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TREND DIGITALI E QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
6) TELEFONIA MOBILE →
- Primo cellulare (3 aprile 1973) Motorola Dyna-TAC. Prima telefonata di Martin Cooper verso New
York. Peso di 1,5kg, batteria che durava solo 30 minuti e un tempo di ricarica di 10 ore. Permetteva alle
persone di comunicare anche in movimento, superando i limiti della telefonia fissa.
→
- Utilizzo iniziale inizialmente, il Dyna-TAC venne utilizzato esclusivamente in ambito professionale.
La telefonia mobile si basa sulla suddivisione dello spazio in celle (simili a un alveare), ognuna delle quali è
gestita da una stazione radio base (ricetrasmittente) che si occupa di gestire le comunicazioni. La stazione
gestisce sia le frequenze assegnate alla cella che le comunicazioni degli utenti al suo interno.
EVOLUZIONE ATTRAVERSO LE GENERAZIOINI
• PRIMA GENERAZIONE (TACS – Total Access Cellular System).
- Anni: ’70-’80.
- Servizi: SOLO VOCE (chiamate in uscita e in entrata), senza altre funzionalità.
I telefoni erano grandi, pesanti e costosi, limitati nell’uso ai professionisti. La telefonia analogica aveva una
portata limitata, non permettendo alcun tipo di messaggio scritto o altri servizi. Le chiamate erano possibili
solo all’interno dei confini nazionali, senza supporto per l’internazionalità.
• SECONDA GENERAZIONE (GSM – Global System Mobile Communication)
- Anni: ‘90
- Servizi: SMS (messaggi di testo)
Segna un passaggio fondamentale alla telefonia digitale, quindi tutti i dati sono rappresentati in bit (0 e 1),
facendo diventare così la trasmissione standardizzata anche se la logica usata era sempre quella a circuito.
I cellulari diventano più piccoli, maneggevoli e dotati di schermo. Vengono introdotte Sim Card che
contengono i dati dell’utente e il numero di telefono. I cellulari diventano accessibile a grande pubblico. Si
introduce anche la possibilità di utilizzare i cellulari oltre i confini nazionali grazie a roaming internazionale.
Furono fatti anche i primi tentativi per poter ACCEDERE ALLA RETE INTERNET tramite la telefonia mobile
e i primi protocolli si chiamavano WAP (Wireless Application Protocol).
• GENERAZIONE 2.5 (HSCSD – High Speed Circuit Switched Data)
- HSCSD – migliora la velocità dei dati rispetto alla 2G.
Con lo standard GPRS (General Packet Radio Service) si introduce la commutazione a pacchetto per la
telefonia mobile (la logica in base alla quale funzione il trasferimento dei dati attraverso la rete Internet).
Questi tentativi negli anni ’90 rimangono di nicchia, con costi elevati, limitati a un pubblico professionale.
• TERZA GENERAZIONE (UMTS – Universal Mobile Telecommunication System)
- Anni: 2000
- Servizi: TRASMISSIONE DI DATI MULTIMEDIALI (immagini, video, grafica).
Possibilità di inviare le info in formato multimediale (non solo gli SMS, ma gli MMS, Multimedia Messaging
Service). Si inizia a consentire agli utenti di accedere alla rete Internet con dei costi accessibili per la maggior
parte delle persone (si diffondono gli smartphone). Mbps (megabit per secondo) aumentano.
• LA QUARTA GENERAZIONE (LTE – Long Term Evolution)
- Anni: 2013
- Servizi: CONNESSIONE A BANDA LARGA, molto più veloce rispetto al 3G.
Supporta dispositivi come tablet, smartwatch e telefoni. Migliora l’accesso a servizi multimediali, tra cui:
videoconferenze in alta definizione, streaming di alta qualità, accesso al cloud.
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• LA QUINTA GENERAZIONE (Mobile 5G)
- Anni: lancio 2020, con standard IMT-2020, definita dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni.
- Servizi: SUPPORTA UNA VASTA GAMMA DI DISPOSITIVI CONNESSI (Internet of Things).
Oggi il numero di utenti e dispositivi connessi è in costante aumento, con molte persone che possiedono più
di un dispositivo. Inoltre, il 5G ha reso possibile il collegamento alla rete non solo dei dispositivi personali,
ma anche degli oggetti, inaugurando l'era dell'INTERNET OF THINGS (IoT). Il 5G è stato sviluppato per
creare un’infrastruttura mobile che consenta una connessione mobile avanzata capace di gestire: una
quantità crescente di utenti e dispositivi connessi, una trasmissione di dati significativamente più veloce,
una RIDUZIONE DRASTICA DI TEMPI DI LATENZA (il tempo tra l’invio di un comando e la risposta della rete).
↳ in contesti critici, come la chirurgia robotica, la guida autonoma o la realtà
aumentata, tempi di latenza minimi garantiscono precisione e sicurezza.
5) BIG DATA
I dati sono oggi considerati una risorsa fondamentale, spesso paragonata al “nuovo petrolio” per il loro
→
valore strategico nell’economia digitale già nel 2017, l’Economist definiva i dati come la risorsa più
preziosa al mondo posizionando le principali aziende high-tech (Google, Meta) come leader nel loro utilizzo.
Essi sono al centro della Quarta Rivoluzione Industriale, caratterizzata da:
- Automazione avanzata, forte interconnessione, scambio massivo di dati e informazioni.
Senza i dati, gran parte delle tecnologie e dei sistemi che utilizziamo quotidianamente perderebbero la loro
efficacia. Tuttavia, questa enorme quantità di dati solleva delle questioni critiche: fonti (da dove provengono
i dati?), affidabilità, proprietà, gestione, normative (quali regole ne regolano l’utilizzo?).
