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CODICE E IL GIUDICE

Sia nel modello francese che nel modello prussiano era previsto che il giudice fosse un attuatore delle norme stabilite dal codice, e che quindi non aveva la possibilità di interpretare queste norme e applicarle a casi diversi e di individuare da queste norme delle regole da applicare a casi che non fossero specificamente regolate dalla norma medesima.

Nel periodo "intermedio" si applica questo principio si obbliga il giudice a rimettere la questione al parlamento nell'ipotesi in cui non avesse trovato una norma applicabile al caso. Questa remissione al Parlamento avviene attraverso la creazione di un tribunale DE CASSATION. Esso ha la funzione di controllare se, su ricorso delle parti, le norme emanate durante il periodo del diritto intermedio siano state applicate secondo il loro significato letterale oppure applicate violandone il contenuto. In quest'ultimo caso il tribunale annulla la sentenza e rimette il giudizio al giudice.

affinché il giudice rimetta la sua decisione e si uniformi al significato letterale della norma. Se il giudice, che non è tenuto a seguire la decisione del TRIBUNAL DE CASSATION, si discosta nuovamente dall'indicazione contenuta nella sentenza di cassazione la questione può essere posta nuovamente alla cassazione che questa volta decide "A CAMERE RIUNITE" e se la cassazione ritiene che il giudice abbia violato la norma può rimettere la questione al "CORPO LEGISLATIVO" (PARLAMENTO), affinché stabilisca come la norma deve essere interpretata, e se nel caso concreto la norma deve essere "estesa" (applicata in quel modo) o deve essere emanata una nuova norma che vada a colmare il vuoto normativo. Questo sistema molto complesso, in realtà, non ha mai funzionato perché introduce nell'ordinamento un nuovo giudice (GIUDICE DI LEGITTIMITÀ); il quale ha la funzione di valutare la legittimità.

esclusivamente se i giudici che hanno emesso la sentenza, nei casi loro sottoposti,abbia applicato o non bene la legge. Questo è il tipico GIUDIZIO DI LEGITTIMITÀ, che è tipico degli ordinamenti di CIVIL LAW. Ciò non esiste negli ordinamenti di COMMON LAW, perché i giudici "apicali" SUPREME COURT sono giudici che quando decidono di giudicare (perché possono scegliere anche di non giudicare) la corte sono giudici che non si limitano valutare se il giudice in merito abbia o non abbia applicato bene la legge; non giudicano, cioè, solo la LEGITTIMITÀ ma anche nel "MERITO". Mentre nei sistemi di CIVIL LAW il giudice apicale giudica solo sulla LEGITTIMITÀ (dove si prevede che dinanzi al giudice di terzo grado non si valutino i fatti ma si valuta esclusivamente sulla legittimità della norma). Ora le radici di questa funzione assegnata ai giudici della cassazione è da individuare nel TRIBUNAL DE CASSATION,

che aveva nella sua originaria funzione di "terzo grado", ma quella di assicurare che i giudici non violassero la legge del Parlamento e di traghettare la questione dal giudice al Parlamento quando vi fosse una seconda violazione della legge. In questo caso, qualora le CAMERE RIUNITE avessero affermato ciò (una seconda violazione), era previsto il "refere obligatoire" ovvero il passaggio al Parlamento. Il CODECIVIL abroga tutto questo sistema e all'articolo 4 stabilisce che IL GIUDICE NON PUÒ RIFIUTARSI DI GIUDICARE ED È RESPONSABILE IL GIUDICE CHE SI SIA RIFIUTATO DI GIUDICARE IN MANCANZA DI UNA NORMA. Come si può notare, questo è un principio totalmente opposto; il giudice non può giustificare l'omissione della sua decisione, che è tenuto a dare, in mancanza di una norma. Questo significa che il giudice DEVE GIUDICARE SEMPRE; e ove trovi una lacuna dell'ordinamento, egli la debba colmare attraverso gli.

Istituti dell'interpretazione o dell'analogia. Questa è una delle più importanti riforme del CODE CIVIL rispetto al diritto intermedio.

INTERPRETAZIONE DI PORTAILS (un componente della commissione di Napoleone): "L'ufficio della legge è quello di fissare le linee massime del diritto, di stabilire i principi secondi e di non discendere nei dettagli delle questioni che possono nascere da ogni materia. Compete al magistrato, al giureconsulto, di penetrare lo spirito generale delle leggi e di dirigerne l'applicazione. C'è una scienza, per il legislatore, così come c'è per il magistrato e l'una non rassomiglia all'altra. La scienza del legislatore consiste nel trovare in ogni materia i principi più favorevoli al bene comune; la scienza del magistrato è quella di mettere questi principi in atto, di ramificare tali principi e di estenderli per una applicazione saggia e ragionata alle ipotesi specifiche."

