Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Sistema motorio Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Movimenti ritmici e movimenti volontari

I movimenti ritmici, come la respirazione, la masticazione, il nuoto, il volo e il cammino, sono fondamentali per la sopravvivenza degli organismi animali. Questi movimenti sono resi possibili grazie all'attività di centri nervosi chiamati Central Pattern Generator (CPG), capaci di generare segnali elettrici ritmici e di attivare i muscoli scheletrici in modo automatico.

I movimenti volontari, invece, richiedono l'attivazione dei motoneuroni spinali da parte dei neuroni della corteccia motoria primaria attraverso sistemi di fibre. Inoltre, durante un movimento volontario, il cervello riceve informazioni sensoriali di tipo neuromuscolare o tattile attraverso le vie corticospinali discendenti, che forniscono feedback sulle conseguenze e i risultati del movimento.

Per ogni movimento volontario, il cervello elabora un piano motorio che determina quanti segmenti scheletrici coinvolgere nel movimento, la velocità e altri parametri necessari per eseguire il movimento in modo efficace.

La forza e la tempistica con cui attivarli. La programmazione del movimento avviene sfruttando le mappe funzionali della periferia muscolare che caratterizzano l'area 4 di Brodmann. I neuroni di quest'area cortecia motoria primaria codificano per la forza e la direzione dei movimenti volontari utilizzando codici diversi e i loro assoni rappresentano l'output principale della corteccia cerebrale.

FUNZIONI MOTORIE DEI NUCLEI DELLA BASE

I nuclei della base sono strutture sottocorticali coinvolte in processi motori. Tra queste regioni lo striato, il globus pallidus mediale e la parte reticolata della sostanza nera sono per lo più costituite da neuroni GABAergici, il nucleo subtalamico è invece di natura eccitatoria glutammatergica, mentre la parte compatta della sostanza nera è formata da neuroni dopaminergici.

Le informazioni che giungono ai nuclei della base vengono prevalentemente inviate attraverso le proiezioni

corticostriatali che originano da gran parteallo striatodelle regioni della corteccia cerebrale e sono integrate utilizzando circuitiintrinseci che sono macroscopicamente organizzati in una via diretta e una viaindiretta con effetto opposto, rispettivamente di eccitazione e di inibizione, sulmovimento. L’informazione elaborata lascia i nuclei della base attraverso due, la parte reticolata della sostanza nera e il globus pallidusstrutture di outputmediale, per raggiungere il talamo e venire successivamente ritrasmessa alle stesse.aree della corteccia cerebraleLa funzione di questi circuiti nel contribuire ai processi motori non è stata del tuttochiarita. In condizioni di riposo i nuclei della base inibiscono in modo tonico iltalamo e quindi non si ha attivazione della corteccia cerebrale e si osservaun’assenza di movimento. L’attivazione fasica dei nuclei della base rimuovetemporaneamente questa inibizione del talamo permettendo, di

conseguenza, l'attivazione della corteccia e quindi il movimento. I nuclei della base, quindi, non iniziano i movimenti ma ne permettono l'attivazione e contribuiscono a discriminare tra più movimenti possibili.

CERVELLETTO E CONTROLLO DEI MOVIMENTI

Le funzioni del cervelletto si possono dedurre dai deficit provocati da lesioni a carico di questa struttura nervosa: ipotonia, astasia-abasia, atassia e tremore.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
3 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa.pesa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biofisica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Fadiga Luciano.