Per le aziende è difficile gestire i dati, lo fa con strumenti appositi:
- Tradizionali – DATABASE – contenitore di raccolta organizzata di dati correlati e strutturati (legati,
correlati, coerenti). Obiettivo: raggruppare e integrare i dati, confrontarli ed estrarli.
- Microsoft – access – progettazione molto complicata.
In passato, le aziende si affidavano a fonti interne di dati (es. questionari o informazioni
raccolte direttamente dai clienti), garantendone così maggiore affidabilità. Oggi, invece, le
aziende raccolgono dati anche da fonti esterne, come i social network o altre piattaforme,
che non appartengono direttamente a loro.
L’estrazione dei dati avviene attraverso l’uso di query, che sono domande precise rivolte al database, come
ad esempio “Quali sono i nomi dei clienti della mia azienda?”. Tuttavia, i database tradizionali non possono
rispondere a domande più complesse. Per affrontare questo, le aziende utilizzano sistemi informativi, che
supportano i manager nel prendere decisioni. Tra questi strumenti ci sono i Decision Support System (DDS)
e i sistemi di Business Intelligence (BI), che combinano dati, strumenti analitici e modelli per supportare
decisioni aziendali complesse.
Uno degli elementi fondamentali per la gestione avanzata dei dati è il DATA WAREHOUSE (DW) – un
contenitore centralizzato di dati raccolti da diverse fonti, sia interne che esterne. Supporta l’analisi dei dati
aziendali e facilita i processi decisionali. Gli strumenti utilizzati per l’analisi dei dati contenuti in un DW
includono il Data Mining e il sistema OLAP:
- OLAP – è un processo di analisi complessa di tipo multidimensionale (es. analisi
delle vendite, che può essere esplorata sotto diverse prospettive). Viene restituita
una sintesi sottoforma di un “cubo OLAP”.
- DATA MINING – attività di ricerca e analisi di una grande mole di dati utili per estrarre modelli e info
utili che non erano esplicitamente cercati. Utile per individuare tendenze e schemi nascosti nei dati.
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↳ es. di come i database e i sistemi DDS siano utilizzati insieme: è in marketing, per comprendere gli schemi
d’acquisto dei clienti, le loro preferenze. Questi sistemi sono conosciuti come CRM (Customer Relationship
Management), che mirano a migliorare la gestione dei clienti dell’azienda.
Infine, il concetto di BIG DATA si riferisce alla grande quantità di dati generati ogni giorno da fonti interne e
esterne all’azienda. Il fenomeno del sovraccarico informativo, o overload, è un problema crescente, poiché
le informazioni provengono da tantissime fonti diverse.
LE CARATTERISTICHE DEI BIG DATA (LE 4 V)
Le caratteristiche principali dei Big Data sono rappresentate dalle 4 V:
1. VOLUME – enorme quantità dei dati (es. zettabyte di informazioni);
2. VARIETÀ – i dati possono assumere forme diverse (strutturati o destrutturati);
3. VERIDICITÀ – sono attendibili;
4. VELOCITÀ – di generazione di dati (ogni istante) e di analisi (le aziende devono analizzarli
velocemente per prevedere scenari o prevenire problemi).
Queste enorme mole di dati, con tali caratteristiche, non può essere analizzata con strumenti tradizionali.
→
Servono strumenti innovativi BIG DATA ANALYTICS = sono in grado di analizzare grandi quantità di dati
al fine di trasformarli in informazione, estrapolare valore. Usano algoritmi sofisticati e modelli matematici.
↳ C’è da precisare che i macchinari usati per l’elaborazione dei software si trovano
spesso nella nuvola e per questo è molto importante il cloud computing.
LEZIONE: 05.12.2024
DIGITAL MARKETING: GUIDA ALLA RAPIDA SOPRAVVIVENZA
• →
MARKETING sono tutte le attività che servono per andare sul mercato.
Si fa riferimento a tutte le strategie messe in atto per preparare un prodotto o un servizio ad essere messo
in mercato (es. packaging, logo).
• →
ADVERTISING è la fase finale del marketing. L’obiettivo è rendere un prodotto/servizio conosciuto.
• →
DIGITAL MARKETING E ADVERTISING utilizzano internet e le tecnologie online basate sul digitale
(sono sottocomponenti del marketing e dell’advertising).
È un termine molto ampio (broad term) che comprende tutti i canali, tutte le
attività, tutti i metodi che possono essere utilizzati per progettare, fare ricerca, e
promuovere un determinato prodotto o servizio attraverso i canali digitali.
NASCITA DEL DIGITAL MARKETING/ADVERTISING
Se dovessimo consolidare una data di nascita dei concetti di digital marketing/advertising sarebbe il 1994,
anno in cui appare la prima pubblicità digitale, sotto forma di un banner (elemento grafico CAT - call to
→
action che invita ad un’azione, con l’obiettivo di
portare l’utente ad un approfondimento di un prodotto
o di un servizio). In quel periodo, internet era diventato uno strumento accessibile anche alle masse, quindi
su internet iniziano ad apparire contenuti rivolti alle masse.
Il 27 ottobre 1994, Wired Magazine, uno dei principali produttori (publisher) di contenuti digitali
dell’epoca, pubblicò un banner sponsorizzato da AT&T in una pagina dedicata alla tecnologia. L’obiettivo
era di catturare l’attenzione degli utenti e indirizzarli verso una landing page (pagina di atterraggio),
progettata per approfondire le informazioni relative al prodotto o servizio pubblicizzato.
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.