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Appunti a cura di Emma Casarini

L'offensiva mussoliniana contro gli ebrei nella prospettiva

storico-giuridica

Seminario tenuto da Saverio Gentile

a.a. 2015/2016, Università Cattolica Milano

L'esercitazione si svolgerà su tre argomenti:

l'organizzazione dello stato totalitario realizzato dal regime

• fascista dal 1922. Il suo tentativo di edificazione. Nessi

politici, giuridici, istituzionali del ventennio fascista. Argomento che

si esaurirà giovedì prossimo (3/12).

Legislazione anti ebraica. Per chi vuole, ci sono delle sentenze

• (favorevoli al regime) da analizzare riguardo questo tema, anche

per comprendere la rigida applicazione della normativa, il suo

aspetto dinamico.

Il diritto come viene pensato (livello del legislatore); come il diritto

• viene applicato (livello dei giudici, notai ed avvocati); come viene

vissuto il diritto (livello dei destinatari delle norme).

28/10/1922 → il sovrano Vittorio Emanuele III chiama Mussolini a

Roma per eleggerlo come presidente del consiglio. Il presidente in carica

era Luigi Facta, che chiese lo stato d'assedio per fermare l'esercito della

marcia su Roma.

Il re diede a Mussolini l'incarico di formare il governo. Al tempo i governi

stavano in carica per un tempo molto breve, c'era un grande scontento

1 Appunti a cura di Emma Casarini

per la guerra mutilata(prima guerra mondiale). Nel 1919 la nuova

fazione popolare socialista si affermava. Nel biennio rosso venivano

fondati i fasci di combattimento. Il fascismo è al soldo dei grandi

industriali che reprimono per loro conto, sostituendosi alla polizia,

insurrezioni ed occupazioni. Anche se Mussolini riesce a convincere gli

altri partiti politici che egli non aveva niente a che fare con queste bande

violente. Tant'è che forma un patto con i socialisti.

Entrano poi nel parlamento 35 deputati fascisti. Ed il primo governo

Mussolini è un governo di coalizione, appoggiato anche da personaggi

come Croce e De Gasperi, perchè Mussolini è visto come l'uomo

dell'ordine (vi era poi la paura del comunismo), in questo tentativo,

anche molto ingenuo, di poter costituzionalizzare il fascismo.

L'epoca fascista termina il 25/7/1943 → quando Mussolini non ottiene

più la fiducia e il sovrano fa arrestare Mussolini.

Si assiste all'atteggiarsi pro fascismo della magistratura, quando,

analizzando le sentenze sulle bande che reprimevano gli anarco

socialisti, derubricano a delitti comuni quelli degli anarchici, mentre

considerava delitti politici quelli dei fascisti. Ora, il codice Zanardelli

trattava con favore i reati politici, questo perchè per alcuni studiosi vi era

una connivenza palese da parte del potere politico. I membri della

magistratura d'altronde provenivano più o meno dalle fila fasciste,

dunque tale comportamento si riallacciava alla vicinanza ideologica.

Inoltre i magistrati dipendevano direttamente dal ministro della giustizia.

Tutta la costituzione nasce da una risposta a ciò cui si assiste durante il

ventennio.

Riguardo le funzioni del presidente del consiglio: una delle leggi

fascistissime era andata a rafforzare enormemente l'autorità di quello

che poi è andato ad essere il capo del governo, il presidente del

2 Appunti a cura di Emma Casarini

consiglio, ecco perchè oggi invece questa figura viene, dalla costituzione,

maggiormente ridotta in termini di autorità.

Dal 1922 al 3/1/1925 → prima fase

. Il governo ottiene piena delega

per riordinare il sistema tributario con maggiore efficienza. Nell'ottica di

accentramento nel 23 viene istituita la corte di cassazione unica. Prima

ve ne erano 3.

il fascismo istituisce una milizia volontaria per la sicurezza

• nazionale, sarebbe dovuto essere l'esercito personale del duce,

dato che l'esercito preesistente giurava fedeltà ed era vicino al

sovrano. Mussolini soffre di questa cosa e pensa ad una sorta di

esercito fedelissimo di pretoriani, che comanderà come banda di

picchiatori, in base ad una concezione rasista. In un ottica di

normalizzazione, per legalizzarli e contenerli, costituisce questa

milizia di sicurezza nazionale.

Nel 23 interviene sulla legge nazionale: la famosa Legge Acerbo

• che riforma la legge elettorale: da sistema proporzionale a

maggioritario, senza preferenze. Il primo partito che avesse un

voto in più del secondo prendeva 1/3 dei seggi. Nelle prime

elezioni, del 24, il partito fascista ha un grande successo e prende i

2/3 dei voti. Qualcuno denunciò l'irregolarità delle votazioni e

venne ucciso dai fascisti. Se l'opposizione fosse stata più unita,

invece di scappare sull'Aventino, probabilmente avrebbero potuto

far cadere Mussolini. Nel 25 l'unico partito è il pnf → il partito

getta la maschera: inizia l'esperienza della dittatura, unico partito,

unico sindacato, soppressione di molti giornali, sequestro

preventivo, censura, ecc. Il fascismo si rende conto che occorre

ripensare le leggi più importanti. Nominano la cosiddetta

commissione “dei Soloni”, guidata da Giovanni gentile. Varie

3 Appunti a cura di Emma Casarini

proposte, per esempio quella del voto plurimo. Per il quale non era

giusto che l'analfabeta, il suo, voto contasse quanto quello di un

professore universitario, oppure che un nullatenente avesse la

stessa valenza di un ricco, sempre in merito al voto → questa

legge non passa, non si afferma. Ci riprovano mettendo in campo

una serie di riforme, le leggi fascistissime ,come tentativo di

scardinare lo stato liberale, di svuotarlo di ogni contenuto per

creare lo stato fascista:

