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Sifilide acquisita.
(treponema pallidum)
L’infezione viene in genere contratta per contagio diretto
sessuale con essudati infetti. I treponemi si moltiplicano nel
punto di ingresso (cute e mucose genitali) dopo essere passati
nell’organismo del soggetto sano attraverso le mucose integre,
oppure dopo essere penetrati con una soluzione di continuo della
cute; dal punto di iniziale moltiplicazione i germi possono
diffondere ai linfonodi e invadere il torrente circolatorio. La
malattia ha un periodo di incubazione che oscilla fra 10 giorni e
3 mesi (3 settimane in media) e in storia naturale (casi non
trattati) ha un decorso differenziabile in tre stadi diversi
(stadio primario).
Sifilide primaria
Si sviluppa in 10-20 giorni dal contagio una papula che si
trasforma in un’ulcera dal fondo duro in cui si rinvengono i
treponemi; si ha interessamento linfoghiandolare (linfoadenite).
La lesione (sifiloma) dopo circa 10-14 giorni va incontro a
guarigione (cicatrizzazione spontanea).
(stadio secondario).
Sifilide secondaria
Compare diverse settimane (3-8) dopo la scomparsa del sifiloma ed
è caratterizzata dalla diffusione ematogena dei treponemi e
dalla comparsa di manifestazioni secondarie a carico del tessuto
cutaneo e mucoso. Nell’arco di 1-3 mesi si manifesta e va a
guarigione un’eruzione cutanea generalizzata (roseola),
caratterizzata da elementi papulo-eritematosi, e la comparsa, a
carico della mucosa orale e genitale, di placche (condilomi
piani) di aspetto ipertrofico e bruno-violaceo, spesso
accompagnate da sintomi generali come febbre modesta, malessere
generale, linfoadenopatia diffusa, artralgia, splenomegalia. Le
lesioni cutanee e mucose possono contenere treponemi e, se
ulcerate, sono altamente contagiose. Le manifestazioni secondarie
evolvono anch’esse generalmente verso la guarigione spontanea.