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PROCESSO IMMUNITARIO

Per completezza, siccome abbiamo parlato del processo infiammatorio, come abbiamo detto diverse volte l'alternativa alla risposta infiammatoria (prima risposta di difesa dell'organismo) è la difesa immunitaria. Rispetto all'infiammazione è una risposta specifica. Nei confronti di traumi, di situazioni acute dell'organismo ad esempio il trauma meccanico, la rottura di un osso o qualsiasi altro problema si pensa al processo infiammatorio come quello di risposta, cioè quello che va a agire o ad agire contro questa situazione.

Il processo immunitario è la risposta specifica, fondamentale per un processo di guarigione. In genere, nelle situazioni in cui interveniamo (in ambito riabilitativo) si vedono molte più risposte infiammatorie rispetto al processo immunitario. Però bisogna fare una carrellata sul processo immunitario per correttezza perché sebbene non sia direttamente un problema che ci riguarda, possiamo

incontrare situazioni di allergie, intolleranza ecc. È giusto sapere quale è la differenza tra un processo e l'altro. Lo facciamo per completare i meccanismi di risposta al danno. Facilmente troveremo qualcuno allergico all'aspirina ecc.

Il processo immunitario

  1. Definizione
  2. Le celule
  3. Patologie associate a questo sistema di difesa

Definizione

Il processo infiammatorio è considerato la risposta aspecifica.

Il processo immunitario è considerato la risposta specifica al danno perché basato su un riconoscimento specificato che riguarda l'antigene e l'anticorpo. È la costruzione di un anticorpo per uno specifico antigene.

Il virus dell'influenza di quest'anno è diverso da quello dell'anno scorso, quindi è importante vaccinarsi ogni anno perché il virus induce la riduzione dell'anticorpo e l'anticorpo dell'anno scorso non va bene per il virus di quest'anno.

Il processo immunitario si mette in atto con

questa costruzione di anticorpi quando c'è unamolecola che funziona da antigene, che è una proteina, cioè molecola organica costituita in uncerto modo su cui posso costruire una molecola complementare che lo riconosca. Se il mioproblema è il carbone ad esempio, non posso fare un anticorpo contro il carbone perché èinorganico e non è un antigene. Tra gli esempi che possiamo citare possiamo dire che moltesostanze chimiche tipo la polvere, il talco non sono antigeni perché non posso fare nulla contro diloro. Sono antigeni invece i batteri, i virus e i tessuti estranei, cioè quelli diversi dall'individuo.Sappiamo infatti che uno dei problemi dei trapianti è il rigetto (riconoscimento non-self, non mio).Le malattie autoimmuni sono quelle in cui C'è una modi cazione della struttura proteica di alcunitessuti, tali per cui il mio sistema immunitario li tratta come se fossero estrani, come se

fossetessuto trapiantato

Queste sono le caratteristi fondamentali. È un processo di difesa dell'organismo perché quando costruisco gli anticorpi, questi richiamano l'uccisione della cellula che ha un antigene che riconosce o la fagocitosi della cellula che ha l'antigene. Quindi il richiamo è molto efficace. Ma proprio perché è così sensibile e soffisticato, è un sistema che se funziona troppo o troppo poco crea dei problemi importanti. Quindi le malattie allergiche, autoimmuni sono quelle in cui questa risposta anticorpale è esagerata tanto da riconoscere come estranei dei tessuti che appartengono all'organismo.

Creato con Scanner Profififififififififififififififififlfi. È molto pericoloso e causa malattie quando funziona troppo poco, ad esempio nell'AIDS c'è l'uccisione del virus HIV da linfociti, senza quei linfociti perdo il sistema di riconoscimento e quindi di risposta a patogeni importanti. I malati di AIDS

Sono molto più sensibili alle malattie infettive, tra le quali la tubercolosi. Quindi l'immunologia studia il meccanismo del sistema immunitario, l'immunopatologia studia le modificazioni, le patologie legate al sistema immunitario sia quando funziona troppo che troppo poco.

Quali sono gli elementi del sistema immunitario?

Elementi del sistema immunitario:

Sappiamo che sono i linfociti e i macrofagi, che già abbiamo visto funzionare alla fine del processo infiammatorio acuto.

Tra i linfociti ricordiamo:

I linfociti T, derivano dal timo.

Linfociti B, i linfociti T sono più grandi e hanno anticorpi associati alla membrana, cioè si sensibilizzano, ma l'anticorpo è parte integrante della membrana, devono quindi mettersi in gioco loro in prima persona per far funzionare il sistema immunitario.

Invece, i linfociti B quando sono attivati, sensibilizzati, diventano plasmacellule e costruiscono anticorpi solubili, cioè immunoglobuline, che ritroviamo nel sangue.

