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DELLA RAGIONE
Lo stesso Federico II era un esponente colto del movimento illuminista ed è stato autore di alcune opere di stampo illuminista. Un'operetta del 1750 ci dà l'idea di come il suo mandato al cancelliere si fondasse proprio sui valori e sugli ideali dell'illuminismo: si legge che la legislazione deve essere ragionevole e per essere tale deve tendere alla pubblica felicità; le leggi devono essere chiare e precise nel loro modo di essere interpretate alla lettera e in modo tale da non incoraggiare la litigiosità; le leggi devono essere poche perché molte leggi rendono i giudizi difficili e troppe leggi le rendono arbitrarie; le leggi devono essere riunite in un corpo unitario affinché non si contraddicano reciprocamente; le leggi dovrebbero prevedere ogni caso futuro (cioè ogni azione deve essere giuridicamente qualificata); le leggi devono essere benevoli e le leggi penali devono stabilire pene non sproporzionate alla.gravità del reato e non devono prevedere che i reati siano provati mediante la tortura. Emergono i principi su cui Federico II voleva che questa Codificazione fosse basata. Proprio alla luce di questi principi che il primo progetto di Cocceius non viene accolto favorevolmente da Federico II; accoglie la parte relativa alla riorganizzazione giudiziaria, ma rifiuta la parte relativa alla riforma legislativa, ritenendo che il progetto fosse ancora troppo legato alla tradizione romanistica e non esprimesse sufficientemente i valori giusnaturalisti e illuministi (il diritto della ragione). Quindi, il progetto della riforma legislativa prende un nuovo avvio sotto la responsabilità del nuovo cancelliere Von Carmer e viene affidato a 2 giuristi di spiccato orientamento giusnaturalista (i quali sono ??) nel 1780. Nel 1787 il progetto viene portato a conoscenza del pubblico da cui ci si aspetta delle opinioni per saggiare l'impatto di questo progetto. Infine viene promulgato nel 1794.
sotto Federico Guglielmo II. Le CARATTERISTICHE PRINCIPALI del Codice. Parliamo di Codificazione nella misura in cui l'ARL non disciplina soltanto il diritto privato, ma anche le altre branche del diritto, tra cui diritto pubblico, amministrativo, ecclesiastico. Si caratterizza per un'impronta fortemente casistica (consta di oltre 17.000 paragrafi). La Codificazione prussiana va a questa ambizione. La SISTEMATICA. È articolato in: Un'INTRODUZIONE, la quale si caratterizza per l'enunciazione di alcuni principi di stampo giusnaturalista; PARTE I, che contiene la disciplina dei diritti sulle cose; PARTE II, che disciplina i diritti del singolo che si fondano sull'appartenenza alle diverse comunità: i diritti e doveri del singolo nella comunità rappresentata dalla FAMIGLIA, i diritti come membro di uno stände (CETO), i diritti nei confronti dello STATO. Notiamo che manca il PRINCIPIO DI UNITARIETÀ del soggetto di diritto dinanzi allalegge.Nei Codici moderni la legge si applica ad un soggetto inteso come unitario, mentre questoCodice distingue varie discipline, a seconda dell'appartenenza dei singoli ad un ceto piuttostoche ad un altro.Pressappoco nella stessa epoca di gestazione, viene elaborato, nell'arco di un tempo piuttostoesteso e lungo, un altro Codice di area Germania, cioè il CODICE AUSTRIACO, che verràpromulgato nel 1811. I tempo di elaborazione di questo Codice sono quasi coesi all'ALR. Ilavori preparatori hanno inizio sotto MARIA TERESA D'AUSTRIA nel 1753 e si protraggonoanche sotto i successori di Maria Teresa d'Austria.Un primo progetto presentato al Consiglio di Stato nel 1769 viene respinto perché ritenutonon adeguato, troppo lungo e viene istituita una nuova commissione nel 1771. Nel 1777 vienepromulgata una sola parte, quella relativa alle persone, sotto GIUSEPPE II.Qui la disciplina viene ridotta ad un disposto molto più sintetico (300 paragrafi,
Rispetto ai 1500 del precedente progetto). I lavori procedono sotto LEOPOLDO II, che incarica una commissione presieduta da VON MARTINI, il quale era titolare della cattedra di diritto naturale e istituzioni civili dell'università di Vienna. Il progetto poi prosegue sotto VONZEILLER, allievo e successore di Von Martini presso la medesima cattedra. Infine, il progetto finale viene promulgato sotto FRANCESCO I nel 1811.
Anche questo codice si può ricondurre alle Codificazione dell'assolutismo illuminato, ma presenta degli esiti finali da quelli che anno caratterizzato l'ALR.
Le principali DIFFERENZE: anzitutto, il Codice Austriaco (ABGB) si occupa solo del diritto civile ed è anche un Codice piuttosto breve. E soprattutto, la differenza rilevante è che questo Codice recepisce il principio di unitarietà del soggetto di diritto. Lo recepisce soltanto formalmente perché vigeva ancora l'istituto della servitù della gleba, che
verrà abrogato solo nel 1848. Le CARATTERISTICHE. Si compone di 1502 paragrafi e si articola in: Un'INTRODUZIONE, la quale al paragrafo 7 disciplina l'interpretazione del giudice in caso di lacuna di legge. Questa disposizione ci rivela la sua eredità giusnaturalista dal punto di vista della cifra culturale che sottende questo Codice, nella misura in cui il giudice, in ipotesi di lacuna di legge, è indicato anzitutto ad applicare il criterio dell'analogia, e se questo criterio non soccorre, il giudice deve fare ricorso ai principi del diritto naturale. LIBRO SUL DIRITTO DELLE PERSONE; LIBRO SUL DIRITTO DELLE COSE (si occupa sia i diritti reali che i diritti personali sulle cose); troviamo anche la responsabilità extracontrattuale, la quale si fonda su una clausola generale di responsabilità per colpa. Anche in questo Codice, che pure è di area tedesca, troviamo un principio generale e astratto di responsabilità per.colpa (come nel Code Civil). La ragione è evidente, cioè l'ispirazione giusnaturalista ha consentito di tradurre l'impianto tipico proveniente dalle fonti romanistiche in un principio generale.LIBRO SULLE DISPOSIZIONI COMUNI AL DIRITTO DELLE PERSONE E AL DIRITTO DELLE COSE.
