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Il Potere: Definizioni Strutturaliste
• Per Marx il potere è esercitato dalla struttura che è costituita dai rapporti di produzione.
• Per Durkheim la società si impone all'individuo mediante un insieme di norme che costituisce la coscienza collettiva.
• Per Foucault il potere è generato da un regime di verità che controlla i corpi (Biopotere).
• Per Charles Wright Mills, che negli anni '50 re-interpreta la teoria delle élites, il potere è esercitato da chi occupa posizioni chiave nell'amministrazione pubblica, nell'esercito e nella grande industria.
• In generale, per l'approccio marxista, il potere deriva dalla struttura dei rapporti economici, cioè il potere è potere economico. Gli apparati politici costituiscono una sovrastruttura di repressione (polizia) o di legittimazione (scuola).
• Il riduzionismo dell'approccio strutturalista genera una conflazione verso il basso (Downward conflaction).
(Archer 1995).TENTATIVI DI CONNESSIONE FRA STRUTTURA E AZIONE • "Vi è esercizio del potere anche quando A si impegna a rafforzare valori sociali o politici, e pratiche istituzionali, che limitano il campo del processo politico alla considerazione di questioni per A relativamente non pericolose (o non rilevanti o meritevoli)." (Bachrach e Baratz 1962). • Bachrach e Baratz giungono dunque a una concezione bidimensionale del potere. (Two Faces of Power). • La prima dimensione è manifesta (esplicita) e coincide in sostanza con la gestione dei conflitti evidenti sulle questioni cruciali (come indica Dahl). Si veda l'esempio della concertazione. • La seconda è latente (implicita) e risiede nell'importanza del processo di non-decisione, cioè nell'evitare che i conflitti entrino nel processo politico. Si veda l'esempio dei girotondi e quello degli anni di piombo. (La teoria degli opposti estremismi diF.U.D'Amato). TENTATIVI DI CONNESSIONE FRA STRUTTURA E AZIONE • A esercita potere su B quando influenza B in maniera contraria agli interessi di B. (Lukes 1974, 27). • Per Lukes il concetto di potere coincide con la nozione di interesse. Il potere politico non rappresenta gli interessi degli individui allo stesso modo. • Inoltre non significa che l'esistenza del consenso non passi per l'esercizio di una forma sottile di potere. (Si in generale al potere dei mass media che limitano la relativa autonomia individuale). • Lukes approda a una concezione tridimensionale del potere. • [...] L'affermazione che il potere può essere usato per manipolare gli interessi e le preferenze degli individui divide Bachrach e Baratz da Lukes. (Ham e Hill 1986, 99). UN RIASSUNTO DELLE POSIZIONI CONSIDERATE NELL'ANALISI • La prima dimensione è quella relativa all'esercizio diretto del potere sui conflitti osservabili. È la posizionepluralista di Dahl.
La seconda dimensione è quella relativa all'esercizio del potere nei conflitti evidenti che vengono dissimulati. È la posizione di Bachrach e Baratz.
La terza dimensione è quella relativa all'esercizio del potere nel plasmare e dar forma alle preferenze per prevenire conflitti manifesti o dissimulati. È la posizione di Lukes.
TENTATIVI DI CONNESSIONE FRA STRUTTURA E AZIONE
Parsons. Il potere come mezzo simbolico generalizzato di interscambio.
I tre problemi di Parsons:
(1) La genericità del concetto di potere espresso dalla tradizione hobbesiana. Chi ha l'autorizzazione di esercitarlo? Parsons identifica nel sistema politico (La G di AGIL) la struttura destinata a ricoprire la funzione del comando.
(2) La gestione del conflitto e del consenso. Lo Stato funziona se c'è un sistema normativo comune (I) che a sua volta è legittimato dalla condivisione di valori comuni (L).
Per questo non si genera laderiva élitista prefigurata da Wright Mills. Gli individui partecipano almercato e possono confermare con il voto la classe politica.• (3) Il potere come gioco a somma positiva. L’analogia fra poteree denaro. (Il concetto di fiducia sistemica). Il funzionamento delpotere dipende dalla fiducia riposta negli obblighi che il sistemapolitico impone e che sono finalizzati al bene comune. Da questalogica si genera il consenso.
