Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L'ESPERIENZA TEDESCA: la non operatività
Uno dei principi su cui si fondava il sistema tributario tedesco era l'assenza di discriminazioni a seconda della nazionalità dei contribuenti. Il prelievo fiscale tedesco non si differenziava in base all'appartenenza ad uno Stato di residenza, ma a seconda della fonte di produzione del reddito e, quindi, secondo il luogo della sua produzione.
La B.F.H. (Bundesfinanzhof) ha negato che un pregiudizio fiscale collegato alla sede estera di una società potesse inequivocabilmente violare l'art. 6 dell'Accordo comunitario, negando l'esenzione per l'imposta patrimoniale ad una società italiana tassata in Germania secondo le fonti di produzione del reddito.
La Corte Europea, con il caso AVOIR FISCAL, ha deciso che una società poteva essere discriminata a causa di pregiudizi fiscali solo se avesse subito una discriminazione a causa della sua residenza in un altro degli Stati membri, facendo apparire pretestuosa la discriminazione.
L'interpretazione della B.F.H. (Bundesfinanzhof) sulla tassazione della residenza dell'imposta interna è la differenza tra una tassazione basata sui fini personali (come un'imposta personale che tiene conto della specifica situazione del contribuente) e una tassazione basata sulle fonti per l'imposta estera (senza prendere in considerazione le circostanze personali in quanto un'imposta oggettiva che colpisce le fonti di reddito interne) ed è un principio fondamentale del sistema tributario tedesco da far valere anche nei confronti del diritto europeo.
Questi limiti o discriminazioni fiscali sono stati abbattuti con la sentenza SCHUMACHER riconoscendo la differenza tra i residenti e i non residenti, che, nonostante l'esistente tendenza di collegamento basato sulla residenza, ha perso rilevanza per il riconoscimento delle agevolazioni fiscali personali nei confronti dei non residenti diventando discriminatorio.
Tendenza più accentuata è la totalità o
Quasi delche appare ancor nel caso in cui reddito dei soggetti non residenti è prodotta nello stato della fonte, che concede agevolazioni solo ai residenti. Agevolazioni riconosciute pendolari dei Paesi Le venivano solo nei confronti dei Bassi estendendosi ad es. ai belgi o ai francesi, non, che producevano reddito in Germania. Approvazione, il 21.12.1992, di una La sentenza citata ha avuto come primo effetto l'legge sui pendolari. 23 nel 1995 ha cambiato radicalmente il sistema Successivamente, il Legislatore tedesco di tassazione dei pendolari: ai sensi dell'art. 1, comma terzo della legge sull'imposta viene concesso non solo ai cittadini comunitari ma anche agli altri non-redditiresidenti la possibilità di essere trattati, dietro richiesta, come tassabili illimitatamente ossia secondo il principio della residenza. Ciò a condizione che i conseguano meno del 10% del loro reddito e non più di contribuenti in questione 6136 Euro fuori dalla.
