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[4] CONDIZIONI CHE INFLUENZANO LA SCELTA DELLE SPECIE
FATTORI CLIMATICI
- Temperatura: ogni specie ha un optimum di crescita e minimi e massimi termici. Valutare nel sito d’impianto le
serie storiche. Sulla base di questi intervalli scegliere le specie più idonee. I dati devono essere ricercati tra le
stazioni meteo più vicine all’area di progetto.
- Umidità atmosferica e piovosità: regola i processi di traspirazione nelle piante, valori alti determinano lo
sviluppo di malattie fungine mentre quelli bassi possono determinare stress idrici.
- Vento: favorisce la traspirazione e in carenza idrica accentua gli stress. Dal punto di vista fisico aumentano le
sollecitazioni e possono favorire gli sbrancamenti o sradicamenti con pericoli per persone ed edifici
- Precipitazioni nevose: aumentano le sollecitazioni e le possibilità di sbrancamenti o sradicamenti
FATTORI AGRONOMICI
- Tessitura: è la proprietà fisica del terreno che lo identifica in base alla composizione percentuale delle sue
particelle solide distinte per classi granulometriche.
- Struttura: stato di agglomerazione dei colloidi del terreno favorendo lo spazio per l’aria e l’acqua.
- Pendenza ed esposizione
- Caratteristiche chimiche:
o pH (acido, neutro o basico) influenza la scelta delle piante e la disponibilità di elementi nutritivi
o mineralizzazione sostanza organica (1,5-3%) fornisce elementi nutritivi e mantenimento di microorganismi
o conducibilità elettrica (CE)
FATTORI AMBIENTALI: ubicazione, inquinamento atmosferico ed acustico
FATTORI URBANI: vincoli edilizi, stradali, legati ai servizi, disponibilità spaziale, tipologia di fruizione
FATTORI ESTETICI: forma, dimensioni, colore, vincoli storici
[5] MATERIALE VEGETALE
- Tappeti erbosi: da produzione, funzionali, ornamentali e ricreazionali. Tecniche colturali: preparazione letto di
semina, semina, concimazioni, irrigazione, sfalci, taglio, rimozione infestanti; raccolta, trasporto e posa finale
- Arbusti:
o Molto utilizzati per la vasta disponibilità di specie e varietà caratterizzate dai colori di fiori, frutti e fogliame
(specie sempreverdi e caducifoglie) che consentono di avere un effetto cromatico durante tutto l’anno.
o La qualità è data da: Fioritura, Fogliame, Dimensioni, Forme e portamento.
o Arbusti rampicanti (per rivestimento di muri, palizzate e per rendere gradevoli edifici o strutture poco
inserite nel paesaggio urbano) o utilizzati come siepi (persistente, semipersistente, caducifoglie)
o In fase di impianto utilizzare pacciamatura e predisporre impianto di irrigazione
- Alberi ornamentali e alberate:
o Un albero ornamentale deve essere in grado di soddisfare determinate esigenze estetiche. I principali
problemi sono nella fase di impianto e nei due anni successivi
o La qualità e le caratteristiche delle piante ornamentali sono: a rapido accrescimento (Acer negundo) o a
medio e lento accrescimento (Acer rubrum, Platanus acerifolia)
o La distanza d’impianto deve essere tale da permettere il normale sviluppo e da limitare gli interventi
manutentivi. L’asse delle alberature deve distare almeno 6 m dall’allineamento delle case e almeno 1,5 m
dal ciglio dei marciapiedi.
o Molto importate l’attività di potatura: di impianto, di allevamento e di mantenimento
- Rotatorie stradali: aspetti ingegneristici, regolamentazione del traffico e aspetti ornamentali. Nuova
tipologia di verde pubblico e opportunità di immagine. In molti casi è necessaria una progettazione che, pur
senza pregiudicare l’aspetto estetico, abbia come obiettivo primario una ridotta manutenzione
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PIANTE ORNAMENTALI CHE SI ADATTANO ALL’OMBRA
[1] PIANTE SCIAFILE ED ELIOFILE
- La luce è la fonte di energia primaria per le piante. Essendo autotrofe l’adattamento a basse irradianza
comporta modifiche nella fisiologia e struttura della pianta e delle foglie.
