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SOCIETÀ TESTUALIZZATA E NON: DIFFERENZA COME SI CLASSIFICANO I SEGNI?

A seconda del loro representamen (significante), ovvero iconici se il representamen è simile all'oggetto (immagini, suoni onomatopeici), cioè l'espressione è in certo senso simile al contenuto, indicali se il representamen ha rapporto fisico con l'oggetto (firma, impronte digitali), cioè l'espressione testimonia la presenza fisica del contenuto, simbolici motivazione arbitraria e culturale (ovvero non c'è legame alcuno tra significante e significato).

UNA FOTOGRAFIA È UN SEGNO ICONICO O INDICALE? È indicale in quanto testimonia la presenza fisica dell'oggetto o della persona fotografata ed è anche iconico in quanto il suo contenuto, ovvero l'oggetto o la persona, è rappresentata direttamente nella foto.

QUADRATO DI VERIDIZIONE. È l'applicazione proposta da Greimas del quadrato semiotico al tema.

dell'essere e del sembrare.

LES CHATS farsi lo schema

CHI E' JAKOBSON? FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE DELLA LINGUA.

COS'E' IL SEGNO PER PEIRCE? E' la base della semiotica. E' qualcosa che sta per qualcos'altro come totalità e rimanda ad un'altra totalità attraverso inferenze. Praticamente, per Peirce, ogni segno può rimandare ad un altro praticamente all'infinito (semiosi illimitata). Questo concetto è stato ripreso da Eco attraverso il Paradigma semiotico, che è un sistema di ricerca, che opera attraverso due strategie: la prima è la classificazione dei segni tra linguistici e no e i modi con i quali si passa da un segno all'altro. Ovvero, dato che il segno è qualcosa che rimanda a qualcosa altro, si passa da un segno all'altro attraverso delle inferenze. Una seconda strategia è l'ambito in cui avvengono queste inferenze, ovvero il testo (sia scritto che orale)

DIFFERENZA

TRA FORMA E SOSTANZA DEL CONTENUTO (Hjemslev)

Pensiamo ad un segno: esso è biplanare ed i due piani sono l'espressione e il contenuto. Noi sappiamo anche che l'espressione è il suono con cui comunichiamo il segno e il contenuto è l'idea a cui quel suono rimanda. Ma, se non diamo una forma alla massa dei fonemi e alla massa del pensiero non siamo in grado di avere né parole né idee. Mi spiego meglio: se consideriamo l'insieme dei fonemi come sostanza dell'espressione, per avere un monema io devo costruire una catena sonora di fonemi ben precisa. Ecco la forma che io do alla sostanza dell'espressione. Lo stesso vale per il contenuto: se consideriamo il pensiero come una massa informe, ovvero come sostanza generica, dobbiamo estrapolare un pezzettino di questa sostanza per ottenere un'idea, dobbiamo dare anche una forma a questo pezzettino affinché diventi idea. Quindi dobbiamo dare una forma.

Sono dunque la

La forma del contenuto e la forma dell'espressione che attribuiscono un valore preciso ad un segno.

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Menzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Facchetti Giulio.