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UNA PROSPETTIVA DI GENERE

Per cambiamento climatico s'intende la variazione del clima della Terra, ossia la variazione di più

paramentri ambientali e climatici nei loro valori medi: temperature, prcipitazzioni, nuvolosità,

temperature degli oceani, distribuzione e sviluppo di piante e animali. Le influenze possono essere sia

interne che esterne; per quanto riguarda l'influenza umana, essa rientra in entrambe le classificazioni:

esterna in quanto è più sistematica ma anche interna in quanto l'uomo appartiene alla biosfera terrestre.

Uno dei principali fattori che influiscono sul cambiamento climatico sono le emissioni di gas serra che

causano il noto effetto serra.

La Cina è il paese che, al mondo, emette più carbonio. Nonostante il problema sia riconosciuto, la Cina

dichiara che la sua priorità attuale è la spinta economica la quale non deve essere ostacolata.

CHE COSA FA LA CINA

Il protocollo di Kyoto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento

globale sottoscritto nella città giapponese l' 11 dicembre 1997 da più di 180 Paesi. E' entrato in vigore

solamente nel 2005. L'idea che le attività umane siano responsabili della maggior parte dell'incremento

della temperatura globale avvenuto nella metà del XX secolo, rispecchia l'attuale pensiero scientifico.

Questo trattato impone la riduzione delle emissioni di agenti inquinanti. La Cina stessa si sta rendendo

conto che la sua stessa crescita debba essere resa più sostenibile e compatibile con l'ambiente. A partire

dal periodo delle riforme, ha formalmente avuto una politica ambientale. La prima legge per la

a proprio all’i izio del periodo delle rifor e eco o iche,

protezione ambientale venne approvata in Ci

nel 1979; e altre ne sono state approvate negli anni successivi. Ma le prescrizioni, peraltro molto vaghe e

generiche di quelle leggi sono rimaste largamente inattuate.

VULNERABILITA'

Il cambiamento climatico rende la Cina estremamente vulnerabile ai rischi ambientali e comporta

conseguenze dal punto di vista socio-economico. L'aumento delle temperature, lo scioglimento dei

ghiacci, la diminuzione delle precipitazioni e del suolo terrestre comportano siccità e forti impatti sulla

produzione agricola oltre che malattie infettive e inquinamento di acqua e aria.

Un esempio è il Lago Poyang, nel Jiangxi, che, a causa della siccità ha ormai perso il 90 % della sua acqua.

Un altro, è l'alluvione di Pechino nel 2012 o il forte inquinamento atmosferico di Harbin, in Manciuria.

UNA PROSPETTIVA DI GENERE

Mentre il "sesso" è l'insieme delle caratteristiche fisiche che differenziano l'uomo dalla donna, il genere è

prodotto socialmente e influenzato dal contesto. Dalla ricerca è emerso che il cambiamento ambientale

ha un impatto differente su uomini e donne. Queste ultime, ad esempio, hanno probabilità di morire 14

volte superiori rispetto agli uomini; un tasso di malattia del 2,87 % più alto. Si tratta soprattutto di donne

nei Paesi in via di sviluppo legate all'ambiente agricolo. Si parla di "femminizzazione dell'agricoltura"

ossia del fatto che in Cina il 55 % delle donne è impiegato in quest settore che, in alcune aree, raggiunge

anche il 70 - 80 %. Tuttavia, il controllo dei terreni, del bestiame e delle risorse rimane sempre nelle mani

maschili e vi è quindi una difficoltà da parte delle donne nell'influire nelle scelte alimetari e di

coltivazione. Esse hanno un minore accesso ai sistemi scolastici; la percentuale delle donne capofamiglia

in Cina è pari al 6%; sono meno presenti nei settori di produzione del sapere; nel parlamento sono

presenti al 23%. Questa condizione comporta anche una loro sarsa partecipazione e sensibilità alla

questione. Molte donne lavorano nelle ONG locali e questo perchè gli uomini non sono disposti a farlo

dal momento che si tratta di un lavoro precario.

Da sottolineare poi il fatto che, le diverse percezioni del rischio e le diverse reazioni ai disastri ambientali

comportano una diversa capacità di adattamento ai cambiamenti climatici; si crea anche una certa

resilienza he consiste nel grado di capacità messe in atto per affrontare gli stress provocati dai pericoli.

COSA FARE

Innanzitutto devono essere riconosciute queste vulnerabilità di genere. Bisogna evitare che aumentino.

Occorre creare dei piani ch permettano un adattamento più efficace e attuabile. Le donne possono

essere agenti di cambiamento: la ragione sociologica di quest'affermazione riguarda il fatto che le donne

sono considerate più altruiste rispetto agli uomini in quanto madri. Inoltre, essendi direttamente inserite

nella produzione agricola, possono tendere maggiormente alla conservazione dei metodi tradizionali a

discapito dell'innovazione, che può essere anch dannosa (es. pesticidi).

L'APPROCCIO: GENDER MAINSTREAMING

Per poter condurre un'analisi di genere bisogna valutare, pianificare, implementare, monitorare e

adattare.

LE ORIGINI DELLA QUESTIONE

Gruppi di ricercatrici hanno condotto le loro indagini sulla questione:

- Rachel Carson fu una ricercatrice statunitense che lanciò il

CRITICA RADICALE ALLO SVILUPPO

movimento ambientalista

- che evidenzia un terreno comune tra ambiinetalismo, animalismo e femminismo.

L'ECOFEMMINISMO

Sostiene un parallelo tra la subordinazione della donna e il degrado della natura.

