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Inuoto: la spinta di Archimede, il teorema di Bernoulli, e la terza legge di Newton

Spinta di Archimede: è una legge sperimentale che rende conto della spinta che riceve un corpo immerso in un fluido. Si tratta di un fondamentale principio dell'idrostatica. Esso afferma che un corpo immerso in un fluido ideale è soggetto ad una forza, diretta verso l'alto e in modulo pari al peso del volume di liquido spostato dal corpo immerso.

Teorema di Bernoulli deriva dalla legge della conservazione della quantità di moto. Il principio afferma che la quantità totale di un fluido, data dalla sua pressione, dalla sua velocità e dalla sua quantità potenziale si conserva.

Terza legge di Newton: La propulsione avviene grazie al terzo principio della dinamica, famoso come "principio di azione e reazione", il quale afferma che se un corpo esercita su un altro corpo una forza, il secondo esercita sul primo una forza uguale e contraria.

Descrivere "l'angolo di attacco" della mano: l'angolo di attacco della mano è l'angolo che si crea dall'inclinazione del palmo della mano e la direzione in cui si muove nell'acqua. L'angolo di attacco della mano è fondamentale nel teorema di Bernoulli in quanto determina una differenza di pressione ai due lati della mano e produce portanza.

10) Descrivere la finalità della scuola nuoto (indicando range d'età e metodo privilegiato): la scuola nuoto include giovani dall'età di 6 fino ai 13 anni. In questa fase i bambini provengono dalla fase di ambientamento in cui hanno appreso i movimenti fondamentali ovvero i gesti motori acquatici semplici. Il metodo adottato in questa fase è quello multilaterale ovvero si procede alla formazione di una motricità acquatica più ampia possibile del giovane attraverso l'insegnamento del crawl e del dorso. Il crawl per non perdere gli adattamenti.

In camporespiratorio, dorso per affrontare le difficoltà respiratorie oppure rana per sfruttare imovimenti innati di galleggiamento.

11) Descrivere cosa è l'ambientamento nel nuoto: il range dell'ambientamento è di età tra i 4-5 anni, l'obbiettivo in questa fase è di costruire con il gioco le abilità motorie acquatiche semplicie di consolidarle per poi passare a quelle più complesse. Gli schemi motori acquatici semplici sono l'immersione del corpo, l'immersione della testa, l'apertura degli occhi sott'acqua, l'apertura della bocca sott'acqua, il rilassamento, l'acquisizione di un equilibrio statico edinamico (prono e supino), l'educazione respiratoria.

12) Descrivere cosa è l'acquaticità: l'acquaticità è quella fase del nuoto che va dai 0 ai 3 anni. Il termine fa riferimento al sentirsi a proprio agio nell'acqua e saper stare in acqua.

In qualunque posizione e in qualunque situazione. I bambini in questa fase non imparano con la pratica o con gli esercizi ma grazie al gioco e alla loro spontaneità.

13) Cosa è l'ILS? (spiegare l'acronimo, indicare anno di fondazione e lo scopo dell'organizzazione): l'International Lifes Aaving Federation con sede a Lovanio in Belgio è l'organizzazione mondiale della sicurezza in acqua fondata nel 1993 dall'unione tra la Federation Internationale de Sauvetage Aquatique e la World Life Saving ovvero le due precedenti federazioni che si occupavano della sicurezza in acqua. Il compito dell'ILS è di migliorare la sicurezza nell'ambiente acquatico e di organizzare gare che simulano salvataggi in acqua.

14) Descrivere la "terza legge di Newton" e la sua rilevanza nel nuoto: La propulsione è quel fenomeno fisico che permette lo spostamento in un fluido. Un fluido può essere liquido (acqua) o aeriforme (aria).

