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DIMOSTRAZIONE
∑
Sia una serie convergente
lim = ∈ ℝ
Allora
→+∞ +∞
∑
= −
Risulta
=0 +∞
∑
lim = − lim = − = 0
Passando al limite si scriverà
=0
→+∞ →+∞
2 TEOREMA: CONDIZIONE NECESSARIA
2 ALLA CONVERGENZA
∑ lim = 0
Se una data serie converge allora condizione necessaria è che
→+∞
DIMOSTRAZIONE
=0
∑
=
Sia somma parziale della serie
lim = ∈ ℝ
Per ipotesi
→+∞ = − = + + ⋯ + + − − − ⋯ −
Intuitivamente risulta: −1 0 1 −1 0 1 −1
lim = lim − lim = − = 0
Passando al limite si scriverà −1
→+∞ →+∞ →+∞
ESEMPI NOTEVOLI
SERIE GEOMETRICA +∞
∑ ∈ ℝ
Una serie geometrica è una serie dove è detto ragione della serie
=0
2
→
= = 1 + + + ⋯ + = 1 + 1 + ⋯ + 1 = + 1
(
lim = lim + 1) = +∞
→+∞ →+∞
2
→
≠ = 1 + + + ⋯ +
(1 − )
Moltiplicando ambo i membri per
2
(1 (1 )(1
− ) = + + + ⋯ + − )
2 2 +1 +1
= 1 + + + ⋯ + − − − ⋯ − − = 1 −
+1
1−
=
1− 1
|| < 1 → 1−
+1
1−
lim = lim = {
≥ 1 → +∞
1−
→+∞ →+∞ ≤ −1 →
1
|| < 1 → = 1−
+∞
∑ = { ≥ 1 →
=0 ≤ −1 →
ESEMPIO +∞ +∞
2 2
=
∑ ∑( )
3 3
=0 =0
2 1
→ = =3
Si ha una serie geometrica di ragione Allora la serie converge a 2
3 1−
3
ESEMPIO +∞ +∞
1 1
=
∑ ∑( )
2 2
=1 =1
1 1
→ = −1=1
Si ha una serie geometrica di ragione Allora la serie converge a 1
2 1−
2
ATTENZIONE: Si è sottratto 1 alla somma perché la regola per calcolare di una serie
+∞.
geometrica vale per la serie geometrica che va da 0 a La serie in esame parte da 1
= 1
quindi dobbiamo sottrarre quanto vale la serie quando e cioè vale 1
ESEMPIO
+∞ +∞ +∞
1 + 2 1 2 1 1 1 2 19
= + → = − 1 − + − 1 − =
∑ ∑ ( ) ∑ ( ) 1 2
5 5 5 5 5 60
1− 1−
=2 =2 =2 5 5
SERIE ARMONICA 1
+∞
∑ = +∞
Una serie armonica è una serie =1
DIMOSTRAZIONE: LA SERIE ARMONICA DIVERGE
Si scelga 1
() =
1
() = ∀ ∈ ℕ, > 0
Si osservi che per cui si consideri per (dato che si sta ragionando
1
ℕ) () =
su il grafico di che è un’iperbole:
Si considerino ora i rettangoli che hanno per base gli intervalli sull’asse x aventi come
estremi i numeri naturali e come altezza il valore sul primo estremo:
Si calcolino le aree dei rettangoli:
• (1) = 1
1
• (2) = 2
• … 1
• () =
In generale, considerando una serie le cui somme parziali sono le seguenti:
1 1
= 1 + + ⋯ +
2
Si noti come i termini della serie corrispondano alle aree dei rettangoli considerati
Quindi si può scrivere che:
1 1
= 1 + + ⋯ + = (1) + (2) + ⋯ + ()
2
L’unione di quei rettangoli contiene l’area della regione di piano sottesa alla funzione:
La somma delle aree dei rettangoli è quindi maggiore dell’integrale definito che prende
1 + 1:
l’area della parte di piano sottesa alla funzione da a +1
1 1 1
= 1 + + ⋯ + = (1) + (2) + ⋯ + () > ∫
2
1
Passando poi al limite di e conservando la disuguaglianza sui limiti per il teorema del
confronto: +1 +∞
1 1
lim > lim ∫ = ∫
→+∞ →+∞ 1 1
+∞ 1 lim > +∞
Si sa che è un p-integrale che diverge: abbiamo dimostrato che e
∫
1 →+∞
lim = +∞.
quindi
→+∞
La serie è divergente.
