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I NUOVI STRUMENTI DI CONSUMO: UNA RICOGNIZIONE

Il consumo ha un ruolo sempre crescente nelle vite delle persone ovunque nel mondo. Siamo ovviamente consumatori in un senso piuttosto comune, come ad esempio quando mangiamo cibo veloce o trascorriamo una giornata a Disneyland, ma meno ovvio, anche in un senso più ampio, come ad esempio quando partecipiamo a una conferenza, visitiamo un centro medico o trascorriamo una giornata allo stadio. Consumiamo beni e servizi che sono necessari per vivere, e molti altri che semplicemente desideriamo; spesso, per ottenerli, dobbiamo recarci in luoghi specifici.

Aumentano gli ambienti che consentono, incoraggiano e persino ci costringono a consumare, questi ambienti sono denominati "nuovi strumenti di consumo".

Le cattedrali di consumo sono i nuovi strumenti del consumo, possono essere concepiti come "cattedrali" dal momento che hanno un carattere religioso di tipo magico, a volte sacro, per tante persone. Al fine di attirare masse sempre più ampie di consumatori, le cattedrali di consumo

Avverto l'esigenza di offrire un numero sempre maggiore di scenari magici in cui fare acquisti. I centri commerciali delDei si è detto che sono luoghi dove la gente va a praticare la “religioneconsumo”, sarebbero ben più che imprese commerciali e finanziarie, avendo molto in comunecon i centri religiosi delle culture tradizionali: come questi, infatti, sono destinati ad esaudire ilbisogno popolare di essere in contatto con la natura e con gli altri, come anche di prendere partea cerimonie. Gli atri offrono in genere contatti con la natura mediante l’uso di acqua e piante,inoltre sono presenti anche ambienti dove partecipare a pasti cerimoniali. Come osserva Ritzer,tutti gli oggetti e le installazioni che imitano quelli dello spazio naturale o urbano, appaiono aila simulazione creaconsumatori più affascinanti rispetto agli oggetti o ai luoghi reali —>l’incantesimo.Il consumatore è affascinato, entra in una

realtà costruita fittiziamente per incantarlo. L’analogia fra il culto religioso e il funzionamento dei centri commerciali la troviamo anche nel fatto che la loro organizzazione assomiglia a quella dell’anno liturgico. Il primo giorno di scuola, Natale, festa degli innamorati sono “tappe liturgiche” che mirano ad attirare i consumatori e spingerli al consumo.

Il centro commerciale diviene l’icona di una società basata sul consumismo. In questo contesto assume valenza:

  • La quantità rispetto alla qualità
  • La spettacolarizzazione delle merci (non conta cosa viene offerto ma come viene offerto)
  • L’implosione del tempo e dello spazio del consumo (le componenti sensoriali concorrono a far perdere la cognizione di tempo e spazio al consumatore per aumentare la possibilità di consumare beni voluttuari)

Come accade con le cattedrali del culto religioso anche quelle di consumo non sono solo un luogo di grande fascino,

ma possono variare a seconda delle circostanze. Alcuni negozi, ad esempio, possono essere estremamente razionalizzati, con un layout e un'organizzazione degli articoli studiati per massimizzare l'efficienza e la facilità di acquisto. Al contrario, altri negozi possono puntare sull'incanto, creando un'atmosfera magica e suggestiva che invoglia i clienti a esplorare e scoprire nuovi prodotti. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra razionalizzazione e incanto. Se da un lato la razionalizzazione può semplificare e velocizzare il processo di acquisto, dall'altro può anche rendere l'esperienza sterile e priva di emozioni. Allo stesso modo, un eccesso di incanto può essere affascinante, ma può anche confondere e distogliere l'attenzione dai prodotti stessi. Quindi, le cattedrali del consumo devono trovare il giusto mix tra razionalizzazione e incanto, creando un ambiente che sia efficiente e funzionale, ma anche coinvolgente e affascinante. Solo così potranno continuare ad attrarre e soddisfare i sempre crescenti desideri dei consumatori.

ma sembrano particolarmente capaci di assumere una fisionomia affascinante. Un casinò di Las Vegas ha decisamente più fascino di un McDonald's. Inoltre vi sono scenari specifici in grado di incantare determinati consumatori e non altri (i fast food e i parchi a tema fanno molta più presa sui ragazzini).

L'incanto è un qualcosa che tende e svanire con il tempo: i moderni fast food offrono ben poco incanto alla gran parte dei consumatori adulti, nonostante molti di questi adulti avevano trovato fascino nei locali alla loro prima apertura.

I fattori che rendono magiche le cattedrali del consumo, facendo sì che l'atteggiamento dei consumatori segua alcuni schemi rituali, propri della religione, sono:

