Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
REAZIONE CRONICA GRANULOMATOSA
Quando il batterio resiste nel fagocita da luogo alla reazione cronica granulomatosa. Definita così perché in alcuni casi si forma un granuloma caratterizzato dalla raccolta di: un insieme di macrofagi, linfociti T, citotossiche, CD4, linfociti B, plasmacellule, tutte le componenti dellarisposta specifica.
A questo punto ci troviamo all'interno dei tessuti (istoflogosi) e non più all'interno del microcircolo (angioflogosi).
RIASSUMENDO il patogeno determina un'infiammazione acuta e si volge verso l'eliminazione del patogeno ed eventuale guarigione dall'angioflogosi. Se non si elimina il patogeno si andrà in corso ad un'infiammazione cronica. In alcuni casi può innescarsi l'evoluzione della mancata eliminazione del patogeno, ad es nelle malattie autoimmuni. In questo ultimo caso l'infiammazione acuta è asintomatica, quando si avvertono i sintomi si è già nella fase cronica.
fase cronica. Quando si ha la risoluzione dell'infiammazione cronica si ha la formazione della cicatrice.
Infiammazione: Con questo termine si intende l'insieme delle modificazioni emodinamiche che si verificano in un distretto dell'organismo colpito da un danno. Il danno è provocato da:
- agenti fisici: radiazioni, traumi, calore
- agenti chimici: composti tossici
- agenti biologici: batteri, virus, parassiti
A cosa serve l'infiammazione acuta?
L'infiammazione acuta può avere 2 esiti differenti:
- l'agente patogeno che l'ha scatenata si può concludere con l'eliminazione dell'agente patogeno: si ha la risoluzione.
- In altre situazioni si forma l'ascesso. La mancata eliminazione dell'agente patogeno porta ad un'infiammazione cronica, caratterizzata dalla presenza di altre cellule; le più importanti sono il macrofago e i linfociti T e B.
Quindi l'infiammazione acuta può essere
o la continuazione dell' angioflogosi oppure instaurarsi direttamente come infiammazione cronica. Quali sono le cause dell'infiammazione cronica? - infiammazione acuta non risolta - patologie autoimmuni In alcuni casi, si può avere la guarigione caratterizzata da riparazione e cicatrizzazione. Gonfiore e dolore corrispondono a vasodilatazione e iperemia passiva. Tutto ciò avviene sotto l'azione dei mediatori chimici. Poi si forma l'essudato. Il granulocita neutrofilo fa parte della risposta infiammatoria acuta ed interviene per primo poiché contiene all'interno lisozima e lattoferrina. ISTOFLOGOSI - INFIAMMAZIONE CRONICA Parliamo di istoflogosi poiché si tratta di un processo infiammatorio che avviene a livello dei tessuti. È caratterizzata da cellule differenti rispetto all'infiammazione acuta. È la conseguenza della non risoluzione dello stimolo flogistico, cioè dell'agente patogeno o altre cause. Oppurepossono essere malattie parassitarie: i parassiti sono agenti patogeni scarsamente immunogeni, cioè mantengono il sistema immunitario attivato ma non vengono eliminati e permangono nell'organismo senza dare alcun sintomo; nel tempo, saranno le uova prodotte dai parassiti a dare i sintomi e manifestare la loro presenza all'interno dell'organismo.
Si parla di risoluzione completa quando lo stimolo lesivo è stato neutralizzato.
- Il danno è limitato
- La distruzione tissutale modesta
La risoluzione completa dell'angioflogosi prevede:
- Il decadimento o l'inibizione dei mediatori prodotti
- Il rallentamento e l'interruzione della migrazione leucocitaria
- La rimozione del fluido extracellulare (essudato) attraverso le vie linfatiche: durante il processo infiammatorio acuto, anche i vasi linfatici ne risentono.
Modalità di sviluppo dell'infiammazione cronica: prolungamento dell'infiammazione acuta. È un
processo cronico a lento sviluppo, spesso asintomatico, come le malattie autoimmuni: artrite Reumatoide, Lupus Eritematoso, Diabete mellito di I tipo, ecc.
L'infiammazione cronica comporta caratteristiche differenti rispetto all'infiammazione acuta:
- fenomeni a carico del microcircolo meno evidenti
- differenti tipi cellulari: monociti, macrofagi, cellule giganti, plasmacellule, Citochine come IFNgamma e IL-1 (interlochina 1) e in alcuni casi la presenza del granuloma.
AGENTE PATOGENO->L'incapacità di digerire l'agente patogeno->porta all'insuccesso nella risposta infiammatoria acuta ->Di conseguenza si ha la persistenza dell'agente patogeno->l'agente patogeno viene sequestrato all'interno dei macrofagi, e si avrà una risposta immune cellulo mediata-> richiamerà altri macrofagi con formazione di cellule epitelioidi e giganti->si forma così il
granuloma.—--------------------------------------------------I macrofagi, quindi, sono le cellule più importanti dell' infiammazione cronica. Incircolazione hanno una emivita di 24 ore. Nei tessuti possono sopravvivere per parecchimesi. Il loro accumulo inizia nel corso dell' angioflogosi e persiste nel tempo. Nei tessutidiventano più grandi, aumenta la loro capacità di fagocitare. L' accumularsi di macrofagipuò portare in alcuni casi alla formazione di Granulomi, che vengono suddivisi in:
- granulomi immunologici: sarà contenuto un agente patogeno che non riesce ad esseredegradato.
- granulomi non immunologici: si accumulano altre sostanze, ad es una scheggia, i fili disutura, ecc. sono caratterizzati dalla presenza di macrofagi. ciò dipende dalla causa chene ha determinato la formazione.
