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CRITICHE DA PARTE DI MARX :

­ Economia politica : come scienza fondata sulla libera concorrenza tra forze economiche, considerandola storicamente insuperabile,

diventata sostegno ideologico per la borghesia.

ECONOMIA: parte della proprietà privata, ma non la spiega.

­ Hege l: per come tratta il problema dell’alienazione, il quale sostiene che il ricongiungimento tra soggetto e oggetto è solo un

problema filosofico.

ALIENAZIONE: è intesa come quella situazione specifica in cui il lavoratore non ha la possibilità di attuarsi ne lavoro, ma è costretto

a vendere agli altri la propria attività, trovando si dinanzi alle risultato del suo lavoro come a qualcosa di estraneo. L’alienazione dal

lavoro crea la proprietà privata.

ASTRAZIONE OGGETTIVA: l’astrazione non è solo il prodotto mentale, ma ha anche i suoi fondamenti nella realtà oggettiva.

Marx non si ferma alle apparenze.

Il lavoro umano diventa strumento della produzione capitalistica e non dipende più dalle capacità del singolo lavoratore, ma è il capitale che

attraverso l’uso della scienza fa sembrare il lavoratore come qualcosa di astratto ed intercambiabile.

La realtà oggettiva è esterna a noi, ma la realtà viene costruita dall’interpretazione della ragione.

Vi è un rapporto di condizionamento tra ragione e pensiero ideologico. Marx sostiene che l’economia si pone il problema del lavoratore

perché diventa astrazione, ma il problema sta nell’economia perché si ferma alle apparenze.

DIALETTICA MARXIANA: i passaggi sono Concreto-Astratto-Concreto, cioè la conoscenza è allo stadio del concreto che parte da dei dati

empirici e attraverso la ragione arricchisce il dato, non fermandosi alle apparenze.

Weber sostiene che la scienza è ciò che è meritevole essere studiato, ovvero è degna di valori, e l’atto di volontà del sapere appartiene al

ricercatore ma la scelta dell’oggetto è soggettiva. Ciò va in contrasto con Marx, perché la volontà del sapere è condizionata dai processi

sociali. Secondo Marx la ragione ha un’autonomia relativa, perché è in rapporto con il concreto che viene rielaborato.

Marx sostiene che il processo storico è un aspetto non definibile in una teoria, criticando Engel. Secondo Weber gli eventi storici sono

astrazioni e quello che dice Marx non ha senso, perché lui non le ha teorizzate.

Distingue due tipi di previsione:

• Previsione univoca : la previsione viene fatta su sistemi stazionari dove non variano le condizioni rilevanti, caratterizzati da reazioni

causali, necessarie e certe, si tratta di una previsione in condizioni di certezza.

• Previsione probabilistica : la previsione viene fatta su sistemi instabili, le questioni rilevanti variano alle susseguirsi degli eventi,

caratterizzato da relazioni possibili non è necessarie, si tratta di una previsione in condizioni di eventi futuri possibili.

TESI SU FEUERBACH: appunti presi da Marx a proposito dell’esponente più importante della sinistra hegeliana: egli aveva opposto

all’idealismo un materialismo che attribuiva al mondo degli oggetti una realtà autonoma e indipendente rispetto all’attività umana, questo è

rifiutato da Marx perché secondo lui il mondo oggettivo non è estraneo all’attività umana, bensì il risultato di essa nella storia. I filosofi

hanno diversamente interpretato il mondo ma si deve trasformarlo. Per Marx tutto ciò che costituisce la società è opera dell’azione umana,

ed è un errore dell’idealismo considerare la cultura e il pensiero come qualcosa di indipendente dalla società, perché anche esse sono il

prodotto dell’azione umana.

TEORIA DELL’ALIENAZIONE: Marx critica l’alienazione di Engels, caso in cui il soggetto perde coscienza di se stesso. Secondo Marx si

tratta di una dialettica astratta che trasforma la realtà. L’alienazione è un fatto reale, in quanto il lavoratore è costretto a vendere la sua forza

lavoro, perciò l’alienazione produce un oggetto estraneo all’oggetto di produzione, l’uomo si estrae a se stesso, si tratta di un’ estrazione

reale e non ideale come la definisce Engel. Il lavoro estraniato dell’uomo estraniato dalla sua specie, l’operaio è ridotto a pura merce perché

per sopravvivere deve prendere la sua forza lavoro.

TEORIA PURA: è possibile per la filosofia illudersi di costruire teorie universalmente valide che prescindono da condizioni storiche

specifiche e specifici problemi pratici ed economici, Questo avviene perché con la divisione del lavoro tra manuale e intellettuale.

Quest’ultimo perde il contatto con la realtà concreta.

OPERA : “Ideologia tedesca”  Marx sostiene che la cultura e la coscienza che una società ha di sé stessa nasce e si genera nelle

condizioni pratiche degli individui che operano nell’attività produttiva. L’ideologia è il prodotto di connessioni tra il pensiero e il contesto

storico sociale. Gli economisti considerano il lavoro una merce, in quanto i rapporti sociali hanno ridotto il lavoratore a quella merce, è una

teoria che assume il carattere di ideologia, un qualcosa di universale e non dipendente dal contesto storico sociale. L’ideologia è

oscuramento della realtà dei fenomeni, che può essere inconsapevolmente logica o consapevolmente logica.

