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La terapia e la tecnica delle griglie

La terapia è volta alla riattivazione del processo di cambiamento attraverso una ri-costruzione (ri-narrazione) dell'esperienza personale favorita dalle conversazioni e dalla stessa relazione con il terapeuta.

La tecnica delle griglie è una metodologia di ricerca che permette di favorire la comprensione del modo in cui una persona costruisce una parte del suo mondo esperienziale. Le griglie rappresentano un modo per raccogliere in modo più sistematico i dati che potrebbero essere raccolti durante un colloquio.

Tipi di griglie:

  • Di repertorio (Kelly, 1955)
  • Di implicazioni (Hinkle, 1965)
  • Di resistenza al cambiamento (Hinkle, 1965)
  • Di dipendenza (Kelly, 1955)

Struttura e dinamica del Sé - elementi del Sé:

  • Distanza Sé-Sé ideale indice di autostima
distanza Sé-Sé sociale indice di comprensione➟• distanza Sé ideale-Sé futuro indice di aspettativa positiva di cambiamento➟• Sé passato-Sé-Sé futuro percorso storico del Sé Analisi relazionale • analisi delle relazioni familiari (discriminazione tra i membri della famiglia e tra questi e il Sé) ➟• analisi delle relazioni sociali (correlazione Sé-Altri isolamento sociale; correlazione Sé ideale-➟Altri percezione di adeguatezza degli altri) Struttura: I diversi tipi di griglie sono accomunati dalla struttura: intersezione di righe e colonne. Si differenziano per l’obiettivo: -costruzione personale di determinati elementi -nuclearità dei costrutti -implicazioni fra costrutti -dispersione della dipendenza I costrutti personali = Modi di costruire il mondo personale che trascendono la dualità“cognitivo/emotivo”. Una distinzione, “un aspetto per il quale almeno duequindi, ecco come puoi formattare il testo utilizzando i tag HTML:

“elementi sono costruiticome simili e, per quello stesso aspetto, differenti da almeno un terzo elemento”. Possono essere esplicitamente formulati o implicitamente agiti, espressi verbalmente o totalmente inesprimibili, intellettualmente ragionati o vegetativamente percepiti.

COLONNE: quello che interessa è la conoscenza che il paziente ha di sé e degli altri, quindi mettiamo nomi di persona o degli elementi un po’ astratti.

Gli elementi

  1. Io come mi vedo
  2. Io come vorrei essere
  3. Io come mi vedono gli altri
  4. Mia madre
  5. Mio padre
  6. Partner
  7. Il mio miglior amico/a
  8. Una persona che non mi piace

RIGHE: costrutti personali -> vengono selezionati 3 elementi e dobbiamo trovare un aspetto per cui i due di questi elementi sono simili e diversi dal terzo. Dobbiamo dare un punteggio: 1-2 come i due poli del costrutto (timido/sicuro), scala likert.

Consideri questi tre elementi. Potrebbe indicare un aspetto per cui due di questi elementi sono simili tra loro e, per lo

stesso aspetto, diversi dal terzo? Si considerano tre elementi per volta -> considerare quelli cerchiati e poi quelli non cerchiati.

Faccio la prima riga, poi passo alla seconda e prendo in considerazione me, mio padre e mia madre e mi chiedo se c’è qualcosa tra questi due elementi che li differenzia dal terzo? Si ad esempio che io sono una persona che si reprime, come mia madre mentre mio padre si esprime.

E poi vado avanti cosi riempiendo tutta la griglia -> finito di considerare tre elementi per volta, dal 9 in poi mi chiedo, tra tutte le persone considerate, c’è qualcosa che accomuna almeno 2 su 3? (per lettura griglia seguire lezione 23/10)

La griglia serve per capire, secondo l’approccio costruttivista, non come sono fatte le persone ma come loro si vedono e come vedono gli altri -> approccio fenomenologico.

Successivamente la fine della compilazione della griglia è necessario utilizzare un’analisi statistica attraverso programmi.

computerizzati.

CLUSTERMAPCROSS-PLOTMATCHES

Lo scopo

Griglia che parte dall’ipotesi di Hinkle (1965), che l’ha ideata, che i costrutti piùsuperordinati siano più resistenti al cambiamento in quanto implicano molticambiamenti subordinati. Secondo me permettono di identificare i costrutti piùnucleari, che non necessariamente sono i più superordinati.

Costruzione

Si parte dai costrutti elicitati per mezzo di una griglia di repertorio, o emersi daicolloqui. Gli stessi costrutti vengono scritti sia sulle righe che sulle colonne, e sisottolineano i poli sui quali la persona preferirebbe collocarsi.

Istruzioni

«Osservi questi due costrutti. La sottolineatura indica la polarità di ogni costrutto sullaquale ha detto che preferirebbe collocarsi. Ora, dia per scontato di dover cambiaredalla parte preferita a quella indesiderata di uno di questi costrutti, restando dallastessa parte nell’altro. In quale di questi due costrutti preferirebbe

continuare a trovarsi nella medesima posizione? Si ricordi che dovrà comunque cambiare sull'altro. Ciò che vogliamo capire è quale di questi due cambiamenti, se si trovasse costretto a cambiare, sarebbe il meno indesiderabile per lei. Siglatura ✓ Una "✓" indica che il costrutto corrispondente alla colonna resiste al cambiamento, una "●" indica che a resistere al cambiamento è la riga. Calcolo dei punteggi ✓ Contando direttamente tutte le "●" sulle righe e le "✓" corrispondenti sulle colonne si ottiene un valore che indica la resistenza al cambiamento dei costrutti. I costrutti vengono poi ordinati, dal più resistente al meno resistente. Costrutti in ordine di resistenza al cambiamento LA VALUTAZIONE PSICOANALITICA (dott.ssa Ilaria Sarmiento) DIFFERENZE TRA PSICOANALISI E PSICOTERAPIA: C'è differenza tra una seduta psicoterapeutica e una seduta psicoanalitica: nella prima entrambi

imembri della coppia (paziente-terapeuta) sono consapevoli di quello che sta accadendo in quelmomento, ed è questo l'oggetto della seduta (ciò di cui parla il pz); nella seconda entrambi inmembri sono in contatto con ciò che sta avvenendo, ma spesso solo l'analista ne è consapevole e,a volte, nemmeno lui. Questo è l'oggetto della seduta psicoanalitica.

