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AFFORDANCE FUNCTION
Gli oggetti hanno una funzione primaria. Se noi vediamo un certo oggetti, lo colleghiamo alla sua funzione.
Fino ad una breve età, se la funzione di un oggetto (es. cacciavite) non è conosciuta, esso viene usato in
altri modi, totalmente diverse da quella pensata dal progettista Functional Fixedness.
Blocco mentale che impedisce di usare un oggetto in un modo nuovo (es. Studio “Acquiring &
understanding…”). In due studi, a bambini tra l’età di 5-7 anni veniva posto un problema che poteva essere
risolto in soltanto un modo, quindi l’oggetto veniva usato in maniera atipica.
Se viene utilizzato il “priming”, gli effetti hanno più impatto sui bambini di età maggiore rispetto a quelli di
età inferiore, cioè il pensiero creativo viene influenzato notevolmente.
Es. I prodotti ed il rapporto con essi cambia nella metà dell’800:
- Prima: l’utente che cercava un capo d’abbigliamento non l’avrebbe visto dietro ad una vetrina, bensì
egli era costretto ad entrare nel negozio ed il negoziante gli avrebbe proposto vari modelli dell’oggetto
richiesto comprare per la “funzione” dell’oggetto
- Dopo: con il miglioramento delle tecniche di lavorazione del vetro, i capi d’abbigliamento iniziarono ad
essere esposti, con il seguente cambiamento della loro funzione. Come al giorno d’oggi, le persone si
vestono in base a come vogliono apparire, per far valere la propria posizione sociale.
La comparabilità è diversa a seconda dei dati. I strumenti sono principalmente due:
1. PAROLA
1.1 Questionario: le condizioni per attuare un questionario sono una buona probabilità che le persone
siano estratti per far parte di un campione (casualità) e la numerosità di essi. (es. Auditel,
strumento di analisi degli ascolti dei programmi televisivi fatto su un campione iniziale di 5000
famiglie, ora si aggira attorno ai 15000).
Es. Domanda: “Do you think the US should forbid public speeches against democracy?
-Yes: 21,4%
-No: 78,6%
Domanda: “Do you think the US should allow public speeches against democracy?
-Yes: 47,8%
-No: 52,2%
Il peso semantico dei due verbi è diverso e viene percepito in maniera diversa dal soggetto. Negli
USA, parlare di “proibire” piuttosto che di “permettere” ha una valenza molto significativa sulle
risposte degli intervistati.
Quando viene posto un problema, una persona tendenzialmente risponde sempre ad una tra le
risposte possibili nel questionario. Il modo di porre la domanda ha un impatto enorme sulla risposta
(es. può dipendere dalla cultura del luogo, come Cina/Africa) questo è uno dei tanti problemi del
questionario.
1.2 Focus Group: radunare un gruppo di persone accomunati da un fattore significativo. Le domande di
solito si presentano:
-tipo questionario
-quasi aperte
1.3 Intervista in profondità: riuscire a costruire nel tempo dell’intervista un rapporto quasi di amicizia
con l’intervistato situazione di agio fiducia permette all’intervistato di essere tranquillo ed
aprirsi sempre più.
Permette di capire come funzionano le cose. Ci sono diverse tecniche per l’intervista in profondità.
2. VISTA
2.1 Behavioral mapping: “mappatura dei comportamenti”. Come le persone si comportano, dove
attuano quel tipo di comportamento ed in quale contesto lo fanno).
2.2 Osservazione non strutturata: osservazione che non ha una struttura definita, bensì esplorativa.
Non so esattamente quali saranno i comportamenti che emergeranno negli studi.
Vedere Osservare
3. INTERVISTA ITINERARIO
Gli strumenti strutturati:
- permettono di fare delle distribuzioni
- maggiore è la strutturazione di uno strumento, più esso è accurato nella distribuzione
Strumenti non strutturati:
- permettono di definire dei processi
- “com’è che le persone fanno una determinata azione?” Domande che cercano di indagare i processi
con cui le persone fano le cose.
Pro e Contro:
Strutturati:
- poca conoscenza dei temi
-
Non strutturati:
- grande conoscenza dei temi
- quanto/come sono diffusi
Studiare l’affordance con uno strumento “parola” è molto difficile, dato che si tratta di un’attività
prettamente inconscia (es. negli USA le persone si mettono nell’ascensore guardando l’uscita, a differenza
per esempio dell’Italia, dove tendenzialmente le persone si mettono in cerchio). 07/05
Concetti
Dal punto di vista di chi si occupa dello studio dei destinatari, in sociologia bisogna anche “indagare” su
cosa accade dopo la consegna di un progetto:
- spazio potenziale: spazio delle INTENZIONI DEL PROGETTISTA
- spazio effettivo: spazio delle INTENZIONI DEL DESTINATARIO
I due spazi non si sovrappongono perché è difficile prevedere le intenzioni dei destinatari. Per questo si
crea il cosiddetto SCARTO:
1. spazio agibile: intenzioni del progettista che incontrano quelle del destinatario
2. spazio inagito: set di intenzioni del progettista che “cascano nel vuoto”
3. spazio prodotto socialmente: c’è un incontro fra abitante e oggetto, c’è un uso ma è legato ad
altre intenzioni.
