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TIM

La strategia è totalmente incentrata sull'italiano medio, cerca quindi di toccare gli interessi della fascia over 30-35. Ovviamente gli aggiornamenti sulla serie A TIM creano molto engagement con gli appassionati, moltissimi in Italia. Anche le ultime campagne, che puntano molto all'italianità, con inoltre la voce di Mina che da un tocco un po' nostalgico (e a tratti fastidioso, quindi di facile ricordo) rafforzano la mia tesi. Noto anche una forte interazione dei clienti nei commenti, spesso per problematiche tecniche anche connesse con il fine della campagna, ma la puntualità di TIM nel rispondere alle esigenze, spesso con un bot, è sicuramente vista in modo positivo. La forte differenza di reaction tra la campagna sponsorizzata e gli aggiornamenti quotidiani mi fanno pensare a un basso engagement quotidiano ma, in linea di massima, un buon brand fidelity.

Lego

La sua strategia è quella di cercare di spostare il suo pool di clientela. Devo far siche questa marca sia on top of the mind, per essere sempre nella mente quando voglio comprarequalcosa<strong>TicTac</strong>ha fatto una strategia simile, con vignette ironiche punto a una condivisione, così che sia sempre nellamente<strong>Samsung</strong><strong>Tim</strong>Di default io vado sulla pagina per delle lamentele.Il modo in cui approcciano samsung e tim è diametralmente opposto.<strong>Samsung</strong>risponde ad ogni commento (positivo o negativo) mentre <strong>tim</strong>noLa strategia quindi dipende sia dal posizionamento dell’azienda che dal tipo di azienda]Pensiamo adesso alle opportunità e alle criticità legate a questo modello di marketing:● Opportunità○ data l'enorme quantità di dati, sarebbe ingenuo non sfruttarla○ Permette di creare rapporti più forti con la propria customer base (ex.lego, creandoforti legami emotivi, oppure NRC, la community di nike che da sola, tramite unastrategia freemium, ha incrementato enormemente la quota di mercato.● Rischi○ Spesso il topmanagement non è pronto a gestire questa novità Obiettivi non chiari portano ad un fallimento sicuro Social media non dinamici: chi risponde? chi aggiorna? C'è infatti il rischio di crisi aziendale, ogni impresa potenzialmente ne è soggetta, poiché la possibilità di perdere il controllo sulla campagna o sulla reputazione è concreto. Le metriche nei social media marketing Le metriche Prima di realizzare una qualunque campagna è fondamentale stabilire quali saranno gli obiettivi (pensiamo alla campagna del ciccione di nike, a cosa serve? per vendere delle scarpe o a inculcare nella testa delle persone che nike significa certi valori?) IL SUCCESSO DEVE ESSERE DECLINATO E DEVE ESSERE CHIARO PRIMA DI FARE LA CAMPAGNA QUALE DOVRÀ ESSERE IL RISULTATO SPERATO. Ma come faccio a valutare se una campagna ha davvero avuto successo? come faccio a valutare se ho realizzato 'obiettivo che mi sono posto? Ecco che entrano in gioco le metriche.gioco le metriche, fondamentali per calcolare il ROI delle campagne social. Ovviamente però non è semplice collegare un like ad un acquisto, per questo si parla di "selve" di dati (per la varietà dei kpi possibili)! Quali dati ci offrono i social media? FACEBOOK - commenti, like, condivisioni, ecc.. (legati ad ogni contenuto) - numero di fan, numero di visualizzazioni, e altri numeri vari TRIPADVISOR - Ratings, commenti, foto, andamento delle recensioni, sapere che ordinamento si è scelto quando si cercava, ecc.. - abbiamo anche tante info sui recensori (quanti luoghi ha visitato, quanti voti di utilità ha ricevuti, quanti altri luoghi ha recensito, giudizio medio, ecc..) SOCIAL GAMING - quanti sono, disponibilità a spendere, per quanto tempo ecc.. Introduciamo il concetto di HOT social media metrics 1. INFLUENCER Chi sono? Qualunque individuo che ha un grande impatto mediatico e che ha un grande seguito sui social. Non necessariamente sono famosi, ma

Fondamentale che siano degli esperti o quantomeno abbiano una certa influenza su determinati soggetti. Sfrutta in qualche modo il principio psicologico che sta dietro la maggiore fiducia ai UGC, ci si fida se un prodotto ci viene consigliato da una persona che conosciamo e/o rispettiamo rispetto ad una azienda, che ci dà l'impressione che ci stia manipolando.

Ci sono moltissimi modi per valutare gli influencer e quindi il loro impatto mediatico. Klout è una azienda che opera appunto nel business delle valutazioni degli influencer, valutandoli con un punteggio che va da 0 a 100, inglobando nella valutazione elementi qualitativi e quantitativi (numero di followers e engagement ad esempio).

Un elemento sicuramente tenuto in considerazione nella valutazione è il Grado del Network (il numero complessivo di legami che un influencer possiede).

