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Interazione sociale
Processo secondo il quale 2 o più persone in relazione fra loro agiscono in sequenza reagendo alle azioni degli altri. Con l'interazione si realizza, si riproduce e cambia nel tempo il contenuto di una relazione.
Gruppo
Insieme di individui tra i quali sono stabiliti, di persona o a distanza, spontaneamente o per costrizione esterna, processi di interazione sociale necessariamente fondati su forme di comunicazione relativamente intensi e durevoli sulla base di interessi strumentali effettivi o morali derivanti da una o più qualità comuni come professione, affiliazione religiosa o politica, status economico o giuridico, riferimento territoriale, ecc.
Ruolo
Insieme dei comportamenti che in un gruppo ci si aspetta da una persona che fa parte del gruppo. I ruoli sono schemi per l'interazione ma il contenuto di un'interazione non può mai essere completamente compreso nella definizione dei ruoli.
Norme sociali
Sono regole di
comportamento che ci si aspetta vengano seguite in determinate situazioni. La presenza di una sanzione permette di distinguere le norme sociali dalle norme tecniche.
Istituzioni: modelli di comportamento che in una determinata società sono dotati di coerenza normativa.
Cultura (def. Di Malinowski): la cultura comprende gli artefatti, i beni, i processi tecnici, le idee, le abitudini e i valori che vengono trasmessi socialmente.
Cultura: forme di organizzazione sociale che si fondano principalmente sulla cooperazione ottenuta attraverso la comunicazione e il linguaggio e sull'accumulazione di informazioni che vengono trasmesse mediante processi di apprendimento.
Potere (def. Di Weber): la possibilità di trovare obbedienza ad un comando che abbia un determinato contenuto. Ad ogni rapporto di potere corrisponde anche un interesse all'obbedienza.
Comportamento collettivo: si ha un comportamento collettivo quando vi è un insieme di individui che sottoposti ad uno
stesso stimolo reagiscono e interagiscono fra loro in situazioni senza sicuro riferimento a ruoli definiti e stabilizzati. Panico: è una reazione collettiva spontanea che si manifesta in genere con una fuga ma anche all'opposto con l'immobilità, di fronte al rischio di subire gravi danni da un evento in corso o annunciato come immediato (perdita di controllo sulle proprie reazioni) comportamenti irrazionali e asociali. Folla: insieme di persone riunite in un luogo che reagiscono ad uno stimolo sviluppando umori e atteggiamenti comuni ai quali possono seguire forme di azione collettiva (sospensione dei normali comportamenti e orientamenti). Associazioni e Organizzazioni: in entrambe i casi si tratta di gruppi progettati per raggiungere alcuni limitati scopi basati su regolamenti chiaramente stabiliti, al contrario di gruppi informali, dunque sono gruppi secondari formali e hanno in comune il fatto di essere attori artificiali costruiti per raggiungere obiettivi chele persone reali da sole non potrebbero raggiungere. Associazioni: le persone partecipano al gruppo perché ne condividono i fini sentendoli come propri, dal momento che corrispondono ai propri ideali o interessi. Organizzazioni: chi partecipa al gruppo lo fa perché è un lavoro remunerato (partecipazione strumentale), secondo Weber è una burocrazia. Controllo sociale: metodi usati per fare in modo che i membri di un gruppo rispettino le norme e le aspettative di questo. Interno: socializzazione - Controllo sociale opera attraverso il processo attraverso il quale ogni società, per assicurare la propria continuità, cerca di trasmettere a coloro che vi entrano per la prima volta (neonati e immigrati) la sua cultura, cioè l'insieme di valori, di norme, di atteggiamenti, di aspettative, di conoscenze, di linguaggi di cui dispone. Esterno: Controllo sociale ricorso alle punizioni e alle ricompense (reazioni sociali alla violazione delle norme).Le prime sono rivolte a scoraggiare le violazioni, le seconde ad incoraggiare l'adesione alle aspettative sociali.