La propulsione avviene grazie al terzo principio della dinamica, famoso come "principio di azione e reazione", il quale afferma che se un corpo esercita su un altro corpo una forza, il secondo esercita sul primo una forza uguale e contraria. Nel caso della propulsione, si spinge il fluido indietro per ottenere una spinta in avanti. In acqua, attraverso il movimento degli arti, spingiamo l'acqua dietro di noi, quindi l'acqua risponde con una forza in avanti che ci fa avanzare. È facile quindi capire che se la spinta dell'acqua, invece di avvenire dietro di noi, avviene in una direzione sbagliata, lateralmente o verso il basso, essa non genera una spinta in avanti, bensì una spinta in una direzione sbagliata e si manifesta quindi a livello fisico come energia persa. 15) Descrivere il "Teorema di Bernoulli" e la sua rilevanza nel nuoto: Il Teorema di Bernoulli deriva dalla legge della conservazione della quantità di moto. Il principio di Bernoulli afferma che in un fluido in movimento, la pressione diminuisce quando la velocità aumenta e viceversa. Nel nuoto, questo principio è rilevante perché ci permette di comprendere come la forma del corpo e il movimento degli arti possono influenzare la resistenza dell'acqua e la velocità di avanzamento. Ad esempio, un nuotatore può adottare una posizione idrodinamica per ridurre la resistenza dell'acqua e migliorare l'efficienza del movimento.

Si afferma che la quantità totale di un fluido, data dalla sua pressione, dalla sua velocità e dalla quantità potenziale si conserva. Un corpo che si muove nell'acqua è soggetto ad una forza verticale dovuta all'impatto dell'acqua sulle superfici del corpo: tale forza, chiamata spinta verticale dinamica, aumenta all'aumentare della velocità. Dunque più si nuota velocemente, è meno fatica si deve fare per galleggiare.

16) Descrivere "il principio di Archimede" e la sua rilevanza nel nuoto: Un corpo nell'acqua è sottoposto a due forze, la FORZA PESO (in rosso) che lo spinge verso il basso e la SPINTA DI ARCHIMEDE. La spinta di Archimede è una forza rivolta verso l'alto, opposta quindi al peso, ed è uguale al peso della quantità d'acqua che occupava il volume che adesso è occupato dal corpo; solitamente si dice che la spinta di Archimede è pari al peso del liquido spostato.

La "lotta" tra queste due forze determina quindi il galleggiamento o meno del corpo: se la spinta di Archimede è maggiore del peso, il corpo viene spinto verso l'alto e quindi galleggia; viceversa, se il peso è maggiore, il corpo affonda. 17) Cosa è la FIN? (spiegare l'acronimo, indicare anno e luogo di fondazione e lo scopo dell'organizzazione): la FIN è l'acronimo di Federazione Italiana Nuoto, è un'organizzazione nazionale fondata nel 1899 a Como e ha il compito di organizzare, promuovere, disciplinare e diffondere le discipline acquatiche sportive e correlate. Le attività sportive sono: - Nuoto, - Pallanuoto, - Nuoto di Fondo, - Tuffi, - Nuoto sincronizzato, - Nuoto per salvamento. Le discipline correlate sono: - Nuoto Master, - Nuoto amatoriale, - Fitness in acqua. 18) Cosa è la LEN? (spiegare l'acronimo, indicare anno e luogo di fondazione e lo scopo dell'organizzazione): LEN è l'acronimodi Ligue Europeenne de Nation un'organizzazione internazionale fondata nel 1927 a Bologna con sede a Lussemburgo che si occupa della pratica del nuoto in ogni sua forma e gestisce le attività agonistiche a livello europeo come LEN World Championships e Campionati europei. Le attività acquatiche di cui si occupa sono: nuoto, pallanuoto, nuoto di fondo, tuffi e nuoto sincronizzato. 19) Elencare e descrivere i principi fisici che regolano la propulsione nel nuoto: principi fisici che governano il nuoto: la spinta di Archimede, il teorema di Bernoulli, e la terza legge di Newton. - Spinta di Archimede: è una legge sperimentale che rende conto della spinta che riceve un corpo immerso in un fluido. Si tratta di un fondamentale principio dell'idrostatica. Esso afferma che un corpo immerso in un fluido ideale è soggetto ad una forza, diretta verso l'alto e in modulo pari al peso del volume di liquido spostato dal corpo immerso. - Teorema di Bernoulli deriva dalla conservazione dell'energia in un fluido in movimento. Esso afferma che in un fluido in movimento, la somma della pressione statica, della pressione dinamica e dell'energia potenziale per unità di volume è costante lungo una linea di flusso. Nel nuoto, questo principio è importante per comprendere come la forma del corpo e la posizione degli arti possono influenzare la resistenza dell'acqua e la velocità di avanzamento. - Terza legge di Newton: afferma che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Nel nuoto, questa legge si applica al movimento delle braccia e delle gambe. Quando un nuotatore spinge l'acqua con le braccia o le gambe, l'acqua reagisce spingendo il nuotatore in avanti. Questa reazione contraria è ciò che permette al nuotatore di avanzare nell'acqua.