- L’ombreggiamento può variare per intensità e durata. Può essere:
o Leggero o ombra luminosa: area completamente ombreggiata per poche ore al giorno poi è soleggiata
o Parziale o mezz’ombra: area ombreggiata per la maggior parte del giorno, ma al mattino presto o alla sera
le piante sono raggiunte dai raggi del sole.
o Completo o totale: area tutto il giorno in ombra
- La riduzione progressiva o la crescita fin dall’impianto in condizioni di scarsa illuminazione, comporta:
o Allungamento dello stelo/fusto, per captare una maggior quantità di luce
o Aumento della superficie fogliare per aumentare la superficie di ricezione della luce
o Aumento del contenuto in clorofilla per aumentare i complessi di captazione della luce.
o L’aumento è progressivo all’aumentare dell’ombreggiamento
- L’adattamento a basse condizioni di luce avviene con successo quando la pianta riesce ad abbassare la
respirazione e il punto di compensazione ==> comporta l’abbassamento del punto di saturazione alla luce
- Piante sciafile: sopravvivono sia al sole sia all’ombra (sono in grado di adattarsi all’ombra)
- Piante eliofile: sopravvivono al sole ma non tollerano l’ombra. Hanno un’alta efficienza d’uso della radiazione
FOGLIE AL SOLE FOGLIE ALL’OMBRA
- Spessa, angolata e con più cellule per strato - Piatta e sottile con superficie più ampia/unità di peso
- Alto punto di saturazione e di compensazione - Basso punto di saturazione e di compensazione
- Produce molta Rubisco - Produce poca Rubisco
- Respirazione elevata e poca clorofilla - Respirazione bassa e molta clorofilla
- Rubisco limita il tasso fotosintetico - Bassa irradianza limita l’attività fotosintetica
[2] SCHEDE BOTANICHE
- Chasmanthium latifolium: Perenne cespitosa simile al Bamboo idonea per il giardino al sole o all’ombra (le foglie
diventano verde scuro). La parte decorativa è la pannocchia. Usata per bordure, siepi o fiore reciso
- Plumbago scandens: Arbusto sempreverde raggiunge in altezza 1-3 m; foglie oblunghe lanceolate. Richiede
irrigazioni regolati. La pianta è velenosa (le radici usate per estratti medicinali). Il contatto provoca irritazioni.
- Euonymus: [Evonimo] Pianta con esposizione in mezz’ombra o ombra fitta, fiorisce in primavera. E. fortunei,
arbusto sempreverde che può essere usato come rampicante. Le varianti sono «Emerald gold» e «Silver Queen»
con foglie variegate rispettivamente
- Sambucus: [Sambuco] Arbusti o piccoli alberi che in natura si trovano spesso in boschi umidi, fertili e all’ombra
(fitta o mezz’ombra). Tra le varietà più decorative per un giardino all’ombra: S. nigra (forma un cespuglio aereo
e leggero con foglie color bronzo), S. pubens (bacche rosse brillante), S. racemosa (tollera di forte ombra)
- Rododendri, Camelie e Azalee: piante acidofile (pH 4,5-5.5). Ammendare il terreno prima della messa a dimora
- Ruellia caroliniensis: [Petunia selvatica] sempreverde che cresce bene anche all’ombra
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- Anchusa italica: [Blugossa Azzurra] Pianta perenne alta circa 20-70 cm. Infiorescenze in cime dense a gruppo
scorpioide (a spirale, o a coda di scorpione) e fiori con calice diviso in 5 parti e corolla caduca blu intenso.