L. n. 2263 del 1925: attribuzioni e prerogative del capo del

• governo, si interviene sulla figura del presidente del consiglio

facendolo divenire capo del governo, con molti più poteri;

irresponsabilità di costui nei confronti del parlamento. Il

parlamento non gli può più votare fiducia/sfiducia. Il presidente

può revocare e nominare a sua discrezionalità i ministri, è

oggettivamente sovraordinato a tutte le altre autorità. Mussolini si

servirà tantissimo di ciò: da governo di coalizione, ad uno fascista,

in cui il presidente è a capo di più ministeri e per molto tempo. È

lui che decide l'ordine del giorno delle Camere, di cosa esse

possono discutere, e dunque sono private di qualunque funzione di

fatto.

l. 200 del 1926: rafforzamento dell'esecutivo, il capo del

• governo può emanare leggi giuridiche. Si possono emanare

norme con forza di legge quando il governo lo richieda ed in casi

straordinari di urgenza il governo stesso può emanare norme

giuridiche, baipassando quel che restava del parlamento. Questa

caratteristica, mentre oggi il tempo di conversione delle leggi è di

60 giorni, ai tempi poteva comportare tempi di conversione anche

pari a due anni.

4 Appunti a cura di Emma Casarini

Mussolini occhieggia alla Chiesa Cattolica con i Patti

• Lateranensi:

Captatio benevolentia. Con tre documenti:

• Il trattato della Santa Sede che istituiva lo Stato Vaticano; il

pontefice riconosce lo Stato italiano. La religione cattolica diviene

religione di stato.

Il concordato è un documento importante: ai matrimoni

religiosi vengono concessi diritti civili, i vescovi dovevano giurare

fedeltà al regime.

Il regime dal canto suo finanzia la Chiesa in una

convenzione finanziaria: soldi alla Chiesa.

Altro aspetto importante è la costituzione dello stato

• corporativo, teorizzata da una figura di punta dello stato fascista.

Con la L. 563 del 26 viene vietato lo sciopero, anche la serrata. Le

relazioni industriali sono riconosciute e possono operare. È inoltre

riconosciuta l'efficacia erga omnes della contrattazione collettiva da

parte dei sindacati fascisti. Vengono istituite le magistrature del

lavoro (sezioni apposite specializzate delle corti d'appello). Organi

centrali di collegamento con una superiore gerarchia comune →

corporazioni. Esse avevano un carattere razionale e dipendevano

dal ministero delle corporazioni. I loro interessi trovavano un

momento di sintesi nel consiglio nazionale delle corporazioni, in cui

vi erano gli esponenti di queste corporazioni (ad es: degli

industriali e artigiani, agricoltori, banchieri, artisti, ecc).

Istituzione della camera dei fasci e delle corporazioni:

• momento di sintesi tra le corporazioni e il pnf. Tutte queste norme

sulla struttura delle corporazioni, cui si fa riferimento anche nel

codice civile, hanno tutta una macrostruttura pensata in teoria ma

5 Appunti a cura di Emma Casarini

che nella prassi non incise molto. Tante di queste disposizioni

restarono solo sulla carta. Art. 1: la camera dei deputati è

soppressa, in sua vece venne istituita la camera dei fasci.

Formata dai componenti del consiglio nazionale delle corporazioni e

dai membri del pnf. Ciò significa che dalla sua istituzione in Italia

non si votò più. Non vi è più il mandato dall'elettore all'eletto,

ma il titolo costitutivo diventa la legge, così come avviene

nel diritto civile a vantaggio dell'incapace. Non si sapeva

nemmeno quanto dovesse durare tale camera, la durata era a

discrezione del duce. Le votazioni avevano luogo in modo palese →

per acclamazione, questo era un modo per evidenziare i

dissenzienti che esprimessero opinioni contrarie.

Vi erano alcune carte programmatiche del regime → carta della

• razza, del lavoro: questa aveva più valore programmatico che

giuridico. Voleva essere una terza via nell'approccio tra il metodo

liberale e quello socialista nell'ambito dei commerci. “il lavoro è un

dovere sociale, dunque tutelato dallo stato”. C'è una visione

organicistica: l'individuo non ha importanza rilevanza in quanto

tale, ma in quanto facente parte di un sistema, organizzazione

(fascista). Un documento dal valore più politico simbolico, questa

carta del lavoro, la quale verrà poi premessa al codice civile.

Il codice entra in vigore il 21/4/1942. Per altro le operazioni di

codificazione, sono sempre operazioni oltremodo complesse e lunghe. I

lavori del codice civile iniziano nel 1923, con la delega del guarda sigilli,

e terminano nell'aprile del 42. Per un intero ventennio lavorano

incessantemente a questo codice. Anche il codice napoleonico deve

passare per molte e complicate fasi fino al 21/3/1804.

Il regime ha inciso anche a livello giuridico profondamente nella storia

6 Appunti a cura di Emma Casarini

del nostro paese.

Tutti i codici sono ancora in vigore tranne il codice di procedura pen

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
25 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emma.casarini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto moderno e contemporaneo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Solimano Stefano.