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Il concetto di omnicanalità

Il concetto di omnicanalità cerca un po' di sopperire a queste mancanze.

Altro svantaggio è la percezione della poca sicurezza in termini di sistemi di pagamento nell'online. La sicurezza assoluta non esiste né nel mondo fisico, né online. Una buona conoscenza dei rischi porta ad una maggiore consapevolezza.

2. Azienda vende un bene o servizio ad un'altra azienda B2B = Business to Business. B2B indica le attività di e-commerce che si svolgono tra aziende per realizzare processi di business, eseguire scambi commerciali (soprattutto e-procurement approvvigionamento), accedere a informazioni personalizzate e interagire con la comunità professionale di riferimento FASE DI ACQUISTO DI MATERIE PRIME, SEMILAVORATI, DI SERVIZI CHE SERVONO ALL'AZIENDA PER SVOLGERE LE PROPRIE ATTIVITÀ.

Il commercio elettronico B2B coinvolge una rete sempre più complessa di relazioni per operare tra imprese, intermediari, aziende di prodotti.

complementari e fornitori. I siti che sopportano questo tipo di attività possono prendere dei nomi diversi. È quindi un'attività di compravendita che avviene tra un'azienda ed un'altra azienda. I consumatori non sono coinvolti. Questa attività di compravendita avviene sempre attraverso dei siti web che però hanno delle caratteristiche diverse dai siti che abbiamo visto prima. Tipi di siti B2B: - Supplier portal è il portale dei fornitori. È un sito web dove l'azienda acquirente (di medie/grandi dimensioni) può interagire con la molteplicità dei suoi fornitori per effettuare azioni di scambio di informazioni, acquisto di materie prime e acquisto di servizi, materie prime e prodotti. - Es. HP il sito è un sito web che si presenta come un sito web tradizionale, ma l'accesso alle attività di acquisto è riservato solo ai fornitori di Hulet Pacard (HP); quindi l'azienda

Per interagire con i suoi fornitori, usa questo portale. La HP acquista ciò che le serve attraverso questo sito web.

Abbiamo un'azienda fornitrice (medie/grandi dimensioni) e più acquirenti. Ad esempio, BOEING (produce aerei) è un'azienda che ha un sito web per relazionarsi con i suoi clienti, ovvero le compagnie aeree. Boeing è l'azienda fornitrice che si relaziona con altre aziende acquirenti (le compagnie aeree) attraverso un sito web. Il sito web è pubblico, ma essendo consumatori privati non abbiamo la possibilità di accedere.

Stessa logica del supplier porter, ma al contrario.

Vantaggi di entrambi: rendere più efficienti le relazioni e le transazioni tra le aziende fornitrici e i relativi acquirenti.

B2B marketplace: si tratta di una piazza del mercato, perché in questo tipo di sito web ci sono molteplici fornitori e molteplici acquirenti.

MARKETPLACE DI TIPO GENERALISTA: Ad esempio, TOBOC ci sono

tanti fornitori, tanti acquirenti che appartengono a settori industriali diversi. MARKETPLACE SPECIFICI PER UN SETTORE o specifico. Es. fibre2fashion.com per il mondo fashion e tessile = tanti fornitori/acquirenti, ma solo appartenenti al tessile. Es. PaperIndex = fornitori/acquirenti del paper. VANTAGGI: possibilità di favorire online l'incontro tra domanda e offerta. Nel caso del Marketplace generalista anche tra aziende di settori diversi. 3. Il consumatore vende un bene o servizio ad un altro consumatore C2C = Consumer to Consumer. Un consumatore vende qualcosa ad un altro consumatore. Vendita di prodotti nuovi/usati, anche attraverso meccanismi di aste online. Es. Ebay. Es. Seconda mano. Nel mondo fisico la mia cerchia di contatti è limitata, nell'online abbiamo una platea pressoché globale MAGGIOR POSSIBILITA DI VENDITA. Alcuni di questi siti, che nascono come C2C puri, oggi sono diventati degli IBRIDI (Ebay) = non ci sono solo consumatori che

Vendono ad altri consumatori, ma anche aziende che vendono ai consumatori (sia C2C che B2C).

Il consumatore vende un prodotto o servizio ad un'azienda C2B = Consumer to Business. Un consumatore vende ad un'azienda. Es. iStock è un sito che vende immagini/fotografie/video ad altre aziende o a consumatori (B2B, B2C). Ma queste immagini che loro rivendono da dove arrivano? Alcune arrivano da fotografi professionisti, altre arrivano direttamente dai consumatori finali. Se sono brava a fare le foto le posso vendere a questa azienda (C2B) che a sua volta le può rivenderle. Il consumatore diventa fornitore dell'azienda.

CROWDSOURCING: un consumatore che fa parte della crowd, che vende un servizio/prodotto ad una azienda che lo remunera per questa attività.

