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Sicurezza sul lavoro e DPI, Igiene Pag. 1
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Obblighi del lavoratore riguardo ai DPI

Partecipa ai programmi di formazione

Utilizza in modo appropriato i DPI messi a disposizione

Provvede alla cura dei DPI messi a disposizione e alla riconsegna al termine dell'utilizzo

Non modifica i DPI

Segnala difetti e difformità

Classificazione dei DPI

DPI di I categoria

Salvaguardia da danni di lieve entità

Azioni lesive superficiali da strumenti meccanici

Azioni lesive reversibili da prodotti per la pulizia

Contatto con oggetti caldi di temperatura <50°C

Ordinari fenomeni atmosferici/Azione lesiva dei raggi solari

Urti lievi e vibrazioni - rischi minori

DPI di II categoria

Tutti i DPI che non rientrano nella I e III categoria

DPI di III categoria

Salvaguardia da rischi di morte o lesioni gravi e permanenti

DPI di progettazione complessa

Necessità di adeguata formazione e addestramento

Apparecchi di protezione respiratoria filtranti;

DPI destinanti a salvaguardare dalle cadute dall'alto;

DPI che assicurano protezione limitata nel tempo contro agenti chimici e RI;

DPI per attività in ambienti con temperature estreme;

Gli operatori sanitari dovranno utilizzare i DPI per prevenire:

  • Il rischio biologico
  • Il rischio da radiazioni
  • Il rischio chimico

LE PRECAUZIONI UNIVERSALI PREVEDONO:

  • Il lavaggio sociale e/o antisettico delle mani;
  • Adozione di idonee misure di protezione;
  • Adeguate procedure di decontaminazione, pulizia, disinfezione e/o sterilizzazione di presidi e attrezzature;
  • Adeguata pulizia, sanificazione e disinfezione di superfici e ambienti;
  • Corretta gestione e trasporto dei campioni di materiale biologico;

I GUANTI

D. M. Sanità 28 settembre 1990

OBBLIGATORIO

Art.1: è l'uso dei guanti per i prelievi ematici di difficile esecuzione e durante l'istruzione del personale all'esecuzione dei prelievi

devono essere indossati durante le procedure invasive o quando si prevede il contatto con sostanze biologiche, mucose, tessuti organici, pelle non integra, superfici e strumenti contaminati, liquidi biologici. Non devono essere indossati nei luoghi di soggiorno comune, nel maneggio di documenti, attrezzatura o biancheria pulita, nei corridoi o negli ascensori. Le maschere/occhiali protettivi devono essere indossati durante gli interventi in sala operatoria o in tutte le occasioni in cui possono generarsi schizzi di sangue e/o materiali biologici. Gli occhiali protettivi non devono avere lenti graduate, non devono provocare distorsioni dell'immagine e, se non sono monouso, devono essere sanificati dopo l'impiego. I camici non sono considerati dispositivi di protezione individuale (DPI) e devono essere indossati solo durante le procedure invasive o quando si prevede il contatto con sostanze biologiche, mucose, tessuti organici, pelle non integra, superfici e strumenti contaminati, liquidi biologici.

I camici possono essere sterili o meno;

Proteggono l'operatore ed il paziente e i visitatori;

Impediscono la dispersione dei microrganismi;

Impediscono il contatto con schizzi di materiale biologico;

Mantengono pulita la divisa.

I CAMICI COME DPI DEVONO:

Essere monouso;

Possedere una marcatura CE per la protezione da agenti biologici;

Essere classificati in III categoria.

I CAMICI: COME INDOSSARLI:

Vanno indossati dopo aver effettuato il lavaggio delle mani;

Vanno sostituiti se imbrattati;

Deve essere effettuato il lavaggio mani dopo che sono stati rimossi.

RISCHIO BIOLOGICO

Rischio connesso con l'esposizione a organismi e microrganismi patogeni e non, presenti nell'ambiente di lavoro a seguito di emissione e/o manipolazione. È un rischio presente in laboratorio. Deriva dalla presenza di materiale infetto e di pazienti affetti da patologie infettive.

In ambito ospedaliero è sicuramente tra i rischi più diffusi. Tutti i reparti

Gli ambienti ospedalieri e i laboratori, ad eccezione degli uffici amministrativi e tecnici, sono considerati aree a rischio biologico. La presenza di microrganismi patogeni in ambito ospedaliero rappresenta un rischio biologico sia per i pazienti che per il personale.

Secondo la definizione dell'articolo 267 del Decreto Legislativo 81/08, un agente biologico è qualsiasi microrganismo geneticamente modificato, coltura cellulare o endoparassita umano in grado di provocare infezioni, allergie o intossicazioni, o di trasferire materiale genetico. Qualsiasi microrganismo che può causare danni viene considerato un rischio biologico.

La legge classifica gli agenti biologici (o agenti infettivi) in 4 gruppi:

  1. Gruppo 1: agenti con scarsa capacità di causare malattie in soggetti umani.
  2. Gruppo 2: agenti in grado di determinare malattie in soggetti umani in ambito lavorativo. La propagazione in comunità è poco probabile e sono disponibili misure profilattiche o terapeutiche efficaci.
  3. Gruppo 3: agenti che possono causare malattie gravi in soggetti umani, ma la propagazione in comunità è scarsa o limitata. Sono disponibili misure profilattiche o terapeutiche efficaci.
  4. Gruppo 4: agenti che possono causare malattie gravi in soggetti umani e la propagazione in comunità è elevata. Non sono disponibili misure profilattiche o terapeutiche efficaci.

GRUPPO 3: agente in grado di causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori. Può propagarsi in comunità. Disponibilità di efficaci misure profilattiche o terapeutiche.

GRUPPO 4: agente biologico in grado di provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori. Elevato rischio di propagazione in comunità. NON sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche. (virus AIDS)

MALATTIE PIÙ FREQUENTI:

  • AIDS - Maggior interesse pratico per gli operatori sanitari
  • EPATITI B e C - specifiche indicazioni operative
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.123321 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Nobile Carmelo.