altra persona con la quale sta facendo lo scambio. Non entra in contatto con un'altra persona e qualora ci fosse un momento di condivisione dello spazio, questo non determina un vero e proprio rapporto sociale. Ad esempio: quando noi prendiamo una macchina in car sharing condividiamo lo stesso oggetto con l'altra persona, ma non c'è un vero incontro con.quella persona e non si genera neanche un meccanismo di comunità ovvero che la partecipazione allo scambio non comporta il riconoscimento alla persona come parte di un gruppo. Cosa opposta invece avviene con Blablacar: condividiamo un viaggio con l'altra persona nello stesso momento; Rapporto sociale non si crea perché non entriamo in contatto quindi non generiamo un rapporto sociale; Peer-to-peer C'è una asimmetria informativa, una simmetria tra piattaforma e utenti. Lo scambio può essere azienda (business)-consumatore oppure peer-to-peer quindi tra pari. Quest'ultimo significa che io e l'altra persona abbiamo più o meno gli stessi interessi, perciò condividiamo un oggetto (es: Blablacar l'autista è il proprietario dell'auto e colui che fa il prezzo). Mentre nel carsharing questo non avviene perché infatti lo scambio è tra azienda e consumatore l'utente acquista il
Servizio cioè paga un compenso per avere accesso a qualcosa, ma il prezzo viene definito dalla piattaforma e il ricavo va tutto all'azienda che sta dietro alla piattaforma. (mentre per Blablacar il prezzo è condiviso ovvero una parte resta alla piattaforma e l'altra parte alla persona che ha messo a disposizione il mezzo di sua proprietà).
Relazione espressivo-esperienziale da una parte abbiamo un'azienda e un cliente e perciò una relazione/esigenza funzionale-strumentale. Dall'altra parte abbiamo due pari che scambiano qualcosa e lo fanno per una funzione più espressiva-esperienziale.
Denaro è il mezzo e l'obiettivo dello scambio che avviene. Al contrario il denaro perde il suo fine nella reciprocità generalizzata, mentre può essere una finalità dello scambio nella reciprocità bilanciata e nei mercati ibridi (scambio).
Community la partecipazione a uno scambio di mkt non comporta
Il riconoscimento all'interno di una community che esiste. Invece in piattaforme che spingono molto sulla socialità si creano delle vere community che poi hanno anche delle attività che sono esterne al mero scambio previsto.
Reciprocità generalizzata
Identità è un aspetto fondamentale perché sono io con la mia identità che vado dall'altra persona a generare quella pratica di consumo diversa;
Rapporti sociali L'essere e il fare quel tipo di consumo porta a generare nuovi rapporti sociali e questi vengono anche innovati ovvero rapporti sociali che tradizionalmente esistono, ma che si innovano in nuovo modo di essere generati grazie alla digitalizzazione;
Peer-to-peer non ci sono asimmetrie, perciò tra me e la persona con cui entro il relazione non c'è asimmetria: si tratta di uno scambio orizzontale e non verticale;
Relazione espressivo-esperienziale si basa su un orientamento e una
motivazione espressiva ed esperienziale;
Denaro non è la finalità principale dello scambio;
Community l'adesione a questo meccanismo implica il riconoscimento della
persona all'interno di una community che ha poi un linguaggio e delle pratiche.
Mercati ibridi e reciprocità bilanciata
Queste forme miste si rifanno al social eating (Gnammo), carpooling (Blablacar) e molte altre pratiche, tra cui anche una condivisione di posti letto, che fanno parte dell'economia della collaborazione.
Identità è molto importante;
Rapporti sociali se ne generano molti;
Peer-to-peer tendenzialmente non c'è, ma in alcuni casi può esserci
quando ci spostiamo verso il mkt ibrido, asimmetria informativa e asimmetria anche nel tipo di rapporto tra la persona, ad esempio quando il prezzo viene fatto dall'algoritmo, quando il ricavo non è equamente diviso etc.;
Relazione espressivo-esperienziale sono
anche di questo tipo, ma più esperienziale-espressivo; Denaro fa parte di questo scambio; Community l'adesione implica un riconoscimento delle persone all'interno del gruppo. I mercati di redistribuzione Due esempi: 1. uno è un gruppo che sfrutta Facebook come piattaforma e si chiama "regalo se te lo vieni a prendere". È nato già da tanti anni e ha diversi membri con una forte presenza locale cioè ogni città ha il suo. Sono gruppi privati perciò bisogna iscriversi e c'è un regolamento molto preciso su come comportarsi in questi gruppi. Sono mercati della redistribuzione nel senso che un prodotto che non utilizzo più, lo metto di nuovo in circolo dandogli una vita più lunga e