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Concetti fondamentali sul movimento umano
1) Cosa si intende per movimento umano: un qualsiasi cambiamento di posizione rispetto ad un punto o ad una posizione di partenza in cui il corpo si trova prima di muoversi. 2) Saltare: abilità che ci permette di staccare il corpo da terra attraverso una spinta operata dagli arti inferiori. 3) Le abilità motorie: sono tutte le capacità motorie condizionali e coordinative che noi utilizziamo per rapportarci con l'ambiente e con gli altri. 4) Gli assi e i piani: asse longitudinale (vertice del capo ai talloni), asse trasversale (spalla a spalla), asse sagittale (attraversa il corpo dal petto al dorso); piano sagittale (incontro tra l'asse sagittale e l'asse longitudinale), piano frontale (incontro tra l'asse longitudinale e l'asse trasversale), piano orizzontale (coniugazione tra l'asse trasverso e quello sagittale), piani inclinati (piani intermedi). 5) Gli schemi motori di base: sono le unità basiche del movimento.inferiori con un tempo di volo.inferiori con tempi di volo senza controllo con esso.
9) Camminare: forma di traslocazione utilizzata dall'uomo per procedere nello spazio attraverso una successione di appoggi degli altri inferiori senza un tempo di volo tra l'uno e l'altro.
10) Correre: forma di traslocazione utilizzata dall'uomo per procedere nello spazio attraverso una successione di appoggi degli altri inferiori con un tempo di volo tra l'uno e l'altro.
11) Scavalcare/superare: abilità di superare un ostacolo senza effettuare tempo di volo e con la possibilità di controllo con esso.
12) Capacità di reazione: ci permette dato uno stimolo, di reagire notoriamente ad esso il più velocemente possibile.
13) Atterrare: prendere contatto con il suolo, senza perdere l'equilibrio ed il controllo del proprio corpo, successivamente ad una situazione di volo.
14) Afferrare: abilità di utilizzare la capacità prensile delle mani o altre parti del corpo.
per bloccare un attrezzo.
15) Lanciare: abilità di allontanare da sé un oggetto con un gesto di uno o di entrambi gli arti.
16) Colpire/battere/calciare: capacità di produrre un impatto brevissimo con uno dei due arti superiori o inferiori per allontanare da se un attrezzo.
17) Strisciare: prima forma di traslocazione in avanti, è considerata una variante del rotolare.
18) Traslocare in quadrupedia: abilità di procedere nello spazio utilizzando quattro appoggi del corpo.
19) Rotolare: abilità di effettuare una rotazione di 360° attorno al proprio asse longitudinale trasversale.
20) Arrampicarsi: abilità di procedere in altezza utilizzando prese e trazioni del corpo con gli attrezzi superiori, appoggi e spinte con gli arti inferiori.
21) Capacità di trasformazione: ci permette di modificare un'azione motoria in atto con un evoluzione di una situazione in modo che ne risulti un'azione più appropriata ed efficace.
(trasformazione Globale o Parziale).22) Capacità di ritmo: in campo motorio corrisponde all'organizzazione del movimento nel tempo determinandone: periodicità, intensità, velocità, pause, durata.
23) Attaccare difendere: serie di situazioni-problema nelle quali si presentano occasioni ludico-motorie di competizione.
24) Le posizioni e le prese:
- flessione (riduzione dell'angolo tra due segmenti)
- estensione (aumento dell'angolo tra due segmenti)
- rotazione (movimento di un segmento attorno ad un asse di movimento)
- adduzione (movimento che avvicina un segmento all'asse mediale)
- abduzione (movimento che allontana un segmento dall'asse mediale)
- pronazione (movimento di rotazione dell'avambraccio verso l'interno)
- supinazione (movimento dell'avambraccio verso l'esterno)
- protrazione (movimento della clavicola verso l'avanti)
- retroazione (movimento della clavicola verso l'indietro)
finale - impostazioni carichi di lavoro progressivi dal facile al difficile),teoria del movimento armonico, rotondo e continuo ( Demeny -sottolinea l'importanza dell'economicità del movimento), teoria del movimento naturale e spontaneo ( Hebert - il perfezionamento fisico dell'uomo può avvenire solo mediante un avvicinamento alla natura.
