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CALCOLA
Le istruzioni nel linguaggio ISO-standard possono essere scritte manualmente oppure mediante l’ausilio di
software che automatizzano il processo di elaborazione del percorso di lavorazione (CAM). Il CNC calcola i
punti della traiettoria utensile, ossia i punti nei quali passa il CLP. La traiettoria non è gestita come una
traiettoria continua, bensì vengono stabiliti alcuni punti che sono anche i traguardi del controllo nei quali
l’utensile deve passare a quel determinato istante (in figura ne abbiamo rappresentati 4). 64
In figura abbiamo una fresa torica con asse di rotazione verticale in cui il CLP è collocato sull’asse di
rotazione e sulla superficie più esterna lontano dallo stelo. Per passare da P1 a P2, da P2 a P3 e da P3 a P4
le traiettorie percorse sono lineari (vedi linee rosse).
Recup: il CNC legge quello che riceve in input, calcola i punti sulla traiettoria (che nella maggior parte dei
casi è ideale), seleziona i punti ed infine tra un punto e l’altro genera un movimento lineare. Più piccola è la
distanza fra i vari punti, più la discretizzazione che viene fatta dal CAM diventa irrilevante rispetto alla
traiettoria ideale.
A questo punto dobbiamo assegnare a ciascun punto la velocità di avanzamento. Il controllo oltre ad
assegnare a ciascun punto la posizione lungo la traiettoria ed oltre a considerare che fra punto e punto c’è
→
un moto traslatorio, deve anche calcolare le velocità nota la velocità di avanzamento richiesta sulla
traiettoria, il CNC dovrà essere capace di suddividere la velocità di avanzamento stessa in 3 componenti (Vx,
→
Vy e Vz), la cui somma vettoriale dà la velocità di avanzamento totale dell’utensile Vx + Vy + Vz = Va.
Per capire meglio il concetto vediamo la seguente rappresentazione. Data ad esempio una traiettoria
circolare, il CAM andrà a generare lungo questa una serie di punti distanziati fra loro mediante percorsi
lineari (linee rosse). Il CAM, inoltre, di volta in volta suddivide la velocità nelle sue 3 componenti: Vax, Vay e
Vaz. N.B. Il vettore velocità è tangente alla circonferenza. Il CAM ogni volta distribuisce il moto lungo i due
assi x e y della macchina. N.B. Le velocità da valori più grandi possono passare a valori più piccoli e da
positive possono diventare negative (vedi Vax). 65
COMANDA
Il CNC deve comandare i valori programmati di posizione e velocità. Cosa significa comandare? Il termine
comanda nasconde la generazione di un segnale nell’opportuna grandezza e dimensione che deve essere
trasmessa all’organo della macchina di competenza.
ATTUARE
Il CNC attua, attraverso gli organi della MU (azionamenti, componenti meccatronici), i comandi.
CONTROLLARE
Nelle macchine più moderne il controllo viene eseguito attraverso il closed-loop. In particolare, abbiamo
due anelli di controllo in retroazione che sono entrambi chiusi: uno sulla misura della posizione generata
attraverso un trasduttore di posizione e l’altro sulla misura della velocità generata attraverso, ad esempio,
l’impiego di un Resolver o di un trasduttore rotativo posto a bordo motore. I segnali che vengono scambiati
fra CN e macchina sono dell’ordine dei millisecondi.
Qual è la differenza fra controllo numerico (CN) e controllo numerico computerizzato (CNC)?
Il CNC oggi è a tutti gli effetti un computer: ha una sua scheda madre, ha le sue RAM, etc.
Il CN quando nacque era ancora costituito dalle valvole termoioniche.
Capitolo 5: Programmazione del percorso di lavorazione
La cosa importante da ricordare è che il controllo contemporaneamente calcola il passo successivo e attua
il passo precedente.
Il primo passo che faremo sarà quello di definire il linguaggio di programmazione EIA/ISO-standard (che
noi in maniera semplicistica chiamiamo ISO-standard).
Nella MU CNC le informazioni necessarie alla lavorazione del pezzo sono raccolte in un programma, “Part
Program” (programma pezzo), implementato nel software del CNC.
Questo è un linguaggio che ci permette di scrivere un programma che poi verrà eseguito dalla macchina. In
particolare, questo linguaggio è stato ottenuto dalla combinazione di due codici: il codice EIA negli USA e il
codice ISO in Europa. 66
Il linguaggio di programmazione EIA (Electronic Industries Association)/ISO(International Standardization
Organization), come ogni linguaggio, è caratterizzato da:
• Lessico (insieme di vocaboli)
• Grammatica
• Sintassi
Lessico (insieme di vocaboli)
Costituisce l’insieme dei vocaboli del linguaggio e comprende tutti i possibili comandi e controlli che
consentono l’interazione tra CNC e MU. I vocaboli possono essere divisi in:
1. Caratteri speciali: vengono utilizzati all’interno del programma con funzioni utili alla stesura e
compilazione del codice, piuttosto che alla sua esecuzione. Sono i seguenti in tabella:
2. Indirizzi: servono per identificare un certo gruppo di funzioni.
Tra questi quelli che useremo di più sono le funzioni N, le funzioni preparatorie (lettera G) e quelle
miscellanee (lettera M). Gli indirizzi X, Y e Z sono noti a propri, nel senso che li abbiamo già
assegnati: questi individuano le coordinate degli assi controllati. N.B. Asse x e y solitamente
individuano il piano, mentre l’asse z individua l’asse di rotazione del mandrino. A, B e C sono gli assi
di rotazione rispettivamente associati a X, Y e Z. 67
Tra gli indirizzi (e relative funzioni) più comuni si possono trovare:
La N, che definisce un indirizzo, è una funzione tipicamente seguita da un numero, il quale individua
la riga di programma generata. I numeri del blocco devono essere crescenti; tuttavia, di norma si
preferisce non utilizzare numeri progressivi per permettere di effettuare eventuali aggiunte di
nuovi blocchi tra due successivi (es. N100-N200 va bene, N100-N101 è sconsigliato).
