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AZIENDE DI PRODUZIONE E AZIENDE DI CONSUMO
appagamento indiretto vs appagamento diretto
aziende derivate vs aziende originarie
principio di reciprocità vs principio di solidarietà
le prime possono essere aziende di produzione originaria, intermedia o terziaria a seconda del
settore di cui si occupano.
AZIENDE PROFIT ORIENTED E AZIENDE NON PROFIT
Le aziende profit oriented operano sul mercato per conseguire un profitto da destinare al
proprietario o ai proprietari. Al contrario, le aziende non profit non hanno fine lucrativo, ma di altra
natura, religioso, culturale, sociale, sportivo... Nel 1997 l'ordinamento italiano ha creato una nuova
figura di azienda non profit chiamata ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale)
AZIENDE PRIVATE E AZIENDE PUBBLICHE
Il soggetto che fa la differenza è quello giuridico, sono aziende private quelle in cui il soggetto
giuridico è costituito da una o più persone fisiche o giuridiche di diritto privato mentre sono aziende
pubbliche quelle in cui il soggetto giuridico è costituito da una persona giuridica di diritto pubblico.
AZIENDE DI PICCOLE, MEDIE, GRANDI DIMENSIONI
A determinare la differenza sono gli elementi strutturali, come l'entità del capitale investito, e gli
elementi operativi, come il volume dei processi di produzione.
GRUPPO ECONOMICO DI AZIENDE O GRUPPO AZIENDALE
E' un insieme di aziende giuridicamente distinte operanti in stretta coordinazione sotto il controllo
di un comune soggetto economico e presenta dunque una struttura piramidale. Le singole aziende
costituenti il gruppo possono operare nel medesimo settore produttivo (gruppo unisettoriale) o in
più settori produttivi (gruppo polisettoriale). Possono avere sede in un solo stato (gruppo
nazionale) o in più stati (gruppo multinazionale).
Il tipo più diffuso è il gruppo costituito da una società o ente diverso capogruppo chiamato holding
e da un diverso numero di società direttamente o indirettamente controllate da questa attraverso
un processo di partecipazioni azionarie (società affiliate). La holding può essere pura o mista, è
pura quando svolge azioni di coordinazione e di controllo delle attività, è mista quando svolge
anche attività operative. Si parla di holding diversificate quando lo scopo non è più solo quello di
acquisire partecipazioni con lo scopo di tenerle in portafoglio, ma con lo scopo di cederle e
aumentare il capitale.
Azienda divisa: insieme di aziende che operano sotto lo stesso soggetto economico e sotto lo
stesso soggetto giuridico.
Joint venture: accordo temporaneo, generalmente tra aziende di paesi industrializzati e paesi in via
di sviluppo, per realizzare un progetto o un fine comune.
Consorzi: associazioni tra imprenditori con lo scopo di disciplinare attività o fasi di attività comuni.
Cartelli: accordi tra due o più imprese con lo scopo di eliminare o ridurre la concorrenza.
Franchising: contratto con il quale un'impresa concede ad altre imprese in cambio di un
corrispettivo fisso il diritto di sfruttare la sua formula commerciale vendendo i suoi prodotti e
servendosi del suo marchio e dei metodi gestionali.
SOGGETTO ECONOMICO E SOGGETTO GIURIDICO
Onida definisce il SOGGETTO ECONOMICO come "persona o gruppo di persone che di fatto
esercita il supremo potere dell'azienda". Generalmente ma non necessariamente coincide con il
titolare dell'azienda, è infatti solitamente identificato con chi conferisce capitale proprio. Nel mondo
anglosassone l'impresa è shareholder value oriented mantre in Italia e nell'Europa continentale è
stakeholder oriented, c'è dunque la tendenza ad includere nel soggetto economico i lavoratori
dipendenti e altri portatori di interessi.
Il governo economico dell'azienda non coincide però con il soggetto economico, in quanto,
soprattutto nelle aziende di grandi dimensioni, non tutti i portatori di interessi possono essere
rappresentati, questo porta problemi di corporate governance. Per corporate governance si intende
l'insieme delle regole e degli organi che esercitano il potere economico nelle aziende. Gli organi
che la costituiscono sono: l'assemblea dei soci, che rappresenta il soggetto economico, il consiglio
di amministrazione, che ha compiti strategici e organizzativi, e il collegio sindacale che ha la
funzione di controllo.
Il governo economico nelle aziende medio-grandi è esercitato dai manager, cioè dirigenti che
prendono decisioni senza conferire capitale proprio, e che costituiscono il management. La natura
stessa dei manager porta secondo parte della dottrina ad una divergenza tra le finalità di questi e
dei proprietari, i primi mirano ad una massimizzazione del volume delle vendite, mentre i secondi
ad una massimizzazione del reddito.
Teoria dell'agenzia: contratto con cui un principale delega un agente o manager a compiere azioni
nel suo interesse. La lealtà dell'agent si incentiva con forme di remunerazione variabile e con stock
option.
Il management è anche sinonimo di direzione, controllo, gestione e amministrazione. Le capacità
del management vanno dalla pianificazione e controllo alla gestione del personale. Le sue attività
consistono nella formulazione degli obiettivi, nella realizzazione di ciò che è stato formulato e infine
nel controllo e nel confronto degli obiettivi con i risultati raggiunti al fine di individuare eventuali
cambiamenti opportuni. Il sistema del management si divide quindi in sub-sistema della
pianificazione, sub-sistema organizzativo e sub-sistema del controllo.