GRANULOMA IMMUNOLOGICO
Caratteristiche dei granulomi immunologici : sono caratterizzati dall'avere il
patogenoall'interno dei macrofagi che li ha fagocitati. L' es più comune è il granuloma tubercolare, causato dal mycobacterium tubercolare capacedi sfuggire ai meccanismi battericidi dei macrofagi a causa della resistenza della loro parete. È formato da una barriera resistente all'attacco da parte degli enzimi idrolitici e sostanzeacide. La persistente attivazione dei macrofagi porta alla formazione di una necrosi caseosache occuperà il centro del granuloma; intorno ci saranno altri macrofagi che nel frattempo sisaranno trasformati in cellule epitelioidi e cellule di Langhans. Esternamente possono esserepresenti linfociti T e B presenti sotto forma di plasmacellule, che produrranno anticorpi diclasse G (quindi IgG); infine ci può essere anche una una capsula connettivale costituita dafibroblasti. (Da che cosa è costituito il granuloma? -> possibile domanda)Le cellule epitelioidi sono macrofagi attivati che assumonol'aspetto di cellule simili a quelle dell'epitelio; spesso si possono fondere tra di loro e dare origine alle cellule giganti di Langhans, che possono contenere fino a 20 nuclei. Anche altri agenti patogeni possono causare granulomi; sicuramente i parassiti: tenia echinococco (forma cisti ripiene di liquido e tenie nel fegato, nel cervello e nel polmone), filaria, schistosomi, leishmania tropica e tripanosomi. Batteri: bacillo di Koch (tubercolosi), bacillo di Hansen (che dà origine alla lebbra), treponema pallido (causa sifilide), klebsiella. Virus: possono dare linfogranuloma venereo. Miceti: sono i funghi; possono dare granuloma actinomicotico. GRANULOMA NON IMMUNOLOGICO è causato da materiale che non può essere digerito dai macrofagi: sono particelle di asbesto, quarzo o limatura di ferro. Le cellule epitelioidi e le cellule giganti di Langhans circondano il corpo estraneo aderendo alla sua superficie e isolandolo dall'ambiente circostante, pur nonRiuscendo ad eliminarlo. Attorno è circondato da una capsula di fibroblasti. Questo granuloma dà origine a fibrosi, cioè all'accumulo di collagene nei tessuti.
Il granuloma di tipo immunologico, invece, presenta una necrosi caseosa, cioè caratterizzata dal tessuto distrutto dai macrofagi, ovvero dalle sostanze tossiche prodotte dal macrofago stesso.
DA RICORDARE: Quanti tipi di granulomi esistono. Differenza con angioflogosi, perché si insatura l'istoflogosi, quali sono le cellule e le cause dell'infiammazione cronica.
IL PROCESSO RIPARATIVO
Il processo riparativo: è il processo mediante il quale viene ricostruito il tessuto distrutto durante il processo infiammatorio, dove molte cellule vanno incontro a morte. Esse devono essere sostituite per colmare il vuoto che si è venuto a creare. Il processo riparativo è sovrapponibile a quello che si ha durante la guarigione delle ferite.
Guarigione e riparazione tissutale: La
La guarigione comprende 2 diversi tipi di processi:
- Rigenerazione: Le cellule danneggiate o morte vengono sostituite dallo stesso tipo cellulare.
- Riparazione fibrosa o fibrosi: quando la perdita di tessuto viene sostituita con tessuto connettivo e si può avere la formazione della cicatrice. Intervengono i fibroblasti a secernere tessuto connettivo.
Tipi di ferite a seconda dell'origine:
- Ferite da taglio: più lunga
- Ferite da punta: rotonda
Quando parliamo di ferita, si ha la mancanza di un tessuto. La guarigione riguarda anche la natura biologica delle nostre cellule. Bizzozero nel XX secolo suddivise le cellule del nostro organismo in:
- Cellule labili
- Cellule stabili
- Cellule perenni
Cellule labili: cellule dell'epitelio di rivestimento che si dividono rapidamente: cellule epiteliali, cellule dell'apparato digerente, del tratto respiratorio, genito-urinario. Vanno incontro a guarigione veloce di cui non ci sarà più.
traccia.Cellule stabili: sn cellule la cui vita è lunga. Es cellule del fegato, cellule del connettivo.
Cellule perenni: non si riproducono mai e non vanno mai incontro a mitosi: cellule nervose,cellule muscolari.
L' esito della guarigione dipende dal tipo di ferita e dal tipo di cellule che costituiscono il tessuto interessato. Possibili cause di ferite o di distruzione di tessuto:
- agenti eziologici che causano danni di scarsa entità
- agenti eziologici che causano danni di grave entità
Es:
- agente lesivo di blanda intensità che provoca una risposta infiammatoria essudativa.
- ustioni di primo grado a cui seguirà il fenomeno di risoluzione.
Un agente eziologico particolarmente aggressivo e persistente può provocare una perdita netta di tessuto biologico mediante danno diretto oppure conseguente a fenomeni necrotici. In questo caso vengono innescati i meccanismi di guarigione, che devono portare alla formazione di tessuto nuovo che abbia più o
razione? La rigenerazione del tessuto distrutto avviene attraverso un processo biologico complesso. Le cellule del tessuto danneggiato si moltiplicano e si differenziano per formare nuove cellule specializzate che sostituiscono quelle danneggiate. Questo processo può richiedere tempo e dipende dalla gravità del danno e dalla capacità del tessuto di rigenerarsi. In alcuni casi, la rigenerazione può avvenire in modo completo, ripristinando completamente la funzionalità del tessuto. In altri casi, la rigenerazione può essere parziale, lasciando cicatrici o alterazioni nella struttura del tessuto rigenerato. La capacità di rigenerazione varia tra i diversi tipi di tessuti e tra gli individui.