Scarto Pre-Occupativo: quello che si immagina all’inizio del progetto non è MAI ciò che viene realizzato
alla fine. Studiando questo scarto, posso imparare e progettare meglio. La capacità euristica non è
dello stesso livello:
- se osservato lo spazio agito, non si va oltre una semplice ricerca, perché probabilmente non c’è
presenza di conoscenze nuove;
- se osservato lo spazio inagito, già si può imparare di più dal fatto che certe funzioni pensate dal
progettista non vengono “utilizzate” dai destinatari. 14/05
INDIZI SOCIO-AMBIENTALI
1. TRACCE: Effetti non intenzionali dei comportamenti umani.
Ad esempio ci possono essere tracce di invecchiamento, in quel caso si può utilizzare una
strategia progettuale:
1. Valorizzazione
2. Impedimento
3.
Worn-In: traccia che diventa qualcosa di positivo.
2. ALTERAZIONI: modifica dello spazio auto-progettato semi permanente.
2.1 Connessione (es. rete aperta parco)
2.2 Disconnessione (es. monolocale casa dello studente)
Privacy: l’opportunità di avere maggior separazione nel caso in cui uno ne senta il bisogno
modulare il livello di interazione con altri soggetti.
2.3 Riposizionamento (es. persone che necessitano di uno spazio socio-centripeto)
SOGGETTO-SPAZIO
PLACE-MAKING: il soggetto fa lo spazio EMPLACEMENT: lo spazio fa il soggetto
(influenza)
(es. spiaggia: il rapporto è biunivoco, il soggetto crea lo spazio e lo spazio influenza il soggetto)
3. ADATTAMENTI
Il cono stradale è un oggetto che sta a metà fra: BISOGNO / SODDISFAZIONE BISOGNO per
soddisfare tanti bisogni in maniera diversa.
3.1 Alterazioni
3.2 Addizioni: aggiunta di affordance che prima non “c’erano”
3.3 Espansioni: aumento di affordance già presenti
4. SEGNI
INDIZI: segni come della fruizione, quindi sono indizi socio-ambientali sono prodotti di routine.
21/05
DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA
- Progettare per l’1% della popolazione: nel 2014 ha il 46% del patrimonio mondiale
- Teorie Malthusiane: formato da cicli nel momento in cui le risorse scarseggiano, si manifesta
una crisi, da cui sussegue una diminuzione della popolazione.
- 66% della popolazione possiede il 3% della ricchezza mondiale (dati USA 2011)
Il grafico mostra che la durata media della vita non dipende linearmente dalla variante del reddito
medio. La vita media aumenta all’aumentare del reddito solo quando si tratta della variazione dei
redditi bassi (10/15000).
Forse il reddito medio non spiega tanto bene l’indicatore di benessere ciò dipende anche da come è
stato posto il questionario, e dalla risposta data dagli intervistati. Nei questionari si tende a
sovrastimare problema metodologico.
stimare la DISUGUAGLIANZA DEI REDDITI. In Giappone il 20% più ricco della popolazione è ricco
più o meno 3.4 volte del 20% della popolazione meno ricca.
Altro metodo per utilizzare la disuguaglianza dei redditi indice di Gini. Varia tra 0 e 1: se tutta la
ricchezza del paese è in mano ad una sola persona, ci si avvicina all’indice 1, mentre se la ricchezza
del paese è in mano al popolo, ci si avvicina all’indice 0.
Se i genitori hanno un reddito basso, c’è probabilità più alta per i figli di alzare il reddito: elasticità alta.
Mobilità sociale: capacità di spostarsi nella società. Al crescere della disuguaglianza dei redditi,
cresce la rigidità del sistema di redditi ( o della mobilità sociale).
Definizione di “indicatore” ed “indice”:
- Indicatore di.. studiare qualcosa che non è direttamente osservabile.
- Indice di.. valore/strumento per raggruppare in sè indicatori di varia natura.
Se si dovesse studiare il grado di fiducia in una città, non possiamo farla “a freddo” non è
direttamente osservabile. Sono necessari alcuni indicatori vengono uniti sintetizzati
raggruppati in un indice.
Dobbiamo trovare una serie di indicatori per poter “completare” il grande tema della libertà di stampa.
L’indice sintetizza tutti gli indicatori “rilevati” che hanno coperto interamente il tema trattato.
Prendendo in considerazione la disuguaglianza di redditi, il grafico cambia completamente.
In basso sono situati i paesi che hanno la minor disuguaglianza di redditi ciò “smonta” l’idea che lo
stato di benessere sociale è dipendente dalla ricchezza del paese.
In una società sono presenti almeno 3 capitali fondamentali:
1. Capitale Economico
2. Capitale Culturale: stock di risorse/info, le quali sono rilevanti per la vita (es. accesso alla scuola)
3. Capitale Sociale: accesso a rapporti sociali (accesso e sapere che esistono determinate risorse).
La relazione tra i tre capitali è cambiata nel corso della storia: oggi chi possiede capitale economico
non è detto che possieda anche capitale culturale/sociale, situazione totalmente diversa nel passato,
dove i tre capitali andavano quasi di pari passo.
DIMENSIONI DI NATURA SOCIO-DEMOGRAFICA
- Distribuzione della popolazione
- Provenienza geografica
Nel corso di 15 anni il tasso di immigrati è triplicato, quasi quadruplicato. La rapidità con la quale si è
manifestato questo fenomeno, è stato il fattore che ha scatenato “paura” ne