RAPPORTO CON LA SOCIETÀ DELL'EPOCA.
Siamo nel contesto di una società caratterizzata da istituti che erano presenti nell'Antico Regime (il Codice è più avanti della società che intende disciplinare). Tra gli interventi di adeguamento del Codice, quelli più rilevanti sono costituiti dalle novelle (interventi legislativi di riforma che hanno avuto luogo tra il 1814 e il 1816 in diverse materie), che si ispirano all'esperienza tedesca (BGB).
L'influenza del Codice all'estero ha interessato alcuni stati dell'Europa orientale, che peraltro sono stati a lungo sotto la dominazione Austriaca.
Altra esperienza di Codificazione in area
germanica: il CODICE CIVILE SVIZZERO (ZGB). Promulgato nel 1907 per entrare in vigore nel 1912. Siamo nel contesto di un territorio su cui formalmente insiste il Sacro Romano Impero (la Svizzera faceva parte del Sacro Romano Impero). Abbiamo la nascita di una confederazione in tempi molto precoci. Quello che va rilevato è che la Svizzera ha raggiunto abbastanza precocemente la propria indipendenza dall'impero. Già alla fine del 400, a seguito di conflitti con le truppe imperiali che hanno visto prevalere l'esercito svizzero, la Svizzera era di fatto indipendente dall'impero. Questa indipendenza è stata formalmente riconosciuta con la Pace di Westfalia nel 1648. Nel 1798 viene occupata dalle truppe napoleoniche e quindi sperimenta una breve fase come Repubblica unitaria fino al 1803, anno in cui Napoleone restituisce le competenze al cantone. Dopo la caduta di Napoleone i cantoni si riuniscono nella Confederazione Svizzera, cui aderiscono Ginevra e ??. Il datoIl più rilevante è la precoce indipendenza della Svizzera dall'Impero e, sotto il profilo delle fonti del diritto la prevalenza su questo territorio delle consuetudini locali (legati ai singoli cantoni).
Il Codice unitario entra in vigore nel 1812, ma non rappresenta la prima e unica esperienza di codificazione del diritto privato in Svizzera, perché vi era già stato un importante processo di codificazione del diritto privato a livello cantonale (a livello di singoli cantoni) intorno alla seconda metà dell'800. I modelli che sono stati seguiti in questo processo di codificazione sono 3:
- CODE CIVIL, che ha influenzato la Codificazione dei cantoni della Svizzera meridionale e occidentale;
- ABGB austriaco del 1811, che interessa i cantoni della Svizzera centrale (Il Codice del cantone di Berna);
- La SCUOLA STORICA e la DOTTRINA PANDETTISTICA, che riguarda il cantone di Zurigo e sarà molto presente nell'elaborazione dello ZGB.
Fasi delle GENESI DEL ZGB.
Nel 1874 abbiamo la revisione dell'articolo 74 della Costituzione federale, tesa ad estendere alcuni ambiti del diritto privato alla competenza del governo centrale.
Questo emendamento costituisce la premessa per la Codificazione del diritto delle obbligazioni (OR), che risale 1881. Questa codificazione precede il Codice.
Nel 1884 l'associazione dei giuristi svizzeri affida a Huber il compito di svolgere un confronto tra le diverse codificazioni dei cantoni, in vista di un'eventuale unificazione del diritto civile.
Nel 1892 Huber viene incaricato dallo stesso Ministero della Giustizia ad elaborare un progetto unitario.
Nel 1898 abbiamo un nuovo emendamento costituzionale che estende la competenza della Confederazione all'intera materia privatistica.
Nel 1907 verrà promulgato ed entrerà in vigore nel
1912.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI.
La SISTEMATICA: riprende in modo abbastanza fedele la sistematica pandettistica, ma con 2 caratteristiche peculiari; anzitutto non abbiamo una parte generale, ma solo un TITOLO INTRODUTTIVO.
Poi abbiamo un libro sulle persone, uno sulla famiglia, uno sulle successioni, uno sui beni e uno sulle obbligazioni. In realtà l'ultimo libro è costituito dall'OR adattato (che viene aggiunta come ultimo libro dello ZGB, dopo un'opera basilare di adeguamento).
Nel titolo introduttivo, il PARAGRAFO 7 svolge una funzione affine alla parte generale del BGB, nella misura in cui consente di applicare ai rapporti di diritto civile, le disposizioni generali in materia di obbligazioni, laddove questi siano compatibili con i diversi rapporti di diritto civile (sono le disposizioni relative alla nascita, all'adempimento e all'estinzione di contratti).
Lo STILE: tende a rivolgersi al soggetto comune; non ha uno stile e un tenore tecnico come il BGB.
Gli stessi giudic