Il SOGGETTO GIURIDICO è la persona o le persone fisiche o giuridiche alle quali spetta la
titolarità dei diritti e delle obbligazioni che derivano dallo svolgimento dell'attività aziendale.
SCHEMA DEI QUATTRO CIRCUITI
Finanziamenti a titolo di capitale proprio, finanziamenti a titolo di capitale di credito, circuito della
produzione caratteristica e circuto di investimenti patrimoniali accessori.
Gestione: complesso di operazioni che gli organi aziendali svolgono per il conseguimento del
proprio fine.
Operazioni di gestione: finanziamenti a titolo di capitale di credito, circuito della produzione
caratteristica e circuito degli investimenti patrimoniali accessori.
Operazioni extra gestione: finanziamenti a titolo di capitale proprio.
Principio di coordinazione aziendale o principio di unità aziendale: la gestione è unitaria nello
spazio e nel tempo, le operazioni di gestione simultanee e successive sono complementari e
interdipendenti. Deriva che dal punto di vista delle decisioni la gestione deve essere programmata
sistematicamente, dal punto di vista delle informazioni i risultati economici hanno valore relativo
perchè si riferiscono ad un segmento della gestione senza tenere conto della gestione nel suo
insieme e dei segmenti precedenti, concomitanti e susseguenti.
L'EQUILIBRIO: DINAMICO, FINANZIARIO ED
ECONOMICO
Il sistema delle operazioni svolte dall'azienda genera un sistema di valori. L'oggetto di studio
principale della ragioneria è l'elaborazione di dati riguardanti il sistema di valori.
Le operazioni aziendali possono essere considerate sotto un duplice aspetto, quello monetario e
quello economico.
ASPETTO MONETARIO: considerate nell'aspetto monetario, le operazioni aziendali provocano
variazioni aumentative o diminutive del fondo dei mezzi monetari, e in particolare si parla di entrate
o di uscite.
ASPETTO ECONOMICO: considerate nell'aspetto economico, le operazioni aziendali provocano
variazioni aumentative o diminutive del capitale netto dell'azienda, in particolare si parla di costi e
ricavi per le operazioni di gestione, si parla di aumenti o diminuzioni dirette di capitale per le
operazioni estranee alla gestione.
EQUILIBRIO DINAMICO: la permanenza dell'azienda come cellula vitale del tessuto economico
generale è legata al conseguimento dell'equilibrio finanziario ed economico del sistema aziendale
nel volgere del tempo.
EQUILIBRIO FINANZIARIO: riguarda le operazioni aziendali considerate nel loro aspetto
monetario quindi il flusso delle entrate e delle uscite. Condizione necessaria è che le entrate
provenienti da diverse fonti devono assicurare la piena copertura delle uscite (E=U).I periodi di
riferimento sono brevi, mensili distinti in infra-mensili e l'equilibrio finanziario va raggiunto in via
continuativa.
EQUILIBRIO ECONOMICO: riguarda le operazioni aziendali considerate nel loro aspetto
economico quindi costi e ricavi di gestione. Condizione necessaria è che i ricavi siano sufficienti a
coprire i costi correlativi e rimanga un margine di reddito per remunerare congruamente il capitale
proprio e gli altri fattori apportati. A differenza dell'equilibrio finanziario, va perseguito per lo meno
nel lungo andare, nel corso della vita aziendale sono ammessi periodi di perdita (rischio generale
d'impresa), come può essere per esempio il periodo iniziale, l'importante è però che questi periodi
di perdita siano seguiti da molti altri con utili in misura adeguatamente superiore. I periodi di
riferimento sono necessariamente ampi, periodi pluriennali distinti in esercizi annuali.
C+r=R
L'equilibrio finanziario e l'equilibrio economico sono due momenti dell'unitario equilibrio dinamico
ed evolutivo. Un soddisfacente andamento economico si riflette sull'andamento finanziario e
viceversa.
RICAVI: componente positivo del reddito, valore monetario attribuibile ai beni ceduti e ai servizi
prestati dall'impresa per lo svolgimento dell'attività economica volta al conseguimento dell'oggetto
sociale. Possono essere:
1) RICAVI DI CESSIONE: derivano dalla vendita di prodotti.
2) RICAVI DI PRODUZIONE: derivano dal valore della produzione ottenuta, o in corso di
formazione, ma non ancora venduta.
La differenza riguarda principalmente l'atto dello scambio.
COSTI: componente negativo del reddito, spese monetarie sostenute per l'acquisizione dei
prodotti di produzione, cioè beni e servizi necessari per il perseguimento delle finalità proprie di
ogni impresa.
1) COSTI DI ACQUISIZIONE: sono misurati da valori numerari.
2) COSTI DI UTILIZZAZIONE: non sono misurati da valori numerari perchè hanno ragione
d'esistere solo in relazione al consumo.
I costi di utilizzazione vengono ricondotti a quelli di acquisizione che comprendono:
1a) COSTI DI ACQUISIZIONE CHE GENERANO COSTI ANTICIPATI: sono quelli sostenuti per
ottenere la disponibilità del fattore produttivo in anticipo rispetto allo svolgimento del processo
produttivo. Risultano dalla somma del costo di utilizzazione e del costo sopeso, il primo si riferisce
alla parte del fattore utilizzata, mantre il secondo alla parte ancora disponibile.