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INDICATORI
Gli indicatori rappresentano uno strumento di rappresentazione di informazioni, che possono essere qualitative o quantitative associate ad un fenomeno, di un processo, ad un risultato, posto sotto osservazione, che mi permette di valutare le modifiche che sono avvenute nel corso del tempo per capire se si sono ottenuti gli obiettivi prefissati.
Ci sono diversi tipi di indicatori: INDICATORI DI STRUTTURA (definiti anche di risorse, perché danno informazioni circa le risorse utilizzate nella dimensione fisica e monetaria, in valore assoluto e percentuale); INDICATORI DI PROCESSO (servono a misurare le attività e i servizi erogati), INDICATORI DI ESITO (rappresentano il rapporto tra risultati ottenuti e risorse usate per ottenerli).
In riferimento agli indicatori è importante tenere presente alcuni aspetti: la CATEGORIA degli indicatori deve essere indipendente dai tipi di mercato, di processo, e prodotto/servizio e dovrebbero dipendere solo dagli elementi in entrata.
ed uscita. La MISURA è importante per capire le modifiche che potrebbero subentrare, è bene capire che misure usare, quindi Tassi, Percentuali, Indici. La RAPPRESENTAZIONE che deve essere più semplice possibile per consentire una lettura immediata delle informazioni (tabelle, istogrammi, diagrammi). Inoltre deve avvenire una VALIDAZIONE degli indicatori, ovvero devono essere verificati periodicamente per valutare se siano ancora significativi. (Riesame periodico degli indicatori)
TECNICHE E STRUMENTI STAT. PER MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ
BRAINSTORMING: È una tecnica che all'obiettivo di analizzare e risolvere dei problemi, in cui un moderatore espone il problema e dei partecipanti procedono con una discussione in cui ognuno espone la propria idea. Ci sono delle regole precise da seguire, tra cui il fatto di non criticare le idee proposte dagli altri, ma anzi usarle per combinarle con le proprie fini ad ottenere
Unapossibile soluzione efficace. È possibile combinare questa tecnica con il diagramma causa effetto per la risoluzione di un problema.
Abbiamo visto i 7 Strumenti statistici per il miglioramento della qualità, tutti basati sulla raccolta dei dati, che devono essere dati precisi, affidabili e documentati, dato che su di essi si andrà a basare l'intera tecnica che utilizzeremo per analizzare degli specifici casi.
FOGLIO DI RACCOLTA DATI: È un modulo adeguatamente progettato su cui sono riportati degli appositi spazi che permettono di raccogliere dei dati nel modo più semplice e sintetico possibile.
Ci sono diverse tipologie di foglio di raccolta dati a seconda delle esigenze del caso: foglio di raccolta dati per prodotti difettosi, che si usa riportando il numero totale di difetti, tipologia di difetti, e loro percentuali. Foglio di raccolta dati per posizione fisica del difetto che riporta i disegni e i profili del prodotto su cui si presentano i difetti.
che devono essere analizzati. Foglio di raccolta dati per causa di difetto che hanno l'obiettivo di evidenziare che corrispondenza c'è tra la causa e l'effetto per capire poi a quali cause bisogna dare la priorità. Fogli di raccolta dati di tipo scheda di controllo tramite i quali è possibile fare un checkUp e controllare se sono state svolte correttamente tutte le fasi precedenti del processo senza trascurarne una.ISTOGRAMMI:
Rappresenta la rappresentazione grafica più semplice dei dati che sono stati raccolti riguardo uno specifico caso, ed è utile dal momento in cui serve a capire l'andamento di questi dati e come si comporta il sistema che vogliamo andare ad analizzare piuttosto che doverlo comprendere basandosi su una tabella che può presentare un numero anche elevato di dati, che di sicuro non permettono una comprensione semplice ed immediata. Sono diverse tipologie di istogrammi: normale, a pettine, asimmetrico positivo.DIAGRAMMA DI PARETO: È uno strumento efficace per riuscire ad ottenere la cooperazione di tutti coloro che sono implicati in un caso che vogliamo andare ad analizzare per capire quali sono i problemi più gravi che risiedono all'interno di questo caso ed inoltre è uno strumento utile per avere una conferma dei miglioramenti che possiamo tenere anche nel corso del tempo, o dopo aver apportato delle adeguate modifiche. Nel momento in cui si vuole rappresentare un diagramma di parete deve essere chiaro fin dall'inizio quali sono le voci che si vogliono riportare, possono riferirsi a difetti, danneggiamenti, specifici prodotti e dopodiché bisogna decidere qual è il tempo che il diagramma vuole coprire, cercando di utilizzare per tutti i diagrammi lo stesso periodo, in modo tale poi da poterli confrontare. Ciò che si otterrà sono delle barre di lunghezza differente, dove le pare
più alte e rappresentano il problema più grave, che potrà andare adessere isolato analizzato e studiato in maniera tale da trovare delle adeguate misure correttiveutilizzando per esempio come strumento il diagramma causa-effetto.Un simile obiettivo ce l’ha la STRATIFICAZIONE, che rappresenta una tecnica da utilizzare nelmomento in cui ci si trova di fronte ad un processo talmente complesso che le relazioni causaeffetto non sono evidenti, e quindi si rivela essere utile andare a rappresentare i dati osservati indiverse sottopopolazioni che prendono il nome di strati.In questo modo è possibile identificare le cause delle variazioni relative ai dati osservati, e lastratificazione può essere fatta secondo il materiale, la macchina, l’operatore, e nel momento incui gli stessi prodotti vengono fatti da diverse macchine o da diversi operatori è utile andare adanalizzare entrambi casi per poter notare quali sono le differenze. Anche in
Questo caso si risale ad un problema che può essere successivamente analizzato, e a cui si può porre rimedio utilizzando il DIAGRAMMA CAUSA EFFETTO. Che è uno strumento utile nel momento in cui dopo che si identifica e si isola un problema, andare a ricercarne le cause. Ci sono diverse tipologie di diagrammi causa-effetto:
- Diagrammi causa-effetto per analisi della dispersione, in cui si individuano quattro classi di variazione (materiali, metodi di lavorazione, attrezzatura, metodo di misura) e si cerca di capire quali sono le cause della dispersione. I vantaggi in questo caso sono che è possibile analizzare in maniera approfondita le cause, lo svantaggio risiede nel fatto che tutto questo dipende molto da chi lo compila.
