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CATEGORIA DELLA GIUNZIONE DISGIUNZIONE CONGIUNZIONE
[ . ;→PN di base ( Itaca) / PN d’uso (Calipso, i Lotofagi, le Sirene, il Ciclope, la lotta con iProci… )Nel caso in questione c’è un soggetto, Ulisse, disgiunto dal suo oggetto di valore, Itaca.Chiameremo Programma Narrativo di base il programma mirato al raggiungimento delloscopo finale. Vengono invece detti Programmi Narrativi d’uso le prove intermedie cheportano al conseguimento dei mezzi necessari all’impresa (prigioniero di Calipso, Ulisserinuncia, nell’allontanamento da lei, ad essere immortale, rafforzando per contro la volontà diproseguire; l’incontro con i Lotofagi gli fa correre il rischio di perdere la memoria; resiste allamusica incantatoria delle Sirene; trova un espediente per ingannare il Ciclope; lotta infine coni pretendenti di Penelope, i Proci, per la riconquista del regno).Ma il concetto di narratività funziona secondo tali logiche anche al di
fuori dei discorsi letterari, verbali. Prendete una ricetta di cucina. C'è un determinato percorso di atti da compiere, programmati da un destinante, che porta voi, destinatari, al raggiungimento dell'oggetto di valore, in questo caso il soddisfacimento di un bisogno o di una sensazione gustativa piacevole. L'obiettivo degli studiosi è stato allora, negli anni, quello di rintracciare, al di sotto delle superfici dei testi, le funzioni invarianti, ovvero determinate proprietà e dinamiche che risultassero stabili, ricorrenti, a prescindere dalle forme e delle sostanze di manifestazione. Pioniere in questa prospettiva di ricerca è all'unanimità considerato il russo Vladimir Propp, Morfologia della fiaba (1928). L'opera raccoglie i frutti dell'analisi di quasi autore della nota quattrocento fiabe di magia slave. Accortosi dell'esistenza di grandezze costanti sottese alla varietà dei rivestimenti di superficie, Proppindividua trentuno funzioni, comuni a tutte le fiabe. Le più importanti, in ordine sintattico, sono: 1. Mancanza 2. Partenza 3. Preparazione 4. Conferimento mezzo magico 5. La prima funzione del donatore 6. Lotta 7. Vittoria 8. Rimozione della mancanza 9. Ritorno 10. Persecuzione o inseguimento del falso eroe che avanza pretese infondate 11. Nuova partenza 12. Adempimento (lotte, vittoria, punizione) 13. Nuovo ritorno 14. Nozze Le trentuno funzioni sono valide singolarmente solo grazie al sistema di relazioni di cui fanno parte. Hanno un posto e un ruolo dentro una sintassi a valore trasformativo. Ad esempio, la mancanza viene sempre dopo il danneggiamento e prima della lotta, almeno nella fabula, se si tiene conto, cioè, della ricostruzione cronologica - se ci si attiene al livello dell'intreccio, che riguarda invece il modo in cui i fatti vengono raccontati, le strategie di montaggio. L'intreccio, una variabile rispetto alla fabula, costante, è ciò che fa il“differenziale artistico” di un testo. L’opposizione risalta particolarmente nel caso del genere poliziesco, nei gialli, in cui di solito la storia inizia ad assassinio già avvenuto. Capita di rado, infatti, che il delitto vi venga raccontato a partire dal suspence suo movente, pena la perdita dell’indispensabile effetto di .
In sintesi lo schema delle favole si articola in tre fasi:
- Mancanza o danno iniziale
- “Movimento” o “partita” (per riparare alla mancanza)
- Riparazione e ricompensa
Ecco ancora altri esempi in cui è possibile, nonostante le differenze discorsive, disimplicare tali regolarità: mancanza ). Il re manda l’eroe a liberare la
- La principessa è prigioniera del drago (partita ricompensa) e sposa la principessa ( ).
- Gotham City è minacciata dal malvagio Joker ( ). Batman trova Joker e combatte partita ). Dopo varie peripezie Batman
Vince la lotta e l'ordine di Gotham City è contro di lui (riparazione). Ristabilito (3) Un giovane autista di pulmann non riesce a caricare sul suo mezzo un numero sufficiente di passeggeri. Una mancanza fanciulla vorrebbe salire sul suo autobus ma la madre le impedisce di farlo. L'autista dipinge allora partita nottetempo sulla fiancata dell'autobus il profilo della nuova versione della Peugeot 206 SW. L'indomani i passeggeri si accalcano e in prima fila si trova addirittura la fanciulla, con la madre al seguito, ricompensa Figg. 1 2. Sorridente e ammiccante.
