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Formazione di rocce intrusive e le loro caratteristiche
Questo corpo induce uno stato di sforzo sulle rocce circostanti. Lo stato di sforzo che viene indotto dallapressione del magma intrusivo produce una fatturazione della roccia. Questa fatturazione può avere unandamento, sia radiale che anchecirconferenziale. Se invece ilmagma rimane intrappolatoall'interno dei strati, si formano icosiddetti “Sill”. Molte volte questidicchi si formano nella fase finaledel raffreddamento, ovvero,quando ormai si è cristallizzata lamaggior parte del magma. Dentro ilmagma, nella fase finale, rimane ilgas ricco di ioni ed elementi (metallici). In questa fase finale possono uscire dal corpo intrusivo, porzioni dimagma ricche di questi elementi metallici. Questa fase si chiama Batolitica. Ai bordi dell'intrusione, comepossiamo vedere dall'immagine a fianco, il magma inraffreddamento sta a contatto con le altre roccepreesistenti. Questa zona si chiama “aureola dicontatto”. In questa zona c'è un
contatto tra il magma e le rocce circostanti, e visto che le rocce circostanti e il magma hanno composizioni chimiche diverse, nell'aureola di contatto si produrranno delle nuove specie minerarie che si producono per effetto di alte temperature (intorno ai 1000-1100°C). Dunque avremo una zona di tutto un metamorfismo di contatto, ove avremmo la trasformazione della roccia a contatto con un'altra. È un metamorfismo metasomatico, cioè, cambia la composizione chimica della roccia. Vedremo poi che ci saranno altri metamorfismi non di contatto, che prenderanno il nome di metamorfismo isochimici, ossia la composizione della roccia non cambia.
Rocce Effusive: Abbiamo detto che le rocce ignee effusive sono sottoposte a un raffreddamento veloce durante la fuoriuscita del magma in corrispondenza dei centri eruttivi che genericamente chiamiamo vulcani. C'è la possibilità di un iniziale cristallizzazione del magma che si chiama "cristallizzazione intratellurica".
eavviene quando il magma sta ancora dentro la camera magmatica. Sembrerebbe una cristallizzazione tipica intrusiva, ma in realtà a differenza delle rocce intrusive che rimangono sempre nel sottosuolo, dalla camera magmatica ogni tanto parte attraverso il condotto vulcanico, il magma, che fuoriesce sulla superficie. Infatti, in certi casi si vede che comincino a cristallizzare una serie di specie mineralogiche, che poi ad un certo punto, per modifiche dello stato di sforzo e di pressione all'interno della camera magmatica, il magma viene espulso attraverso il condotto vulcanico. Cristalli che si erano formati rimangono così, mentre tutto il resto si cristallizza molto velocemente, oppure, la fuoriuscita è talmente veloce che non si cristallizza il magma e invece rimane allo stato del vetro vulcanico. Dunque abbiamo che se c'è una cristallizzazione iniziale del magma nella camera magmatica, e poi quando c'è l'espulsione del magmaall'esterno, quello che troviamo è la cosiddetta "tessitura Porfirica", ovvero, cristalli visibili ad occhio nudo in una massa di fondo Afanitica. Questa massa di fondo Afanitica può essere tutta cristallina, può essere tutta vetrosa, oppure può essere composta un po' di tutte due. Se poi il raffreddamento avviene molto velocemente, e manca questa parte della cristallizzazione iniziale, allora avremo solo tutta la tessitura Afanitica e niente cristalli visibili ad occhio. Rimangono sempre delle sostanze volatili (gas) nella massa magmatica che esce dall'apparato vulcanico, quindi le rocce effusive hanno una porosità che è maggiore, perché all'interno rimangono comunque dei gas. Invece nelle rocce intrusive, abbiamo già visto che questo non accade, perché durante l'accrescimento dei cristalli, i gas vengono pian piano emarginati dalla sacca intrusiva per poi essere mandati all'esterno attraverso.le fratture della crosta terrestre. Nelle rocce effusive il raffreddamento avviene così velocemente, che il gas non ce la fa ad andarsene, e quindi rimane all'interno della roccia. Di conseguenza avremo che le rocce effusive saranno sempre più porose. Queste saranno composte da macropori.
I volatili (gas) sono tanto più abbondanti quanto più è viscoso il magma, (se noi facciamo un risotto fatto male, bello poroso, ne rimangono molti gas intrappolati; se invece facciamo una cosetta molto più fluida, poco viscosa, i gas riescono a liberarsi). Il magma molto viscoso contiene al suo interno molti gas, mentre invece, da un magma poco viscoso i gas tendono ad andarsene.
C'è una relazione tra il contenuto della silice SiO2 e la viscosità del magma. I magmi che hanno un maggiore contenuto di silice, hanno anche un contenuto maggiore di gas, e di conseguenza sono più viscosi.
