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PIL
Nella prima parte del XX secolo, le due guerre mondiali e la Grande Depressione portarono ad un'inversione di tendenza, rifiutando la globalizzazione e causando pesanti conseguenze sui mercati delle merci, del lavoro e dei capitali. Solo negli anni Settanta e Ottanta del Novecento prese il via una nuova ondata di globalizzazione.
Quali furono le forze che stimolarono l'integrazione dei mercati e la globalizzazione? Sono principalmente tre:
- Politica
- Tecnologia
- Informazioni
La politica doganale, la deregolamentazione dei mercati finanziari e le politiche sull'immigrazione rivestirono un'importanza cruciale. Va tuttavia ricordato che la globalizzazione arreca vantaggi e svantaggi a gruppi sociali diversi nel corso della storia, così come successe per le politiche liberoscambiste e protezioniste.
I fattori tecnologici che hanno favorito la globalizzazione
Sono principalmente legati ai costi di trasporto e di transazione. La riduzione più rilevante ha interessato le tariffe del trasporto ferroviario nazionale.
A partire dal XIX secolo la trasmissione delle informazioni è stata sempre più economica. La velocità è un fattore importante perché l'aggiustamento dei prezzi nei mercati globali è veloce, in buona misura determinato dalle nuove informazioni sui prezzi delle merci.
La globalizzazione è associata a tre importanti caratteristiche:
- Convergenza dei prezzi
- Maggiore rapidità di aggiustamento dei prezzi interni, in risposta ad eventi del mercato mondiale
- Aumento dei commerci, dei flussi di capitale e dei flussi migratori
LA CONVERGENZA DEI PREZZI
Legge del prezzo unico: La manifestazione più importante di una piena integrazione dei mercati è la legge del prezzo unico, secondo la quale beni identici devono essere venduti allo stesso prezzo in tutti i Paesi.
trasporto e delle barriere doganali. Se i costi di trasporto sono bassi e non ci sono barriere doganali, i prezzi dei beni identici si avvicineranno tra i diversi mercati geografici. 2. l'arbitraggio dei prezzi: se la differenza di prezzo tra due mercati è superiore ai costi di trasporto e transazione, diventa redditizio per gli operatori commerciali importare la merce dal mercato con il prezzo più basso. Questo porterà ad una diminuzione dei prezzi nel paese importatore e ad un aumento dei prezzi nel paese esportatore. In conclusione, la legge del prezzo unico stabilisce che i prezzi dei beni identici dovrebbero essere simili tra mercati geograficamente distanti, a meno che non ci siano costi di trasporto o barriere doganali che influenzino la convergenza dei prezzi.trasporto e dei dazi doganali. Oltre alla LPU anche altri due fattori contribuiscono alla convergenza dei prezzi:
- L'aumento dell'efficienza del mercato
- Migliore trasmissione delle informazioni
Qualsiasi deviazione della legge del prezzo unico determinerà aggiustamenti più rapidi dei prezzi, in modo da ripristinarne la validità.
Quali meccanismi economici assicurano la validità della legge del prezzo unico?
- Il commercio
- L'arbitraggio: operazione che consiste nell'acquistare un'attività finanziaria e rivendere la stessa su un altro mercato finanziario sfruttando le differenze di prezzo al fine di ottenere un profitto.
Conseguenze della globalizzazione
La globalizzazione implica un'elevata interdipendenza tra le variazioni dei prezzi e dei tassi di interesse a livello nazionale e globale e riduce il potere delle imprese di determinare i prezzi e quello dei sindacati di fissare i salari.
Grafico
Si considerino
Le curve di domanda di lavoro hanno pendenza negativa e quelle di offerta di lavoro hanno pendenza positiva.
- Quando l'economia è interessata da un processo di globalizzazione, la curva di domanda del prodotto, e di conseguenza anche quella di domanda di lavoro, diventa più elastica, spostandosi da D a D'. Ciò accade perché quando la concorrenza aumenta, la domanda del prodotto diventa più sensibile alle variazioni dei prezzi.
- Se le organizzazioni sindacali chiedono un aumento di salario da S a S', l'effetto negativo sull'occupazione sarà maggiore in un'economia globalizzata poiché il potere di mercato delle imprese è limitato.
- In un'economia protetta, un incremento del costo del lavoro provocherà un maggiore inflazione e l'occupazione passerà da L a L'.
I movimenti di capitali sono transazioni internazionali di attività finanziarie, come azioni e obbligazioni.