27) La motricità volontaria e controllata: La motricità controllata comprende tutti quegli atti motori che, oltre ad essere voluti intenzionalmente, richiedono all'uomo un certo grado di attenzione, cura e controllo. Sono impegnativi sotto l'aspetto sia condizionale sia coordinativo e dispendiosi dal punto di vista energetico, specie se eseguite le prime volte.
28) Gli analizzatori: il sistema sensoriale è composta da più vie di informazione: esterocettive (5 sensi), propriocettive (informazioni che giungono dai muscoli o dalle articolazioni), enterocettive (infosensoriali profonde come...
Il dolore, benessere/malessere, fame sete ecc).
29) La motricità automatizzata: è la trasformazione dei movimenti volontari e controllati che, grazie alla ripetizione ed alla riuscita del processo di apprendimento motorio, si automatizzano diventando familiari, economici e precisi.
30) Criterio di classificazione del movimento umano:
- class. Neurofisiologica (studio del sistema nervoso centrale e periferico),
- class. Biomeccanica (studia le forze esterne ed interne che agiscono sul corpo),
- class. Chinesiologica (studia il moto del corpo umano in modo sia globale che analitico),
- class. Motoria (studia le capacità e le abilità e il processo di apprendimento motorio).
31) Le posture e gli schemi motori: Gli schemi motori sono le unità basiche del movimento, cioè le prime espressioni di movimento. Sono detti "di base" perché appaiono per primi nello sviluppo dell'individuo. Sono movimenti innati, spontanei, naturali. (camminare,
saltare, afferrare, rotolare, equilibrarsi, arrampicare, strisciare). Gli schemi motori dinamici rappresentano il frutto del processo di apprendimento, automatizzazione e coordinamento di atti parziali che incomincia dalla nascita e che viene condizionato dall'esperienza di movimento. (camminare, correre, saltare, afferrare, lanciare); gli schemi motori statici vanno a isolare un solo segmento del corpo (capo, tronco, bacino, parti degli arti...) senza variare la posizione globale del corpo.
32) Gli atteggiamenti e posizioni del corpo: flessione (riduzione dell'angolo tra due segmenti), estensione (aumento dell'angolo tra due segmenti), rotazione (movimento di un segmento attorno ad un asse di movimento), adduzione (movimento che avvicina un segmento all'asse mediale), abduzione (movimento che allontana un segmento dall'asse mediale), pronazione (movimento di rotazione dell'avambraccio verso l'interno), supinazione (movimento dell'avambraccio
verso l'esterno), protrazione (movimento della clavicola verso l'avanti), retroazione (movimento della clavicola verso l'indietro), elevazione (movimento della scapola verso l'alto), depressione (movimento della scapola verso il basso), antiversione (movimento del bacino verso l'avanti), retroversione (movimento del bacino verso l'indietro), eversione (movimento del piede verso l'interno), inversione (movimento del piede verso l'esterno).
33) Le attitudini: definiscono i rapporti del baricentro del corpo con i mezzi di sostegno e con il suolo. Si dividono in Attitudini Semplici (di appoggio, di sospensione, neutra, di volo) e Attitudini Complesse (doppio appoggio, doppia sospensione, di appoggio e sospensione).
34) Capacità di orientamento spazio temporale: È la capacità che ci permette di organizzare i movimenti nella dimensione spazio-temporale. Spazio e tempo sono due dimensioni sempre presenti e coordinanti.
35) Le
stazioni: definiscono i rapporti del corpo con il suolo a carico dei soli arti o anche del busto. (eretta, seduta, in ginocchio, decubito, quadrupedia, corpo proteso). 36) Gli schemi motori statici e o posturali: movimenti che vanno a isolare un solo segmento del corpo (capo, tronco, bacino, parti degli arti...) senza variare la posizione globale del corpo. 37) Assi e piani del movimento: i piani sono frontale, sagitale, orizzontale; gli assi sono longitudinale, trasversale, antero-posteriore. 38) Gli schemi motori dinamici: rappresentano il frutto del processo di apprendimento, automatizzazione e coordinamento di atti parziali che incomincia dalla nascita e che viene condizionato dall'esperienza di movimento. (camminare, correre, saltare, afferrare, lanciare). 39) Lo schema motorio del correre e del camminare: forma di traslocazione utilizzata dall'uomo per procedere nello spazio attraverso una successione di appoggi degli altri inferiori con/senza un tempo di volo tra.l'uno e l'altro.
40) Differenze tra correre e scavalcare: correre è la forma di traslocazione utilizzata dall'uomo per procedere velocemente nello spazio.