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Appunti sul Sistema immunitario Patologia Generale Pag. 1
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IMMUNITA’ ACQUISITA

▪ O SPECIFICA

L’immunità innata, lo dice la parola stessa, è presente fin dalla nascita. La peculiarità di

questo tipo di immunità è che NON riconosce un determinato antigene, non ha quindi

memoria e non ha la capacità di conservare le informazioni su un determinato antigene.

L’immunità innata è formata da fattori di difesa UMORALI (ne fanno parte le cellule

presenti nel torrente circolatorio e nei tessuti) e fattori di difesa CELLULARI (proteine del

complemento).

Le cellule che si accorgono di una possibile invasione sono:

▪ MASTOCITI

▪ GRANULOCITI

▪ MONOCITI: restano in circolo circa 6 ore, dopo migrano per diapedesi nei tessuti e

quindi si trasformano in macrofagi con funzione fagocitaria.

▪ CELLULE NATURAL KILLER

L’attivazione dell’immunità innata avviene in 3 fasi: →

1. Intervengono le barriere meccaniche e le barriere microbiologiche quindi cute, mucose,

annessi (tipo ciglia, peli), succhi gastrici, succhi enterici ecc.

2. Intervengono i neutrofili e altri granulociti

3. Intervengono i macrofagi, le cellule dendritiche e le cellule natural killer.

Le cellule dendritiche hanno il compito di monitorare la presenza di possibili invasori, attraverso un

sistema di riconoscimento ben preciso: recettori PRR.

Le strutture molecolari riconosciute dei PRR sono chiamate PAMP. Il legame PRR-PAMP induce le

cellule dendritiche a lasciare le mucose e migrare negli organi linfoidi secondari, sono dove presenti

i linfociti T e B e avviene così il legame ANTIGENE-LINFOCITA.

→ →

NB: organi linfoidi primari timo e midollo osseo. Linfoidi secondari ad esempio milza, tonsille,

linfonodi ecc.

Quindi le cellule dendritiche, a differenza dei macrofagi e dei neutrofili, NON sono in grado di

fagocitare l’antigene ma lo catturano e lo espongono sulla propria superficie. In tal modo, l’antigene

verrà riconosciuto dalle cellule natural killer, le quali daranno il via alla risposta immunitaria

SPECIFICA.

Infatti, le cellule dendritiche si concentrano principalmente a livello di tessuti che fungono da

barriera con l’ambiente esterno, come ad esempio la pelle, il rivestimento interno del naso, dei

polmoni ecc. Quindi possono essere paragonate a delle vere e proprie sentinelle.

L’immunità acquisita, invece, NON è presente fin dalla nascita ma si acquisisce col

tempo, ed è dotata di memoria.

La capacità principale dell’immunità acquisita è quella di distinguere il SELF dal NON

SELF (grazie al complesso MHC complesso di maggiore istocompatibilità.)

- MOLECOLE SELF proprie dell’organismo

- MOLECOLE NON SELF estranee.

Le cellule dell’immunità acquisita sono:

▪ LINFOCITI B, i quali restano nel midollo osseo.

▪ LINFOCITI T, i quali migrano nel timo.

I linfociti B sono responsabili della difesa UMORALE, producono le immunoglobuline

(IgG, IgE, IgA, IgD, IgM). Ogni linfocita B esprime solo un’immunoglobulina.

Le immunoglobuline vengono quindi prodotte dai linfociti B in risposta ad un antigene.

Fungono da recettori BCR e possiedono una regione variabile detta FAB ed una regione

costante detta FC.

Sono paragonabili a delle sentinelle, si organizzano e si specializzano in tanti gruppetti in

grado di riconoscere uno specifico invasore. Quando incontrano questo “invasore” sono in

“invasore” viene

grado di produrre anticorpi e quindi di attaccarli. Una volta che questo

debellato, una piccola parte di questa popolazione di cellule (costituite da memoria) resterà

in circolo e quindi saranno in grado di riconoscere, eventualmente, lo stesso invasore.

I linfociti T sono, invece, responsabili della difesa CELLULARE, chiamata anche

cellulo-mediata. I linfociti T si occupano della proliferazione e della maturazione delle

cellule immunitarie. Quindi questo tipo di immunità è attiva contro i patogeni, ad esempio,

intracellulari come virus e alcuni batteri.

I linfociti T riconoscono l’antigene presentato dal complesso MHC. Possiamo fare una

suddivisione:

- LINFOCITI T citotossici

- LINFOCITI T helper

I linfociti T citotossici sono deputati alla demolizione di cellule estranee. Presentano la

molecola di membrana CD8 e riconoscono gli antigeni presentati dal complesso MHC di

classe 1 (il complesso che si trova su quasi tutte le cellule nucleate).

I linfociti T helper, invece, aiutano i linfociti B nella produzione degli anticorpi. Hanno una

sorta di funzione di coordinamento e presentano i recettori di membrana CD4. Riconoscono

gli antigeni presentati dal complesso MHC di classe 2 (il complesso che si trova solo sulle

cellule APC). Inoltre, attivano i macrofagi e regolano l’attività dei linfociti T citotossici.

COSA SONO GLI ANTIGENI?

L’antigene è una sostanza che introdotta nell’organismo è capace di reagire con gli anticorpi

e di indurre una risposta immunologica.

L’incontro con l’antigene deve avvenire negli organi linfoidi secondari, perché avvenendo in

quelli primari è ancora in corso la maturazione e, quindi, la cellula va in apoptosi e muore.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher filo4 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Medicina Prof..