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(MRP).
Il “Lot Sizing” consiste essenzialmente nello stabilire le dimensioni di tale lotto in modo da
minimizzare i costi di stoccaggio (fissi e dipendenti dalla quantità). Dunque, le tipologie di
Lot Sizing possono essere:
Lot Sizing a quantità Fissa;
• Lot Sizing a quantità Variabile.
•
Per quanto riguarda le Regole a quantità “Fissa” si distinguono:
Fixed Order Quantity (FOQ): possibilità di rilasciare ordini solo per una certa
quantità fissata dipendente dal processo tecnologico di produzione o
dall’approvvigionamento minimo dai produttori.
Economic Order Quantity (EOQ): la quantità da ordinare viene stabilita
minimizzando i costi di stoccaggio e massimizzando la possibilità di sconti da parte
dei fornitori; al variare della domanda il lotto economico può venir ricalcolato e
quindi modificato.
Per quanto riguarda le Regole a quantità “Variabile” si distinguono:
Lot for Lot (L4L): è la regola più semplice e in essa i fabbisogni netti e gli ordini
coincidono,
L4L con lotto minimo: “m” è la quantità minima da ordinare.
Elencare le differenze tra i moduli orizzontali e verticali negli
applicativi ERP:
Le funzioni dei sistemi integrati di gestione ERP (Enterprise Resource Planning) si
distinguono in:
Moduli orizzontali (intersettoriali) che non dipendono dallo specifico business, come
• ad esempio la Finanza, Risorse Umane, Budgeting.
Moduli verticali (settoriali) che sono specifici per settore industriale, numero
• massimo nel settore manifatturiero, come ad esempio Automotive (previsioni, supply
chain) ed Energia (gestione progetti, tariffazione).
Elencare i Tre Assunti del “Paradigma ERP”. Sceglierne uno e fare
una descrizione approfondita.
I 3 assunti del paradigma ERP sono:
Unicità dell’informazione;
• Estensione e modularità funzionale: tutti i moduli devono essere autosufficienti;
• Prescrittività.
•
Con l’unicità dell’informazione, tutte le elaborazioni del sistema condividono un solo
valore per una data informazione; si caratterizza per una base di dati unica (fisicamente ed
unificata tramite servizi di replica automatica) ed i principali “vantaggi” sono: la
sincronizzazione dei dati, la non ridondanza, la tracciabilità degli aggiornamenti e
l’integrazione dell’informazione direzionale.
Un elemento caratteristico dei sistemi ERP è la “Modularità
Funzionale”. Descriverne le caratteristiche.
I 3 assunti del paradigma ERP sono:
Unicità dell’informazione;
Estensione e “modularità funzionale”;
Prescrittività.
Per quanto riguarda la “Modularità Funzionale”:
Tutti i moduli devono essere autosufficienti;
• Le strategie di implementazione possono essere “parziali” (solo pochi moduli che
• sostituiscono sistemi legacy) e “completa” (implementazione di tutti i moduli).
Modularità anche per “Multi-nazionalità” e “Multi-aziendalità”.
•
Un elemento caratteristico dei sistemi ERP è la “Prescrittività”.
Descriverne le caratteristiche.
I 3 assunti del paradigma ERP sono:
Unicità dell’informazione;
Estensione e “modularità funzionale”;
Prescrittività.
Per “Prescrittività” si intende la normazione dei processi gestionali derivanti dal modello
funzionale incorporato nel software ERP. Si caratterizza per:
Impatto organizzativo contrario ai SI fatti su misura;
• L’azienda si deve adeguare allo standard previsto dal sistema ERP;
• Ogni suite ERP si conforma meglio ad un determinato modello di business (a
• commessa, a progetto, flusso continuo …);
L’ERP garantisce dati sicuri e procedure standard.
•
Descrivere i componenti fondamentali che “implementano” un ERP.
Sempre preceduto da una fase di BRP (Business Process Reengineering)
• razionalizzazione organizzativa dei processi;
studio dei flussi (fisici, informatici, operatici) attuali e modifiche operative;
Duplice analisi (Gap Analysis)
• Dei cambiamenti che l’azienda deve fare per adeguarsi all’ERP;
Delle modifiche che è necessario apportare all’ERP per adeguarlo al
funzionamento dell’azienda.
Quali sono gli “obiettivi principali” di un sistema ERP?
I principali obiettivi di un sistema ERP sono quelli di integrare i processi aziendali in un
unico sistema software, in modo che possa soddisfare tutti i requisiti informativi
dell’azienda attraverso un’architettura scalabile e attraverso una base dati centralizzata.
Descrivere in che cosa consiste la “Progettazione Logica” utilizzata
nella realizzazione di DBMS.
Obiettivo principale della progettazione logica consiste nel “tradurre” lo schema concettuale
in uno schema logico che rappresenti gli stessi dati in maniera corretta ed efficiente. Inoltre,
la progettazione logica consiste in specifiche operazioni e il progetto logico dipende dal
modello logico che si decide di adottare; non si tratta di una semplice traduzione e considera
le prestazioni e le finalità di business.
