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LE FASI DEL VIAGGIO - Capitolo 10: IL MONDO ORDINARIO

In "l'Eroe dai mille volti" Campbell descrive l'inizio del tipico viaggio dell'Eroe: "l'Eroe lascia il mondo di tutti i giorni per avventurarsi in una regione di meraviglia soprannaturale": il Mondo Ordinario. L'inizio di ogni storia ha degli obblighi precisi da rispettare: deve avvinghiare il lettore o lo spettatore, dare il tono alla storia, suggerire una direzione e riuscire a comunicare una grande mole di informazioni senza rallentare il ritmo. L'inizio è un momento delicato.

Gli inizi offrono l'occasione di stabilire il tono e creare un'impressione. Si può rievocare uno stato d'animo, un'immagine o una metafora che fornirà agli spettatori una cornice o un riferimento per recepire meglio il lavoro. Un titolo accuratamente scelto può evocare una metafora che incuriosisca il lettore.

pubblico e lo metta in sintonia con l'esperienza che va a vivere. Una buona promozione può attirare con immagini e slogan che sono la metafora del mondo del racconto. I narratori orali iniziano i loro racconti con frasi tradizionali "C'era una volta.." e una gestualità per catturare l'attenzione del pubblico. Questi segnali riescono a trasmettere agli ascoltatori l'atmosfera della storia che sentiranno. Oggi molti elementi creano quelle impressioni iniziali: il titolo, la copertina, la pubblicità, i manifesti, i trailer.. che cominciano a mettere il pubblico nel giusto stato d'animo per il viaggio.

Il titolo

Un importante indizio sulla natura del racconto e sull'approccio dello scrittore. Anche il motivo grafico del logo esprime una metafora. Il titolo e l'immagine metaforica permettono molte interpretazioni e contribuiscono a dare alla storia un'immagine coerente.

L'immagine iniziale

Può essere un

Potente strumento per richiamare un'atmosfera e indicare la direzione della storia. Può suggerire il tema.

Prologo

Alcune storie cominciano con un prologo ancora prima dell'introduzione dei protagonisti e del loro mondo. I greci e Shakespeare spesso davano un prologo alle loro opere, raccontato da un narratore o da un coro, per dare il tono e fornire il contesto dell'opera. Un prologo può svolgere molte utili funzioni. Può dare informazioni generali sull'antefAtto, suggerire al pubblico il genere del film o del racconto. Alcuni prologhi introducono il cattivo o la minaccia incombente prima della comparsa dell'Eroe. Tali prologhi indicano agli spettatori che l'equilibrio di una società è stato turbato, una catena di eventi è stata messa in movimento e la storia non può finire fino a quando il torto non sia stato riparato e l'equilibrio ristabilito.

Il mondo Ordinario

Poiché tante storie sono viaggi

Che portano eroi e pubblico in Mondi Stra-Ordinari, la maggiorparte comincia definendo il Mondo Ordinario come elemento di paragone. Il Mondo Stra-Ordinariodella storia è tale solo se si riesce a vederlo in contrasto con il quotidiano da cui l'Eroe proviene.

Contrasto. È buona regola rendere il Mondo Ordinario il più diverso possibile da quello Stra-Ordinario, così spettatore ed Eroe subiranno un cambiamento impressionante. Nel "Mago di Oz" il Mondo Ordinario è rappresentato in bianco e nero per creare un contrasto sorprendente con il Mondo Stra-Ordinario di Oz in technicolor. Paragonato al Mondo Stra-Ordinario, il Mondo Ordinario può sembrare noioso e tranquillo, me le premesse per l'emozione e la sfida di solito si trovano nel 2°, i problemi e i conflitti dell'Eroe esistono già nel Mondo Ordinario, aspettano solo di scatenarsi.

Presagio, un modello per il Mondo Stra-Ordinario. Gli scrittori spesso usano la parte

del Mondo Ordinario per creare un modello nel Mondo Stra-Ordinario, presagendone battaglie e dilemmi morali. Il presagio può aiutare a unificare la storia all'interno di un disegno ritmico e poetico.

Porre le questioni drammaturgiche

Altra importante funzione del Mondo Ordinario è quella di fare delle domande. L'Eroe raggiungerà il suo scopo? Supererà il suo difetto? Imparerà la lezione? .. alcune domande riguardano principalmente l'azione o la trama. Altre questioni riguardano emozioni e personalità dell'Eroe. Gli interrogativi sull'azione possono spingere in avanti la trama, ma quelli drammaturgici prendono il pubblico attraverso le emozioni dei personaggi.

Problemi interiori ed esteriori

Ogni Eroe ha bisogno sia di un problema interiore che di uno esteriore. Spesso, gli scrittori riescono a dare agli eroi un valido problema esteriore (es. riuscirà Gretel a salvare Hansel dalla strega?).. a volte però gli

scrittori trascurano di includere anche un problema interiore da risolvere. I personaggi senza sfide o percorsi interiori appaiono piatti e non coinvolgenti, per quanto eroica,mente possano comportarsi. Gli occorre un problema interiore, un difetto nella personalità o un dilemma morale da risolvere. Hanno bisogno di imparare qualcosa nel corso della storia. Gli spettatori amano vedere i personaggi che imparano, crescono e affrontano le sfide interiori ed esteriori che la vita presenta. L'entrata in scena La prima impressione che il pubblico ha dell'Eroe è un altro elemento importante. La cosa più importante è: che cosa sta facendo il personaggio al momento della sua entrata? La prima azione del personaggio offre un'occasione perfetta per dire tutto su atteggiamento, stato emozionale, background, forza e problemi. La prima azione dovrebbe essere il modello dell'atteggiamento tipico dell'Eroe, dovrebbe definire e rivelare il personaggio.