- L'APPROCCIO ALLO SVILUPPO DI PROSPETTIVE DI GENERE

- IL MOVIMENTO AMBIENTALE PER LA GIUSTIZIA SOCIALE

Conferenza mondiale sulle donne a Nairobi nel 1985; a Rio nel 1992;

- LE CONFERENZE INTERNAZIONALI :

a Pechino nel 1995

CASI STUDIO

 OXFAM: è una delle più importanti confederazioni internazionali nel mondo specializzata in aiuto

umanitario e progetti di sviluppo. Si propone di fornire strumenti ale piccole comunità locaòi per

adattarsi al cambiamento climatico.

 CANGO: promuove l'educazione ambietale e di genere. E' composta dal 50 % di partners femminili

 UN WOMEN: si occupa di cambiamenti climatici e disatri naturali

Questa ricerca è stata svolta studiando la letteratura e le leggi cinesi; portando avanti una ricerca

qualitativa verso le università, il governo, i responsabili ambinetali e coloro che si occupano di generi. Il

risultato ha portato alla luce la mancanza di leggi su queste tematiche, la scarsa letteratura e i pochi dati

disgregati per genere. In generale, c'è una poca consapevolezza e un poco interesse a riguardo. Il tema è

percepito come marginale e si ha una certa difficoltà nel comprendere quale può essere il forte impatto

sulle nostre vite. Le stesse organizzazioni che si occupano di ambiente, non comunicano tra loro.

I consigli sono:

- ricercare più dati disgregati per genere;

- richiedere un magiore impegno istituzionale;

- portare ad una maggiore consapevolezza e far capire che il cambiamento climatico ha un volto umano;

- porre maggiore attenzione al contesto specifico Conferenza Società cinese contemporanea

24 marzo 2015

a cura della professoressa

Alessandra Cappelletti

TRASFORMAZIONI SOCIO-ECONOMICHE E IDENTITA' NEL XINJIANG CONTEMPORANEO

LA STORIA

La storia degli uiguri affonda le sue radici in quella millenaria delle popolazioni di etnia turca che, in

seguito alle migrazioni dalle steppe dell'attuale Mongolia, si insediarono in tutta la regione centroa-

siatica, spingendosi verso ovest fino all'odierna Turchia e unendosi alle popolazioni locali.

In origine il termine indicava una di quelle tribù nomadi che, prima del IX secolo, vivevano nella valle del

fiume Orkhon in Mongolia, avevano contatti con cristiani e buddisti, ma seguivano principalmente lo

s ia a esi o. Nell’VIII se olo gli uiguri fo daro o u vasto i pero he dall'attuale Mo golia arrivava,

attraversando tutto lo Xinjiang settentrionale, alla valle del Fergana. I rapporti con la Cina dei Tang

erano, generalmente, di alleanza. La nascita dell'impero mongolo causò una diaspora che portò parte

della popolazione uigura nella Cina meridionale e nel territorio delle attuali regioni di Gansu e Qinghai, ai

confini con il Tibet, e il resto si concentrò nei territori dell'attuale Xinjiang. Cominciò così l'interazione

con le popolazioni iraniche sedentarie che popolavano il bacino del Tarim, e, prima della diffusione

dell'islam nel XV secolo, nella regione si professavano buddismo, religioni animiste ed altre.

Le vicende storiche successive sono caratterizzate da una costante commistione di popoli turchi, iranici

e sinici, e delle relative religioni, soprattutto grazie ai traffici che si tenevano sulle tante "vie della seta.

La progessiva affermazione dell'islam diede unità e coerenza a queste popolazioni, operando co- me

fattore coagulante e rafforzando i legami degli uiguri con le altre popolazioni dell'Asia centrale. Kashgar e

Yenghissar diventarono importanti centri religiosi.

Nel 1759 è definitiva la conquista cinese del territorio del bacino del Tarim ad opera dell'Imperatore

Qianlong che a quanto pare non era così interessato a quest'area, prevalentemente desertica. Il suo

intento era invece quello di colpire gli zungari, una potente confederazione di tribù nomadi la cui

influenza si estendeva dalla Mongolia all'odierna Siberia, passando per lo Xinjiang settentrionale. Le

razzie e le continue tensioni ai confini occidentali dell'impero, lo portarono a compiere un vero e proprio

genocidio su base etnica, una politica senza precedenti nella storia dell'impero Qing.

La conquista dello Xinjiang da parte della dinastia Qing segna un punto di svolta nella storia delle sue

popolazioni: nonostante alcuni spazi di autonomia fossero lasciati ai leader politici e religiosi locali, nella

regione si istituì un governo integrato nel sistema imperiale cinese e cominciò una massiccia

immigrazione di funzionari e lavoratori han da ogni parte del paese.

Con la fondazione della Repub- blica popolare e le politiche di Mao Zedong si completò il processo

d’i tegrazio e della regio e el uore ha della azio e, e i respo sa ili regio ali del P assu sero il

controllo totale dell'area. Prendendo ispirazione dalle politiche etniche attuate in Unione Sovietica,

l'identità uigura venne definitivamente codificata.

ATTUALITA'

Attualmente gli uiguri sono uno dei 56 gruppi etnici ufficialmente riconosciuti dal governo cinese e lo

Xinjiang è composto dal 46% di popolazione uigura, dal 40% di popolazione Han e da altre minoranze

etiniche. Sappiamo che si tratta di una regione amministrativa cinese e che quindi si incontrano e

scontrano due diversi modelli di società. Di questa regione se n'è parlato in termini di attacchi

terroristici e, a ri

Dettagli
A.A. 2015-2016
40 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/21 Lingue e letterature della cina e dell'asia sud-orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenza.dutto1994 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Società cinese contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof De Giorgi Laura.