E alla giurisprudenza che noi abbandoniamo i casi "rari" che nonsarebbero entrati in nessun piano del legislatore ragionevole, i dettagli troppo specifici, che non devonoaffatto occupare il legislatore e tutti gli oggetti che ci si sforzerebbe inutilmente di prevedere e che unaprevisione precipitosa non potrebbe essere fatta senza danno. È all'esperienza, di colmare successivamentei vuoti che noi lasciamo. I codici del popolo si fanno col tempo ma propriamente parlare non li si faproprio". (nel senso che è chiaro che il codice lo si individua nel tempo, ma non è propriamente fatto. Ilcodice è quello che viene riempito dai giudici che applicano i principi generali stabiliti dalle norme).Quindi questa è un'affermazione di una politica legislativa differente da quella del diritto intermedio e daquella del SOVRANO ASSOLUTO, è l'idea GIUSNATURALISTICA che esistono principi generali del diritto, chesicuramente ilcodice regola una serie di casi ma non può entrare nello specifico, in tutti quanti i casi, senza creare un danno alla CERTEZZA DEL DIRITTO perché è evidente che il legislatore anche cercando di prevedere tutto non riuscirebbe a prevedere tutto lasciando dei vuoti; proprio per questo anziché sforzarsi nel prevedere tutto il giudice più appropriatamente meglio che stabilisca che si interessi dei principi generali, perché esiste una scienza del legislatore che consiste di trovare, per ogni materia, i principi più favorevoli al bene comune. →LA LONGEVITÀ DEL CODE CIVILETutto ciò ha comportato una forte longevità del codice civile, redatto in virtù di questi principi generali, perché affianco all'intervento del legislatore (il quale ha operato più raramente sul codice e molto di più tramite l'emanazione di leggi speciali ad esempio la legislazione sui consumatori, meta delIl testo formattato con i tag HTML corretti sarebbe il seguente:

Nel XX secolo si è affiancata l'attività di adattamento della "giurisprudenza". Essa ha interpretato le norme creando nuovi istituti che il codice civile non prevede proprio, per esempio:

  • L'ISTITUTO DELL'ABUSO DEL DIRITTO (ABUS DE DROIT) ovvero l'atto di chi esercita un proprio diritto allo scopo di nuocere o arrecare danno ad altri. Il concetto di "abuso del diritto" non avrebbe potuto essere contenuto dalle norme del codice civile francese perché esso non avrebbe mai stabilito un limite così netto al diritto di proprietà; infatti, esso è il codice che deve affermare l'intangibilità del diritto di proprietà. L'idea dell'"abuso del diritto" è stata affermata in senso generale, non solo per quanto riguarda il diritto di proprietà, dalla giurisprudenza francese. Quindi è una clausola generale di marca giurisprudenziale.
  • L'ASTRAINTE: ISTITUTO DI CARATTERE PROCESSUALE, che...

Oggi è regolato dal codice di procedura francese. Esso è un comando che il giudice può dare ad una della parti in giudizio e che obbliga tale soggetto a compiere una determinata attività, in mancanza della quale la parte inadempiente dovrà pagare una somma di denaro alla controparte. L'ASTRAINTE è una versione privatistica dell'INJUDEMENTS (ingiunzione giudici equity).

L'INTERPRETAZIONE DEL ARTICOLO 1384 (OGGI 1242): il codice civile francese disciplina la responsabilità civile solo 5 articoli. Il 1384 è uno di questi, esso stabilisce che "la responsabilità non è solo per fatto proprio ma è responsabile colui che deve rispondere del danno provato da altre persone o dalle cose". Questa è una norma che estende la responsabilità anche a coloro che devono rispondere del fatto di persone con cui hanno un particolare legame. Questa è una responsabilità che riguarda,

per esempio, il datore di lavoro. Originariamente questo riguardava all’ipotesi del “FATTO DELLA COSA” cioè quando il custode di una cosa fosse chiamato a rispondere dei danni provocati dalla cosa stessa. L’interpretazione di questo articolo, 1384, è così ampia che ha fondato tutta la teoria della RESPONSABILITA’ OGGETTIVA in ambito francese; è stata estesa per esempio alla circolazione automobilistica con ARRET JAND HEUR (prima interpretazione in senso estensivo) del 1930 che nonostante riguardasse la circolazione automobilistica, quindi non potesse essere ricondotto all’ 1384, è stato considerato come sussumibile alla previsione dell’articolo 1384. In questo caso è successo che riconducendo la responsabilità per la circolazione automobilistica al 1384, poiché il 1384 stabilisce una responsabilità SENZA COLPA, quindi OGGETTIVA, la responsabilità automobilistica è

diventata OGGETTIVA. L'interpretazione ampia del 1384 ha fatto sì che in Francia si affermasse un principio generale per cui molti casi, diversi da quelli previsti dal 1384, è possibile individuare un responsabilità oggettiva perché ad essi è estesa la responsabilità del 1384. Non è estesa, invece quella del 1382/1383 che impongono che il fatto sia provocato in maniera DOLOSA o COLPOSA.

LA DOTTRINALa dottrina in Francia non ha avuto lo stesso ruolo della dottrina tedesca, perché quella francese non è orientata su costruzioni concettuali molto ampie; per il motivo che, come si è avuto modo di notare, la giurisprudenza francese ha uno stile che non lascia alcuno spazio all' "INTERPRETAZIONE CONCETTUALE". Essa è una giurisprudenza, ligia all'idea del principio della divisione dei poteri, che normalmente applica la legge esclusivamente attraverso il richiamo al suo significato letterale.

Ancorché la legge sia estesa a casi, completamenti diversi da quelli previsti, la giurisprudenza della cassazione francese giustifica la sua interpretazione tramite il richiamo al testo di legge. Quindi non lascia alcuno spazio all'"interpretazione creativa".
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
19 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/02 Diritto privato comparato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Matty_00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi giuridici comparati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Meoli Bruno.