Step psicoanalisi (gli "attrezzi" dello psicoanalista):

  • Setting
  • Transfert (vissuto del paziente in seduta riconducibile ad altre sue relazioni importanti)
  • Controtransfert (vissuto dell'analista)
  • Interpretazione
  • Interpretazione dei sogni (ha senso solo all'interno della seduta)

L'attenzione è posta sugli aspetti latenti di ciò che il pz dice. Infatti lo psicoanalista utilizza ilmetodo dell'interpretazione all'interno della zona transferale.

Il transfert è il vissuto del pz in seduta, riconducibile al vissuto che il pz ha

avuto in altre relazioni importanti della sua vita.

Il controtransfert è il vissuto dell'analista, che dipende dal pz è importante che il terapista faccia un'analisi prima della relazione terapeutica, per essere consapevole dei propri vissuti e non confonderli con quelli del pz.

Un altro strumento del terapista è il setting, ovvero la cornice della seduta (lo studio, accoglienza del pz, ecc). È importante che il setting sia stabile perché la sua costanza permette di vedere cosa si muove all'interno della relazione. Se si cambia il setting, potrebbero generarsi delle reazioni del pz, ma il terapista non può sapere con certezza se quei comportamenti siano reazioni al cambiamento del setting o dovuti ad altri aspetti.

L'interpretazione dei sogni non è una spiegazione del sogno, dipende dalla relazione analitica, in quanto lo stesso sogno di persone diverse ha significati diversi, dipende dal vissuto di base.

Si fa colloquio

per:

  • Accertarsi delle condizioni mentali della persona che richiede il colloquio.
  • Accertarsi della realtà psichica del paziente (non la verità).
  • L'analista deve chiedersi cosa si aspetta da quel paziente e cosa può offrirgli.

Inizialmente, lo psicanalista svolge un colloquio (fino a 4), nel quale il terapeuta fa una valutazione del paziente: comprendere la condizione mentale della persona; accertarsi della realtà psichica del paziente; si chiede cosa si aspetta da quel paziente e cosa può offrirgli; si propone un percorso di psicoterapia o di analisi.

La psicoterapia viene offerta se il paziente non vuole conoscere sé stesso in profondità, ma se ha bisogno di aiuto per attraversare una fase della sua vita. La psicoterapia si riflette più su un livello cognitivo: vengono trovate delle strategie per far fronte a comportamenti disfunzionali.

L'analisi viene offerta quando nel colloquio il paziente riferisce che alcune dinamiche della sua

vita si→ripetono (es. relazioni deludenti) qualcosa che il pz si porta dietro da tutta la vita, schema da cambiare. Riguarda un percorso di profonda conoscenza di sé stessi e del proprio funzionamento mentale, e che permette di capire anche il funzionamento degli altri. Non si parla di sintomi, ma i sintomi spariscono da soli se l'analisi viene fatta bene (vengono forniti gli strumenti adatti al pz). Nessuno sforzo cognitivo per cambiare i propri schemi mentali, il cambiamento avviene spontaneamente dopo aver conosciuto sé stesso. Dura almeno 4/5 anni per 3/4 volte alla settimana. Se l'analisi è fatta bene, non si torna più in terapia (cambiamento strutturale). La diagnosi psicoanalitica non si basa sul problema manifesto, ma sulla struttura e le dinamiche delle personalità. Durante i primi colloqui si cerca di capire quale sia il livello evolutivo del paziente.

  1. NEVROTICO è egodistonico (sa di avere un problema). Conflitto tra ciò che il paziente vuole e ciò che il paziente sente di dover fare.

Che desidera e ciò che teme (Problematiche edipiche). Fiducia di base verso sé stesso e verso gli altri, alto grado di autonomia, soddisfacente senso di identità, ma c'è qualcosa nella sua vita che non lo rende pienamente soddisfatto. Ricerca di difese, sentimenti, fantasie, convinzioni, conflitti e contrasti inconsci; analisi intensiva per piena comprensione della propria personalità; psicoterapia psicoanalitica per problemi specifici.

L'obiettivo è quello di capire cosa c'è che ostacola la piena gratificazione. "E' io "Cosa se il nevrotico mi chiede arrabbiato con me?" posso rispondere significherebbe per lei sentirebbe?". Se fossi arrabbiata con lei, come si sentirebbe? Di solito non si risponde, in quanto il nevrotico può fantasticare.

2. PSICOTICO è egosintonico (è il mondo ad essere sbagliato) e non egodistonico (è il paziente ad essere sbagliato). Il paziente psicotico non riconosce la sua malattia e non cerca aiuto. La terapia è principalmente farmacologica e mira a ridurre i sintomi psicotici.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
43 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher VenoricaL di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi della valutazione clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Fioravanti Giulia.