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MECCANISMO FOCALE
Il meccanismo focale è una rappresentazione grafica
del fenomeno che ha originato un terremoto
PIANI NODALI: vengono tracciati due piani tra loro
perpendicolari, uno coincidente con il piano di faglia e
l’altro cosiddetto ausiliario. Si può così suddividere lo
spazio circostante la frattura in 4 aree: per effetto del
movimento dei due labbri della faglia, in 2 di queste
aree di genererà compressione e nelle altre 2
dilatazione. Tramite i dati registrati dai sismografi è
possibile ricostruire il meccanismo focale di ogni
terremoto e determinare quale dei due piani nodali è
quello di faglia con lo studio delle scosse di replica
(che si distribuiscono sul piano di faglia e non su
quello ausiliario) oppure se si conosce a priori
l’orientazione della faglia sismogenetica
Meccanismo focale
RAPPRESENTAZIONE DELLE FORZE
SORGENTE TIPO I: una coppia di forze con direzione
parallela al piano di faglia
SORGENTE TIPO II: due coppie di forze, una con direzione
parallela al piano di faglia e l’altra con direzione ortogonale. Il
momento totale della doppia coppia è nullo perché i momenti
delle due coppie sono uguali ed opposti. Questo sistema è
equivalente a quello costituito da quattro forze di uguale modulo
orientate a 45° rispetto alle coppie di forze, due convergenti e
due divergenti. Le direzioni di queste quattro forze equivalenti
individuano gli assi di massima compressione e di massima
dilatazione conseguente al sisma
Meccanismo focale
SCHEMA SORGENTE TIPO II
dilatazione compressione
dilatazione compressione
compressione dilatazione compressione dilatazione
Le prime onde P mostreranno una compressione nei sismografi ubicati nei quadranti
“compressione” e una dilatazione nei sismografi ubicati negli altri due. Si potrà così
ricostruire il meccanismo focale in cui sono rappresentati in nero i quadranti compressivi
Meccanismo focale