Allora non sono loro personalmente cellule coinvolte nella risposta immunitaria, ma sono tutte queste molecole immunoglobuline che stanno nel sangue o nei tessuti. Infatti la risposta dei linfociti T si chiama immunitaria cellulare, invece quella dei B si chiama umorale, perché gli anticorpi sono immunoglobuline. I linfociti T sono più abbondanti nel sangue, nei linfonodi e nella milza e sono capaci di uccidere una cellula se si attaccano a questa ma di fatto chi uccide e fagocita sono sempre e comunque i macrofagi, richiamati dalla presenza di anticorpi. I linfociti T sono inoltre responsabili dell'immunità cellulare, e riconoscono l'antigene attaccato alla cellula perché hanno un recettore attaccato per l'antigene perché il meccanismo è sempre quello di chiave-serratura cioè complementare, la serratura è l'antigene e la chiave l'anticorpo, potremmo dire anche viceversa. Quelli B stanno nei tessuti, nel midollo osseo.nei linfonodi, nella milza, nelle tonsille, nel tratto gastrointestinale. Inoltre questi producono immunoglobulina, sono responsabili dell'immunità umorale cioè producono anticorpi solubili, dopo stimolazione con l'antigene si trasformano in plasmacellule e producono immunoglobuline che sono costituite da proteine, le catene pesanti e quelle leggere. Le catene leggere sono quelle specifiche, quelle pesanti sono uguali per categorie di antigene. Ci sono varie classi di immunoglobuline, igG, igM, igA, igE e igD, la differenza sta nella diagnosi, se aumentano le igG c'è un'infezione in corso, le immunoglobuline della memoria sono le igM che se reincontro un virus già incontrato sono pronte a costruire l'anticorpo. Le riconosco in base all'FC, che mi aiuta a definire se ho la patologia in corso o sono immunizzato. Le igE di solito sono basse nel sangue tranne se non ho una reazione allergica. Solo un'altra cellula è capace di uccidere senza i.

macrofagi e si chiama natural Killer, un tipo particolare di linfocita T. Abbiamo quindi parlato dei linfociti T, B, macrofagi e Natural Killer.

I macrofagi sono cellule resistenti, che proliferano e se aiutati da immunoglobuline o da linfociti T attivati riescono a fagocitare e ingeriscono l'agente estraneo, infettivo o cellula malata. In una patologia autoimmune sono loro che attuano il processo della fagocitosi. Sono coinvolti nel riconoscimento, nella distruzione delle cellule tumorali anche se non riescono ad ucciderle tutte ed evitare la formazione del tumore, dipende anche dal tumore, se ha pochi antigeni è difficile che il sistema immunitario riesca ad eliminarlo. Al'inizio è più facile controllare il tumore con i macrofagi perché la prova che le persone immuno depresse sono più suscettibili a sviluppare un tumore. Spesso i tumori hanno troppi pochi antigeni perché il sistema immunitario può eliminarli.

Inoltre le cellule tumorali viaggiano sempre in gruppo quindi anche se hanno antigeni, sono nascosti, quindi il sistema immunitario uccide quelli esposti, ma quelli che stanno dentro sopravvivono e così vince il tumore rispetto al sistema immunitario. I Natural Killer uccidono cellule malate senza bisogno di sensibilizzazione, mentre prima una cellula vede un antigene e crea un anticorpo. Interazione tra i linfociti: come fanno a comunicare due tipi cellulari ed attivare il processo? Con mediatori chimici, cioè una cellula attivata produce proteine e le libera nell'ambiente e le proteine vanno ad attivare cellule simili. I mediatori che comunicano messaggi tra cellule dell'immunità si chiamano citochine, all'inizio venivano addirittura chiamate linfochine per dire che erano piccole molecole prodotte da linfociti e tra queste citochine c'è una classe specifica chiamata interleuchina (tra i globuli bianchi) ed un'altra classe TNF. Quindi da una parte abbiamo i

Linfociti B che attivati producono anticorpi e si trovano nel sangue, nel siero e vanno ad attaccarsi agli antigeni, devono prima essere sensibilizzati prima di formare gli anticorpi, poi diventa plasmacellula e sintetizza immunoglobuline.

I linfociti T hanno antigeni sulla superficie, riconoscono un anticorpo, e si mettono in gioco direttamente, attaccano la cellula che ha l'antigene e chiamano il macrofago e lega la cellula bersaglio e la digeriscono.

I natural killer riconoscono una proteina estranea senza averla memorizzata, attacca e uccide la cellula bersaglio.

Tutti questi linfociti collaborano. Quando questo sistema funziona male sia in eccesso che in difetto succedono guai. Le malattie da eccesso di risposta immunitaria sono chiamate ipersensibilità. Queste sono divise in 5 classi diverse.

  1. Ipersensibilità di tipo primo. Produce forme allergiche locali (orticaria) oppure delle forme allergiche sistemiche che può portare ad una forma di prurito in tutto il corpo o siri
ettono sui problemi respiratori (shock ana lattico o asma bronchiale) oppure la rinite allergica (intolleranza agli acari). Cosa succede? Analizziamo ad esempio il caso del polline. C'è un allergene, antigene che attiva, sensibilizza i linfociti B che incontrano il polline per la prima volta costruiscono immunoglobuline E contro il polline ma l'immunoglobulina E si prepara ad un eventuale attacco del polline e si prepara perché le lgE si legano con la coda ai baso li delle mast cellule, una volta rincontrato il polline che si attacca alle parti speci che dell'immuniglobulina e si associano al polline, la mast cellula libera istamina, se viene liberata in quantità eccessiva c'è la prima fase dell'infiammazione che è la vasodilatazione e aumento della permeabilità è formato dell'essudato. Il polline interagisce con il linfocita B, che prende il polline e fa anticorpi di tipo igE che si legano alle mast cellule.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
16 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Baby2229 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Cattolica del Sacro Cuore - Roma Unicatt o del prof Trapani Valentina.