Dalla legge della conservazione della quantità di moto. Il principio afferma che la quantità totale di un fluido, data dalla sua pressione, dalla sua velocità e dalla sua quantità potenziale si conserva.

Terza legge di Newton: La propulsione avviene grazie al terzo principio della dinamica, famoso come "principio di azione e reazione", il quale afferma che se un corpo esercita su un altro corpo una forza, il secondo esercita sul primo una forza uguale e contraria.

20) Cosa è la FINA? (spiegare l'acronimo, indicare anno e luogo di fondazione e lo scopo dell'organizzazione): FINA è l'acronimo di Fédération Internationale de Natation, un'associazione di circa 202 federazioni nazionali fondata nel 1908 a Londra con sede a Losanna che si occupa della pratica del nuoto in ogni sua forma e gestisce le attività agonistiche a livello europeo come FINA World Championships e Campionati mondiali o Circuiti internazionali.

Le attività acquatiche di cui si occupa sono: nuoto, pallanuoto, nuoto di fondo, tuffi e nuoto sincronizzato. 21) Descrivere la bracciata nel Crawl (descrivere la bracciata nel suo complesso, elencare tutte le fasi specificando quelle propulsive, descrivere il movimento dell'arto durante ogni fase): La bracciata è stata divisa nelle seguenti fasi: - Entrata e allungamento: la velocità della mano deve diminuire, dal momento dell'entrata in acqua e per l'allungamento, fino a che il braccio è semplicemente spinto avanti dal corpo che si muove in avanti grazie alla fase propulsiva dell'altro braccio; - Downsweep: lo scopo principale di questa fase della bracciata è di posizionare il braccio per la presa, ovvero la fase successiva. Questo movimento deve essere compiuto il più delicatamente e velocemente possibile. La velocità di esecuzione dell'arto superiore deve aumentare durante la prima fase del downsweep, per poidecelerare durante la fase che precede la presa. - Presa: in questa fase il nuotatore inizia la prima fase propulsiva della bracciata. - Insweep: la velocità della mano deve aumentare gradualmente dall'inizio alla fine dell'insweep. La prima parte dell'insweep è più propulsiva della seconda fase, che è usata principalmente per posizionare la mano per l'upsweep. - Upsweep: è la fase più propulsiva. La velocità della mano diminuisce durante la transizione dall'insweep all'upsweep, ma aumenta rapidamente durante tutta la fase dell'upsweep. - Rilascio e recupero: questa fase deve essere eseguita ad una velocità moderata. 22) Descrivere l'assetto nel Crawl (specificare la posizione del corpo rispetto alla superficie dell'acqua, definire i vantaggi idrodinamici): Il nuotatore assume dei vantaggi quando il corpo è posizionato orizzontalmente e lateralmente. Questo allineamento può

Essere condizionato dai meccanismi di respirazione a causa dei movimenti di rotazione della testa per respirare.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
17 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher setdomande di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e didattica degli sport natatori e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Macaluso Filippo.