Insieme alle 31 funzioni Propp individua sette personaggi costanti e ne indica le rispettive sfere di azione:
- L'antagonista (danneggiamento, combattimento, persecuzione)
- Il donatore (trasmissione del mezzo magico)
- L'aiutante (trasferimento dell'eroe, salvataggio...)
- La principessa (riconoscimento, punizione, nozze)
- Il mandante (invio)
- L'eroe
- Dimensione cognitiva (Destinante - Destinatario)
- MANIPOLAZIONE SANZIONE
- COMPETENZA PERFORMANZA
Dimensione pragmatica (Soggetto - Oggetto ; Aiutante - Opponente)
Il Destinante, come istanza trascendente, propone un contratto al destinatario, il quale, a livello pragmatico, come soggetto, compie una serie di prove per rispondere all'impegno preso, ossia per congiungersi all'oggetto di valore. È frequente la compresenza di un aiutante e di un opponente. A processo compiuto, il destinante sanziona, ovvero giudica, se la trasformazione prodotta dal soggetto è conforme o meno al contratto iniziale.
Due precisazioni: non è detto che in ogni storia debbano essere messi in campo tutti gli attanti. E non è detto che a livello figurativo tali attanti siano antropomorfi. Anche le configurazioni del mondo possono rivestire tali cariche.
Contratto e conflitto costituiscono le forme di relazione tra gli attanti.
Inoltre, segnala Greimas,
Un unico attante può essere manifestato nel discorso da molti attori. Un unico attore può condensare in sé, oppure occupare nel corso della storia, la funzione di molti attanti.
A A A A1 2 3a a a a1 2 3 1
Così, nei Promessi Sposi, un unico attante destinante (A) è manifestato da fra), dal cardinale Borromeo (a e dalla Divina Provvidenza (a E Cristoforo (a ) ).1 2 3all'inverso (a )
Lucia è ora oggetto di valore conteso tra Renzo e Don Rodrigo (A), ora 11 ).adiuvante della Divina Provvidenza nella redenzione dell'innominato (A2
Verifichiamo ora il funzionamento del concetto di narratività cimentandoci con una striscia di Mafalda Fig. 3 un classico dei fumetti, dell'argentino Quino ( ).
Fig. 3 Mafalda (1972) Felipe, sono già le 7:15!
La madre di Felipe: (mumble, mumble)
Felipe: Fermatevi, aspettate! È un altro Muratori (che stanno abbattendo la scuola di Felipe) : il palazzo che dovete demolire!
Felipe: Ma come diavolo fa
La mia immaginazione a svegliarsi prima di me?∩ inconscio di F eliminare la scuola→.) Ov ( )PN: So ( ∪coscienza di F
FASE DELLA PERFORMANZA: Opponente ( .): So Ov
FASE DELLA SANZIONE: Constatazione negativa, disforica, da parte del SoNe nasce la constatazione che l'identità di un soggetto è sempre stratificata e che i ruoli dell'eroe e dell'antagonista possono anche coesistere nello stesso individuo.
Alla base della semiotica narrativa di Greimas c'è l'idea che già la singola frase funziona come piccolo dramma (Louis Tesnière), costituito da un processo (nodo verbale), da attanti e da circostanti (determinazioni di tempo, di luogo e di mezzo).
a zero attanti
Es: "piove" enunciato a un solo attante
"Mario corre" enunciato a due attanti
"Mario picchia Giovanni" enunciato a tre attanti
"Mario dà un dono a Giovanni" enunciato
Uno dei testi più
“intriganti” per l’approfondimento delle logiche della narratività è il Mitodell’Eden. Ecco il modo in cui Francesco Marsciani ed Alessandro Zinna lo schematizzano nel Elementi di semiotica generativa. Bologna: Esculapio 1991):
loro manuale (Attanti Attori
DioDestinante : Adamo ed Eva
Destinatario : il Diavolo
Anti-Destinante : il serpente
Anti-Destinatario : la mela
Oggetto :→ → →
dono divieto infrazione punizione
Si capisce che la storia è sintetizzata assumendo il punto di vista di Adamo ed Eva e mettendo a fuoco unsingolo frangente