SERIE ARMONICA GENERALIZZATA 1
+∞
∑
Una serie armonica è una serie =1
COMPORTAMENTO DELLA SERIE ARMONICA GENERALIZZATA
Si noti che la serie armonica generalizzata richiama i p-integrali (su intervalli illimitati).
Si può dimostrare che guardando i termini della successione come aree di rettangoli (come
1
() =
nell’esempio precedente) e mettendoli in relazione con la funzione :
+∞ 1 > 1
=
∑ {
≤ 1
=1
ESERCIZIO 1
+∞
∑
Dimostrare che la serie armonica converge.
=1 2
1 1
La funzione da considerare non è ma che però ha un andamento simile.
2
Mentre nella dimostrazione della serie armonica sono stati considerati i rettangoli in modo
tale da includere la regione di piano sottesa al grafico (si voleva ottenere divergenza),
poiché si farà una considerazione sul p-integrale con esponente uguale a 2 (convergenza),
nel grafico si andranno a considerare i rettangoli che hanno come altezza l’immagine del
secondo estremo dell’intervallino considerato.
Si scriverà quindi che la somma parziale della serie è maggiorata dall’integrale della
funzione e quindi è più piccola di un valore convergente.
CRITERI PER STABILIRE IL CARATTERE DI UNA SERIE (CRITERI DI
CONVERGENZA)
NB: Una serie a termini positivi può solo convergere o divergere perché una successione
monotona ammette sicuramente limite (proprietà delle successioni)
CRITERIO DEL CONFRONTO
ENUNCIATO ∑ ∑
, ≥ 0), ≤
Siano e due serie a termini positivi ( con
ALLORA
∑ ∑
1 CONVERGE CONVERGE
∑ ∑
2 DIVERGE POSITIVAMENTE DIVERGE POSITIVAMENTE
DIMOSTRAZIONE
≤
Dall’ipotesi , se consideriamo le successioni delle somme parziali:
= ≤ = ′
∑ ∑
=0 =0
Da cui passando al limite: lim ≤ lim ′
→+∞ →+∞
Le tesi 1 e 2 sono diretta conseguenza di questo limite
CRITERIO DEL CONFRONTO ASINTOTICO
ENUNCIATO ∑ ∑
, ≥ 0), ~
Siano e due serie a termini positivi ( con
ALLORA
∑ ∑
1 CONVERGE CONVERGE
∑ ∑
2 DIVERGE POSITIVAMENTE DIVERGE POSITIVAMENTE
DIMOSTRAZIONE
~ lim =1
Dall’ipotesi e cioè
→+∞
Si richiama quindi la definizione di limite e si ha che per sufficientemente grande
1 − < < 1 + ; questo perché il quoziente tende ad 1 e, per la definizione di limite,
.
per sufficientemente grande tale quoziente sta nell’intorno di centro 1 e raggio
1 1 3 1 3
→
= < < < <
Fissato per esempio:
2 2 2 2 2
E di qui la tesi sfruttando il criterio del confronto.
CRITERIO DELLA RADICE
ENUNCIATO ∑
Sia una serie a termini positivi
lim √ =
Se esiste il
→+∞
ALLORA
• < 1 →
Se La serie converge
• > 1 →
Se la serie diverge positivamente
• = 1 →
Se Non si ha alcuna informazione
DIMOSTRAZIONE
< < 1 > 0 = +
Poiché è possibile scegliere tale che cioè prendo un intorno di raggio
= + < 1
abbastanza piccolo in modo tale che anche
− < √ < + =
Dalla definizione di limite si ha che per sufficientemente
grande.
< < 1.
Allora si può scrivere che dove
∑
La tesi segue per confronto con la serie geometrica convergente.
> > 1 > 0 = − > 1
Poiché si sceglie tale che
= − < √ < +
Dalla definizione di limite si ha che per sufficientemente
grande.
>
Allora si può scrivere che .
Passando al limite:
lim > lim = +∞
→+∞ →+∞
lim ≠ 0
Quindi il e non è rispettata la condizione necessaria alla convergenza.
→+∞
L’unica cosa che può fare la serie è divergere.
CRITERIO DEL RAPPORTO
ENUNCIATO ∑
Sia una serie a termini positivi
+1
lim =
Se esiste il
→+∞
ALLORA
• < 1 →
Se La serie converge
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