L'acquisto di attività estere da parte di operatori economici residenti in un certo Paese rappresenta una voce di uscita nel conto dei movimenti di capitale della bilancia dei pagamenti. Allo stesso modo l'acquisto di attività nazionali da parte di operatori esteri viene registrata come un'entrata. Se le entrate superano le uscite allora la bilancia registrerà un avanzo e vi sarà un afflusso di capitali, al contrario se le uscite superano le entrate allora vi sarà un disavanzo della bilancia dei pagamenti con conseguente deflusso di capitale.
I movimenti di capitale sono influenzati dai rendimenti delle attività finanziarie. Se i rendimenti sono superiori allora sarà più vantaggioso investire in quel Paese.
Aspetti molto rilevanti da tenere in considerazione quando si investe in un certo Paese sono:
- Rischio
- Grado di sviluppo e di integrazione dei mercati finanziari
- Ampiezza dei vincoli posti agli impieghi
Peggiorò poiché la diminuzione di lavoratori minacciò le imprese e al contempo l'aumento dei lavoratori nei Paesi di immigrazione avrebbe indebolito l'offerta. L'apertura al commercio internazionale e l'immigrazione.
La fase delle migrazioni di massa si concluse all'inizio del XX secolo a causa di provvedimenti restrittivi adottati dal governo dei Paesi di immigrazione.
La maggiore apertura del commercio internazionale, ha coinciso con buone condizioni di lavoro. Esse sono riassunte dall'indicatore "labor compact index", comprendente le normative sugli orari, i rischi e l'assicurazione contro la disoccupazione, la malattia e gli infortuni.
Grafico
I dati della figura smentiscono l'ipotesi che l'apertura implichi un peggioramento delle condizioni di lavoro. Michael Huberman ha documentato che a fronte di una crescente apertura, le economie tendono ad adottare degli standard di tutela del lavoro più avanzati.
I Paesi tendono a imitare i traloro e ciò ha comportato un miglioramento delle condizioni di lavoro in generale.
La ritirata dall'economia mondiale
Dopo la Grande Depressione le esportazioni di prodotti alimentari diminuirono e si verificò una drastica riduzione dei prezzi. Le economie specializzate nella produzione agricola dovettero fare i conti con il protezionismo.
Dagli anni Cinquanta in poi, tali politiche protezioniste furono rafforzate sia in Europa che negli Stati Uniti. Inoltre, le politiche di sostegno adottate in Europa fecero aumentare la produzione e il prodotto in eccesso incise negativamente sui prezzi dei mercati mondiali.
Nei Paesi in via di sviluppo si affermò un nuovo orientamento di politica economica, ispirato all'idea che una crescita basata sulle esportazioni di prodotti alimentari non fosse sostenibile. Si riteneva, infatti, che nel lungo periodo i prezzi relativi di questi prodotti fossero destinati a diminuire. Numerose economie
latino-americane divennero più chiuse e si ritirarono parzialmente dall'economia mondiale.
Deprivazione relativa degli agricoltori USA
Grafico
La migrazione di massa verso gli Stati Uniti implica un'offerta di lavoro perfettamente elastica.
- Retta prezzo alla frontiera: i lavoratori sono disposti ad insediarsi alla frontiera producendo grano ad un prezzo costante
- Retta p: il prezzo effettivamente ricevuto dagli agricoltori in ciascuna area di produzione è pari al prezzo in Europa meno il costo di trasporto e quindi tende a diminuire tanto più lontana è l'area dai porti lungo la costa orientale.
La frontiera si localizza in ciascun momento dove il prezzo europeo al netto dei costi di trasporto è uguale al prezzo di produzione.
Il calo dei costi di trasporto riduce i prezzi in Europa, facendone aumentare la domanda, e allo stesso momento fa ruotare la retta da p a p'. Diventa quindi più conveniente produrre in aree più
lontane.Il prezzo medio ponderato per tutti gli agricoltori diminuisce perché il centro della produzione granaria si sposta da regioni con prezzo elevato ad aree di frontiera con prezzo basso. ApprofondimentoAlle origini della globalizzazione: gli anni Settanta
Negli anni Settanta negli Stati Uniti successero due avvenimenti:
- Crescente (Import > Export): i dollari fluivano dagli disavanzo della bilancia commerciale Stati Uniti verso i Paesi da cui importavano
- causò un'enorme spreco di risorse
Guerra del Vietnam:
Tutto ciò generò delle pressioni speculative sul dollaro. Quando gli Stati Uniti importarono più di quanto esportavano, e la convertibilità del dollaro in oro doveva essere garantita, si iniziarono ad innescare delle preoccupazioni sui mercati internazionali: sicrear