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ESAME OBIETTIVO DELLA TIROIDE

L’ispezione è fondamentale, in quanto rappresenta il primo approccio al paziente. Ci sono condizioni come il

gozzo che si riescono a evidenziare anche prima della palpazione.

La palpazione si esegue di spalle, ponendosi dietro al paziente. Palpando si cerca di delimitare i lobi della

ghiandola. Un aspetto insidioso ma anche parte integrante dell’esame obiettivo della tiroide è la ricerca di

noduli. Si chiede al paziente di deglutire, per capire se effettivamente si sta palpando la tiroide (che si

muoverà durante la deglutizione).

Successivamente, dopo l’ispezione e la palpazione, si esegue un’ecografia, per confermare o meno la

diagnosi e per chiarire ogni dubbio dovuto all’esame obiettivo. Con l’ecografia si può apprezzare molto

velocemente e facilmente la morfologia e la conformazione della ghiandola e si riescono a individuare con

maggiore precisione i noduli, se presenti.

ASPETTI FISIO-PATOLOGICI

Le funzioni degli ormoni vanno conosciute in maniera approfondita per comprendere meglio le complicanze

patologiche. Bisogna ricordare che questi ormoni stimolano o rallentano il metabolismo basale, quindi

possono accelerare o rallentare le funzioni di un organo.

1) Sistema cardiocircolatorio: una variazione nella secrezione degli ormoni tiroidei influenza la

frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Un aumento degli ormoni tiroidei in circolo avrà come

conseguente segno rilevante la tachicardia, mentre l’ipotiroidismo può portare a brachicardie anche

molto severe. Ovviamente queste condizioni rendono il paziente soggetto a complicanze.

2) Apparato gastroenterico: la peristalsi di un paziente ipertiroideo sarà accelerata, causando in molti

casi diarrea. Nel paziente ipotiroideo, la peristalsi rallentata è frequente causa di stipsi.

3) Cute: gli ormoni tiroidei agiscono anche sulla termoregolazione, quindi lo stato della cute è molto

importante a livello diagnostico. Il paziente con ipertiroidismo è spesso accaldato, sviluppa una vera

e proprio intolleranza al caldo e presenta cute sudata, mentre opposta è la situazione in pazienti con

ipotiroidismo, che sono più sensibili al freddo e presentano una cute molto più secca.

4) Apparato sessuale: possono presentarsi amenorrea nella donna e impotenza nell’uomo.

5) Apparato neuromuscolare: durante l’anamnesi di un paziente con problematiche legate alla tiroide,

bisogna sempre chiedere se e quanto dorme. L’insonnia è tipica del paziente con ipertiroidismo e

all’esame obiettivo si potrebbe notare anche un tremore quando si chiede al paziente di stendere le

braccia. Lo stato letargico è invece tipico di un paziente con ipotiroidismo.

Nonostante questi segni e sintomi siano molto chiari e tipici di un paziente con patologie tiroidee, non

sempre la diagnosi è così facile o immediata.

La prof parla di un caso clinico riguardante un paziente di 98 anni. Il paziente in particolare aveva una

storia clinica di ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco. Si mostrava in stato soporoso ma

risvegliabile; l’anamnesi non era possibile poiché la moglie non ricordava di quali patologie soffrisse il

paziente. È molto importante, nel caso in cui non sia disponibile un’anamnesi o della documentazione

medica, chiedere i farmaci che un paziente assume, poiché questi sono gli indizi più immediati per capire di

quali patologie soffre. All’esame obiettivo si rilevano una frequenza leggermente ridotta (bradicardico, con

frequenza intorno ai 60 bpm); al torace non sono presenti rumori patologici aggiunti a parte dei piccoli

crepitii basali bilaterali; si notano inoltre edemi importanti agli arti inferiori. La diagnosi più logica con gli

elementi a disposizione è lo scompenso cardiaco. Questa diagnosi viene anche confermata dai racconti della

moglie del paziente. Dopo però ulteriori approfondimenti, si è capito che il paziente soffriva di

ipotiroidismo. La diagnosi, quindi, non sempre è molto semplice.

IPOTIROIDISMO

L’ ipotiroidismo è caratterizzato da una riduzione in circolo degli ormoni tiroidei. Sono tipici diversi sintomi

e segni:

 Stato soporifero;

 Aumento del peso corporeo (questo il primo segno che aiuta il paziente a capire che forse ha

qualche problema a carico della tiroide, perché il metabolismo è rallentato);

 Senso di freddo (è opposto all’intolleranza al caldo che invece è tipica dell’ipertiroideo)

 Ridotta peristalsi fino ad arrivare a stipsi;

 Distrofia della cute e degli annessi (in particolare delle unghie);

 Problemi di fertilità: amenorrea (alterazioni del ciclo mestruale).

L’evoluzione di questo quadro ha ripercussioni anche a livello neurologico. Si ha infatti bradipsichismo: il

paziente risulta essere rallentato nelle sue facoltà mentali. Si ha inoltre mixedema, cioè un accumulo di

mucopolisaccaridi che conferisce alla cute un aspetto pastoso. Questa condizione può essere confusa con uno

scompenso cardiaco congestizio. Nella facies tipica, possono essere presenti macroglossia e distrofia degli

annessi, dovuti appunto al mixedema.

Una condizione molto grave è il coma mixedematoso, caratterizzato da una ipotermia importante che può

portare a problemi respiratori.

IPERTIROIDISMO

L’ipertiroidismo si caratterizza per quella che viene definita una “tempesta di ormoni tiroidei”, la

tireotossicosi.

La tireotossicosi può essere definita come un’emergenza medica. Il paziente sarà infatti tachicardico e verrá

quindi trattato con beta bloccanti somministrati per via

ematica. I beta bloccanti sono dei farmaci che agiscono

riducendo la frequenza cardiaca.

L’intolleranza al caldo e l’insonnia sono le cose che più

normalmente, rispetto alle altre manifestazioni, inducono il

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher moncicci96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semeiotica medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gigante Francesca.