Secondo Marx l’uomo è stato sempre costretto ad estraniarsi dal suo lavoro, attraverso la divisione del lavoro imposta dalle strutture. In

questo modo il lavoratore perde il senso del lavoro, in quanto il suo lavoro diventa parte parziale della produzione di quella merce.

ERRORI: nel discorso scientifico dell’economia politica è possibile non considerare l’umanità dell’uomo perché le sue condizioni reali nella

società capitalistica lo hanno portato a ridursi a “cosa”, le idee pure celano interessi di determinate classi che devono manifestarsi come

generali.

MATERIALISMO STORICO: ricordare e affermare con il metodo ogni realtà nel contesto storico. La realtà non è mai assoluta.

La questione sociale diventa sempre più drammatica agli occhi del proletariato, aumentano le diseguaglianze sociali soprattutto tra uomo e

donna e le diseguaglianze sostanziali che separano le classi.

Secondo Marx la struttura condiziona l’esistenza, questo materialismo storico implica che non possiamo comprendere in epoca storica sulla

base della conoscenza. Il materialismo storico considera i soggetti nella loro collocazione storica. Il rapporto dell’uomo con la natura

attraverso il lavoro, ovvero la produzione dei beni di sussistenza, è un fatto sia naturale sia sociale, perché il lavoro è un’attività sociale.

La divisione del lavoro ci permette di studiare lo sviluppo delle forze produttive.

Con le leggi sulla proprietà privata e con la proprietà dei mezzi di produzione, che si impongono al lavoro, perché questi sono condivisi tra

datore e lavoratore. La proprietà è continuamente condizionata dalla lotta tra le classi sociali.

In base alla divisione del lavoro possiamo conoscere le distribuzioni delle risorse sulla collettività, questo fenomeno divide la società in

classi. La produzione manifatturiera sviluppa le nuove forme di divisione del lavoro, rendendo la forza lavoro un rapporto salariato.

La lotta di classe è il motore della storia, che porterà al passaggio dalla società militare alla società industriale.

Il “Capitale” è un rapporto sociale, un rapporto tra individui deviati dal denaro. Il denaro è il motore del capitalismo, ma non è l’unico

fattore che circola perché in circolo vi sono anche la forza lavoro e la merce. La merce è un prodotto che ha valore d’uso, perché soddisfa un

bisogno presente nella società, inoltre deve avere un valore di scambio.

Sostiene che l’unica fonte di creazione del valore sta nel lavoro umano. Il valore assume due sembianze: valore d’uso e valore di scambio.

La misurazione del valore di scambio di una merce avviene attraverso il valore del lavoro oggettivato in quella merce. I

l valore del lavoro si misura attraverso il tempo (tempo medio oggettivato in quella merce), ovvero bisogna percolare quanto lavoro umano è

stato necessario per produrre quella merce. Non tutti i lavori hanno la stessa misura.

Lo sfruttamento del lavoro e l’accaparrarsi di risorse altrui fanno arricchire il capitalista, non vi è creazione di nuovo lavoro.

Questo fenomeno non avviene solo tra i capitalisti ma tra tutti coloro che detengono ricchezza nella società.

L’economia finanziaria è capace di rastrellare la ricchezza anche ai capitalisti.

Secondo Marx sono i lavoratori che creano il lavoro e non le macchine, distinguendo tra lavoro vivo e lavoro morto.

Il lavoro del lavoratore viene remunerato, il calcolo avviene in termini di tempo-lavoro. Solo il lavoro necessario viene remunerato dal

capitalismo. Il salario è la remunerazione che permette la sussistenza al lavoratore per esprimere la forza lavoro.

L’altra parte di valore non erogato dai capitalisti viene chiamato plus valore. Il plus valore non è profitto, perché ancora non circola sul

mercato.

PROCESSI ECONOMICI: sono quelli che nel passato hanno portato da un’epoca all’altra. Si concentrano sull’analisi di quelle

contraddizioni della società borghese che devono condurre al superamento (manifesto del partito comunista): con la società borghese vi è

una lotta tra borghesia e proletariato.

La borghesia ha preso più esplicito l’interesse economico e la sua ideologia appare più fragile, è costretta a modificare continuamente i

propri modi di produzione ed ha bisogno del proletariato, la quale situazione va sempre peggiorando. Il proletariato comincia a prendere più

coscienza di sé ed inizia ad organizzarsi politicamente.

Quando la borghesia si impone economicamente comporta il mutamento politico perché contesta il potere statale.

MODO DI PRODUZIONE: ha differenti significati a seconda del contesto, ovvero il modo in cui si produce in un ambito specifico nel

contesto di lavorazione delle merci. Il modo sociale di produzione sostiene che l’economia è un fatto sociale, è il complesso rapporto tra

forze produttive e rapporti sociali di produzione.

I rapporti di produzione sono rapporti sociali che giuridicamente si esprimono in rapporti di proprietà dei mezzi di produzione. Questi sono

rapporti dominanti nella società perché tendono a condizionarla, ma a condizionarla vi è anche la lotta di classe.

Se le ore lavorative vengono modificate giuridicamente il capitalista deve inventare nuovi modi di est

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
18 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ornela.N di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Barrucci Paolo.