Germania (tale limite corrisponde, nella RFT, pressappoco al minimo vitale). 21.12.1992,La legge del fu considerata discriminatoria, anche su pressione della Commissione Europea, in base all'art. 48 secondo comma del Trattato, in quanto ilvenivacittadino dell'Unione, soggetto al regime della tassazione secondo le fonti,escluso agevolazioni spese acquisti di famigliadalle per le per gli , per il coniugevivente all'estero, senza alcun riconoscimento dell'aliquota dello splitting e del minimovitale, per cui essa fu appositamente modificata.elemento discriminatorioAltro limite o del sistema tributario tedesco era costituito daldell' acconto operante imposta societàsistema nell' sul reddito delle .fino al 2001 il sistema classico delLa Repubblica Federale, , non adottava per le societàprelievo definitivo quello dell'acconto imposte giàsui redditi d'impresa, bensì : lepagate dall'impresa , rappresentavano perl'ammontare del 30% (con la distribuzione di un pagamento anticipato d'imposta dividendi) in riferimento al debito d'imposta personale degli azionisti sistema contestato dalla Commissione violazione della libertà di. Questo fu come circolazione dei capitali l'accreditamento non: dell'imposta societaria tedesca 24 giovava al socio partecipante straniero non poteva farlo, il quale, certamente, valere innanzi al fisco del suo Paese. Legge sulla diminuzione delle imposte del 23.10.2000. E' stata quindi approvata la, che ha sostituito il vecchio sistema dell'acconto con quello della metà del reddito, secondo il quale: gli utili societari vengono tassati, 1. in primo luogo, con un'aliquota d'imposta definitiva del 25%. il dividendo distribuito agli azionisti viene tassato soltanto per metà 2. in base al calcolo dell'imposta sul reddito, secondo la cosiddetta procedura della metà del reddito. le spese aziendali possono dedursi per.la metàAnalogamente .L’effetto a cascata, da una società di capitali ad3. dovuto alla distribuzioneun’altra, la percezione di dividendi da una società diè stato evitato in quantocapitali viene qualificata esente da imposta, ai sensi dell'art. 8 b, commi primo esecondo della legge tedesca sull'imposta societaria.cessione di una società ad un'altra, la tassazione4. Nella ipotesi di ha luogo nel caso inle riserve in futuro vengano prima o poi realizzate dalla societàcui occulteceduta .Il ritiro di investimenti dall'estero non è5. , compiuto da una società tedesca,tassabile le corrispondenti spese di gestione aziendali sono poi. Parimentiindeducibili fiscalmente (ex art. 3, comma primo Legge sull'imposta sui redditi). I nonresidenti (sotto il profilo fiscale) riscuotendo i dividendi da una società interna traggono oravantaggio. 25Pertanto è condivisibile la scelta del cambio del
redditi. Per contro al di fuori del campo di applicazione della Direttiva Madre - Figlia la società viene tassata al 25% estera Madre dall'imposta societaria (che era stata pagata dalla Figlia) e con l'imposta sul reddito di capitali, con un prelievo tributario complessivo del 40%. Ogni differenza di prelievo sugli investimenti internazionali rappresenta un'inammissibile discriminazione in base al trattato comunitario se discrezionale, oppure se comporta una velata limitazione della libertà di circolazione dei capitali. Secondo la Corte di Giustizia deve essere riconosciuta la libertà di cercare la forma organizzativa più conveniente. Ma se la società europea residente all'estero non frappone in Germania alcuna società di persone, viene invece tassata per i suoi dividendi con una percentuale più alta di 15 punti, con un pregiudizio ulteriore della libertà di circolazione dei capitali e di stabilimento, con conseguente
discriminazione. Nel caso di un'impresa tedesca che gestisca una stabile organizzazione all'estero dei non-residenti non viene esonerata dalla tassazione, la fonte di reddito tedesca in virtù del trattato sulla doppia imposizione, pur tenendosi conto dell'imposta pagata all'estero (ex art. 34 c, imposta sui redditi). In assenza di un trattato sulla doppia imposizione, il punto è che non si può giustificare il divieto di compensazione delle passività di cui all'art. 2 a, comma primo, 27 della imposta sui redditi, che rappresenta una discriminazione evidentemente contraria ai termini del Trattato. Già la Corte di Giustizia nella sentenza VESTERGAARD, alla fine del 1999, aveva deciso che la deducibilità all'estero delle spese aziendali sostenute poteva essere ammessa in presenza dei medesimi requisiti richiesti per la deducibilità all'interno. I redditi dei non residenti non sono tassabili, al contrario.Secondo il fisco tedesco, in virtù del Trattato sulla doppia imposizione, la giurisprudenza fino al 1998 considerava deducibili le passività. Grazie alla sipa, le imposte sui corrispondenti profitti prodotti successivamente sarebbero state cancellate dalla legge del 1998 sugli sgravi fiscali. Questa possibilità è stata eliminata. Nel caso concreto, non esiste una connessione indiretta plausibile tra la non tassazione dei profitti e l'irrilevanza delle passività. Anche la Corte di Giustizia europea, nel caso AMID, ha deciso su una corrispondente disciplina belga: anche questa rifiuta di considerare la mancata deducibilità delle passività come un semplice effetto.