Molti studiosi però stanno iniziando a considerare poco rappresentativo questo valore, in quanto all'interno di questi legami

la maggior parte sono deboli, quindi con un'influenza bassa o nulla. interessante libro tipping point Allora come posso verificare la potenzialità di questi legami, andando oltre la meranumerosità?

Indice di centralità dell'attore

Questo indice ti permette di valutare la "posizione" dell'attore all'interno del network, per capire che grado di potenzialità di influenza abbia: maggiore è centrale, maggiore l'influenza.

Si calcola il numero di relazioni di ognuno diviso il numero totale di network.

Quindi nell'esempio stilizzato sopra, anche se 5 ha più contatti di 4, 4 sarà più rilevante perché soggetto "ponte" fra più gruppi di persone.

lez.3 2. ENGAGEMENT

È un parametro molto utilizzato come kpi, anche se però c'è da ricordare che engagement non è di per sé una metrica ma un'azione. In linea di massima, abbiamo engagement

quandoqualcuno di interessa e agisce con il brand con qualunque tipo di interazione digitale. 11E' importante quindi introdurre alcune proxy per misurare questo concetto (la misurazioneinfatti è fondamentale per andare a calcolare poi ROI sugli investimenti in DSMM)Si parla quindi di Baseline, ovvero vari livelli di engagement ordinati in maniera decrescente(il criterio di ordinamento è il livello di interazione, maggiore il livello, più alta la posizionenella piramide)Notiamo come il Reccomended sia la metrica più in cima (ovviamente le piramidi possonocambiare in base all'esigenza e all'obiettivo dell'impresa sui social, ma in linea di massima ildigital WOM si piazza sempre in posizioni molto alte). Questo perché nel digital marketingun elemento chiave è l'earned media, ovvero quella crescita di interazioni che non dipendonodal pagamento di influencer paid media) ma sono direttamente collegati a un

passaparolapositivo autonomo. Questo è incredibilmente efficace perché è importante ricordare il peso che i soggetti danno alle opinioni dei propri peers, molto più efficace di una opinione di uninfluencer oppure dell'azienda proprio.

Rifacendomi al discorso precedentemente accennato, è fondamentale in ottica di successo di una campagna social, andare a definire la propria definizione di successo, e quindi di engagement (mi interessa generare commenti? mi interessa vendere? mi interessa generare un contenuto virale quindi devo focalizzarmi sulle condivisioni?)

È stato poi introdotta la regola del 90-9-1, che evidenzia il forte sbilanciamento di chi usufruisce dei contenuti online sul lato del lurkers

Di seguito poi, alcuni termini tecnici per definire elementi della piramide di sopra (Pageviews Time spent on page Bounce Rate Conversion rate like, comment, share,..) 123. SENTIMENT

Analisi molto importante, serve a comprendere l'atteggiamento

importante fare una lettura manuale dei testi per ottenere risultati più accurati. La sentiment analysis è uno strumento molto utile per le aziende che vogliono comprendere meglio le opinioni dei loro clienti e adattare di conseguenza le proprie strategie di marketing.

Meglio andare ad analizzare puntualmente quali possono essere le variabili utili per una corretta sentiment analysis, sfruttando il buon senso.

4. REAL TIME METRICS

La vera grandissima rivoluzione dei social media è che permettono di fare tutto e subito. Quindi c'è una enorme tematica, anche in funzione di sviluppi futuri, riguardante il real time marketing e le integrazioni con il mondo mobile.

Riassumendo:

Le metriche e come utilizzarle

Gli analytics sono uno strumento molto utile, ma siccome correlazione non significa causazione, è importante integrare con buon senso, e analisi ulteriori per cercare di cogliere meglio il fenomeno.

Valutazione: Modelli predittivi

L'analisi descrittiva risponde a domande del tipo: perché x ha fatto questo? L'obiettivo qui è quindi quello di descrivere un fenomeno rilevante, ma è interessante solo a livello di ricerca, poco a livello manageriale. Spesso, per rispondere a queste domande, ci può

venire in aiuto la letteratura. L'analisi predittiva è invece molto importante per il management, perché permette di ipotizzare e prevedere il comportamento del consumatore. La domanda non è più perché dunque, ma invece come cambia la probabilità di fare x se io faccio y? Sono domande molto potenti perché ci permettono di prendere decisioni strategiche efficaci ed efficienti. Pensiamo dunque alle applicazioni: Lancio una promozione a 1,000,000 di fan, con un profitto di 80€ a risposta (1% tasso di risposta) e un costo di 0.7€ a testa. Profittevole? Si, ma voglio fare un'analisi più puntuale quindi ordino il mio dataset in gruppi decrescenti ordinati in base al tasso di risposta (occhio perché questo è un concetto fondamentale poi nel nostro modello). Se io mandassi la promozione solo a quelli maggiormente interessati, potrei fermarmi nel punto in cui il profitto è maggiore, scar
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Publisher
A.A. 2020-2021
43 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sessagiordano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Social media marketing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Scienze Sociali Prof.