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SISTEMI A COMBUSTIONE ESTERNA e INTERNA
SISTEMA A COMBUSTIONE ESTERNA
Il fluido di lavoro del ciclo termodinamico non è a contatto con i prodotti di combustione: sono separati da una superficie di scambio termico.
Vantaggi
- Flessibilità del combustibile. Possono essere usati combustibili sporchi contenenti ceneri, metalli. Uguali eventualmente poi i prodotti di combustione non vengono a contatto con le turbomacchine o componenti delicate del ciclo termodinamico.
- Carbone, legna, rifiuti.
- Sorgenti termiche.
- Scelta del fluido di lavoro tale da massimizzare il rendimento del ciclo e progettare al meglio le turbomacchine e i componenti del ciclo.
Svantaggi
- Superficie di scambio tecnico aumentata.
- Aumentano quindi i costi di investimento e il peso.
- (Non è applicabile ai sistemi di trasporto).
- Temperature massime limitate dalla resistenza meccanica.
- Non ci sono metalli atti a legale perché troppo costosi.
- Si usano quelli ferro legati (600°C ~ 650°C).
CICLO RANKINE
Abbiamo:
- pom pagina del fluido allo stato liquido
- evaporatore (scambio di fase) del fluido termovettore isobaro, con calore introdotto dalla sorgente calda.
- espansione adiabatica fino alla pressione di condensazione
- condensazione isobara con cessione di calore ad una sorgente fredda.
PECULIARITÀ ALLA BASE DEL SUCCESSO
- compressione di un liquido
- espansione di un vapore
r = WtheHo/h1 = Wout - Win/h1 = T - p = ∫ pcon Peva ƞTpol V< sub>esp dp - pcon Peva 1/ƞpol dp = (ƞTpolVesp/ƞTpol)(Pe - Pcon)
Per una pompa: il rendimento politropico è uguale al rendimento idraulicoRendimento Ciclo Rankine Ideale
1P: fluido ad espansione unids (acqua o altro a basse coeffizienti molecolare)
Il rendimento è definito come:
η = e⁄qin
Scomponiamo il ciclo in 2 sottocicli
- A. ciclo di Carnot triangolare
- B. ciclo di Carnot ideale
Quindi:
η = e⁄qin = la + lb⁄qinA + qinB = lA⁄qinA + qinB + lB⁄qinA + qinB = lu⁄qA qA⁄qinA + qinB + lA qB⁄qB qinA + qinB
ηA qA⁄qinA + qin + ηB qB⁄qinA + qinB
= qA⁄qinA + qin = Peso del ciclo A
= qB⁄qinB = Peso del ciclo B
SCELTA PARAMETRI C.R. IDEALE
A. Pressione di condensazione
B. Pressione di evaporazione
C. Temperatura di surriscaldamento
A. PRESSIONE DI CONDENSAZIONE
Se diminuisco la pressione di condensazione:
- è necessario del calore aggiuntivo per il ciclo A per scaldare il liquido
- si aggiunge del lavoro positivo in più
Quindi:
ηcv' = (ℓ + Δℓ) / (q + Δq) > ηcv = ℓ / q
Visivamente, ovvero se Δℓ >> Δq
→ mi aspetto un incremento del rendimento.
Quindi
La pressione di evaporazione ottimale è il frutto di una OTTIMIZZAZIONE TECNICO ECONOMICA che trova il migliore compromesso tra
- COSTO DELL'IMPIANTO
- RENDIMENTO DEL CICLO
Limite: Peva Lim = 300 bar con 2RH
Non conviene spingersi molto oltre perché il GUADAGNO DI RENDIMENTO Stev / Speva
DIVENTA MINORE, ALL'AUMENTARE DI Peva
Dipende molto da
- CONFIGURAZIONE DEL CICLO
- TEMPERATURA DI SURRISCALDAMENTO
INCREMENTARE EFFICIENZA CICLI RANKINE
Siamo ancora focalizzati nel ciclo vapore, sulle le trasformazioni che compie il fluido termovettore
quali espedienti ci consentono di migliorare il rendimento del ciclo Rankine, avvicinandolo a quello di Carno?
- Rigenerazione
- riscaldamento dell’acqua alimento della caldaia
- Risurriscaldamento
- aggiunge una ulteriore fase di riscaldamento dopo il riscaldamento seg precedente di una fase epomina
C. RISURRISCALDAMENTO
Scopo: incrementare la temperatura media logaritmica di introduzione del calore del ciclo
Come: si esce dalla turbina un flusso a pressione intermedia tra PA e PCONO
lo surriscaldo nuovamente in caldaia fino alla temperatura massima consentita dai materiali
Risultato: si aggiunge un sottociclo D al ciclo del vapore surriscaldato, quindi
ηCV2H = ηA + ηB QA/qTOT2H + ηD QD/qTOT2H + ηE QE/qTOT2H + ηF QF/qTOT2H
dove qTOT2H > qTOT1H perchè qA + qB + qC + qD = qTOT 2H + qF = qTOT 1H
Quindi
- diminuiscono i pesi dei rendimenti dei sottocicli in valore piu bassi
- si aggiunge il rendimento del sottociclo DE tale che η2H > η1H > ηA
Allora
ηCV2H > ηCV1H cresce all'aumentare del numero di risurriscaldamenti