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Giuseppe Parini LA VITA
Nasce a Bosisio nel 1729 da famiglia modesta
Diviene sacerdote e poi precettore dei duchi Serbelloni
ma se ne allontana per divergenze IlFama ed entusiastici consensi con la pubblicazione de
mattino.Nominato direttore della Gazzetta di Milano (1768) per
promuovere la politica riformatrice degli austriacidall'imperatore Leopoldo è nominato sopraintendente delle
scuole di Brera.1769 arrivo dei francesi: accetta di far parte della nuova
repubblica, ma è troppo lontano dal radicalismo giacobino.1799: dopo aver gioito per il ritorno austriaco, muore in
quello stesso anno.
Il Giorno
Poema satirico in endecasillabi sciolti.
Parini si finge precettore di un "giovin signore" che deve essere educato secondo il
costume e la moda aristocratica.
Descrive l'ozio, la corruzione, il vuoto spirituale, la presunzione della casta nobiliare.
Alla moda.
Si apre con una dedica in prosa
Esplora nei minimi dettagli,
Anche insignificanti, la vita fastosa e vuota dei nobili vuoto psicologico totale e senza speranza. Inutilità sociale del nobile e ingiustizia dei privilegi di cui gode VS operosità, castigatezza e virtù delle classi più umili.
4 parti: Il Mattino (1763), Il Mezzogiorno (1765), Il Vespro e La Notte (postumi, 1801: perché la Rivoluzione francese pose fine ai privilegi dei nobili e rese la polemica inattuale)
Il Giorno Il vespro e La notte riflettono la delusione dell'autore e la fine del periodo d'oro dell'Illuminismo lombardo versi costruiti sull'opposizione tenebre/luce consapevolezza della decadenza di un intero ceto che ha perso la sua funzione storica.
Tutta la vita del giovin signore è frivola, ma Parini la riveste di toni eroici, con una pungente ironia.
Disprezzo per un'aristocrazia passiva e gaudente, privilegiata per diritto di nascita, che offriva l'indegno spettacolo di una
classecorrotta e ampollosa, la cui unica preoccupazione era quella di trascorrere il tempo nel più «faticoso» ozio.
Le odi scritte tra il 1758 e il 1795.
Primo gruppo: «odi illuministiche» impegno civile e politico:
- vita rustica
- La salubrità dell’aria
- L’educazione
- L’innesto del vaiuolo
- Il bisogno
Secondo gruppo: «odi neoclassiche» tematiche più personali:
- laurea
- Le nozze
- La caduta
- In morte
- Il pericolo
- La magistratura
- Il dono
Ultima ode: Alla Musa: celebra la poesia che educa l’uomo al culto delle cose nobili e buone.
Esplicita adesione ai moduli stilistici del Neoclassicismo l’io = voce educatrice che promuove valori nuovi.
Tema centrale della vita del Parini: critica agli immotivati privilegi della nobiltà
Da una parte ne ammira l’eleganza e raffinatezza, dall’altra si sdegna per la tracotanza, la corruzione, i favori di cui godono.
Senso di
giustizia e di integrità morale del Parini, sin dagli scritti giovanili, nei quali vengono accolti i principi illuministici di uguaglianza e dignità umana.
Stile: crea una lingua più viva e moderna, senza rinunciare alla sua educazione tradizionale e alla disciplina classica.
Una poesia impegnata, utile, che trae ispirazione dalle problematiche della vita quotidiana, ma che non perde di vista l'eleganza espressiva.
Lunga revisione delle sue opere.
Il Settecento
Vittorio Alfieri
Vittorio Alfieri LA VITA nasce nel 1749 da una famiglia nobile.
Frequenta l'Accademia militare di Torino.
Nel 1766 abbandona la carriera militare e viaggia in tutta Europa.
Intensa vita di società - Approfondisce la conoscenza dei classici e inizia a scrivere tragedie.
Poi soggiorna in Toscana per acquisire maggiore dimestichezza con la lingua italiana. Qui conosce Luisa Stolberg.
Tra il 1777 e il 1779 compone le "tragedie della
libertà. Vive a Parigi, poi torna a Firenze, dove muore nel 1803.
Gli scritti politici:
- Della tirannide (1777): evidenzia i limiti che i regimi tirannici pongono alla realizzazione dei singoli;
- Del principe e delle lettere (1789): necessità per il poeta di essere libero da condizionamenti, formale condanna del mecenatismo, che incrina la libertà della creazione.
La virtù della letteratura viene collegata al "forte sentire", a un impulso irrefrenabile che porta il poeta a scontrarsi con la società.
Satire in terza rima (1786-1797): polemica rispetto alla società del '700.
Misogallo (1793-1799): opera in prosa e versi contro i rivoluzionari francesi.
Commedie (1801-1802), costruite anch'esse su tesi politiche, tranne le ultime due (La finestrina e Il divorzio) di intento più moralistico.
Le Rime: raccolta di...
circa 300 componimenti (soprattutto sonetti) Spaziano da soggetti mitologici classicheggianti fino a motivi personali e intimi: stati d'animo angosciosi e conflitti interiori, idealità politiche e morali, riflessioni generali sulla poesia, notazioni autobiografiche... Due parti: la prima del 1798, la seconda, postuma, del 1804 La Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso Pubblicata postuma nel 1804 Divisa in 4 parti: Epoca prima, puerizia; Epoca seconda, adolescenza; Epoca terza, giovinezza; Epoca quarta, virilità. Autobiografia che delinea una figura ideale di uomo e di poeta, un eroe tragico preso da forti sentimenti e passioni, ribelle e travagliato, in conflitto con se stesso e col mondo. Narrazione protesa verso il momento della "conversione" umana e letteraria. Le 19 tragedie Caratteri generali: in cinque atti e in endecasillabi sciolti; Giacitura delle parole non comune e linguaggio solenne ed enfatico; ProtagonistaÈ l'eroe che si impone sugli altri e sul nemico, il tiranno bene VS male - Uniformità nella struttura, nella forma, nell'identità dei personaggi. Massima importanza per sentimenti e passioni del protagonista, in un crescendo di tensione: personaggi turbati da una sotterranea inquietezza, da una indefinibile malinconia si esprime spesso nei non detti, nei puntini di sospensione. Obiettivo: risvegliare il desiderio di libertà e i grandi ideali del pubblico colto.