  • Lo spettacolo: maschera la razionalità del funzionamento dei luoghi di consumo (prova delle scarpe Nike su un tapis roulant in negozio).
  • La simulazione: aiuta a nascondere la differenza tra ciò che è reale e ciò che è artificiale (ad esempio, la simulazione di un ambiente naturale all'interno di un centro commerciale).
  • La ritualità: crea un senso di sacralità e di appartenenza attraverso gesti e comportamenti ripetitivi (ad esempio, l'ordine di determinati cibi in un fast food).
che è immaginario (far finta di essere in un villaggio di Babbo Natale, in un campo da tennis) -> Nasconde la differenza tra realtà vissuta in realtà immaginaria, si perde il contatto. Questi elementi esercitano sui consumatori un fascino tale da fargli perdere il contatto con la realtà e imporgli l'acquisto. LE CATTEDRALI DI CONSUMO: - Franchising e ristoranti fast food: Il franchising cominciò alla metà dell'Ottocento (es: nel 1955 McDonald's), di proprietà di imprenditori indipendenti. Una buona parte dei ristoranti fast-food sono delle concessionarie. Il franchising è un sistema in cui una grande azienda cede o vende il diritto di distribuire i suoi prodotti o di usare il suo marchio o i suoi procedimenti a un gran numero di imprese più piccole, le concessionarie, che devono conformarsi a determinati parametri operativi elaborati e imposti dalla casa madre. - Catene di negozi: rientrano nel franchising.ma hanno un unico proprietario (negozi di elite come Valentino, Ralph Lauren, Calvin Klein, Dolce e Gabbana) • Centri commerciali: il primo centro commerciale progettato negli USA al di fuori dei centri urbani fu costruito a Chicago. Ma il primo centro commerciale moderno interamente al coperto fu il Southdale Center di Edina, nel Minnesota, inaugurato nel 1956 dimensione verticale che ne accrebbe la spettacolarità ed erano anche più economici ma lo schema ripetitivo della loro struttura + la concorrenza dei più moderni strumenti di consumo creò ai centri commerciali problemi (troppa ripetitività bisogno di differenziazione). Si svilupparono i megacentri (centri commerciali sempre più grandi) e negozi specializzati (come punti vendita discount) • Centri commerciali elettronici: sono strumenti di consumo "smaterializzati", come le reti di vendita televisiva a domicilio (es: QVC), oppure l'infomercial.

(cioè spettacoli di mezz'ora che sono espansioni della pubblicità di un prodotto e forniscono un numero di telefono per permettere agli spettatori di acquistare), oppure cybercentri commerciali e commercio online.

Esempio: Amazon, nato nel 1994 Jeff Bezos come nuovo strumento di consumo di libri

Ipermagazzini: tratta un numero e un ventaglio di merci straordinari all'interno di una specifica categoria di commercio al dettaglio. Esempio: Toys' R Us (giocattoli) oppure Barney's & Noble (libri). Vengono definiti anche "ammazza-categoria" perché grazie alla loro varietà e ai prezzi bassi, tendono a far scomparire dal mercato le forme precedenti di strumenti di consumo, soprattutto i piccoli negozi al dettaglio, e vanno crescendo rapidamente

Crociere: nel 1972 circa arrivò la "nave-intrattenimento", ad oggi sono cresciute le varietà dei tipi di crociera offerti (famigliare, naturista,

...;) e comprendono una serie di altri strumenti di consumo come casinò, locali notturni, centri commerciali, ...

  • Casinò: il modello attuale nasce a Las Vegas nel 1946 con il Flamingo Hotel, poi in seguito altri come l'Atlantic City
  • Ristoranti spettacolo: sono le catene di ristoranti a tema, si parla di eatartainment. Pioniere in questo campo è stato l'Hard Rock Café fondato a Londra nel 1971. L'oggetto di brama non sono i piatti, ma la merce in vendita col marchio (Per Veblen: "l'apprezzamento viene concesso solo in base all'evidenza", in questo caso il marchio sulla maglietta)
  • Impianti sportivi: emulano i nuovi strumenti di consumo con ristoranti all'aperto, negozi stracolmi di souvenir, ...
  • Università: gadget store
  • Servizio medico e ospedaliero: servizi medici espressi, drive in ed ospedali dotati di suite costosissime, come fossero hotel
  • Musei: il MET

(Metropolitan Museum of Art) possiede una dozzina di piccoli negozi affiliati in centri commerciali, mentre il Louvre ha un suo centro commerciale con boutique di lusso come Chanel e Yves Saint-Laurent.

Le istituzioni di beneficenza usano cataloghi e numeri verdi per consentire di donare.

ESEMPI

Apple cult —> una descrizione ecclesiastico-liturgica

Il messaggio di salvezza: think different

Leader: Steve Jobs

Comandamenti: fate ciò che amate, mettete in moto l'universo

Simboli: AirPods con filo (inizialmente)

Fedeli: coloro che sono disponibili a fare code davanti ai negozi per essere i primi a comprare i nuovi prodotti

Ex-voto: coloro che sono stati miracolati dal brand e manifestano la loro appartenenza alla community di consumatori

Pellegrinaggio: visita di un punto vendita

Luoghi di culto: varie sedi del brand

La cattedrale milanese: costruita con una logica, nasce nel punto dove prima vi era un cinema, nella parte esterna vi è una fontana perché

l'acqua nella religione definisce purificazione, la scalinata ricrea un palcoscenico. I riti: unboxing I sacerdoti: addetti alla vendita Le reliquie: sono i prodotti stessi, Apple è stato il primo ad annullare la distanza (posso usarlo, giocarci) Il confessionale: il genius bar, è l'assistenza ai prodotti già acquistati Le cappelle laterali: dedicate alle airpods, alle cover iphone Il pulpito: dove il rito viene consacrato, cioè il luogo dove hanno luogo le convention L'agorà: spazio scenografico, le gradinate in piazza liberty L'obolo immateriale: non esistono casse, pagamento digitale La luce tra naturale e innaturale I materiali della cattedrale: i nostri 5 sensi American Girl (New York): creare una bambola uguale a chi la possiede, tagliano i capelli sia alla bambina che alla bambola, al ristorante mangiano la stessa cosa M&M's store (Londra) MICHEL DE CERTEAU - "L'invenzione del quotidiano" Presenta i ris
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A.A. 2022-2023
76 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giobolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei consumi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Mortara Ariela.