SHOPIFYICT E MERCATI DIGITALI: NEW ECONOMY

A metà degli anni '90 le aziende hanno iniziato a sfruttare il contesto dell'online per sviluppare e innovare i propri modelli di business. Si

che si credeva che il mondo tradizionale sarebbe stato completamente sostituito dal mondo digitale. Le aziende investivano massicciamente nel settore tecnologico, le start-up si moltiplicavano e i valori delle azioni delle società tecnologiche raggiungevano livelli record. Tuttavia, questa euforia è stata seguita da una grande delusione. Nel 2000, la cosiddetta "bolla dot-com" scoppiò, portando al crollo dei mercati azionari e alla bancarotta di molte aziende tecnologiche. Si scoprì che molte di queste società non avevano una base solida e che le aspettative erano state esagerate. La new economy ha comunque lasciato un'impronta indelebile. Internet e le tecnologie digitali hanno continuato a svilupparsi e a trasformare il modo in cui viviamo e lavoriamo. L'e-commerce, l'e-banking e l'e-learning sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. La presenza fisica delle persone nei negozi e nelle banche è stata ridotta, mentre la connessione online è diventata sempre più importante. In conclusione, la new economy è stata un periodo di grande entusiasmo e speranza per il futuro, ma anche di delusioni e fallimenti. Tuttavia, ha segnato l'inizio di una nuova era digitale che continua a influenzare profondamente la nostra società.

Che si pensava che il vecchio modo di fare business, di relazionarsi con le persone, di supportare le transazioni fosse destinato ad essere un ricordo questo si parla di distinzione tra vecchia e nuova economia.

Durante il periodo della new economy fioriscono una serie di iniziative che oggi noi chiameremmo start-up, ma in quegli anni venivano chiamate dot.com (dot = punto), termine che viene utilizzato per identificare le start-up di metà degli anni '90 che intendevano fare commercio online vendere prodotti e servizi online.

Es. Webvan (1999-2001) vende frutta e verdura online sulla costa ovest degli stati uniti (B2C).

Es. Pets.com (1998-2000) vendere prodotti per gli animali domestici.

Es. Kozmo.com (1998-2001) una sorta di drogheria online.

Es. E-Toys (1997-2001) vendita dei giocattoli online.

Es. Boo.com (1998-2000) vendita di capi d'abbigliamento online. Originariamente si chiamava Bokus.com (sorta di Amazon scandinavo vendeva libri online).

In quegli anni questo contesto dell'online e dell'e-commerce era qualcosa di completamente nuovo, qualcosa di innovativo, e questa novità fece innamorare molte persone, compresi i privati, che vedevano in queste iniziative, delle iniziative del futuro che avrebbero generato dei profitti nel breve termine ed erano quindi disposti ad investire in questo tipo di iniziative. Queste iniziative si sono iniziate a quotare in borsa (era quindi possibile acquistare le azioni di queste aziende) e in molti, compresi cittadini comuni, da privati hanno comprato delle azioni di queste aziende. Il fenomeno non interessava solo gli specialisti del settore, ma anche la gente comune. L'euforia, anche di tipo irrazionale, crea sui mercati finanziari una bolla speculativa che è la cosiddetta dot.com bubble. Come e perché si forma questa bolla? Siamo a metà degli anni '90 e si tratta di un periodo in cui la gente stenta a capire cosa sia internet e

così sia il www e l'e-commerce non ne parliamo. In pochi mesi, quando queste dot.com iniziano a fiorire, effettivamente esse riscontrano un certo successo in termini di fiducia enorme. L'e-commerce esercita un certo fascino sia sui mercati sia sugli investitori e fa sì che quando si quota in borsa, indipendentemente dal loro tipo di business, riescono a riscuotere un buon successo e a raccogliere dei finanziamenti molto cospicui. Gli investimenti da parte delle persone comuni e da parte degli investitori istituzionali certamente non mancano e arrivano in un modo irrazionale. Le persone che investono lo fanno su un'iniziativa del futuro però senza capire cosa davvero le aziende facciano. No profits was so ever dot.com, non importa quale sia il business e/o il profitto, l'importante è che abbia un dot.com nel nome, allora è valevole della nostra fiducia. Questo fa sì che, quando le azioni si quotano in borsa e la domanda delle azioni.

è elevatissima IL VALORE SCHIZZA ha meno potenziale delle azioni, che da un prezzo iniziale di pochi dollari, nel giro di pochi mesi acquisiscono un valore potenziale di centinaia di dollari questo avviene in modo irrazionale. Il NASDAQ, l’indice dei titoli delle ITEC companies continua ad acquisire valore, perché effettivamente c’è una richiesta elevatissima di queste azioni.

Dietro all’acquisto delle azioni c’è una certa irrazionalità che ad un certo punto però svela tutti i retroscenae ad un certo punto causa delle situazioni molto preoccupanti.

Le aziende con il suffisso dot.com, erano quelle aziende che riuscivano a raccogliere un quantitativo di soldi molto elevato, perché le persone davano fiducia a queste iniziative. Questa fiducia però era mal riposta perché queste dot.com a volte erano delle iniziative un po’ bizzarre avevano solo questo suffisso ad indicare che facevano parte.

dell'innovazione tecnologica, ma in realtà a volte erano delle iniziative di poco senso con dei modelli di business insostenibili. Per questo, ad un certo punto, quando i mercati si rendono conto che dietro a queste iniziative ci sono delle aziende che non genereranno mai profitto, allora SCOPPIA LA BOLLA. Si fa risalire al 10 marzo del 2000 quando i mercati si sono accorti del non senso di queste iniziative. Quando ci si accorge di questo, c'è la CORSA ALLA VENDITA DI QUESTE AZIONI e questo ovviamente fa precipitare il mercato finanziario, fa precipitare il valore delle singole azioni che a questo punto scende a pochi cents. CRISI PER L'ECONOMIA REALE, aziende falliscono quasi immediatamente nel giro di pochi mesi. Anche gli investitori riscontrano dei problemi non da poco e hanno visto i.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
90 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Funga20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di sistemi informativi e trend digitali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Carignani Andrea.