Descrivere in che cosa consiste la “Progettazione Concettuale”
utilizzata nella realizzazione di un DBMS.
Nei “Modelli Concettuali” la realizzazione dei dati avviene in modo indipendente da ogni
sistema di gestione degli stessi (database); vi è un alto livello di astrazione e non vi sono
aspetti implementativi. Descrivono concetti del mondo reale come ad esempio interviste,
questionari, schemi di flusso … Inoltre, utilizza le informazioni raccolte durante l’attività di
“analisi dei requisiti” e rappresentano il “contenuto informativo” della base di dati. Si tratta
dunque di modelli Entità-Relazioni / Class Diagram.
Descrivere come i software DBMS risolvono i problemi sotto citati:
Inconsistenza e ridondanza dei dati :
I dati vengono rappresentati con una sola rappresentazione.
Riservatezza dei dati :
L’accesso dei dati da parte degli utenti viene controllato.
Integrità dei dati :
Vi sono regole di integrità a più livelli.
Concorrenza :
Vi sono algoritmi di accesso di dati.
Differenze tra gestione di dati ad archivi separati e tramite DBMS:
Nella gestione di dati ad archivi separati ogni funzione aziendale mantiene un proprio
archivio separato da quello delle altre funzioni, mentre con un DBMS le informazioni
provenienti da tutti i rami dell’organizzazione vengono riunite. I principali vantaggi
dell’adozione di un DBMS sono: unicità della rappresentazione, controllabilità all’accesso
dei dati, possibilità di inserire regole di integrità.
Elencare le differenze tra gli Applicativi ERP e DBMS.
Gli Applicativi ERP (Enterprise Resource Planning) sono sistemi integrati di gestione che:
Gestiscono “tutti” i dati/informazioni rilevanti di un’azienda;
• Utilizzato un’unica base dati centralizzata;
• Permettono la gestione coordinata di molte attività aziendali.
•
I software DBMS (Data Base Management System) sono invece sistemi di gestione di
database relazionali e si tratta di software che memorizza, organizza e gestisce i dati. I
DBMS gestiscono basi di dati che possono essere:
Grandi: unico limite è quello fisico dei dispositivi;
• Condivise:diversi soggetti accedono ai dati contemporaneamente;
• Persistenti:tempo di vita indipendente dai programmi.
•
Inoltre, i DBMS garantiscono:
Affidabilità:consistenza dei dati, garanzie sulle transazioni, salvataggio e ripristino;
• Privatezza:gestione utenti, policy di accesso, autorizzazioni;
• Efficacia: gestione dei dati, produttività;
• Efficienza: servono molti utenti, velocità.
•
Spiegare le principali caratteristiche del campo “Chiave Primaria”,
“Chiave Candidata” e “Chiave Esterna” di un database relazionale.
Tra i campi speciali con un ruolo specifico all’interno di una tabella si distinguono:
Chiave primaria (PK): si tratta di un campo su cui non sono ammessi valori nulli;
• può essere formata da un solo campo (chiave semplice) o da differenti campi (chiave
composta); inoltre, se è possibile individuare più chiavi, di solito si sceglie quella con
il minor numero di attributi.
Chiave candidata: una chiave di una tabella T è un sottoinsieme K dei campi che
• garantiscono unicità e minimalità.
Chiave esterna (FK): collega due tabelle tra di loro e stabilisce una correlazione tra
• due tabelle. Inoltre, la relazione tra due tabelle viene realizzata creando nella
struttura della seconda tabella un campo simile alla chiave primaria della prima
tabella (chiave esterna) e copiando il valore della chiave primaria della prima tabella
in un record della seconda.
Descrivere le proprietà del campo “Chiave Primaria” di un database
relazionale. Rappresentare graficamente un “esempio di tabella” con
la relativa chiave primaria.
Chiave primaria (PK): si tratta di un campo su cui non sono ammessi valori nulli; può
essere formata da un solo campo (chiave semplice) o da differenti campi (chiave composta);
inoltre, se è possibile individuare più chiavi, di solito si sceglie quella con il minor numero
di attributi.
Il campo della Chiave Primaria occupa un ruolo specifico all’interno di una tabella:
Matricola Cognome Nome Data di nascita
In questo classico esempio di tabella di una chiave, la “Matricola” rappresenta il campo
della Chiave Primaria.
Quali sono le principali funzioni del “Business Intelligence”?
L’evoluzione dell’ERP ha generato alcuni sistemi per la gestione della conoscenza. Il
Business Intelligence (BI) raccoglie dati ed informazioni per effettuare confronti e stime.
Questo sistema lo troviamo nei Sistemi Informativi (IS) analitici, e si tratta di un’enorme
massa di informazioni utilizzata per una miglior comprensione del business.
Descrivere gli aspetti fondamentali del Sistema KMS.
I “Sistemi Integrati KMS” sono sistemi software che supportano le fasi del ciclo
dell’informazione e la comunicazione. Essi si occupano della preservazione e condivisione
della conoscenza. Il “Knowledge management” si focalizza su come poter mettere a servizio
di tutta l’azienda le conoscenze professionali specifiche di ogni componente.
Quali sono i limiti del MPS?
Il M