Antesi: Aprile-Luglio. Terreni incolti e margini di strade, fino a 1.200 m diffusa in tutto il territorio poco al Nord
- Aucuba japonica: è una pianta che vive anche in ombra fitta e cresce velocemente. È dioica quindi bisogna
prevedere un maschio ogni gruppo di piante femmine per garantire le bacche rosse durante l’inverno.
Vive in ambiente molto umido quindi da utilizzare in combinazione con corsi d’acqua o ambiente con giochi
d’acqua. Tollera venti salini e l'inquinamento atmosferico. Si associa bene con Daphne e Impatiens balsamina.
- Buxus: [Bosso] Arbusto molto versatile e compatto usato per bordure e siepi. Cresce lentamente con foglie
piccole, non tollera ristagni idrici. Esposizione a mezz’ombra, da utilizzare in gruppo di almeno tre piante.
o B. pumila o suffruticosa (bosso nano) portamento compatto, foglie piccole di colore verde lucente.
o B. sempervirens (bosso comune) foglie piccole di colore verde intenso.
- Felci: Sono piante ideali per un giardino in ombra, esiste un’ampia gamma che possono essere scelte per
portamento (eretto o decombente), per dimensione, per il tipo di fogliame persistente o spogliante. La maggior
parte richiedono un ambiente umido anche se alcune come Polystichum e Phyllitis vivono all’asciutto.
o Spoglianti: Adiantum pedatum, Athyrium filix-femina, Athyrium niponicum, Dryopteris dilatata, Dryopteris
filix-mas, Osmunda regalis.
o Persistenti: Asplenium scolopendrium, Blecnum spicant, Dicksonia antarctica, Dryopteris affinis,
Polypodium vulgare, Polystichum acrostichoides.
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PIANTE ORNAMENTALI CHE SI ADATTANO ALLE ZONE SALINE
[1] INTRODUZIONE
- Problematiche legate alle zone saline:
o Aerosol marino: sale trasportato dalla brezza marina provoca:
Accumulo di ioni cloro nei tessuti, bruciature e necrosi delle parti aeree
Aumento del contenuto di amminoacidi liberi, degli zuccheri solubili e del tasso di respirazione
Riduzione del contenuto in nitrato, della massa radicale e della parte aerea
o Salinità del suolo: eccesso di Sali (accumulo di sodio, cloro e solfati oltre la soglia di tolleranza) nella zona di
terreno più prossima alle radici che impediscono l’assorbimento di acqua. L’effetto può essere mitigato
dalla presenza di calcio e magnesio. Sono considerate rischiosi valori di SAR (Sodium Adsorbium Ratio) > 10
Il sale viene assorbito con il flusso di traspirazione e raggiunge le foglie dove induce necrosi fogliare
Se l’assorbimento continua la capacità di accumulare il sale nel vacuolo viene meno e si localizza nel
citoplasma bloccando i complessi enzimatici e conducendo le foglie alla morte.
Le piante rispondono all’accumulo con la produzione di osmoliti e antiossidanti protettivi.
- Piante alofite: piante che si adattano ad alti livelli di salinità nel suolo
o Possono crescere velocemente e resistere a 200-500 mM NaCl (tolleranti)
o Possono crescere lentamente fino a 200 mM NaCl (tolleranti con riduzione della crescita)
- Piante glicofite: piante che non tollerano la salinità nel suolo
Risposta della pianta alla salinità
Elevato assorbimento ionico Ridotto assorbimento ionico
Effetti dannosi: eccesso ioni Effetti dannosi: deficit idrico
- Ioni nelle pareti: deficit idrico nel citoplasma delle - Riduzione della crescita per espansione a causa di un
cellule espanse ridotto turgore
- Ioni nel citoplasma: Riduzione fissazione CO dovuta - Riduzione fissazione CO dovuta ad elevata resistenza
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ad elevata resistenza del mesofillo stomatica
Adattamento Adattamento
- Tollerano un’elevata concentrazione ionica: - Evitare il deficit idrico:
o
Mantenimento turgore per compartimentazione Mantenimen