TENTATIVI DI CONNESSIONE FRASTRUTTURA E AZIONE• Luhmann• = Parsons → Il potere è un mezzo di comunicazione.• ≠ Parsons → Il potere si fonda sulla comunicazione non sui valori.• Il potere è il codice di comunicazione del sistema politico finalizzatoalla trasmissione di decisioni vincolanti.• Come ogni situazione comunicativa il potere implica contingenza(possibilità di agire altrimenti) quindi incertezza (rischio, disordine,disturbo, irritazione, noise sono tutti
termini sistemici) sia per chiesercita il potere sia per chi lo subisce.
TENTATIVI DI CONNESSIONE FRA STRUTTURA E AZIONE
- FONDAMENTALE È CHE IL POTERE NON SI ASSEGNA A UNO SOLO DEI DUE PARTNER MA È UNA COMUNICAZIONE RIFLESSIVA.
- ENTRAMBI I PARTNER DETENGONO UN POTERE SPECIFICO.
- Per esempio lo Stato può imporre una decisione vincolante e un cittadino la può trasgredire. In società questo accade continuamente e configura una situazione di rischio.
- IL RISCHIO NON STA NELL'ABUSO EVENTUALE DI POTERE DA PARTE DELLO STATO, MA DALL'EVENTUALITÀ CHE SI PRESENTI UN DEFICIT DI POTERE NELLA SOCIETÀ COMPLESSA. (Inflazione del potere mentre crescono aspettative).
- Dal punto di vista del sistema politico, il rischio si riduce (operazione di riduzione di complessità) limitando la trasmissione di decisioni processuali nel tentativo di riprodurre l'ordine sociale (order from noise).
- Luhmann Vs. Habermas (che
della strutturazione. Secondo questa teoria struttura e azione si compenetrano.
- Lo scopo è quello di creare un paradigma non troppo volontaristico (come nel caso dell'individualismo metodologico) né troppo deterministico (come nel caso dello strutturalismo).
- Quindi annulla la distinzione fra azione e struttura compattandole insieme. (Si veda l'esempio del codice stradale).
- L'agire produce la struttura sociale come abile realizzazione (skilled performance) degli attori.
- La struttura diventa un codice linguistico (o una semantica) che pone vincoli all'agire ma che lo rende possibile.
- Le strutture esistono nel momento in cui gli attori le mettono in pratica. In questo modo l'impostazione ignora il condizionamento strutturale.
TENTATIVI DI CONNESSIONE FRA STRUTTURA E AZIONE
- In Parsons - come sottolinea Colozzi - il collegamento fra struttura e agire è dato dalla condivisione dei valori comuni.
indipendente rispetto all'osservatore.
- empirismo → sostiene che non esistono solo oggetti fisici. Ci sono anche oggetti sociali che hanno una realtà sui generis e che non vanno indagati come gli oggetti fisici.
- empirismo → i poteri causali degli oggetti (o fatti, o fenomeni sociali) non sono risonducibili al movimento delle palle del biliardo ma si caricano di contingenza aggiuntiva (il concorso di cause è dato dall'interazione fra struttura e azione).
- Il realismo critico considera I fatti sociali come proprietà emergenti (cioè fenomeni che non sono riconducibili alla struttura o all'azione o alla loro unione, ma alla loro relazione).
- La sociologia relazionale e la teoria morfogenetica condividono la nozione di proprietà o effetto emergente.
ARCHER Vs. GIDDENS
- Dualismo analitico Vs. Dualità della struttura.
- Il concetto di dualità della struttura compatta i termini di
struttura e azione definendo un'ontologia sociale della prassi. In altre parole, per Giddens, i poteri causali della struttura rimangono virtuali fino a che non vengono attualizzati dagli attori.
Il concetto di dualismo analitico (su cui si basa la posizione epistemologica del realismo critico) si fonda su una separazione analitica fra struttura e azione introducendo la centralità della variabile tempo. In questo modo struttura e azione esprimono poteri propri.
La struttura pre-esiste rispetto all'individuo in quanto "esito non intenzionale di attività di persone che sono vissute prima di quelle che interagiscono con la struttura". (Colozzi)