Le funzioni preparatorie (lettera G) predispongono la macchina utensile ad effettuare tutte le lavorazioni
necessarie alla lavorazione del pezzo. Sono in totale 99 (dalla G00 alla G98), ma solo alcune di esse sono
quelle più utilizzate.
!! Quelle che vanno da G91 a G99 sono funzioni preparatorie con contenuto non standardizzato. 68
Le funzioni M sono dette ausiliari o miscellanee. Queste servono ad impartire comandi al controllo.
Grammatica
La grammatica del linguaggio EIA/ISO è l’insieme delle regole che permettono di rendere eseguibile una
lavorazione elementare: la programmazione in questo linguaggio è una programmazione ad indirizzo con
formato alfanumerico. Il programma di lavorazione di un pezzo è l’insieme di più operazioni sequenziali,
ognuna delle quali è contraddistinta da una caratteristica tecnologica (operazioni tecnologiche). Ogni
operazione tecnologica è composta da più blocchi, a loro volta costituiti da insieme di parole. Un blocco
definisce in modo completo un ordine che la MU deve eseguire prima di passare al blocco successivo. I
blocchi sono indicati, come visto prima, dall’indirizzo N seguito da un numero che identifica l’ordine di
esecuzione. Ciascuna parola del blocco è formata da un carattere alfabetico detto indirizzo e da un numero
che indica un valore o codice di una funzione. Il formato di un blocco indica l’ordine di inserimento degli
indirizzi programmabili ed il numero di cifre con cui deve essere rappresentato il valore che segue ogni
indirizzo.
Nello specifico si possono avere: il blocco e il Part Program.
• Blocco. Un esempio di blocco del Part Program è il seguente:
La prima sigla rappresenta il numero del blocco, la seconda riguarda le informazioni geometriche e
la terza le informazioni tecnologiche. Informazioni geometriche e tecnologiche sono le 2 tipologie
di informazioni di cui abbiamo bisogno per eseguire il percorso di lavorazione. Le informazioni 69
geometriche ci danno indicazioni sul dove devo andare e come devo andare in una determinata
posizione, mentre quelle tecnologiche ci danno indicazioni legate alla velocità con la quale devo
andare in quella posizione. Ciascuna parola di un blocco è formata da un carattere alfabetico detto
→
indirizzo e da un numero che indica un valore o un codice di funzione Esempio: X-53.7 dove X è la
lettera di indirizzo e 53.7 la sequenza di numeri.
• Part Program: questo è l’insieme di più blocchi (righe). Un esempio potrebbe essere il seguente:
!! Non è necessario ripetere l’informazione tecnologica in ciascun blocco, basta infatti impostarla
una sola volta per un singolo blocco affinché questa venga replicata negli altri.
Torniamo al lessico della Programmazione Diretta ed in particolare vediamo cosa si intende per funzioni
miscellanee. Le funzioni miscellanee sono funzioni che non danno indicazioni sul movimento degli assi, ma
ad esempio possono indicare, come riportato nella slide, la rotazione del mandrino (M03 o M04).
La differenza fra M03 e M04 è che nel primo caso il mandrino ruota in senso orario, mentre nel secondo
caso in senso antiorario.
Domanda: perché il mandrino può ruotare in due sensi? Perché ci sono delle lavorazioni, come ad esempio
la generazione di una filettatura con maschio (sorta di vite che realizza appunto la filettatura), in cui il
maschio realizza il filetto dentro il foro e poi, per estrarlo, deve cambiare senso di rotazione che da orario
diventa antiorario perché devo svitare. 01/03/2022
Altra indicazione importante è la M06, essa individua una serie di operazioni eseguibili sia manualmente
che automaticamente che consentono di effettuare il cambio dell’utensile. →
Esiste anche la M05 che è una funzione miscellanea che serve per disattivare la rotazione del mandrino 70
arresto del mandrino. In figura si vedono le funzioni miscellanee M03, M04, M05 in tornitura:
!! Esistono macchine che lavorano in senso orario e macchine che lavorano in senso antiorario.
La funzione M06, come già accennato poc’anzi, esegue (attua) il comando di cambio utensile (manuale) o
automatico.
Recup:
• →
M03 e M04 avvio rotazione del mandrino
• →
M05 arresto del mandrino
• →
M06 cambio utensile manuale o automatico
A questo punto vediamo nel dettaglio quali sono le principali funzioni miscellanee (funzioni che servono
sostanzialmente a comunicare la fine del programma) e le funzioni di movimento.
Funzioni miscellanee
• M00 è lo stop programmato: istruzione usata alla fine del programma
che sancisce l’arresto della macchina. N.B. Le funzioni miscellanee, in
particolare quella di stop programmato, nascono da istruzioni che
provengono dagli albori dei controlli numerici, nel senso che si parla di
controlli numerici non computerizzati, ma dei CN più antichi. Tali
funzio