Scrittore può sviluppare un'atmosfera di attesa oppure fornire informazioni su un personaggio importante facendo parlare altri di lui prima della sua comparsa, ma la sua prima azione, la sua entrata dovrà essere la più importante e memorabile.

La presentazione dell'Eroe al pubblico

Il Mondo Ordinario deve presentare l'Eroe al pubblico. Il Mondo Ordinario stabilisce un legame tra le persone ed evidenzia alcuni interessi comuni in modo che possa cominciare un dialogo.

Dovremmo in qualche modo riconoscere che l'Eroe è come noi. Una storia ci invita realmente a indossare i panni dell'Eroe, per vedere il mondo dal suo punto di vista. Si deve stabilire un forte legame di simpatia o di interessi comuni tra l'Eroe e il pubblico. Deve essere possibile immedesimarsi nell'Eroe.

Identificazione

Le scene di apertura dovrebbero far sì che il pubblico si identificasse con l'Eroe, dando la sensazione che qualcosa li accomuni.

Come lo si ottiene? Dando agli eroi obiettivi, spinte, desiderio bisogni universali. Il bisogno di riconoscimento, di affetto, di approvazione o di comprensione.L'identificazione con i bisogni universali stabilisce un legame tra pubblico ed Eroe.Ciò che manca all'EroeGli eroi delle fiabe hanno una qualità che li unisce: cercano qualcosa che gli manca o qualcosa chegli è stato tolto. Spesso hanno appena perso un familiare. Questi elementi mancanti aiutano l'Eroea capire e portano il pubblico a desiderare la sua integrità. Altre storie, mostrano l'Eroe comecompiuto fino a quando un amico intimo o un parente viene rapito o ucciso nel 1° Atto, dando ilvia alla storia che lo vedrà soccorrere o vendicarsi. A volte, la famiglia dell'Eroe può essere intatta,ma manca qualcosa nella personalità dell'Eroe, una qualità come compassione, perdono, capacitàdi esprimere amore..Difetti tragiciLateoria greca della tragedia, codificata 24 secoli fa da Aristotele, descrive un difetto comune degli eroi tragici: possono possedere qualità ammirevoli, ma fra esse c'è un difetto tragico oche li mette in contrapposizione col loro destino. E alla fine li porta alla distruzione. Questo difetto tragico era una sorta di orgoglio o arroganza chiamata hybris. Gli eroi tragici erano spesso persone superiori con poteri straordinari, ma tendevano a vedersi uguali o migliori degli dei. Ignoravano i giusti avvertimenti o sfidavano le regole morali del luogo, credendo di essere superiori alle leggi degli dei e degli uomini. Questa arroganza fatale, liberava una forza chiamata Nemesi, in origine la dea della punizione, il cui compito era quello di riequilibrare le cose, di solito distruggendo l'Eroe tragico. Gli eroi perfetti e impeccabili non sono molto interessanti ed è difficile immedesimarsi con loro. Gli eroi feriti Qualche volta un Eroe può sembrare

completo e padrone della situazione, ma questa padronanza cela una profonda ferita psicologica. Queste ferite rimosse, sono un dolore universale che tutti abbiamo sofferto: il dolore per la separazione fisica ed emotiva del bambino dalla madre. Tutti noi portiamo la ferita per la separazione da Dio o dal grembo materno. Per rendere umano un Eroe o qualsiasi personaggio, bisogna attribuirgli una ferita, fisica e visibile o emozionale e interiore. Un Eroe può essere anche fortissimo in certi aspetti proprio per difendere alcune parti ferite.

Stabilire la posta in gioco

Per coinvolgere gli spettatori nell'avventura, e farli interessare all'Eroe, di deve comunicare loro subito, qual è la posta in gioco. Spesso si fissa una condizione pericolosa che la rende molto chiara (vita o morte, denaro o l'anima stessa dell'Eroe). Molte sceneggiature falliscono perché la posta in gioco non è abbastanza alta.

Antefatto (back story) ed esposizione

Il Mondo

Ordinario è il posto più idoneo per trattare l'esposizione e l'antefatto. L'antefatto comprende tutte le informazioni relative alla storia e al background di un personaggio, ciò che lo ha portato nella situazione con cui la storia inizia. L'esposizione è l'arte di rivelare delicatamente l'antefatto e ogni altra informazione attinente alla trama: classe sociale, educazione, abitudini, esperienze dell'Eroe.. l'esposizione è tutto ciò che il pubblico ha bisogno di sapere per penetrare l'Eroe e la storia. L'antefatto e l'esposizione sono tra le capacità dell'arte di scrivere più difficili da imparare.

Il tema Il Mondo Ordinario è il luogo dove fissare il tema della storia. Di cosa parla il racconto? Tema è una parola che deriva dal greco ed è prossima al significato del termine latino premessa. Entrambe le parole indicano "qualcosa stabilito prima".

qualcosa preparato in anticipo, che contribuisce a determinare un evento futuro. Il tema di una predizione o profezia è spesso affascinante per molte persone.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
36 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Menzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiologia del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Paini Luigi.