Quando si ha la fuoriuscita di lava da un centro eruttivo,
Si ha un flusso di una colata lavica che segue delle depressioni preesistenti. Specialmente nella fase iniziale, appena esce dal vulcano, si espande regolarmente, però appena si allontana trova delle depressioni nelle quali si va a incanalare. Le colate laviche hanno una classica forma longitudinale allungata, la quale è molto più estesa per dimensione longitudinale rispetto alla dimensione trasversale e rispetto allo spessore:
Mentre la colata avanza, il cuore della colata rimane molto fluido (poiché si trova ad alta temperatura), mentre invece tutte le zone circostanti si raffreddano più velocemente. I gas cercano di scappare la dove la pressione è più bassa, ma accade che in queste zone c'è anche la temperatura più bassa e quindi c'è una solidificazione della colata e quindi rimangono delle zone più porose. La colata, dunque, ha una fascia sommitale a tetto e una fascia a letto, costituite da un materiale
più poroso. Si dice che una lava ha due fasce (a tetto e a letto) dette “scoriacee” (materiale con molti difetti e molto ruvido). Man mano che il fronte della colata avanza, la parte che si raffredda a fronte viene mandata sotto nella fascia a letto. Nel gergo tecnico, i pori nelle lave vengono chiamati “vescicole”. Le rocce effusive sono quelle che comunemente chiamiamo lave, ma in realtà il nome è riferito alla composizione del magma. Il doppio Rocce soprasature diagramma si utilizza anche per le rocce effusive e cambiano ovviamente i nomi delle rocce. Rocce mediamente Mentre del diagramma che si sature utilizza per le rocce intrusive ci interessa solo la parte superiore, invece, del diagramma che si Rocce sature utilizza per le rocce effusive ci interessa tutto il diagramma. Le curve di colore ci aiutano a Rocce appena sottosature classificare ulteriormente la roccia perché ci danno un’informazione Rocce sottosature importante, cioè,
Queste curve si riferiscono alla percentuale dei minerali Femici, che sono quelli fortemente colorati tendenti a un colore scuro. Dunque, le curve di colore sono le curve di percentuale dei minerali Femici che contiene una roccia. Quando vediamo all'interno di una roccia una certa percentuale dei minerali Sialici, dobbiamo trovare anche una corrispondenza per il quantitativo dei minerali Femici che sono presenti. Per le composizioni della roccia che sono spostate verso sinistra del diagramma, le curve di colore mi dicono che ho pochi minerali Femici, man mano che però ci spostiamo verso destra, la percentuale dei minerali Femici aumenta. E questo torna con quello che dicevamo prima, cioè, che spostandoci verso destra, andavamo verso le rocce basiche, ovvero, più povere di SiO2.
La parte alta del diagramma è quella che è composta prevalentemente da quarzo, e non ci sono i feldspatoidi. Le rocce che cominciano ad avere un contenuto
maggiore.simile a quello del vetro. Abbiamo detto che il problema delle lave, e che non riusciamo fare una classifica ad occhio nudo, perché hanno una tessitura che non ce lo consente. Dunque dovremo servirci delle sezioni sottili al microscopio.Lezione 5 14/03/2016
Caratteristiche di fratturazione delle lave:
Nelle lave, se parliamo di discontinuità, queste si presentano come fratture. In particolare sono delle fratture che si sono create nella maggior parte dei casi per raffreddamento (c'è la contrazione dovuta al progressivo raffreddamento durante il quale ci possono essere anche dei movimenti del corpo della colata e che quindi si rompe sostanzialmente nella parte dove è più sottile). Abbiamo visto che ci possono essere delle fratture subverticali, molto ravvicinate che hanno delle spaziature (spaziatura è la distanza tra due discontinuità consecutive su un allineamento). Le spaziature possono essere di tanti tipi, ma quella che ci interessa
soprattutto a noi, è la spaziatura media (ma non solo). Quindi abbiamo delle colate con delle fratture subverticali ravvicinate, disposte spazialmente abbastanza regolarmente. Se tagliamo questo corpo di colata perpendicolarmente a questa discontinuità, vedo che queste discontinuità andranno a formare dei prismi di base poligonale (basalti colonnari). La vi sono delle fratture subverticali ben spaziate (tipo A) che arrivano a 10 - 30 cm. Possiamo avere anche fratture sempre subverticali, però le lave hanno la caratteristica di avere queste fratture curvilinee (molto ondulate). Poi abbiamo dei casi in cui abbiamo delle fratture da ben ravvicinate a ben spaziate, che si presentano però molto irregolarmente, molto curvate e ondulate. Poi possiamo avere anche in certi casi questa irregolarità tipica delle lave che può arrivare a dei livelli.