- Diagrammi causa-effetto per classificazione dei processi produttivi, in cui sulla linea principale si riportano tutte le varie fasi di lavorazione di un processo, e per ogni fase si cerca di risalire alle possibili cause che hanno portato
All'effetto finale, il vantaggio risiede nel fatto che con questo metodo è facile la comprensione, ma lo svantaggio è che è possibile che le stesse compaiono più volte all'interno dello stesso diagramma.
I diagrammi di causa-effetto per enumerazione delle cause, nei quali viene riportata una lista completa di tutte le possibili cause e si cerca di capire le varie relazioni, sono vantaggiosi dal momento in cui vengono riportate tutte le possibili cause, ma si tratta pur sempre di un metodo molto difficile e che sicuramente non permette una lettura immediata.
I diagrammi di correlazione sono utili per andare a studiare la relazione tra due variabili, che possono essere una causa è un effetto, una causa ha un'altra causa, una causa con più cause. Questo strumento richiede innanzitutto che vengano definite le due variabili X e Y, sulle quali si vuole fare l'analisi, dopodiché vanno raccolte le osservazioni relative ad ogni variabile.
che vanno poi riportate all'interno di una tabella doppia entrata. Si trova poi il valore massimo il valore minimo di X & Y, e se devi decidere anche tu unità di misura inserire nei due assi, in modo tale da avere poi una lunghezza più o meno simile in entrambi gli assi. Sì si sta analizzando la relazione che c'è tra la causa e l'effetto, la causa di solito viene posta sull'asse orizzontale, mentre l'effetto sull'asse verticale. Dopodiché va disegnato il diagramma di correlazione in base alle varie coppie riportate all'interno della tabella, per poi andare a esaminare la presenza di eventuali punti anomali all'interno degli a gramma stesso, tenendo in considerazione che è possibile che se è presente un punto distaccato rispetto al nucleo principale è possibile che si tratti di un errore di misurazione. Inoltre è possibile stabilire quanto è forte la relazione tra le due.variabili X e Y mediante il coefficiente di correlazione (R), che più è vicino ad 1 più significa che c’è una forte correlazione tra le due variabili.
CARTE DI CONTROLLO: Rappresentano uno strumento usato per andare ad analizzare la situazione di un processo con l’obiettivo di ridurre ed eliminare il più possibile la variabilità all’interno del processo. Questo permette di migliorare la produttività, ridurre gli sprechi di produzione di pezzi difettosi, evitando quindi di dover ripetere lo stesso lavoro più volte, riuscendo così ad ottenere anche un risparmio a livello di costo.
Le carte di controllo possono essere per variabili con valori continui, nel caso in cui si vada a controllare delle caratteristiche qualitative che possono essere misurate numericamente, oppure si possono avere le carte di controllo per attributi con valori discreti, per controllare le caratteristiche qualitative che non possono essere
misurate numericamente. Tra le carte di controllo abbiamo visto: X R (la carta X misura la variabilità tra i campioni, mentre la carta R misura la variabilità all'interno dei campioni) X S (viene eseguita come la carta XR, ma nei casi in cui la dimensione campionaria è abbastanza grande, di solito supera il 10 ed è anche variabile, richiede però gli stessi passaggi della carta precedente.) Carta di controllo per misure singole (usata in situazioni in cui il campione è fatto soltanto da una unità, quindi n=1). Carta di controllo p, np, u, c (utilizzate nei casi di non conformità).
TECNICHE GESTIONE RISCHIO – GUASTIHAZOP: Tecnica che permette di individuare dei potenziali pericoli all'interno degli ambienti lavorativi, e che quindi potrebbe causare delle conseguenze spiacevoli e gravi alle persone esposte ai pericoli stessi. - Origine grandi impianti di produzione poi estesa. - Consiste in un'alternarsi di domande fatte da un
ntribuiscono a garantire un'attenta e accurata esecuzione delle attività. Le checklist possono essere utilizzate per verificare la presenza di tutti gli elementi necessari per svolgere un compito, per controllare che tutte le procedure siano seguite correttamente e per identificare eventuali errori o omissioni. Un altro strumento importante per garantire la sicurezza è la formazione del personale. È fondamentale che tutti i membri del team siano adeguatamente addestrati e informati sulle procedure di sicurezza da seguire. Inoltre, è importante promuovere una cultura della sicurezza all'interno dell'organizzazione, in modo che tutti i dipendenti siano consapevoli dell'importanza di agire in modo sicuro e responsabile. Infine, è essenziale monitorare costantemente le attività e i processi per identificare eventuali deviazioni o problemi. Questo può essere fatto attraverso l'analisi dei dati e l'utilizzo di indicatori di performance. In questo modo, è possibile individuare tempestivamente eventuali anomalie e prendere le misure necessarie per correggerle. In conclusione, per garantire la sicurezza all'interno di un team multidisciplinare è necessario avere un leader responsabile, utilizzare strumenti come checklist, fornire una formazione adeguata al personale e monitorare costantemente le attività. Solo attraverso un approccio olistico e attento è possibile prevenire deviazioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro.